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NikonClub.it Community > NIKON SCHOOL > TECNICHE Fotografiche
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enrico
Cari amici,
oggi sono stato dal vetraio ed ho riportato a casa venti lastre. Pronte per essere rivestite di collodio e di albumina. Come mi sembrano tante 20 lastre... e pensare che un rullino contiene 36 fotogrammi e mi sembravano pochi!
Continuate a seguirmi.
Un saluto
Enrico
enrico
Cari amici,
la carrozza del tempo è ferma da un po', ma quanto prima riprenderà il trotto. Non mi sono eclissato. Lasciate che mi liberi da una montagna di impegni e rimetto mano all'albumina e soprattutto al collodio che è in garage anche lui in attesa. Fra l'altro, sto preparando una conferenza sulla fotografia 3d e sugli anaglifi. Ho ripreso in mano gli arnesi da falegname per riprodurre qualche stereoscopio d'epoca (ci sto lavorando). Anche questo è un ritorno al passato, ma mi ha distratto un po' da questo lavoro che resta sempre quello che più mi appassiona.
Mi sembrava doveroso farmi risentire.
Un saluto
Enrico
danighost
Bè ogni tanto i cavalli hanno bisogno di riposare, e poi siamo in inverno.
apeiron
Ciao Enrico,
ultimamente seguo molto poco questo forum ma mi fa un grande piacere ritrovarti ogni tanto e documentarmi sui tuoi risultati
smile.gif Apeiron
enrico
Apeiron,
e per me è sempre una grande gioia leggerti.
Un saluto
Enrico
mauri998
Beh un pò di riposo in attesa della bella stagione ci vuole sempre! wink.gif Appena possibile la carrozza ripartirà................


A presto, CIAO!
enrico
Ciao Mauri e ciao a tutti,
in attesa di riprendere, con l'arrivo della primavera e delle belle giornate, le riprese con le lastre all'albumina e, soprattutto, al collodio umido, ho iniziato a costruire uno stereoscopio, sul modello di quello di Holmes della seconda metà del 1800. Quindi siamo in tema e i cavalli che trainano la nostra carrozza del tempo possono sgranchirsi le zampe in attesa di riprendere il galoppo.
Devo finirlo, insieme ad altri due modelli (Elliot del 1839 e Weatstone del 1832), entro il mese per una conferenza sulla stereoscopia da tenere ai primi di marzo.

Questo è uno stereoscopio dell'epoca:

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

e questi sono i primi pezzi che ho realizzato questa mattina, chiuso in casa dalla pioggia:

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

Vi tengo aggiornati.
danighost
Forte, ma c'è differenza con la foto 3D?

Le mollette usate, sono molto simili alle mie biggrin.gif .
enrico
QUOTE(danighost @ Feb 21 2008, 11:03 AM) *
Forte, ma c'è differenza con la foto 3D?

Le mollette usate, sono molto simili alle mie biggrin.gif .


Ciao,
è foto 3D in effetti. Diciamo che il concetto di questo strumento è assai simile a quello che è stato usato negli stereoscopi della Wiew Master degli anni 50.
Enrico
davidebaroni
Un altro bel pezzo di viaggio, Enrico... In passato ho fatto alcuni esperimenti di fotografia stereoscopica, ma molto semplici, spostandomi semplicemente con la macchina... con risultati che IO ho valutato decenti. Diapositive poi visualizzate con quegli stereoscopi Viewmaster di cui parli, se non ricordo male. smile.gif
Avanti coi carri!
Davide
davidebaroni
ooops
enrico
Ciao Davide,
ho prodotto un gran numero di anaglifi da dicembra ad oggi, proprio come dici tu, spostando di poco la macchina fra uno scatto e l'altro. Nella conferenza di marzo parlerò soprattutto di anaglifi e ne farò dimostrazione fornendo tutti di occhialini rosso/ciano che mi sono già procurato in abbondanza. Con la tecnica degli anaglifi una stessa immagine può essere vista da tutti contemporaneamente, e poi è facile da realizzare ed è sufficiente una comune macchina fotografica, un computer e, ovviamente, gli occhialini. L'effetto è stupefacente.
Però voglio rendere completa la cosa con gli atri dispositivi e metodi "storici". Ho letto molto in questi due, tre mesi. E' stupefacente come già a fine 1500 Iacopo Chimenti da Empoli avesse prodotto delle coppie di disegni di tipo stereoscopico, anche se pare senza che ci fosse uno strumento per vederle in 3D. Invece, su un libro che sto leggendo, dal titolo "Alle origini del fotografico", vi si dice che Wheatstone, amico di Talbot, dopo aver usato dei disegni per il suo stereoscopio, utilizzò dei calotipi appositamente preparatigli dall'amico. Quindi, la stereoscopia è più antica della Fotografia!
Il libro "Alle origini del fotografico", che parla di Talbot e soprattutto del suo "The pencil of nature", è uno dei più bei libri che abbia mai letto. Libro di notevole spessore culturale, tratta della visione della fotografia di Talbot e dei problemi espressivi e di linguaggio. E queste di Talbot sono delle riflessioni preziose, se si pensa che sono le prime riflessioni su di un mezzo complesso nel momento della sua nascita. E sono spesso riflessioni ancora attuali.
Un saluto
Enrico
enrico
Cari amici: EUREKA!
Ce ne voleva proprio un altro smile.gif
Ho terminato lo stereoscopio di Holmes. Funziona perfettamente. Lo presenterò lunedì 17 prossimo nel corso di una conferenza sulla stereoscopia che terrò qui ad Avezzano. E così un altro pezzo dell'800 è ricostruito. In questo periodo non ho molto tempo a disposizione e gli impegni mi si accavallano. Non vedo l'ora che si allentino per poter rimettere mano al collodio e all'albumina.
Un saluto
Enrico

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

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Ellas
Mamma mia. Due giorni attaccato al monitor a seguire tutti i passi. Caro Enrico, sono da poco entrato in questo forum ma, credimi, questa discussione qui vale da sola l'abbonamento annuale al provider.
Quanta passione! E che genialità! Non ti nascondo che quando sono arrivato alla mongolfiera per le foto aeree mi sei apparso come una sorta di Archimede Pitagorico!

Se posso, vrrei considerarmi della "carrozza". Non ho molta esperienza di protofotografia, se non dai racconti di mio padre che, con suo fratello giravano per le fiere con una "camera obscura" e delle cartoline "ferrania" come la scatola che hai mostrato tu. Non so se fossero albuminate o cosa, di certo è che lo sviluppo ed il fissaggio avveniva in loco.

Se posso, vorrei porti una domanda. Mi stupisce la facilità con cui ti procuri i prodotti chimici: come fai? dici di avere un negozio chimico di fiducia, ma cosa è un negozio chimico? Non credo sia una farmacia che, oramai, il più delle volte vendono solo prodotti in scatola. E poi i prezzi, dall'inizio ad oggi, puoi fornire non la cifra esatta, ma l'ordine di grandezza delle spese? Così, giusto per farci un'idea. Mi pare di capire che il pezzo più costoso sia stato il nitrato d'argento oppure le lastre di vetro.

Grazie e continua pure a tenermi col fiato sospeso!

Walter
enrico
Ciao Walter e benvenuto nella carrozza. Tolgo un po' di polvere dal sedile (viaggiamo su strade bianche) così puoi accomodarti smile.gif
I prodotti chimici li ordino da un grosso negozio che rifornisce i laboratori di analisi della mia città. I prezzi sono un po' alti. Sicuramente il nitrato d'argento è il prodotto più costoso di tutti. Il prezzo varia con la quotazione dell'argento. Considera all'incirca un euro al grammo.
Le lastre di vetro non è che costituiscano una grossa spesa, solo che le fanno pagare al di sopra del loro valore. Ma oggi tutto costa in maniera spropositata ed ingiustificata nella maggior parte dei casi. Con quello che ho speso fin'ora, avrei potuto acquistare qualche obiettivo, ma non mi pento certo. Le emozioni che mi ha dato questo "viaggio" sono impagabili.
La carrozza è ferma da un po', ma mi trovo subissato da un sacco di impegni e non trovo ancora un po' di tranquillità e tempo per frustare (con delicatezza, rispetto gli animali) i cavalli.
Di cammino da fare ce n'è ancora e quanto prima le ruote torneranno cigolando a girare wink.gif
Un saluto a te ed a tutti coloro che ci visitano, assieme ad un augurio di Buona Pasqua.
Enrico
Ellas
QUOTE(enrico @ Mar 18 2008, 10:30 AM) *
Ciao Walter e benvenuto nella carrozza. Tolgo un po' di polvere dal sedile (viaggiamo su strade bianche) così puoi accomodarti smile.gif


Eppure ho come un'idea che presto viaggeremo su comode strade asfaltate con... bitume di giudea

E Buona Pasqua a tutti
perrins
Caro Enrico,

ultimamente, preso dagli impegni, non ho partecipato attivamente al viaggio della carrozza, che ho comunque continuato a seguire!
Ti porgo ancora i complimenti per il lavoro svolto finora, anche le ultime novità sono davvero intriganti.

Auguri di una Pasqua piena di piccole, gioiose, sorprese.

Pietro
enrico
Ciao Pietro,
Buona Pasqua anche a te ed a tutti i viaggiatori del tempo dry.gif
Enrico
marcelus
auguroni a te enrico e a tutta la compagnia.
non abbiamo fretta in questo viaggio, anche perchè noi abbiamo il vantaggio, rispetto ai nostri precedessori, di conoscere già il lieto fine...ma ciò non lo rende certo meno emozionante.

in questi giorni, approfittando degli acciacchi di stagione che mi trattengono a casa, ho messo mano a un bel po' di lastre di vetro per digitalizzarle visto che il tempo stà ormai togliendo loro ogni segno, inutile dire che l'emozione è fortissima quando ci si trova tra le mani la nostra storia.

buon viaggio
Ellas
Nulla di nuovo sotto il sole?
enrico
QUOTE(Ellas @ Apr 3 2008, 12:02 PM) *
Nulla di nuovo sotto il sole?


Grazie per aver bussato smile.gif
Debbo liberarmi un po' dai molteplici impegni e scadenza pressanti che mi rubano tutto il tempo a disposizione. Questa è la punizione per l'interessarmi a troppe cose hmmm.gif . Ho pronto un cospicuo numero di lastre di vetro ed un litro è più di collodio. Spero di far qualcosa prima delle vacanze estive...
Un saluto a tutti
Enrico
davidebaroni
Restiamo in trepida attesa! smile.gif
Ciao,
Davide
Ellas
QUOTE(enrico @ Apr 3 2008, 01:48 PM) *
Grazie per aver bussato smile.gif
Debbo liberarmi un po' dai molteplici impegni e scadenza pressanti che mi rubano tutto il tempo a disposizione. Questa è la punizione per l'interessarmi a troppe cose hmmm.gif . Ho pronto un cospicuo numero di lastre di vetro ed un litro è più di collodio. Spero di far qualcosa prima delle vacanze estive...
Un saluto a tutti
Enrico


L'importante è sapere che tu ci sia. grazie.gif
enrico
Grazie a te ed a tutti voi.
Non immagini che voglia ho di riprendere lastre, albumina, acido gallico. Il fatto è che, oltre all'impegno normale di insegnamento, sto tenendo un corso di Orienteering a Chieti, uno al secondo anno del corso di Scienze motorie all'università dell'Aquila, ho appena terminato di realizzare una cartina a Civitella Roveto e debbo completare un corso ai ragazzi della scuola media di lì. Questa mattina, mio giorno libero a scuola, sono stato all'Aquila per una esercitazione pratica in campagna e sono appena tornato dal Monte Salviano dove ho iniziato ad impostare il lavoro per i rilievi di un'altra cartina che mi porterà via molto tempo.
Ma lo trovo un pomeriggio per risalire in carrozza!
Buona serata
Enrico
mauri998
Ciao!!! Beh vedo che scendi e sali in continuazione su parecchie "carrozze" wink.gif Gli impegni non ti mancano, ma immagino che alla fotografia non rinuncerai smile.gif

A presto, Maurizio
enrico
La Fotografia è la prima carrozza sulla quale sono salito, ormai da innumerevoli anni, ed è quella che per me è più importante.
Ciao
Enrico
mauri998
Non avevo dubbi wink.gif Io mi sono accorto di quanto mi piacesse già da bambino e tutt'ora dopo tanti anni ne sono affascinato, ancora di più quando ho la possibilità, come accade in questo spazio, di poterne ripercorrere la storia e capirne qualche piccolo segreto.

Ciao!
emigrante
AFFASCINANTE!!!!

Ho appena finito di leggere tutto d'un fiato la tua fantastica aventura e ne sono assolutamente impressionato.

Un lavoro frutto di un insieme di cutura, manualità e passione come pochi hanno.

Mi sentirei onorato se ci fosse ancora un posticino libero sulla carrozza.

Saluti
Marco
enrico
Marco,
c'è posto anche per te naturalmente, sali pure. la scuola e gli altri mille impegni si vanno attenuando e spero quanto ptima di far ripartire i cavalli.
Enrico
davidebaroni
Noi intanto si continua a strigliarli, i cavalli, e a far fare loro un po' di moto... così saranno ben allenati quando si ripartirà! wink.gif smile.gif biggrin.gif
Ciao Enrico, sempre grande!
Davide
enrico
Ciao Davide,
sempre felice di incontrarti da queste parti.
Enrico
Ellas
Hey... anche io non vedo l'ora si riparta! Buone cose, nel frattempo!
enrico
Grazie Ellas,
anch'io non vedo l'ora di tornare padrone di un po' di tempo libero per ricominciare. Le vacanze sono prossime ;-)
Enrico
danighost
Un saluto, altrimenti mi date per smarrito.

Ps ieri ho sviluppato il primo rullo di BN, sembra che sia andato tutto bene ora sto scansionando.
enrico
Cari amici,
le vacanze sono passate e la carrozza è ancora lì ferma.
Ad ottobre ho una conferenza sulla storia della fotografia: "Tornando al passato", ed i cavalli dovranno per forza (ne sono felice) tornare a trainare la carrozza del tempo. Ho da esporre assolutamente qualche lastra al collodio. Debbo prendere la mano alla stesa.
A presto
Enrico
davidebaroni
Evvai! Pollice.gif

Siamo con te, Enrico. smile.gif

Davide
enrico
Ciao Davide, ciao amici,
oggi, 5 settembre, la carrozza è ripartita. Uno schiocco di frusta ed i cavalli, riposati dalla lunga stasi, hanno ripreso il cammino.
Avrei voluto ricominciare con un Eureka, ma non è stato così: pazienza.
Mia moglie è a scuola ed i figli dormono. Un clima di grande tranquillità e silenzio, l'ideale per trasformare il bagnetto del grottino in camera oscura e rimettersi al lavoro.
Come sapete, il collodio umido richiede velocità perchè, una volta secco, diviene impermeabile ai bagni. Così ho steso la tovaglia di plastica sulla lavatrice e vi ho messo la vaschetta con lo sviluppo, quella con il fissaggio e quella con la soluzione di nitrato d'argento. Il fissaggio è limpido e credo sia ancora attivo. Sono salito sul balcone sud ed ho puntato la camera obscura sul palazzo di fronte. Ottima luce, splendidi giochi d'ombra. Al centro un balcone con una cornice di gerani fioriti e sotto un'auto ed una bicicletta che scintillavano al sole. Ho inquadrato con attenzione, ho messo a fuoco memorizzando la posizione del riferimento e sono sceso giù a sensibilizzare la lastra di vetro che ho puito con dell'alcool. Messi i guanti di lattice, ho versato il collodio sulla lastra, muovendola per distribuirlo per bene e scolando dopo un po' l'eccesso di liquido in un barattolo di vetro. Ho dato una rapida occhiata alla superficie: la stesa era uniforme, molto meglio che nel mio primo tentativo di diversi mesi fa. Lampada di sicurezza ed immersione della lastra nel bagno di nitrato d'argento. Dopo circa un minuto è divenuta lattiginosa, segno dell'avvenuta reazione con formazione dello ioduro d'argento. Altri trenta secondi nel bagno che tenevo in leggera agitazione alzando ed abbassando la vaschetta per un angolo, poi rapido risciacquo per immersione in acqua, inserimento nello chassis e via al piano notte per l'esposizione. Nella prima prova al collodio l'esposizione è stata di 40' secondi. Ho esposto per un minuto quindi, rimesso il tappo sull'obiettivo ed abbassato il volet, sono corso in "camera oscura".
Di tanto in tanto scrutavo la lastra immersa nell'acido gallico, certo di veder apparire i primi neri. Passa un minuto, due, tre... niente. Aspetto ancora ma non appare il minimo accenno di annerimento.
Cerco di capire cosa possa essere avvenuto. La soluzione di collodio e quella di nitrato d'argento debbono essere buone, visto che la reazione di precipitazione è avvenuta. L'acido gallico l'ho preparato dalla soluzione madre ieri. E' invecchiata la soluzione madre?
Mi conviene fare così: questa sera preparo una nuova soluzione di acido gallico ripartendo da quello in polvere e ripreparo una nuova soluzione di collodio. Domani riprovo.
La prima prova al collodio andò bene, tranne che per la stesa risultata irregolare.
Occorre aver fede...
Un saluto
Enrico
enrico
Fatto,
ho preparato una nuova soluzione madre di acido gallico (soluzione satura da diluire al bisogno). Per ora continuo ad usare l'acido gallico come rivelatore. Presa pratica col collodio, farò delle prove con il solfato ferroso che è, per il collodio, il rivelatore di elezione (almeno cos' è scritto nei testi dell'epoca).
Intanto ho ripreparato una nuova soluzione di collodio La vecchia ha un colore bruno che ne rivela l'età...
40 ml di collodio al 5%, 40 ml di acido acetico, 20 ml di alcool etilico. Parecchio tempo se ne è andato per ripulire il cilindro graduato e l'imbuto di vetro.
Ho versato nella bottiglietta 1 grammo di ioduro di potassio e 0,1 grammo di bromuro di potassio.
Di tanto in tanto l'agito un po'. Lo ioduro di potassio, solubile in acqua, lo è poco nell'alcool e nell'etere. Sarebbe preferibile lo ioduro di cadmio, ma è troppo costoso.
Ho sentito dalle previsioni del tempo che domattina è sereno. Ripeterò la prova.
Un saluto, di nuovo dal lontano 800.
Enrico
enrico
Cari amici, ma dove siete?
La carrozza è ripartita e sta alzando nugoli di polvere sulle strade sterrate dell'800. E sto per lanciare un altro eureka.
Stamattina ho sistemato la camera obscura in giardino, regolandone il fuoco su di una poltroncina per un nuovo autoritratto, questa volta al collodio, ricalcando le orme di Nadar.
Ho steso il collodio preparato di fresco sulla lastra in abbondanza, a cominciare dall'angolo sinistro e l'ho mossa per stenderlo su tutta la superficie. Manovra perfetta: uno strato uniforme e trasparente. Sensibilizzazione in camera oscura col nitrato d'argento per due minuti, risciacquo rapido in acqua e caricamento dello chassis. Quindi esposizione di un minuto e mezzo. Di corsa in camera oscura ad immergere la lastra nell'acido gallico. Dopo soli dieci secondi si è delineata l'immagine, nitida, perfetta. Di nuovo ho provato quella intensa emozione che nessuna digitale riesce più a dare. Guardavo quei neri profondi ed i bianchi trasparenti del negativo che riproducevano, a toni invertiti, me, la sedia e l'edera sullo sfondo. Immersione nel fissaggio ed un breve sguardo alla vaschetta del risciacquo posta sotto il lavandino. Torno alla lastra e la vedo notevolmente sbiadita. La estraggo, la sciacquo. Non è la prima volta che mi succede e non capisco ancora perchè. Rimetto la lastra nello sviluppo, ma resta così com'è.
Torno allora a sensibilizzare una nuova lastra e la riespongo. Questa volta la stesa non è perfetta come la prima, ma l'imagine compare di nuovo. L'annerimento non è però uniforme. Non la fisso e mi limito a sciacquarla. Sensibilizzo una terza lastra, senza risciacquarla dopo il bagno di nitrato, considerato che dopo il bagno in acqua notavo delle striature sulle precedenti. Torno a posare per due minuti e 30 secondi. Questa volta il risultato è di nuovo perfetto. La soluzione di sviluppo si annerisce e riesco a vedere l'immagine solo muovendo la vaschetta. Capisco subito il perchè di quel deposito granuloso nero: è la soluzione di nitrato d'argento che non ho asportato col lavaggio. Non la fisso, la sciacquo soltanto e la metto ad asciugare con le altre due nell'essiccatoio al buio. Userò la seconda prova per testare il tempo di resistenza alla luce. Senza sviluppo, l'annerimento diretto dovrebbe impiegare parecchio tempo a distruggere l'immagine.
Questo del fissaggio è un problema che devo risolvere. Quello con l'acido gallico è uno sviluppo con una forte componente fisica (infatti la soluzione è a pH acido e non basico come per gli sviluppi attuali). Dipende forse da questo? Nei vecchi libri che ho letto, non si fa cenno a questo problema.
Questa sera vi mostro i risultati.
Un saluto
Enrico
davidebaroni
Grande Enrico! smile.gif

Mi dispiace di non avere le conoscenze fisico-chimiche per poterti aiutare. Tutto il supporto che posso darti è, come dire... di tipo spirituale (no, no... non alcoolico! laugh.gif ).

Ci chiedi dove siamo... Siamo sempre qui, a guardare, a trattenere il fiato, a emozionarci con te, a gioire per i tuoi successi e a dispiacerci per gli intoppi, pur sapendo che ogni intoppo è una nuova sfida e che porta certamente a un nuovo apprendimento, a una nuova conoscenza e consapevolezza.

E continuiamo a viaggiare con te su questa bellissima carrozza, per la quale non ti ringrazieremo mai abbastanza. smile.gif

Ciao,
Davide
enrico
Ciao Davide,
e di nuovo: EUREKA!!!
Ecco l'ultimo dei negativi di oggi, il migliore:

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

e la sua copia positiva:

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

Sono soddisfatto. Vi ricordate i primi autoritratti calotipici, nei quali era visibile la grana della carta?
Uno dei miei obiettivi è sempre stato quello di "forare la barriera del tempo" riuscendo a rendere sempre più definito il mio volto. E' come guardarsi in uno specchio appannato che mano a mano diventa limpido. La definizione di questa immagine è buona, soprattutto tenendo conto che sono rimasto immobile (tranne qualche rapida occhiata all'orologio) per ben due minuti e trenta secondi, e senza poggiatesta o altri martingegni.
Vi mostro anche il terzo collodio (il primo di questa mattina) che con sorpresa ho trovato migliore di come mi era apparso in camera oscura. Vi mostro inoltre la quarta prova (la seconda di questa mattina), quella con la stesa del collodio non perfettamente riuscita.
Occorre essere rapidi nella stesa, altrimenti il collodio inizia a rapprendersi. Ma comincio a prenderci la mano smile.gif
Un saluto ed a presto amici.
ENrico
enrico
Cari amici,
sto preparando una conferenza su queste sperimentazioni, che terrò il 24 di questo mese ad Avezzano e l'11 ottobre a Pescara. Per il titolo sono indeciso fra:
"Ritorno al passato" e "Ritorno alle origini".
Quale vi sembra più adatto ed efficace?
Grazie
Enrico
danighost
Entrambi i titoli sembra che vadano bene, però se sono con le spalle al muro direi che ritorno alle origini è meglio.
Perchè non usi il titolo della discussione?

Puoi sempre accorciarlo in:

Seguendo le orme dei pionieri.

Se già si sà che è una conferenza fotografica, è il titolo giusto.

PS Erano giorni che curavo la carrozza, non è che le prime lestre non sono venute perchè le hai esposte per poco tempo?
enrico
Ciao Danigost, e grazie per i tuoi consigli.
Una sola lastra non è venuta, ed è la seconda (di qualche giorno fa) dopo la prima prova risalente addirittura a dicembre scorso (per quanto tempo i cavalli hanno riposato! Ecco perchè li ho trovati un po' ingrassati biggrin.gif
Non è venuta evidentemente perché le soluzioni erano vecchie. Ieri ho esposto due lastre per un minuto e 30 secondi e la terza per 2 minuti e trenta secondi. Come hai potuto vedere, gli annerimenti sono buoni in tutte e tre le prove. La seconda presenta sulla destra una specie di solarizzazione, ma forse ha preso luce in camera oscura.
Certo che si tratta di tempi di posa lunghi, ma dipende dal fatto che il mio obiettivo ha apertura f/8.
A quei tempi c'era l'obiettivo progettato (per la prima volta matematicamente - siamo nel 1840) da Petzval con apertura di f/3,7. In pratica, due stop in meno del mio. Vale a dire che mi sarebbero bastati solo 30 secondi di esposizione.
Ah, dimenticavo. Grazie dell'aiuto. La carrozza l'hai tirata davvero a lucido e sui cavalli hai fatto un ottimo lavoro di brusca e striglia! biggrin.gif
Un saluto
Enrico
enrico
Cari amici,
questa mattina mi sono di nuovo messo all'opera. La prima lastra si è annerita appena. Ho allora preparato dello sviluppo fresco e ne ho esposto una seconda. Contrariamente alla stesa praticamente perfetta nell'autoritratto di ieri l'altro, questa volta ho avuto qualche difficoltà e si notano diverse striature. La cosa credo dipenda dal fatto che l'etere è estremamente volatile ed ogni volta che apro la bottiglietta con la soluzione di collodio, ne evapora una discreta quantità, rendendo più densa la soluzione. In ogni caso, la definizione è ottima. Mai così chiari i dettagli. Ho esposto per un minuto e trenta secondi. Troppo? Non mi sembra dal tempo che ha impiegato ad apparire l'immagine (rispetto a due giorni fa). Eppure si notano, nelle parti più chiare, come per il lenzuolo e per i riquadri bianche sotto le finestre al sole (quelle sulla destra), delle solarizzazioni.
E' straordinaria la latitudine di posa che ha reso leggibili le parti in ombra ed in luce del palazzo, colpito da un sole obliquo.
Ho aggiunto intanto dell'etere per la prossima prova, finendo la mia scorta. Dovrò tornare in farmacia a procurarmene dell'altro.
Un saluto
Enrico

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.
Flucks
Carissimo Enrico,

complimenti per il post....veramente interessanti i tuoi provini!!

Ti leggo da un pò e solo ora mi sono iscritto....dopo aver acquistato la mia prima reflex nikon D60.

Ti scrivo per dirti che il bitume di giudea l'ho travato in vendita su questo sito http://www.faidate.it/Template/detailArtic...62643&LN=IT se ti può interessare .

ciao e grazie ancora!!
enrico
Ciao Flucks,
benvenuto. Mi interessa certo. Grazie.
Enrico
enrico
Vi mostro una pagina di un libro di fotografia dell'800 dove si parla del collodio, ed in particolare del metodo per stenderlo sulla lastra:

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Queste pagine parlano invece dell'uso del solfato di ferro come agente rivelatore. Uso che mi riprometto di provare al più presto, forse in settimana:

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enrico
Cari amici,
sono stato a rileggermi un passo di un libro di mio padre, che vi ripropongo perchè, pur nel linguaggio dell'epoca, in alcuni punti è veramente attuale:

"Da: Giovanni Muffone – “Come il sole dipinge” – Fotografia per i dilettanti – Hoepli Editore, nona ed. 1925:
“Voi o lettori, non vi farete mai l’idea d’un dilettante al collodio perché potreste pensare molti eroismi e molte fissazioni di mente che il volgo prenderebbe per ostinate cocciutaggini, ma i sacrifizi, i lavori, le privazioni, le grandi virtù di soma, di cammello che si raccolsero in cotesto essere, che ormai è sparito dal martirologio umano, sono appena concepibili e appena narrabili. Noi lo nominiamo solo perché non sfuggano alla storia le benemerenze di questa classe di persone, che volle e fortissimamente volle e dimostrò a qual punto possa giungere il dilettantismo. Trasporto di bauli, di valigie, di tende d’accampamento, recipienti per l’acqua, un’infinità di boccette, veleni, treppiedi, scatole."

Vi vedo un po' il mio tavolo da lavoro:

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.


"Sembrava una spedizione per paesi inesplorati e con ciò un coraggio a tutta prova di sfidare la curiosa pubblicità dei monelli, dei villici, dei tranquilli quadrupedi delle vie di campagna che s’impaurivano al terribile apparato. E la vittima usciva dalla lotta con le mani macchiate dal nitrato d’argento, dall’acido pirogallico, con gli occhi rossi e stanchi per il lavoro nelle tende a laboratorio e per risultato aveva spesso una negativa… ironicamente negativa perché il fiasco era completo! Quanta abnegazione sconosciuta, quanto coraggio sventurato!"

Mi ci ritrovo, anche per le dita macchiate dal nitrato d'argento (e fossero solo le dita e non anche qualche volta camicia e pantaloni... ma non ditelo a mia moglie unsure.gif

"Eppure questa vecchia guardia è degna di ogni reverenza e pure a noi, giovani bersaglieri dell’oggi, fa impressione l’eroismo suo, e ci rendiamo conto del perché questi lodatori del tempo passato non si siano piegati ai nuovi processi… poiché è singolare, ma è umano, che la evoluzione urti nell’orgoglio di chi ha già fatto, e sembri a ciascuno men degno fare il più facile dopo aver superato il difficile. E così, nella turba dei nuovi fotografi troverete sempre un po’ a parte, con cipiglio dantesco o con bonomia manzoniana, colui che fu sacerdote del collodio e scosta e si tiene su dai novellini facilini e rimpiange i vecchi sistemi che provavano almeno l’ingegno, mentre oggi divengono marcelli nelle campagne e nelle città, tutti gli studenti che van fotografando”.

E' In queste ultime righe che trovo attualità e, nei fotografi al collodio che snobbano e non accettano le nuove lastre alla gelatina che tutto rendono più facile, ci vedo quei tanti che oggi snobbano il digitale esaltando le virtù della pellicola.
Niente di nuovo sotto il sole!
Un saluto
Enrico

enrico
Dal Catalogo Emilio Resti Milano 1905:

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

Due appoggiatesta con prezzo di vendita. Credetemi, ne ho sentito il bisogno durante l'autoritratto che mi ha costratto ad una posa di un paio di interminabili minuti. Non è possibile altrimenti restare perfettamente immobili ed il risultato è una mancanza di definizione del volto.
Un saluto
Enrico
Pagine: 1, 2, 3, 4, 5, 6, 7, 8, 9, 10, 11, 12, 13, 14
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