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NikonClub.it Community > PRODOTTI NIKON > Tech Reference
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Giuseppe Maio
Rispolveriamo gli argomenti ed anche il sensore...

Questo forum ha ormai ospitato centinaia e centinaia di messaggi in merito accompagnando la "maturazione" del fenomeno e con esso le innumerevoli soluzioni percorse.

Penso che anche i più "accaniti" puristi possono asserire oggi che si parla di un fenomeno e non di un problema. Allo stesso tempo che non ci sono soluzioni hardware da auspicarsi come risolutive in assoluto ma semplici precauzioni e autonome saltuarie pulizie. Alla luce di tutto ciò ognuno ha maturato le personali esperienze messe spesso a disposizione di tutta la community.

Grazie alle precedenti discussioni che in seguito riporto con i link, abbiamo stabilito che non c'è di meglio di una saltuaria pulizia a secco con la pompetta anche citata nei manuali di istruzioni delle fotocamere. Abbiamo anche escluso categoricamente l'utilità di bombolette d'aria o CO2 compresse per soffiare sul sensore. Al contrario, abbiamo invece visto immettere sul mercato utili soluzioni che utilizzano bombolette ma per aspirare e NON per soffiare. Abbiamo altresì accertato che NON bisogna ricercare liquidi speciali per la pulizia di secondo livello. Il "segreto" di una pulizia a contatto con tamponcini è liquido sta infatti anche nella manualità di ognuno e non nel solo liquido e tamponcini usati. Purtroppo la manualità e l'esperienza non sono in vendita...

Riassumendo, "rispolveriamo" quindi in primis le dovute precauzioni (senza entrare in inutili esasperazioni) evitando di lasciare il corpo senza tappo o obiettivo e di evitare borse che rilasciano microparticelle di fibra sintetica, quindi la pulizia a secco con la pompetta senza toccare il sensore (il filtro anteposto ai sensori), quindi eventuali soluzioni come quella dell'aspirazione che troverete nei documenti PDF...
Se si intende affrontare la pulizia a "contatto" allora "Sensor Swab" o simili con le innumerevoli variabili già viste ed in ultimo, la possibilità di inviare in assistenza la fotocamera per una approfondita pulizia hardware magari da prevedere assieme alle manutenzioni periodiche previste.

Ricordo ancora anche le potenzialità software offerte da Nikon con la funzione Image Dust Off applicabile su RAW/NEF da trattare con Nikon Capture.

Lascio in evidenza questa discussione per dar modo ai "veterani" di esprimere le personali esperienze fatte su diversi fronti, ai "giovani" per lasciar loro spazio di confronto.

Pulizia Sensore... Prima Edizione...

Pulizia Sensore... Seconda Edizione...

Giuseppe Maio
www.nital.it

PS: Allego un articolo legato all'argomento e pubblicato sul numero di novembre di PC Photo. Lo ritengo utile base per uno sguardo d'insieme sul quale "costruire".
Consiglio di non consultare il documento on-line ma di visionarlo dopo averlo scaricato.
Giuseppe Maio
QUOTE(Giuseppe Maio @ Jan 23 2006, 03:06 PM)
... abbiamo invece visto immettere sul mercato utili soluzioni che utilizzano bombolette ma per aspirare e NON per soffiare...
*


Allego l'articolo "Polvere sul Sensore? Aspiriamola"...
uscito sul numero di gennaio di Tutti Fotografi...

Giuseppe Maio
www.nital.it
fenderu
Grazie per aver riproposto il tema della pulizia del sensore

e per l'intenzione di rimettere il topic in evidenza;

Negli ultimi periodi le richieste d'aiuto a proposito erano aumentante mentre il topic ufficiale era scivolato ben oltre la seconda pagina;

grazie.gif
marcelus
Ormai ci manca solo l'impresa di pulizia x sto benedetto sensore biggrin.gif

Come mia personale esperienza posso dire che in sei mesi di uso "senza riguardi" della mia D70 ho risolto il problema sporco sempre con una bella soffiata utilizzando una peretta "farmaceutica" del costo di 4€

grazie
contardo
Casca a fagiolo biggrin.gif
Vorrei riportare la mia esperienza. Dopo pochi giorni di utilizzo della D50 ho notato su una foto con un bel cielo blu, la presenza di tre piccoli aloni (sinceramente non so se presenti dal momento dell'acquisto, ma questo è poco importante). Dopo le varie letture sul forum ho deciso di dare la classica soffiatina con la pompetta. Acquisto dell'attrezzo e prova...risultato - situazione peggiorata probabilmente perchè bisognava pulire la pompetta.
Non mi scoraggio e acquisto bomboletta d'aria. Con molte precauzioni provo il soffio e verifico che non c'è presenza di condensa. Procedo quindi a una soffiatina sul sensore. Niente da fare. I puntini sembrano incollati con l'attack mad.gif .
A questo punto passo all'opzione Sensor Swab, Eclipse, PecPads che ordino online sul sito italiano. Il materiale giunge dopo due giorni. Con un pò d'ansia e seguendo scrupolosamente le istruzioni, provvedo al alcune passate sul sensore, analizzando di volta in volta con uno scatto i risultati ottenuti. Alla fine il risultato è stato stupefacente. Secondo la mia personale esperienza la sequenza delle operazioni è la seguente:

1) Soffiatina con pompetta pulita o con bomboletta d'aria (attenzione perchè ce ne sono in vendita di diverso tipo e qualità);
2) In caso di persistenza passata con Sensor Swab (ma vanno benissimo anche i PecPads e costano molto meno) con liquido Eclipse.

Ho provato anche la soluzione aspirante che comunque costa molto e a me non ha risolto il problema; nè tantomeno i tamponcini preimbevuti contenuti nella confezione (di una sostanza tipo vetril).


Saluti

Gianpiero

marcelus
è bello notare come canon vieti assolutamente di fare la pulizia in casa mentre nikon ci guida e ci consiglia in questa operazione.
grazie maio
Giuseppe Maio
QUOTE(contardo @ Jan 23 2006, 03:50 PM)
...1) Soffiatina con pompetta pulita o con bomboletta d'aria (attenzione perchè ce ne sono in vendita di diverso tipo e qualità);
2) In caso di persistenza passata con Sensor Swab (ma vanno benissimo anche i PecPads e costano molto meno) con liquido Eclipse.
*


Grazie per l'esperienza ma...

NON suggeriamo bombolette perchè anche quelle più costose NON sono esenti da possibili residui e condensa. Quindi all'utenza cerchiamo di dare suggerimenti meno "rischiosi" possibili. Interessante per esempio la Sua esperienza che vedrà ognuno avrà modo di "commentare"...
I puntini visti sull'immagine prima della pulizia parlano "chiaro". Non erano puntini di "polvere" ma proprio tracce di condensa.

QUOTE(marcelusfire@tin.it @ Jan 23 2006, 03:51 PM)
è bello notare come canon vieti assolutamente di fare la pulizia in casa mentre nikon ci guida e ci consiglia in questa operazione...
*


Occhio !

Vale lo stesso per Nikon ma noi con Nital siamo l'unico forum in grado di andare "oltre".
Ma per favore non tiriamo troppo la corda...

Giuseppe Maio
www.nital.it
Francesco Martini
Buonasera
Grazie a Maio..faremo un po' di chiarezza su questa pulizia del sensore.
Vorrei aggiungere la mia esperienza in materia.
L'unico modo per tenere pulito il sensore..e' cercare di non sporcarlo... biggrin.gif
Bastano poche piccole accortezze, come cambiare sempre l'ottica con il bocchettone della macchina rivolto verso il basso, e non fare mai questa operazione in presenza di vento o in ambienti polverosi. L'ottica va cambiata il piu' velocemente possibile...si prepara e si "stappa" l'obiettivo da montare, e si innesta nella macchina il piu' velocemnete possibile. Sono rimasto "inorridito" molte volte, vedento gente che con la digitale appesa al collo, toglie l'obiettivo, lascia la macchina aperta all'aria e al vento..e con molta calma fruga in borsa, prende...la nuova ottica...e finalmente ce la mette....Poi..si lamenta che il sensore si sporca.... smile.gif
Quando due anni fa presi la D100, che fu la mia prima reflex digitale, il sensore mi si' impolvero subito il giorno dopo, anche per la mia inesperienza. Poi, usando queste attenzioni, notai che rimaneva pulito anche per mesi...Adesso che ho da tre mesi la D2X..e il sensore e' ancora immacolato..pulito e lindo..!!!!
Ciao e buone foto
Francesco Martini
matteoganora
Beppe, hai avuto modo di provare quest'ultimo metodo di aspirazione?

Ho letto con interesse l'articolo, e giudico il metodo interessante, tanto da essermi balenata in testa l'idea di provare.
L'aspirazione più i nuovi tamponcini (che mi sembrano meglio degli swab perchè già imbevuti della corretta dose di liquido), mi ispira!

Come tu dici, la manualità è la chiave di volta di una buona pulizia, ma questo nuovo metodo può davvero semplificare le cose, potremo finalmente ottenere un'efficace pulizia in casa?

Sai com'è... con i miei cambi ottica frequentissimi in ambienti che di pulito non hanno assolutamente nulla, il mio sensore necessita di nuovo di una bella spazzolata! laugh.gif
Francesco Martini
QUOTE(matteoganora @ Jan 23 2006, 05:32 PM)
Beppe, hai avuto modo di provare quest'ultimo metodo di aspirazione?

Ho letto con interesse l'articolo, e giudico il metodo interessante, tanto da essermi balenata in testa l'idea di provare.
L'aspirazione più i nuovi tamponcini (che mi sembrano meglio degli swab perchè già imbevuti della corretta dose di liquido), mi ispira!

Come tu dici, la manualità è la chiave di volta di una buona pulizia, ma questo nuovo metodo può davvero semplificare le cose, potremo finalmente ottenere un'efficace pulizia in casa?

Sai com'è... con i miei cambi ottica frequentissimi in ambienti che di pulito non hanno assolutamente nulla, il mio sensore necessita di nuovo di una bella spazzolata! laugh.gif
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...Matteo....non con questa...suppongo.. biggrin.gif biggrin.gif
user posted image
Francesco Martini
matteoganora
QUOTE(Francesco Martini @ Jan 23 2006, 05:38 PM)
...Matteo....non con questa...suppongo.. biggrin.gif  biggrin.gif


No, normalmente uso quelle di ferro... vanno meglio!!! laugh.gif laugh.gif laugh.gif
Carlo Macinai
QUOTE(matteoganora @ Jan 23 2006, 05:32 PM)
Beppe, hai avuto modo di provare quest'ultimo metodo di aspirazione?

Ho letto con interesse l'articolo, e giudico il metodo interessante, tanto da essermi balenata in testa l'idea di provare.


Invece a me convince poco!

L'aspirazione (via tubo venturi) non ha probabilmente lo stesso "violento" impatto dell'aria compressa e la depressione creata non fa che far entrare correnti d'aria (e di potenziale polvere) all'interno della fotocamera.

Inoltre l'idea che aspiri mi fa pensare che vi siano più pericoli di "contatto" fisico col sensore con tutti i rischi collegati.

Poi, per definizione (se si vuol essere ligi) le bombolette NON viaggiano in aereo...o quanto meno non dovrebbero o, di nuovo potenzialmente, qualche servizio di sicurezza aeroportuale potrebbe sequestrarle...l'hanno fatto a me con una scatola di...cerini blink.gif

Anch'io, peraltro, ho un approccio molto scapigliato: se devo cambiare ottica la cambio, senza farmi problemi, anche in una tempesta di sabbia...e giuro che l'ho fatto; ma ne valeva la pena!

Il problema, a mio avviso, non è tanto la polvere a secco che va via con una soffiata, ma la polvere "attaccata" al sensore causa condensa.

Il mio "necessaire da viaggio" è composto da clisterone + Eclipse + Sensor Swab + Cartine Kodak + Liquido Kodak + pennello morbido , questi ultimi per la pulizia lenti. Il tutto in sacchetto stagno, all interno di un altro sacchetto stagno.

E tutte le volte che, in viaggio, trovo un ambiente che ha l'aria di essere poco polveroso: vado di clistere!

Quando sono a casa....penso a LTR!

Ciao

Carlo
Giuseppe Maio
QUOTE(matteoganora @ Jan 23 2006, 05:32 PM)
Beppe, hai avuto modo di provare quest'ultimo metodo di aspirazione?
*


Matteo,

da Te che hai anche ottime esperienze nel modellismo pretendo !
Io vedo per te la soluzione del solo liquido Eclipse o similare (tamponi "autocostruiti" e cartine di riso classiche). Quindi sola pompetta (rigorosamente verificata nella pulizia interna) e solo liquido per una completa soluzione autonoma risolvibile con qualche euro...

Ma come sai non tutti siamo uguali in manualità ed uso.
Vedo quindi la nuova soluzione "aspirante" certamente valida sostitutrice dell'aria perchè finalmente annulliamo le variabili condensa ed impurità (olio di lavorazione) che ci hanno fatto "disperare" nelle precedenti discussioni.

Giuseppe Maio
www.nital.it
giorgiosessa
Grazie Ing. per gli ulteriori approfondimenti al tema pulizia.

Per quanto mi riguarda, quando acquistai la D70 era il periodo massimo delle turbe da pulizia.
In effetti, almeno nel mio caso, ho riscontrato che forse era un falso problema.
Indubbiamente i frequenti cambi ottica possono portare della polvere sul sensore, ma una buona dose di clistere hanno per me rappresentato una valida soluzione, insieme a qualche ritocco in PP.
Solo dopo 11 mesi, più per prudenza che per altro, ho provveduto a far pulire il sensore portandola in Pravo.

Poi, visto che la manualità non mi manca, ho provveduto da me alla pulizia con l'ausilio di PecPad ed eclipse, seguendo le tue precise indicazioni dateci nelle precedenti discussioni, rendendomi conto della semplicità della cosa.

Superato il blocco psicologico di provvedere da me, ho fatto ricorso alla procedura solo due volte, e non perchè fosse strettamente necessario, ma proprio in virtù dell'esperienza fatta.

Per l'ordinaria pulizia sempre e solo clistere!

Un saluto.
earlybird
QUOTE(Giuseppe Maio @ Jan 23 2006, 03:06 PM)
Rispolveriamo gli argomenti ed anche il sensore...
...
<cut>
...
Ricordo ancora anche le potenzialità software offerte da Nikon con la funzione Image Dust Off applicabile su RAW/NEF da trattare con Nikon Capture.

Giuseppe Maio
www.nital.it

*



Date retta a Maio e lasciate perdere pompette (piene di polvere, umidità...), spugnette(piene di granelli...), turboaspiratoriasupereffettoventurichepulisconoilfondoschienaaipasseri..., pennellini(sempre unti...)

Flat field, flat field, flat field e Nikon capture, o altro software a vostra disposizione.

Il problema deve essere ribaltato: quando notate aloni o macchie, ormai la fotografia è fatta. Allora, cosa fate? Buttate via tutto? E non pensate di poter salvare l'immagine con una elaborazione. Questa modifica il segnale, il flat lo equalizza: sono due cose completamente diverse. L'applicazione del flat è una procedura scientifica in atto in ogni laboratorio di ricerca del mondo. Secondo voi, le stupende immagini che sono arrivate in più di 15 anni dal telescopio in orbita Hubble erano tutte provenienti da un sensore rimasto immacolato negli anni? E di certo non c'era il laboratorio di assistenza in loco! biggrin.gif

Tra macchine Nikon e macchine digitali scientifiche, possiedo più di una ventina di sensori diversi: in 15 anni ho dovuto procedere a pulizia meccanica solo tre volte e solo perché, riparando o tarando i circuiti, avevo finito per imbrattare il sensore.

In questi tre casi ho usato alcool isopropilico e un cottonfioc pulito (quelli imbustati uno per uno): manina dolcissima e via.

Permettetemi una notazione (non mi permetto di dare consigli): non perdete tempo e sonno sulle macchie, ma impratichitevi bene sulla tecnica del digitale.

Spero di aver dato materia di riflessione.

Enzo Franchini
contardo
QUOTE(matteoganora @ Jan 23 2006, 05:32 PM)
Beppe, hai avuto modo di provare quest'ultimo metodo di aspirazione?

Ho letto con interesse l'articolo, e giudico il metodo interessante, tanto da essermi balenata in testa l'idea di provare.
L'aspirazione più i nuovi tamponcini (che mi sembrano meglio degli swab perchè già imbevuti della corretta dose di liquido), mi ispira!

Come tu dici, la manualità è la chiave di volta di una buona pulizia, ma questo nuovo metodo può davvero semplificare le cose, potremo finalmente ottenere un'efficace pulizia in casa?

Sai com'è... con i miei cambi ottica frequentissimi in ambienti che di pulito non hanno assolutamente nulla, il mio sensore necessita di nuovo di una bella spazzolata! laugh.gif
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Non sono l'ing. Maio ma... blink.gif

comunque, come ho detto sopra, io ho provato la soluzione aspirante. Per quanto riguarda l'aspirazione io non ho notato benefici (ma se era condensa come dice l'ing. Maio probabilmente non era aspirabile). In più la bomboletta non dura molto e ha l'attacco superiore filettato; in caso di ricambio bisogna prendere lo stesso tipo.
Ciò che ho notato invece, dopo aver provato l'Eclipse, è che i tamponcini sono imbevuti di un liquido tipo "vetril" o similare che non asciuga da solo ma necessita di una seconda passata con un'altra serie di tamponi forniti nella confezione.
Non sono certo un esperto, anche perchè è la prima volta che faccio la pulizia, ma sono riuscito a risolvere perfettamente con i PecPads e l'Eclipse.
Per quanto riguarda l'aria compressa, prendo atto e la prossima volta utilizzerò solo pompetta ben pulita.

Ciao

Gianpiero
fabio.giangi
Io faccio così.

1 con cristere

2 pulizia con liquido etere

3 Ho imparato tenere nella borsa svariate bustine che assorbono l'umidità.

Ciao e buone foto.
Francesco Martini
QUOTE(vincenzo.franchini@fastwebnet.it @ Jan 23 2006, 07:09 PM)
Date retta a Maio e lasciate perdere pompette (piene di polvere, umidità...), spugnette(piene di granelli...),
*


..Enzo...le pompette per clistele..vanno bene..basta non farne il doppio uso!!! biggrin.gif biggrin.gif ..Niente polvere e "umidita' "...... biggrin.gif
Francesco Martini
meialex1
Non prendetemi per pazzo, ma alcuni mesi fa ,vedendo il rischio aria compressa, ho autocostruito questo piccolo aggeggetto.
Funziona, non ha una grandissima aspirazione, ma fa il suo dovere senza recare danno.
Sto molto attento a non far toccare il beccuccio sul sensore, ci vado cauto, poi sensor swab come l'ing Maio mi ha indicato e vado beissimo.
Forse lo brevetto laugh.gif laugh.gif
Ale

Ps.
Avevo già visto il sistema della bombolette di aspirazione su internet, e dei monouso, penso che per kit da viaggio siano eccezionali.

grazie.gif Ing. per la rinfrescatina
earlybird
QUOTE(fabio.giangi @ Jan 23 2006, 07:49 PM)
Io faccio così.
1 con cristere
2 pulizia con liquido etere
3 Ho imparato  tenere nella borsa svariate bustine che assorbono l'umidità.
*


L'etere lascia un residuo secco:

l'ideale è l'alcool isopropilico, che si può trovare nei negozi di materiali chimici industriali o elettronici (6 euro una bottiglietta da mezzo litro che servirà anche ai vostri trisnipoti). In alternativa l'alcool etilico.

Interessante che nessuno abbia commentato la "via" software.
Il flat field deve essere applicato anche per sensori pulitissimi, perché in elettronica non esiste un componente uguale all'altro: men che meno in una matrice di milioni e milioni di componenti, che devono generare l'effetto fotoelettrico quando sono colpiti da una pioggia di fotoni, anch'essa irregolare secondo leggi statistiche note (Poisson).
Il ragionamento terra-terra che sta alla base del flat field è questo: se ho un flusso fotonico di 100 e la mia matrice di 3 pixel (per semplicità) mi fa leggere, alla fine dell'integrazione, valori di 58, 60 e 62, significa che ogni pixel avrebbe dovuto mostrare un valore medio pari a 60. Ottenuto il valore medio scopro che il secondo pixel ha raccolto correttamente il segnale, il primo ha reagito meno, il terzo di più. Secondo le semplici regole della proporzione si moltiplica il valore del primo pixel per 1,03 ( cioè 60/58) e il terzo per 0,96 (cioè 60/62). In tal modo otteniamo una mappa equalizzata del nostro sensore. Naturalmente tutti questi calcoli vengono eseguiti automaticamente dai programmi. Poiché il flusso fotonico può venire intercettato anche da aloni, impurità ecc ecc, ecco perché il flat field sistema anche queste situazioni.
Il flusso è disturbato anche dalle impurità e dai difetti dell'obiettivo: quindi il flat va eseguito per ogni obiettivo che avete, montato sulla macchina.
Per i normali scopi è sufficiente eseguire un flat al mese e tenerlo in memoria, oppure ogniqualvolta notiate aloni ecc ecc sulle immagini.

Sono certo che la rimappatura prevede anche un valore flat medio, relativo al solo sensore, di cui il software residente tiene conto.

Mi scuso con i puristi per l'eccessiva semplicità.

Buona luce a tutti.

Enzo Franchini
Francesco Martini
Scusa Enzo...
sara' anche semplice..ma io non l'ho mica capita questa..... biggrin.gif biggrin.gif
Ce la spiegheresti meglio?????
Insomma...bisogna fare da noi una rimappatura del sensore????..Spero tu stia scherzando..... biggrin.gif biggrin.gif
Ciao e buone foto
Francesco Martini
giorgiosessa
QUOTE(vincenzo.franchini@fastwebnet.it @ Jan 24 2006, 05:51 AM)
....
Il flat field deve essere applicato anche per sensori pulitissimi,...
*



Scusate l'ignoranza (e l'OT), ma cosa è il "FLAT FIELD"?

grazie.gif
meialex1
QUOTE(Francesco Martini @ Jan 24 2006, 09:57 AM)
Scusa Enzo...
sara' anche semplice..ma io non l'ho mica capita questa..... biggrin.gif  biggrin.gif
Ce la spiegheresti meglio?????
Insomma...bisogna fare da noi una rimappatura del sensore????..Spero tu stia scherzando..... biggrin.gif  biggrin.gif
Ciao e buone foto
Francesco Martini
*



Aspetta ...............Francesco......... ora ti spiego io ..............finisco due conti.................60-20-1+10-5* blink.gif blink.gif
Ho perso il filo................aiuto...... biggrin.gif biggrin.gif
Ale
meialex1
Se può essere di aiuto...

Questo è in campo astronomico....

http://www.bo.astro.it/~loiano/TechPage/pagine/opordflat.htm

Altro indirizzo giusto per essere informati....

http://www.astrosurf.com/prosperi/ccd/calibra.htm
meialex1
Chiedo aiuto a chi ne sa di più, ma non sembra il dust of di Capture?1?
A grossissime linee!!
Giuseppe Maio
QUOTE(vincenzo.franchini@fastwebnet.it @ Jan 24 2006, 05:51 AM)
...Interessante che nessuno abbia commentato la "via" software...
*


Non sono in molti ad aver percorso la "storia" dei sensori e le variegate tecniche di analisi e trattazione dei dati "puri" tipiche della ripresa in fotografia astronomica.
QUOTE(Francesco Martini @ Jan 24 2006, 09:57 AM)
...sara' anche semplice..ma io non l'ho mica capita questa...
*


Gli argomenti proposti da Enzo sono di interesse particolare perchè frutto di applicazioni scientifiche utili ed utilizzabili anche in fotografia.

Sul nostro forum il termine flat field è comparso in diverse discussioni:

Flat Field...

Come descritto da Enzo per "livellare" la risposta di ogni singolo pixel variata da diversi aspetti fisici si può applicare una correzione del campo piatto "Flat Field". Come giustamente detto, è di fatto un intervento applicato in parte dall'elettronica anche nella fase della mappatura sensore. Ma il più lampante esempio di "trattamento" Flat Field è proprio la funzione "Image Dust Off" che Nikon offre per il controllo e rimozione delle eventuali impurità. L'immagine di riferimento "Image Dust Off" scattata su un riferimento bianco permette al programma Nikon Capture di sottrarre matematicamente le differenze in luminosità...
Un'altro esempio lampante è la funzione di controllo vignettatura.

Giuseppe Maio
www.nital.it
meialex1
QUOTE(Giuseppe Maio @ Jan 24 2006, 11:26 AM)
Ma il più lampante esempio di "trattamento" Flat Field è proprio la funzione "Image Dust Off" che Nikon offre per il controllo e rimozione delle eventuali impurità. L'immagine di riferimento "Image Dust Off" scattata su un riferimento bianco permette al programma Nikon Capture di sottrarre matematicamente le differenze in luminosità...
Un'altro esempio lampante è la funzione di controllo vignettatura.

Giuseppe Maio
www.nital.it
*



Ci avevo indovinato allora?
Francesco Martini
...capito...capito.....Molto interessante..anche se mi sembra eccessivo fare questi procedimenti per pochi granelli di polvere che possono essere soffiati via o anche cancellati con il "dust off" del Nikon Capture.
..invece del "Flat Field"...forse e' meglio asscoltare "Strawberry Field" dei Beatles...si rischia di fare meno danni.... biggrin.gif
Francesco Martini
Giuseppe Maio
QUOTE(Francesco Martini @ Jan 24 2006, 12:06 PM)
...anche se mi sembra eccessivo fare questi procedimenti per pochi granelli di polvere che possono essere soffiati via o anche cancellati con il "dust off" del Nikon Capture...
*


L'una soluzione non esclude l'altra.
Mantenere il sensore pulito è di prioritaria importanza ma scattare qualche Immagine di Riferimento "Dust Off" di tanto in tanto o comunque prima e dopo la produzione di moltissime importanti immagini non costa nulla se non due file RAW/NEF aggiunti ai RAW/NEF fotografici...
Alla peggio il/i file di riferimento non servirà/serviranno ma semmai...
...Basterà lanciare un batch di Nikon Capture per avere in automatico la correzione di tutte.

Anche nel volo libero il paracadute d'emergenza non serve ma se il primo non si aprisse ?

Giuseppe Maio
www.nital.it
meialex1
QUOTE(Giuseppe Maio @ Jan 24 2006, 12:17 PM)
Anche nel volo libero il paracadute d'emergenza non serve ma se il primo non si aprisse ?
*



guru.gif guru.gif
Salvo40
Vorrei inserirmi anch'io in questo forum
per riportare la mia esperienza e per chiedere qualche consiglio ai presenti.
Ho rimosso due piccolissime particelle di polvere dal sensore della mia D70s con l'ausilio del pennellino applicato al soffietto, benchè tale operazione viene vivamente "sconsigliata dal manuale d'uso della fotocamera. Ho proceduto (naturalmente con estrema cautela) alla rimozione delle particelle estranee con l'ausilio del pennellino inquanto con la semplice "soffiatura" ottenuta con l'utensile privo del pennellino posto alla sua estremità, esse opponevano resistenza a staccarsi dal sensore. A conclusione di tale operazione però, ho notato che sulla superficie del sensore era presente un piccolissimo segnetto di colore bianco che presumo sia una scalfitura, in quanto il sensore è di colore verde. unsure.gif
La mia domanda è la seguente:
prima di procedere ad inviare la fotocamera al centro di assistenza NITAL per una verifica tecnica, esiste un metodo elementare per verificare se il sensore è stato danneggiato?
Ho ipotizzato di fotografare uno sfondo di colore omogeneo di colore nero, uno di colore grigio ed uno di colore bianco per di verificare eventuali anomalie. Tale operazione secondo voi è inutile, oppure esiste qualche altra procedura per testare il buon funzionamento del sensore. blink.gif

Se qualcuno mi può suggerire qualcosa in merito ne sarei grato.
Grazie
Francesco Martini
QUOTE(Salvo40 @ Jan 24 2006, 09:59 PM)
Vorrei inserirmi anch'io in questo forum...
*


...Salvo...Salvo... dry.gif
Intanto quello che chiami sensore e hai pulito (orrore)...con un pennellino..non e' il sensore, ma il filtro anti-alias che e' davanti al sensore. Non credo assolutamente che il pennellino lo abbia rigato. Forse quella traccia che vedi e' solo sporco che hai "spiaccicato" sulla superfice del filtro con il pennello.
Basta un apposito "bastoncino" con due gocce di liquido a base di etere(vedi precendenti discussioni...)..per rimuoverlo...
Ciao e buone foto
Francesco Martini
www.martinifrancesco.net
Falcon58
QUOTE(Francesco Martini @ Jan 24 2006, 10:09 PM)
...Salvo...Salvo... dry.gif
Intanto quello che chiami sensore e hai pulito (orrore)...con un pennellino..non e' il sensore, ma il filtro anti-alias che e' davanti al sensore. Non credo assolutamente che il pennellino lo abbia rigato. Forse quella traccia che vedi e' solo sporco che hai "spiaccicato" sulla superfice del filtro con il pennello.
Basta un apposito "bastoncino" con due gocce di liquido a base di etere(vedi precendenti discussioni...)..per rimuoverlo...
Ciao e buone foto
Francesco Martini
www.martinifrancesco.net
*



Anche senza forse, quel segno "bianco" che vedi sul filtro anti alias è una traccia di "grasso" probabilmente lasciato dalla pelle di qualcuno che ha passato le setole del pennello sulle mani; probabilmente gli stessi "segni" li vedresti anche se tu passassi le stesse setole sulla superficie di una lente di un'obiettivo.
Per questa ragione non bisogna usare le setole del pennello sul sensore; ma solo cartine ottiche o PecPad con il liquido Eclipse o etere o alcol isopropilico.

Ciao

Luciano
Giuseppe Maio
QUOTE(Salvo40 @ Jan 24 2006, 09:59 PM)
...ho notato che sulla superficie del sensore era presente un piccolissimo segnetto di colore bianco che presumo sia una scalfitura
*


Viene sconsigliata qualunque operazione a contatto per evitare di "rigare" il filtro ma anche perchè qualunque superficie può segnare (sporcare) con tracce di sostanze variegate. Possiamo quindi ipotizzare con quasi assoluta certezza che ha "solo" sporcato il filtro.
Il rimedio possibile resta quello di una pulizia non a secco quindi con le procedure descritte nei messaggi precedenti oppure richiedendo un intervento di pulizia ad un centro di assistenza autorizzato.

Per verificare la pulizia del sensore basta scattare una foto sul cielo con l'impostazione ISO minima (esponendo correttamente) sfuocando, usando un diaframma chiuso e, se proprio vogliamo "esagerare", usando una focale tele che aumenta di molto la percezione di microimpurità. Analizzando l'immagine si potranno scorgere con semplicità eventuali impurità che in quanto tali fungono da "assorbente" per la luce in arrivo al sensore producendo macchie (macchioline, righette ecc.) più scure del dovuto.

Colgo l'occasione per rispondere a precedenti richieste sui costi applicati da oggi dai centri di assistenza autorizzati Nital. L'intervento di pulizia sensore che richiede dai 30 ai 60 minuti di lavorazione è considerato in assistenza come "pulizia non a secco e check-up generale" in quanto comprende anche la verifica funzionale della fotocamera, la pulizia generale degli altri componenti (schermo di messa a fuoco, box specchio, contatti, pulsanti, ghiere, ecc), eventuale aggiornamento firmware...

Assistenza

D50/D70/D70s = 29 € +iva
D100/D200 = 34 € +iva
DSLR di fascia superiore = 40,00 € +iva

Invitiamo dunque gli utilizzatori a prendere dimestichezza con la normale pulizia ordinaria e di ricorrere ai laboratori autorizzati solo nei casi necessari.

Giuseppe Maio
www.nital.it
Francesco Martini
QUOTE(Giuseppe Maio @ Jan 25 2006, 02:09 PM)
...L'intervento di pulizia sensore che richiede dai 30 ai 60 minuti di lavorazione è considerato in assistenza come "pulizia non a secco e check-up generale" in quanto comprende anche la verifica funzionale della fotocamera, la pulizia generale degli altri componenti (schermo di messa a fuoco, box specchio, contatti, pulsanti, ghiere, ecc), eventuale aggiornamento firmware...
*


..Scusa Giuseppe..questi prezzi per la pulizia del sensore non li ho mica capiti bene... biggrin.gif ...Insomma...il sensore ha le stesse dimenzioni per tutte le macchine; a che e' dovuta questa differenza di prezzi???.....Mi sembrerebbe piu' logico e piu' giusto che chi prende una "mazzata" per comperare la D2X (per esempio)...paghi 29euro+iva...Mentre..chi ha speso moltissimo meno per una D50..ne paghi 40...... biggrin.gif ..non c'e' piu' giustizia in questo mondo...sgrunt..... dry.gif
Scherzo.....naturalmente..... biggrin.gif
Francesco Martini
eliano
QUOTE(Francesco Martini @ Jan 25 2006, 09:41 PM)
..Scusa Giuseppe..questi prezzi per la pulizia del sensore non li ho mica capiti bene...
*


Beh... direi che il prezzo, a mio parere, debba essere lo stesso per tutti. Ma se proprio vogliamo cambiarli va bene così! Non capisco perchè chi non ha la possibilità di spendere qualcosa in più per la macchina fotografica (ovviamente escluse le scelte per esigenze specifiche) poi non debba avere la possibilità di mandarla in assistenza! Spendo 4000,00 € per la fotocamera e poi faccio fatica a spendere 40,00 € per pulire il sensore?!? blink.gif Non credo che sia giusto come dici tu...
buzz
la differenza di costo operazione
dipende dal grado di responsabilità che i tecnici hanno e dalle differenti lavorazioni previste.
La superficie del sensore è la stessa? sì, ma porta a lavare una ferrari: non so se ti chiedono la stessa cifra di una utilitaria con pari superficie di lamiera!
e poi ci sono le proporzioni sul valore.

PS il kit costa lo stesso sia che lo usi con un dorso da 20k euro sia che lo usi con la D50.
Francesco Martini
QUOTE(eliano @ Jan 26 2006, 03:31 PM)
Non capisco perchè chi non ha la possibilità di spendere qualcosa in più per la macchina fotografica (ovviamente escluse le scelte per esigenze specifiche) poi non debba avere la possibilità di mandarla in assistenza! blink.gif Non credo che sia giusto come dici tu...
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..Eliano....ma io scherzavo!!!!! biggrin.gif biggrin.gif ...Se leggi bene quello che dice Maio, oltre che pulire il sensore fanno altre lavorazioni e danno anche una controllata generale alla macchina.....
Ciao e buone foto
Francesco Martini
brusa69
Ottimo il lavoro che Giuseppe Maio continua a fare,
riassumendo sempre le ultime novità e tecnologie, quindi un grosso grazie.gif è certamente dovuto.

Personalmente ho trovato molto utile, ed ho avuto conferme in merito da diversi utenti, circa il procedimento di pulizia descritto sul sito:

PuliziaCCD...

Il mio consiglio e' quello di provare a costruirsi la spatola con i semplici materiali indicati (una biro e una tessera del supermercato).
Credo proprio che come me non potrete piu' farne a meno, arriva a pulire davvero bene in tutti gli angoli del sensore, ed assieme a pec-pads ed Eclipse entrerà di diritto nel vostro kit di pulizia economico ma efficace.

Un paio di avvertimenti nella costruzione :
- Non scendete troppo con lo scotch, la parte finale della spatola che entrerà a contatto con pec-pads, Eclipse e quindi filtro lowpass deve essere libera, lo scotch e la colla potrebbero sciolgiersi a contatto con l'Eclipse e imbrattare il sensore.
- Per lo stesso motivo se usate un pennarello vetrografico per disegnare la sagoma della spatola prima di ritagliarla, fate attenzione di rimuovere tutto il colore una volta finito. Anche questo inchiostro a contatto dell' Eclipse si scioglie e potreste spargerlo sul sensore. Valutate anche l'impiego di una eventuale classica bacchetta di legno da ristorante cinese...

Buona pulizia!
earlybird
QUOTE(Giuseppe Maio @ Jan 24 2006, 11:26 AM)
Non sono in molti ad aver percorso la "storia" dei sensori e le variegate tecniche di analisi e trattazione dei dati "puri" tipiche della ripresa in fotografia astronomica.

Gli argomenti proposti da Enzo sono di interesse particolare perchè frutto di applicazioni scientifiche utili ed utilizzabili anche in fotografia.

Sul nostro forum il termine flat field è comparso in diverse discussioni:

Flat Field...

Come descritto da Enzo per "livellare" la risposta di ogni singolo pixel variata da diversi aspetti fisici si può applicare una correzione del campo piatto "Flat Field". Come giustamente detto, è di fatto un intervento applicato in parte dall'elettronica anche nella fase della mappatura sensore. Ma il più lampante esempio di "trattamento" Flat Field è proprio la funzione "Image Dust Off" che Nikon offre per il controllo e rimozione delle eventuali impurità. L'immagine di riferimento "Image Dust Off" scattata su un riferimento bianco permette al programma Nikon Capture di sottrarre matematicamente le differenze in luminosità...
Un'altro esempio lampante è la funzione di controllo vignettatura.

Giuseppe Maio
www.nital.it
*




Esorto a dare ascolto a Maio: "image dust off", tradotto, significa "via la polvere dall'immagine", esattamente il tema di questi messaggi. E' l'applicazione a tutti gli effetti del flat field, con un nome più...amico. Mi scuso di non aver fatto capire bene a tutti la logica che sta alla base del flat field: ho anche precisato, però, che i programmi fanno tutto in automatico. Fare delle prove è semplicissimo, come vi ha spiegato Maio sia in questo che nel suo post successivo.

Il fatto che sui siti di astrofotografia si tratti a lungo del flat non significa che è solo appannaggio dell'astronomia: semplicemente, in quel campo i ccd sono in uso da trent'anni.

Un'altra nota sul flat field: nelle mezze e basse luci, con la sua azione di livellamento, aiuta a restituirvi buona parte della gamma dinamica persa. Esattamente come fa per la correzione della vignettatura riportata da Maio. Vorrei ricordare che non modifichiamo il segnale, come facciamo durante una elaborazione, ma lo livelliamo.


Per finire e riscaldarci un po' in mezzo a tutta questa neve che continua a cadere, ricordo l'implacabile legge di Murphy: se qualcosa non deve assolutamente andare storto, prima o poi andrà catastroficamente storto...

Enzo Franchini

damiconi
Ieri mi sono accorto della presenza di un "pelucco" sulla foto. Acquistata pompetta per clistere al costo di €2,5, alzato specchio e soffiata energica facendo attenzione a non toccare il sensore. Risultato: "pelucco" sparito. biggrin.gif

nikd800
QUOTE(damiconi @ Feb 2 2006, 12:01 PM)
Ieri mi sono accorto della presenza di un "pelucco" sulla foto. Acquistata pompetta per clistere al costo di €2,5, alzato specchio e soffiata energica facendo attenzione a non toccare il sensore. Risultato: "pelucco" sparito. biggrin.gif
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Attenzione con tutte queste pompette per "clistere", che qualche volta non vi siate dimenticati di pilirlo per bene. huh.gif
Forse è meglio usare la pompetta che si trova in tutti i negozi di fotografia, asportandone il pennello. Almenno quella si spera sia stata usta solo per gli scopi previsti... biggrin.gif
Ricordate in ogni caso di accertare l'assenza di eventuale talco o sostanza anti essiccante all'interno della "pompetta".
ciao ragazzi
Andry81
Domenica scorsa ho fatto delle foto sulla neve e ho notato che c'erano diversi punti neri,polvere nel sensore suppongo.
Ora,dato che non sono un esperto di pulizia sensore sono tentato di mandare il tutto a ltr ma volevo sapere se secondo voi queste macchiette delle foto in allegato possono andarsene con una soffiata di pompetta.
Se vedete bene è un campo di battaglia.....

Grazie
Andrea

P.s. Si nota anche una vignettatura spaventosa!!!!!!!!!!! cerotto.gif cerotto.gif
buzz
Sono macchie di condensa e non semplice polvere.

Però la prova della "soffiata" falla lo stesso, così i levi un pensiero.

Per la vignetatura, mi sembra troppo nett per essere causata da scarsa qualità dell'obiettivo.
Il paraluce è quello originale?
Andry81
ho fatto prove con e senza paraluce e il risultato è quello.
Un attimo però, questa foto è stat pesantemente scurita con l'opzione autocontrasto nella palette curve per evidenziare le macchie sul sensore.
Che ne pensi??

Andrea
buzz
Penso che bisogna risolvere un poroblema alla volta.
La vignettatura non lo è.
Andry81
Allora, mi sono deciso di fare questa pulizia grazie a voi e a massimiliano, amico e frequentatore del forum..

A mia disposizione avevo una pompettina con il pennellino che ho prontamente tolto(si svitava) e, alzato lo specchio ho dato 4-5 soffiate.Richiudo e vado subito a scattare!!
Un grosso granello se ne è andato ma altri 3 no e in più quelle macchiettine sono rimaste!!! cerotto.gif mad.gif
A questo punto prendo e mando tutto a Ltr, l'unica perplessità è che domenica prox ho un battesimo e mi andava di fare qualche scatto unsure.gif unsure.gif
Va bè,speriamo che ltr sia fantastica come al solito.
Qualcuno di voi sa quanto effettivamente impiegano,magari ce l'ha mandata da poco...
Ho letto un post del Ing. Maio e viene scritto 48ore ma sò bene(in quanto anche a me mi capita per lavoro di dire "questa pratica la facciamo in 24-*36 ore)che a volte non ci si riesce.

Buona Serata a tutti

Andrea
brusa69
QUOTE(Andry81 @ Feb 4 2006, 07:52 PM)
A questo punto prendo e mando tutto a Ltr, l'unica perplessità è che domenica prox ho un battesimo e mi andava di fare qualche scatto unsure.gif  unsure.gif

Scusa ma mi sembra almeno improbabile che ad un battesimo ti troverai a scattare contro il cielo a F22. Fai i tuoi scatti, al limite qualcuno lo correggi e poi se proprio non ti fidi a pulirla da solo la manderai con calma in LTR.
Andry81
Anche questo è vero!!!
Vediamo un pò....

Ciao
Andrea
buzz
Andrea, impara a conviverci con le macchie.
è vero che sono fastidiose, ma le avrai spesso presenti ai diaframmi + chiusi.
Segui il consigilio di Brusa, che è anche il più saggio.
Per una pulita il tempo è brevissimo, ma devi metterci anche il trasporto A/R e il turno di attesa fisiologico.
A meno che non vai a Roma di persona, prendi appuntamento e in mezz'ora ti risolvono tutto.
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