QUOTE(Gufopica @ Oct 10 2009, 08:09 AM)
Una domanda...
Lavorando il nef con nx2 ovviamente a mio avviso per la gestione di tale formato è il top.
Vi volevo chiedere poi quando passate a cs3 per utilizzare un plug-in tipo
silver pro o bw styler
convertite e lavorare in jpg o tiff...
Visto che io lavoro il file che mi genera nx2 e lo converto il jpg per poi farne una conversione in bw tramite il plugin..in tiff è meglio?e poi convertire successivamente il tiff in jpg tramite cs3/4?
Questa domanda mi da lo spunto per alcune spiegazioni fondamentali da fornire ai vari ospiti di questa sezione, appunto di tecnica fotografica, dato che di quello si tratta.
QUANTO SOTTO SE VOLETE MASSIMA QUALITA’ DELL’IMMAGINE, ALTRIMENTI POTETE UTILIZZARE IL VOSTRO TEMPO PIU’ PROFIQUAMENTE.
Io sono in una stanza di un hotel e fuori non è affatto bel tempo, il pomeriggio qui piove spesso e forte.
Magari sono cose già note a tutti, ma per qualcuno può giovare ripeterle, non si sa mai.
Quando la foto è tecnicamente migliore, ad esempio su di un monitor? Quando è il più fedele possibile alla realtà, ovvero ha più colori e più definizione possibile.
A parità di corretta esposizione e di obiettivo, sicuramente la foto è migliore quanti più colori e dettagli il sensore registra.
Chiaro, OK, ed infatti le case si danno un gran da fare a tirar fuori sensori ad altissima definizione, grande dinamica, con elevata profondità di colore, basso rumore, e tutto il resto High Tech, per avere un’immagine dal sensore il più fedele possibile alla realtà che lui vede.
Questo è assolutamente necessario ma non è assolutamente sufficiente per avere una buona fotografia.
La fotocamera ed il sensore sono due entità funzionalmente diverse: la fotocamera manipola e presenta in uscita un segnale, diverso a seconda delle le istruzioni dategli dal fotografo, prelevando il segnale, che è sempre lo stesso, immutabile, che il sensore gli presenta.
Supponiamo che la fotocamera non riduca già lei, per cattive istruzioni del fotografo, la qualità dell’immagine: benissimo, ma anche questo per una buona foto non basta, dato che io non guardo la foto che ha in pancia il sensore, o vomitata dalla fotocamera, guardo invece la foto che è sul monitor, manipolata ulteriormente poi dal calcolatore, dopo che la fotocamera gli dà in consegna l'immagine prelevandola dal sensore.
Ovvero, la foto è migliore quanti più colori e dettagli, la fotocamera ed il calcolatore trasferiscono al monitor lungo tutta la catena che porta l’immagine dal sensore appunto al monitor.
Ecco dunque come regolare i vari anelli della catena per avere la massima qualità d’immagine.
1) Per avere maggior numero di colori registrati dal sensore e trasferibili dalla fotocamera:
- settate lo spazio colore della fotocamera, se possibile, su Adobe RGB, che ha più colori di RGB.
2) per avere maggior numero di colori e dettagli trasferii dal sensore della fotocamera al PC
- scattate in RAW e scaricate il RAW sul calcolatore, che raccoglie più informazioni e non dà perdita di qualità, al contrario del formato JPEG, che comporta sempre un deterioramento dell’immagine, in termini di perdita colori e dettagli, registrata dal sensore
3) Per avere maggior numero di colori gestiti dal calcolatore e trasferiti dal calcolatore al monitor od alla stampante
- convertite il file RAW scaricato sul calcolatore con un convertitore (dopo svariate prove, io uso Capture NX2), e convertitelo in files TIFF, (oppure PSD in PS) per lavorarci sopra coi vari programmi di gestione o ritocco immagine.
- utilizzate sempre lo spazio colore (in PS Immagine/ metodo/16 bit) a 16 bit
Questo perché:
- coi 16 bit, mantenete tutti i colori registrati dal sensore sul RAW, che di bit ne ha meno, ma comunque 14 o 12, dunque nei 16 ci sta dentro, senza che gli vengano tagli.
- NON lavorate ad 8 bit!
- aprire e chiudere, anche mille volte un’immagine salvata in TIFF non la deteriora.
NON utilizzate mai un files formato JPEG per registrare scatti della fotocamera o per convertire i RAW nel PC, o per gestione di immagini per qualsivoglia motivo se volete il massimo sella qualità dell’immagine.
Perché il formato JPEG fa perdere qualità? Perché aprendo e chiudendo un’immagine in JPEG si deteriora.
Perché il formato JPEG è un formato di file che manipola con un suo proprio algoritmo matematico l’immagine tutte le volte che viene aperta e chiusa: il file immagine originale viene compresso per campionamento in fase di chiusura, per ridurne la dimensione, e successivamente decompresso per interpolazione, in fase di riapertura, per riportare l’immagine alle dimensioni ed alle caratteristiche tonali che dovrebbero essere quelle originali.
Ma questo non può accadere, per definizione matematica di campionamento ed interpolazione, e si perde sempre e comunque di qualità, dato che, detto più semplicemente, il calcolatore sforbicia e sfoltisce i pixel dell’immagine in fase di chiusura, comprimendola, e si reinventa lui, NON memorizza i pixel tagliati in compressione, e introduce nuovi pixel, calcolati, non quelli stessi tolti, per rigonfiarla alle dimensioni e tonalità originali, in fase di riapertura.
Ci sono dunque due conseguenze negative:
- si perde sempre e comunque informazione, ovvero qualità d'immagine (nella fattispecie, si perde principalmente gamma tonale e definizione dei dettagli minuti)
- la perdita di qualità è progressiva, per sommatoria, ad ogni apertura/chiusura del file manipolato.
Il formato JPEG è nato ed è comodo per un uso specifico, ovvero la movimentazione di immagini, Email Web etc, ovunque files grossi sono un problema, ma in fotografia, se uno vuole ottenere, e soprattutto mantenere, elevata qualità dell'immagine, non va mai usato.
Quanto sopra è una conseguenza di matematica applicata, ovvero, la realtà è dimostrata essere così: i pareri in materia sono dunque irrilevanti.
Ci sono invece due considerazioni, stavolta soggettive, da fare:
- alla ricerca della massima qualità, cerchiamo maggiore profondità di colore (= più colori = migliore scala tonale = più grigi in B&N) e scattiamo in RAW, alcuni a 14 bit, altri a 12 bit: andare dopo a comprimere ed interpolare l’immagine che tiriamo, con tanta cura, fuori dal sensore, ovvero andare dopo a tirargli forbiciate, non ha molto senso, a meno che non si abbiamo gravi problemi di gestione di files grossi
- Oggi, un HD da 1.000 Gb costa 90 euro, e personalmente non vedo la ragione di sciupare le fotografie facendole manipolare dal JPEG.
Ma tutto, a questo mondo, è relativo e se uno accetta una leggera perdita di qualità e vuole HD piccoli, usi il JPEG, ma è una procedura deleteria per la qualità dell'immagine, soprattutto nel tempo, se l'immagine viene utilizzata più volte.
Sperando sia tutto chiaro, saluti cordiali