Colgo l'occasione di queste due foto (su cui mi è stato chiesto un parere "ottico"... a me, che porto gli occhiali!), per ringraziare ancora una volta tutti coloro che mi hanno fatto gli auguri per il mio compleanno, auguri veramente speciali e graditi. Sono veramente commosso dalle vostre manifestazioni d'affetto, specie considerando che ci conosciamo (purtroppo, devo dire) da pochissimo tempo. Tempo però sufficiente per conoscere ed apprezzare persone vere, sincere, affettuose, competenti, appassionate. E, last but not least, grandi fotografi. Grazie ancora.
Tornando in argomento, ho visto con molta attenzione le due foto, quella di Rino (20mm) e quella di Fulvio (14-24) entrambe scattate con D700 a f9 (a parità di focale, ovviamente).
A quel diaframma le differenze tra le due ottiche sono molto sfumate; se fossero state fatte a f2,8 ne avremmo visto delle belle, specie ai bordi, anche se devo dire che da prove fatte anche da me la differenza è meno eclatante di quel che ci si aspetta, considerando la modernità e l'arditezza del progetto ottico del 14-24, e la vetustà, di contro, del progetto ottico del 20mm (questo dimostra quanto bravi fossero i progettisti Nikon dell'epoca). Differenze notate: resa dei colori più brillante nel 14-24, più morbida ma con maggiore gamma di transizioni tonali e di colori quella del 20mm. La distorsione mi sembra pressocchè uguale (e questo va a merito del 14-24, ben più complesso otticamente), mentre credo che differenze visibili siano solo nella tenuta al controluce, specie se "disassato" rispetto al centro ottico. In questo il 14-24 è strepitoso, nonostante il "lentone" frontale che si ritrova, ma anche il 20, specie se corredato di paraluce, si difende benissimo. Conclusioni (personali, e pertanto opinabilissime): il 20mm dimostra di essere una gran lente, adattissima al reportage più "immerso" dentro la scena specie quando non si vuole dare nell'occhio, anche se io preferisco decisamente, per questo compito, il meraviglioso 35mm f2; il 20mm lo vedo meglio nei panorami ambientati, in quanto le sue transizioni tonali morbide danno decisamente più "luce" ai particolari in ombra, che invece i nuovi obiettivi "N", tra cui il 14-24, tendono a chiudere decisamente in virtù di un contrasto ben più alto, a volte forse anche eccessivo. Conviene comprare, oggi, il 20mm? Secondo me, sì, specie se lo si trova usato a prezzo decente (300-350 euro max), per uscite leggere ma con un punto di vista "alla Fulvio"; il 14-24 è un mostro di versatilità e di qualità, che però bisogna conoscere bene per sfruttare al massimo, specie nel range delle focali 14-20, difficilissime; lo zoom è un vero tuttofare grandangolare che sarebbe perfetto se avesse una escursione focale leggermente più lunga. La differenza con il 20mm c'è, decisamente, in quanto il solo progetto ottico dello zoom vale tutto il prezzo "del biglietto". Se a questo si accompagna una resa ottica superlativa ai bordi e al centro, a tutte le focali (anche se secondo me va meglio, paradossalmente, da 14 a 20, che oltre) e a tutti i diaframmi, si capisce che si ha a che fare con un obiettivo particolarmente riuscito e unico nel panorama mondiale. Attenzione a non chiudere troppo il diaframma: la diffrazione, oltre f16, è in agguato, con perdita di nitidezza in proporzione. Il 20mm tende a perdere qualcosa ai bordi da f2,8 fino a f4, anche se chiudendo il diaframma le differenze con lo zoom si assottigliano decisamente. Anche qui la diffrazione limita il contrasto, già non troppo elevato, da f11-16 in poi, per cui attenzione a non chiudere troppo il diaframma: la migliore resa si ha fra f5,6 e f11.
Ringrazio ancora tutti gli amici che pensano che io sia una specie di "guru" (stima decisamente malriposta...) ma sono semplicemente un appassionato che ha avuto la fortuna (o sfortuna, a secondo dei punti di vista) di studiare un bel pò di fisica ottica all'Università, conoscendo quindi un pò più "dal di dentro" le difficoltà di progettazione e di scelta dei vetri che i costruttori devono fare quando disegnano un obiettivo.
Ciao a tutti!
Edilio
Tornando in argomento, ho visto con molta attenzione le due foto, quella di Rino (20mm) e quella di Fulvio (14-24) entrambe scattate con D700 a f9 (a parità di focale, ovviamente).
A quel diaframma le differenze tra le due ottiche sono molto sfumate; se fossero state fatte a f2,8 ne avremmo visto delle belle, specie ai bordi, anche se devo dire che da prove fatte anche da me la differenza è meno eclatante di quel che ci si aspetta, considerando la modernità e l'arditezza del progetto ottico del 14-24, e la vetustà, di contro, del progetto ottico del 20mm (questo dimostra quanto bravi fossero i progettisti Nikon dell'epoca). Differenze notate: resa dei colori più brillante nel 14-24, più morbida ma con maggiore gamma di transizioni tonali e di colori quella del 20mm. La distorsione mi sembra pressocchè uguale (e questo va a merito del 14-24, ben più complesso otticamente), mentre credo che differenze visibili siano solo nella tenuta al controluce, specie se "disassato" rispetto al centro ottico. In questo il 14-24 è strepitoso, nonostante il "lentone" frontale che si ritrova, ma anche il 20, specie se corredato di paraluce, si difende benissimo. Conclusioni (personali, e pertanto opinabilissime): il 20mm dimostra di essere una gran lente, adattissima al reportage più "immerso" dentro la scena specie quando non si vuole dare nell'occhio, anche se io preferisco decisamente, per questo compito, il meraviglioso 35mm f2; il 20mm lo vedo meglio nei panorami ambientati, in quanto le sue transizioni tonali morbide danno decisamente più "luce" ai particolari in ombra, che invece i nuovi obiettivi "N", tra cui il 14-24, tendono a chiudere decisamente in virtù di un contrasto ben più alto, a volte forse anche eccessivo. Conviene comprare, oggi, il 20mm? Secondo me, sì, specie se lo si trova usato a prezzo decente (300-350 euro max), per uscite leggere ma con un punto di vista "alla Fulvio"; il 14-24 è un mostro di versatilità e di qualità, che però bisogna conoscere bene per sfruttare al massimo, specie nel range delle focali 14-20, difficilissime; lo zoom è un vero tuttofare grandangolare che sarebbe perfetto se avesse una escursione focale leggermente più lunga. La differenza con il 20mm c'è, decisamente, in quanto il solo progetto ottico dello zoom vale tutto il prezzo "del biglietto". Se a questo si accompagna una resa ottica superlativa ai bordi e al centro, a tutte le focali (anche se secondo me va meglio, paradossalmente, da 14 a 20, che oltre) e a tutti i diaframmi, si capisce che si ha a che fare con un obiettivo particolarmente riuscito e unico nel panorama mondiale. Attenzione a non chiudere troppo il diaframma: la diffrazione, oltre f16, è in agguato, con perdita di nitidezza in proporzione. Il 20mm tende a perdere qualcosa ai bordi da f2,8 fino a f4, anche se chiudendo il diaframma le differenze con lo zoom si assottigliano decisamente. Anche qui la diffrazione limita il contrasto, già non troppo elevato, da f11-16 in poi, per cui attenzione a non chiudere troppo il diaframma: la migliore resa si ha fra f5,6 e f11.
Ringrazio ancora tutti gli amici che pensano che io sia una specie di "guru" (stima decisamente malriposta...) ma sono semplicemente un appassionato che ha avuto la fortuna (o sfortuna, a secondo dei punti di vista) di studiare un bel pò di fisica ottica all'Università, conoscendo quindi un pò più "dal di dentro" le difficoltà di progettazione e di scelta dei vetri che i costruttori devono fare quando disegnano un obiettivo.
Ciao a tutti!
Edilio
Ciao Edilio la prossima volta che ci vediamo,ti torturo sulle ottiche ne voglio sapere di+,preparati e mettiti calmo!!!