Indistinguibile

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  3 anni fa
5.85 Punteggio più alto 29 Marzo 2021
1.78
Image Impact
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Era difficile fare una fotografia del "genere" perchè solitamente si cerca di "immobilizzare" gli oggetti. Qui ho volutamente fatto il contrario: seguivo un uccello e con un tempo molto basso ed ho "creato" una sorta di mimetizzazione mossa. Con il 55-200mm non stabilizzato, la distanza credo meno di dieci metri. Un uccello tra alghe e sabbia che si muoveva. Avevo fatto qualche altra foto ma i limiti dell'obiettivo non riuscivo a renderlo più nitido, anche perchè scattavo in manual focus e non potevo avvicinarmi troppo. Quindi ho voluto fare il contrario: perchè non rendere il tutto più mobile?

Dati EXIF
Dispositivo NIKON D40
Obiettivo 55-200mm f/4-5.6
Data 09/01/2017 16:20:21
Lunghezza focale 200 mm
Diaframma f 5.6
Tempo di posa 1/15 sec
Sensibilità ISO 200
Image Info
Categoria Foto a tema libero
Album Amarcord_D40

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alpacigno 3 anni fa
QUOTE (rob52 @ 29 Marzo 2021 13:39)
QUOTE (alpacigno @ 29 Marzo 2021 12:30)
QUOTE (rob52 @ 28 Marzo 2021 17:24)
Bello L effetto voluto , mi piace questa tecnica fotografica .. anche se poco conosciuta
Un saluto Rob


In quel giorno non riuscivo a "immobilizzare" l'oggetto, vuoi che camminava sempre e ovviamente non potevo avvicinarmi più di tanto, qundi avevo deciso per un "approccio" diverso, seguendo l'oggetto e impostando un tempo più lento. L'effetto è imprevedibile ma mi trovavo in ina situazione di luce buona, e con il 55-200mm alla massima escursione focale già ero al limite minimo di apertura (cioè alla massima apertura disponibile ovviamente). Credo che con un medio-tele è più "facile" ottenere questo effetto, e molto spesso pensiamo solo a mettere a fuoco e "immobilizzare". Qui la messa a fuoco ovviamente è "camuffata" dall'effetto movimento, si crea una sorta di "scia" un tutt'uno fotografico indistinguibile e unico.
Non so sinceramente se altri "fotografi" famosi l'hanno utilizzata, solitamente non seguo molto i "nomi"... ma magari è una situazione sul momento, che si sceglie e non si guarda a ciò che è stato fatto, slegandomi da ciò. Ando Gilardi e qualche altro fotografo - mi sfuggono i nomi - che ho scoperto solo recentemente, utilizzavano tale tecnica. Poi c'è Wolfgang Tillmans (un acuto osservatore) e mi sembra Robert Capa (con le sue celeberrime fotografie sullo sbarco in Normandia, ma quì è un discorso diverso, secondo me sbagliate perchè sotto i proiettili, gli spari e i bombardamenti col cavolo se si ha la mano ferma!).
Avevo provato qualcosa successivamente, in una gara di Go-Kart cittadino, ma è difficile perchè con questi obiettivi senza ghiere dei diaframmi si perde più tempo. Infatti ora utilizzo obiettivi manuali, c'è più consapevolezza e certe volte mi basta soltanto ruotare laghiera dei diaframmi. Credo che sia abitudine, ecco...


Guarda , forse ti può interessare questa tecnica fotografica, si chiama Intentional Camera Movement (mosso creativo ) a volte abbreviata più semplicemente in ICM.
consiste nel muovere la fotocamera sempre con tempi relativamente lunghi dando cosi non un effetto di mosso o micromosso ma proprio l'effetto ICM , nella mia galleria qui ho degli scatti pubblicati utilizzando questa tecnica
Un caro saluto Rob


Ah si, il "mosso" creativo l'ho sentito, magari l'inglesismo o il termine anglosassone non mi è nuovo. Diciamo che ci vuole un pò di pratica, e devo dirti che all'inizio con la Nikon D40 involontariamente mi succeveva, sopratutto ad esempio durante qualche manifestazione religiosa, di cui nel mio profilo si vede qualche foto.
Però diciamo che l'intenzionalità c'è nel senso che con tempi abbastanza lenti si rischia il "mosso" e quindi, appunto, è meglio seguire il soggetto ed ottenere possibilmente un effetto "poco mosso" sul soggetto principale mentre lo sfondo risulta in movimento. Ci vuole pratica e consapevolezza...
Ora guardo da te...


QUOTE (rob52 @ 28 Marzo 2021 17:24)
Bello L effetto voluto , mi piace questa tecnica fotografica .. anche se poco conosciuta
Un saluto Rob


In quel giorno non riuscivo a "immobilizzare" l'oggetto, vuoi che camminava sempre e ovviamente non potevo avvicinarmi più di tanto, qundi avevo deciso per un "approccio" diverso, seguendo l'oggetto e impostando un tempo più lento. L'effetto è imprevedibile ma mi trovavo in ina situazione di luce buona, e con il 55-200mm alla massima escursione focale già ero al limite minimo di apertura (cioè alla massima apertura disponibile ovviamente). Credo che con un medio-tele è più "facile" ottenere questo effetto, e molto spesso pensiamo solo a mettere a fuoco e "immobilizzare". Qui la messa a fuoco ovviamente è "camuffata" dall'effetto movimento, si crea una sorta di "scia" un tutt'uno fotografico indistinguibile e unico.
Non so sinceramente se altri "fotografi" famosi l'hanno utilizzata, solitamente non seguo molto i "nomi"... ma magari è una situazione sul momento, che si sceglie e non si guarda a ciò che è stato fatto, slegandomi da ciò. Ando Gilardi e qualche altro fotografo - mi sfuggono i nomi - che ho scoperto solo recentemente, utilizzavano tale tecnica. Poi c'è Wolfgang Tillmans (un acuto osservatore) e mi sembra Robert Capa (con le sue celeberrime fotografie sullo sbarco in Normandia, ma quì è un discorso diverso, secondo me sbagliate perchè sotto i proiettili, gli spari e i bombardamenti col cavolo se si ha la mano ferma!).
Avevo provato qualcosa successivamente, in una gara di Go-Kart cittadino, ma è difficile perchè con questi obiettivi senza ghiere dei diaframmi si perde più tempo. Infatti ora utilizzo obiettivi manuali, c'è più consapevolezza e certe volte mi basta soltanto ruotare laghiera dei diaframmi. Credo che sia abitudine, ecco...

rob52 3 anni fa
QUOTE (alpacigno @ 29 Marzo 2021 12:30)
QUOTE (rob52 @ 28 Marzo 2021 17:24)
Bello L effetto voluto , mi piace questa tecnica fotografica .. anche se poco conosciuta
Un saluto Rob


In quel giorno non riuscivo a "immobilizzare" l'oggetto, vuoi che camminava sempre e ovviamente non potevo avvicinarmi più di tanto, qundi avevo deciso per un "approccio" diverso, seguendo l'oggetto e impostando un tempo più lento. L'effetto è imprevedibile ma mi trovavo in ina situazione di luce buona, e con il 55-200mm alla massima escursione focale già ero al limite minimo di apertura (cioè alla massima apertura disponibile ovviamente). Credo che con un medio-tele è più "facile" ottenere questo effetto, e molto spesso pensiamo solo a mettere a fuoco e "immobilizzare". Qui la messa a fuoco ovviamente è "camuffata" dall'effetto movimento, si crea una sorta di "scia" un tutt'uno fotografico indistinguibile e unico.
Non so sinceramente se altri "fotografi" famosi l'hanno utilizzata, solitamente non seguo molto i "nomi"... ma magari è una situazione sul momento, che si sceglie e non si guarda a ciò che è stato fatto, slegandomi da ciò. Ando Gilardi e qualche altro fotografo - mi sfuggono i nomi - che ho scoperto solo recentemente, utilizzavano tale tecnica. Poi c'è Wolfgang Tillmans (un acuto osservatore) e mi sembra Robert Capa (con le sue celeberrime fotografie sullo sbarco in Normandia, ma quì è un discorso diverso, secondo me sbagliate perchè sotto i proiettili, gli spari e i bombardamenti col cavolo se si ha la mano ferma!).
Avevo provato qualcosa successivamente, in una gara di Go-Kart cittadino, ma è difficile perchè con questi obiettivi senza ghiere dei diaframmi si perde più tempo. Infatti ora utilizzo obiettivi manuali, c'è più consapevolezza e certe volte mi basta soltanto ruotare laghiera dei diaframmi. Credo che sia abitudine, ecco...


Guarda , forse ti può interessare questa tecnica fotografica, si chiama Intentional Camera Movement (mosso creativo ) a volte abbreviata più semplicemente in ICM.
consiste nel muovere la fotocamera sempre con tempi relativamente lunghi dando cosi non un effetto di mosso o micromosso ma proprio l'effetto ICM , nella mia galleria qui ho degli scatti pubblicati utilizzando questa tecnica
Un caro saluto Rob

rob52 3 anni fa
Bello L effetto voluto , mi piace questa tecnica fotografica .. anche se poco conosciuta
Un saluto Rob

Indistinguibile