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enrico
In fondo quindi, a ben rifletterci, i motivi per cui si fotografa possono essere questi:

per capire

per ricordare

per esprimere

Per capire perchè l'atto del fotografare ci costringe ad osservare attentamente il mondo e le sue cose. Una immagine, ferma ciò che è mutevole e ci permette una analisi che il solo sguardo non potrebbe.

Per ricordare , perchè nulla come la fotografia è in grado di documentare con dovizia di particolari, tanto da farci sembrare di essere lì, nel posto ripreso. La fotografia blocca l'attimo, lo sottrae alla corrosione del tempo. Nella fotografia, mia madre, mio padre sono ancora vivi e mi sorridono. Mio figlio, ormai grande, è ancora piccolino e suscita in me quella infinita tenerezza che provavo allora e che, senza l'immagine, non avrei riprovato.

Per esprimermi, per comunicare agli altri i miei sentimenti e le mie sensazioni, le mie gioie e le mie tristezze, il mio stupore di fronte a certi paesaggi o dinanzi ad un volto. In poche parole, per comunicare.

Buona giornata e grazie per essere passati, amici.
Enrico
daniele.arconti
QUOTE(enrico @ Aug 19 2009, 10:21 AM) *
In fondo quindi, a ben rifletterci, i motivi per cui si fotografa possono essere questi:

per capire

per ricordare

per esprimere

Per capire perchè l'atto del fotografare ci costringe ad osservare attentamente il mondo e le sue cose. Una immagine, ferma ciò che è mutevole e ci permette una analisi che il solo sguardo non potrebbe.

Per ricordare , perchè nulla come la fotografia è in grado di documentare con dovizia di particolari, tanto da farci sembrare di essere lì, nel posto ripreso. La fotografia blocca l'attimo, lo sottrae alla corrosione del tempo. Nella fotografia, mia madre, mio padre sono ancora vivi e mi sorridono. Mio figlio, ormai grande, è ancora piccolino e suscita in me quella infinita tenerezza che provavo allora e che, senza l'immagine, non avrei riprovato.

Per esprimermi, per comunicare agli altri i miei sentimenti e le mie sensazioni, le mie gioie e le mie tristezze, il mio stupore di fronte a certi paesaggi o dinanzi ad un volto. In poche parole, per comunicare.

Buona giornata e grazie per essere passati, amici.
Enrico


Caro Enrico, potremmo aggiungere a questa bellissima discussione un'altra domanda:
Come fotografate?
Che ne dici? Potrebbe essere utile a capire il perché si fotografa qualcosa o qualcuno.
Io, quando mi trovo davanti ad un paesaggio penso a cosa significa per me quello che vedo, alla cosa che mi fa dire: "Che bello!"
Possono essere i colori, la pulizia, può essere un motivo grafico, un ripetersi di linee o qualcosa che spezza questa continuità.
Dopo aver pensato e concretizzato con una frase il perché della mia ammirazione, penso a come poter esprimere con una fotografia tutto questo.
Il più delle volte questo processo è molto veloce, ma alcune volte richiede più lavoro e concentrazione.
Comunque il fatto di dire esplicitamente: "Questo posto mi piace perché ha dei colori molto belli"
"Mi piace perché mi ispira pace e tranquillità" "Mi piacciono la maestosità di questi monumenti"
oppure "Di questa persona mi piace il sorriso" etc. mi aiuta molto.
Se facessi tutto di istinto probabilmente non riuscirei a portare a casa niente se non la superficie.
enrico
Quello che dici è giusto. Lo scorso anno ho visto la mostra di un fotografo americano (di cui non ricordo il nome) che affermava che occorre fotografare "con la pancia", intendendo con questa espressione "istintivamente", senza ragionarci. Diceva che lui scattava senza portare nemmeno l'apparecchio agli occhi. Opinioni. Io non sono di questo avviso.
Se la fotografia è comunicazione, il percorso è quello che hai detto tu:
una scena mi colpisce
cerco di capire cosa e perchè mi ha colpito
cerco un punto di vista, una inquadratura, delle impostazioni che mi permattano di riprodurre e comunicare quella sensazione.
E come tu stesso hai detto, questo può richiedere tempo o divenire istintivo.
Ma istintivo non vuol dire "approssimato" o senza ragionamento. E' solo frutto di pratica per cui il ragionamento e le decisioni che stanno prima dello scatto avviene in tempi brevissimi.
Enrico
zico53
Questo è un quesito molto ricorrente tra di noi, ne ho lette e sentite di tutti i colori. Ora io non sono mai riuscito a darmi una risposta, o almeno non sono riuscito a svilupparla in modo da trasmetterla agli altri. Mi dico sempre che scatto per istinto, ma poi a ben pensarci perchè scelgo un tempo oppure un diaframma? oppure perchè inquadro in un modo piuttosto che un altro? Di sicuro i miei tempi di riflessione sono cortissimi. Penso questa sia una grossa lacuna, manifestata dal grandissimo numero di scatti che porto a casa, nella speranza di trovare quello giusto. In questo penso giochi molto il carattere, l'insicurezza, il ridondare di dubbi. Certo mi piacerebbe avere la padronanza assoluta del mezzo e della situazione; come fanno quelli bravi che manco lo riguardano lo scatto. Invidio molto ad alcuni amici la creatività che hanno intrinseca dentro di loro, quella capacità di vedere cose che gli altri non vedono.
Di sicuro c'è che da quando frequento questo posto, le mie foto sono di un altro pianeta, riguardando i miei scatti a pellicola alle volte ci resto malissimo. Questo significa una cosa sola, che lo scambio di opinioni oppure il solo vedere le foto degli altri è fondamentale per un processo di crescita.
In buona sostanza io fotografo il più delle volte per documentare, per fermare un attimo di tempo che tornerà sicuramente utile nel tempo; e poi fotografo attratto dalla bellezza, da tutto quello che è bello ai miei occhi ovviamente.
Il mio punto dolente è: come fotografo....quì ancora dovrò vedere tantissime foto.......
riccardobucchino.com
Voglio rispondere anche io.

Perchè fotografo?

1: mi rilassa se sono arrabbiato, mi esalta se sono annoiato... e già questo basterebbe
2: rivedendo ogni mia foto mi ricordo esattamente come mi sentivo nel momento in cui lo scattata
3: ogni foto è una prova, una memoria di ciò che era...
4: sfida a migliorarsi sempre, a cercare qualcosa di nuovo
5: adoro le cose sofisticate, complesse, piene di tecnologia (tecnologia in generale non solo digitale, anche la meccanica è tecnologia)
riccardobucchino.com
QUOTE(zico53 @ Aug 20 2009, 11:56 AM) *
Mi dico sempre che scatto per istinto, ma poi a ben pensarci perchè scelgo un tempo oppure un diaframma? oppure perchè inquadro in un modo piuttosto che un altro? Di sicuro i miei tempi di riflessione sono cortissimi. Penso questa sia una grossa lacuna, manifestata dal grandissimo numero di scatti che porto a casa, nella speranza di trovare quello giusto. In questo penso giochi molto il carattere, l'insicurezza, il ridondare di dubbi. Certo mi piacerebbe avere la padronanza assoluta del mezzo e della situazione; come fanno quelli bravi che manco lo riguardano lo scatto. Invidio molto ad alcuni amici la creatività che hanno intrinseca dentro di loro, quella capacità di vedere cose che gli altri non vedono.

Il mio punto dolente è: come fotografo....quì ancora dovrò vedere tantissime foto.......



Scattare per istinto non è male, io oggi dopo una pioggia sono uscito di casa e sono semplicemente andato nell'orto e nel frutteto con solo il 50mm, volevo fotografare le foglie di ulivo con le goccie d'acqua ma una volta li le foglie che da lontano mi piacevano non mi dicevano niente, ho trovato più interessanti i peperoncini, le melanzane, i peperoni, le zucchine e i fichi (ah abito in piemonte nonostante le cose seminate siano più idonee alla calabria) inizialmente guardavo, cercavo i soggetti, ad un certo punto mi sono reso conto che non stavo scegliendo i soggetti, li stavo fotografando per istinto, vedevo un'immagine bella e la riproducevo con la reflex, il risultato è che le foto più ragionate sono le peggiori che ho fatto le meno ragionate sono le più belle.
Lady O
Io fotografo perchè a dispetto di chi mi dice che mentre fotografo mi perdo l'attimo,rispondo che quello stesso attimo io lo potrò vedere e rivedere infinite volte,rivivendo le emozioni che mi hanno mosso affinchè restasse impresso non solo nela mia mente,ma a disposizione di chi volesse condividere con me quello stesso momento(poi si sa... chi può fidarsi così ciecamente della propria memoria?).Poi una foto richiama alla mente come in un film i momenti vissuti in quell'occasione,ci consente di vare voli pindarici... poi,perchè una foto tira l'altra no?,non ci si può fermare!
Un saluto a tutti gli appassionati di questo bellissimo hobby e ai fortunati fotografi che ne hanno fatto la loro professione
daniele.arconti
QUOTE(riccardobucchino @ Aug 22 2009, 12:30 AM) *
Scattare per istinto non è male, io oggi dopo una pioggia sono uscito di casa e sono semplicemente andato nell'orto e nel frutteto con solo il 50mm, volevo fotografare le foglie di ulivo con le goccie d'acqua ma una volta li le foglie che da lontano mi piacevano non mi dicevano niente, ho trovato più interessanti i peperoncini, le melanzane, i peperoni, le zucchine e i fichi (ah abito in piemonte nonostante le cose seminate siano più idonee alla calabria) inizialmente guardavo, cercavo i soggetti, ad un certo punto mi sono reso conto che non stavo scegliendo i soggetti, li stavo fotografando per istinto, vedevo un'immagine bella e la riproducevo con la reflex, il risultato è che le foto più ragionate sono le peggiori che ho fatto le meno ragionate sono le più belle.


Ciao Riccardo, secondo me fotografando con questa metodologia, cioè facendone quasi uno stile, si rischia di non rendere giustizia al soggetto, cioè gli si toglie la personalità e diventa una ego del proprio io o della propria mente o ancora di più del caso.
Poi ognuno scatta come vuole, perché in primis devono soddisfare il fotografo stesso, questo è chiaro.

In un'intervista a Mike Yamashita:

Durante i seminari, Mike ha notato che i suoi studenti tendono a far scattare l'otturatore due o tre volte e poi passano ad un altro soggetto.
"A volte la foto migliore la fai subito, ma io cerco di insegnare un processo di pensiero visivo"
Per illustrare questo concetto, scatta 36 foto ad un unico soggetto: un contadino intento al lavoro mattutino, mettiamo.
Mentre gli allievi osservano, Yamashita si sposta e continua a fotografare man mano che la situazione si sviluppa.
"Con i primi scatti scopro dove piazzarmi per la luce, lo sfondo più opportuno, il soggetto ed il suo movimento. Così facendo ci si avvicina a quel che vede l'occhio della mente!"

Ho notato questo problema anche in me, scatto uno o due fotogrammi e cambio soggetto.
Ti può andare bene qualche volta, ma tante volte un semplice spostamento a sinistra di pochi centimetri cambia completamente la foto!

Dimmi come fotografi e ti dirò perché fotografi! rolleyes.gif
kintaro70
All'inizio ... per non farmi fotografare da altri nelle solite pose ebeti, poi per raccontare la mia personale visione della vita che mi attornia, senza nessuna pretesa di raccontarla meglio di altri, solo qualcosa che lasci nel tempo un segno, unica tutte quelle volte dove solo io ero presente ...


... io c'ero, e sono passato di qua ... solo questo ho la presunzione di dire.
riccardobucchino.com
QUOTE(daniele.arconti @ Aug 25 2009, 12:20 AM) *
Ciao Riccardo, secondo me fotografando con questa metodologia, cioè facendone quasi uno stile, si rischia di non rendere giustizia al soggetto, cioè gli si toglie la personalità e diventa una ego del proprio io o della propria mente o ancora di più del caso.
Poi ognuno scatta come vuole, perché in primis devono soddisfare il fotografo stesso, questo è chiaro.

In un'intervista a Mike Yamashita:

Durante i seminari, Mike ha notato che i suoi studenti tendono a far scattare l'otturatore due o tre volte e poi passano ad un altro soggetto.
"A volte la foto migliore la fai subito, ma io cerco di insegnare un processo di pensiero visivo"
Per illustrare questo concetto, scatta 36 foto ad un unico soggetto: un contadino intento al lavoro mattutino, mettiamo.
Mentre gli allievi osservano, Yamashita si sposta e continua a fotografare man mano che la situazione si sviluppa.
"Con i primi scatti scopro dove piazzarmi per la luce, lo sfondo più opportuno, il soggetto ed il suo movimento. Così facendo ci si avvicina a quel che vede l'occhio della mente!"

Ho notato questo problema anche in me, scatto uno o due fotogrammi e cambio soggetto.
Ti può andare bene qualche volta, ma tante volte un semplice spostamento a sinistra di pochi centimetri cambia completamente la foto!

Dimmi come fotografi e ti dirò perché fotografi! rolleyes.gif


Dici giusto, ma qual'era il soggetto? Io ne ho scattate 74 foto in quella "sessione" dopo la pioggia, i soggetti di ogni singola foto erano diversi, anche se per ogni soggetto scattavo più foto finchè o mi rendevo conto che non mi diceva niente e cambiavo o finchè non facevo una foto che mi piacesse, però ripeto, cos'era il soggetto? Erano le melanzane o i peperoni, l'ulivo o i fagioli o l'agave etc etc? Bhè nessuno di questi elencati era il soggetto, il soggetto poteva essere "goccioline di pioggia" o "riflessi del sole sulla natura bagnata", ma in realtà il vero soggetto era ancora più vasto, era il "dopo una tempesta" non un soggetto reale, fisico, materiale, ma una condizione, uno stato di essere della natura, dunque un inseieme di fattori, quindi posso dire di aver seguito a pieno (pur non conoscendoli prima di oggi) gli insegnameti di Mike Yamashita, lui dice di scattare 36 foto allo stesso soggetto? io ne ho fatte 74.

Ovviamente penso che tu abbia capito di parlare con un folle, uno che appende 5 foto in casa una che ritrae Torino dal monte dei cappuccini, in una il padiglione Belga pieno di coriandoli dell'ultima biennale di venezia, una con un panorama scozzese, una con il primo piano di una sua amica e una con un carrello della spesa pieno di lampadine accese e che dichiara esserci un forte legame tra tutte quelle foto che apparentemente non hanno nulla in comune, ne il tipo di foto, ne l'ora del giorno, ne i colori, ne altro che si possa oggettivamente vedere.
daniele.arconti
QUOTE(riccardobucchino @ Aug 27 2009, 12:07 PM) *
Dici giusto, ma qual'era il soggetto? Io ne ho scattate 74 foto in quella "sessione" dopo la pioggia, i soggetti di ogni singola foto erano diversi, anche se per ogni soggetto scattavo più foto finchè o mi rendevo conto che non mi diceva niente e cambiavo o finchè non facevo una foto che mi piacesse, però ripeto, cos'era il soggetto? Erano le melanzane o i peperoni, l'ulivo o i fagioli o l'agave etc etc? Bhè nessuno di questi elencati era il soggetto, il soggetto poteva essere "goccioline di pioggia" o "riflessi del sole sulla natura bagnata", ma in realtà il vero soggetto era ancora più vasto, era il "dopo una tempesta" non un soggetto reale, fisico, materiale, ma una condizione, uno stato di essere della natura, dunque un inseieme di fattori, quindi posso dire di aver seguito a pieno (pur non conoscendoli prima di oggi) gli insegnameti di Mike Yamashita, lui dice di scattare 36 foto allo stesso soggetto? io ne ho fatte 74.


Credo proprio che lui intendesse un soggetto e non un tema.
Nella tua sessione di 74 foto hai presentato una "serie" di soggetti per cercare di presentare un tema.
Il soggetto è il "peperone" o "la gocciolona d'acqua", il tema è "il dopo la tempesta".
Adesso il problema che si pone è il seguente: "Pensi di aver riprodotto il soggetto nel miglior modo possibile in quei pochi scatti, oppure poteva essere fotograto diversamente o meglio continuando a spostarti o cambiando focale?"
Intendo come soggetto la singola foto, non il tema.
Se la tua risposta è si, allora complimenti, puoi considerarti un fotografo bravo ed anche fortunato.
Se la risposta è no.....

Penso comunque che tutte queste disquisizioni siano proprio parte del "perché fotografate".
Credo sia un argomento talmente vasto ed interessante...
Esattamente come diceva Yamashita si può discutere di questo tema da tanti punti di vista, continuando a spostarsi e cambiando ottica, senza però riuscire a completarlo mai abbastanza!
Max Lucotti
QUOTE(photomax2 @ Jun 8 2009, 10:08 PM) *
Fotografo le mie emozioni.
Per ritrovarle più tardi, con la speranza di riviverle all'infinito.

Fotografo per la paura di dimenticarle e di non andarle più a cercare.
Fotografo perchè, se mi emoziono, esisto.

Ciao Max


Mi quoto da solo perchè...... lo lascio spiegare alle immagini...

LIFE


Ciao Max
daniele.arconti
QUOTE(photomax2 @ Aug 28 2009, 03:41 PM) *
Mi quoto da solo perchè...... lo lascio spiegare alle immagini...

LIFE
Ciao Max


Complimentoni, soprattutto per il testo che mi ha fatto sembrare di essere li in quel momento!
Un amante della montagna come me non può non ammirare questa tua storia in immagini.
Bravissimo, noi ci abbiamo messo le parole, tu i fatti!
grazie.gif
daniele.arconti
QUOTE(photomax2 @ Aug 28 2009, 03:41 PM) *
Mi quoto da solo perchè...... lo lascio spiegare alle immagini...

LIFE
Ciao Max


Complimentoni, soprattutto per il testo che mi ha fatto sembrare di essere li in quel momento!
Un amante della montagna come me non può non ammirare questa tua storia in immagini.
Bravissimo, noi ci abbiamo messo le parole, tu i fatti!
grazie.gif
daniele.arconti
QUOTE(photomax2 @ Aug 28 2009, 03:41 PM) *
Mi quoto da solo perchè...... lo lascio spiegare alle immagini...

LIFE
Ciao Max


Complimentoni, soprattutto per il testo che mi ha fatto sembrare di essere li in quel momento!
Un amante della montagna come me non può non ammirare questa tua storia in immagini.
Bravissimo, noi ci abbiamo messo le parole, tu i fatti!
grazie.gif
nikk
Mi sono letto tutto questo interessante spunto.......

Una persona inizia a fotografare per un diverso motivo dall'altra.

La cosa strana è che poi spesso ci si ritrova a fotografare per tutti i motivi che esistono: perchè vuole comunicare,
perchè vuole ricordare,
per fermare l'attimo,
per creare un'immagine artistica,
perchè ci esalta o ci fa rilassare,
perchè subentra il feticismo per le immagini e per le attrezzature,
perchè c'è una corsa con se stessi e con gli altri a migliorare,
perchè c'è la ricerca,
perchè si diventa curiosi,
perchè.... perchè ...... sono fatti miei messicano.gif
Gabriele.Carpinelli
QUOTE(enrico @ Jun 19 2008, 08:55 AM) *
Cari amici,
qualche riflessione sulla fotografia. Prendo spunto dalle prime righe di un racconto di Calvino:

"... e solo quando hanno le foto sotto gli occhi sembrano prendere tangibile possesso della giornata trascorsa, solo allora quel torrente alpino, quella mossa del bambino col secchiello, quel riflesso di sole sulle gambe della moglie acquistano l'irrevocabilità di ciò che è stato e non può esser più messo in dubbio. Il resto anneghi pure nell'ombra insicura del ricordo".

La fotografia come presa di possesso di uno spazio, di un istante, di un avvenimento. Ogni occasione importante della vita (nascita, matrimonio, compleanno, laurea) deve essere fotografato per poterlo conservare. Altrimenti il ricordo si affievolisce, sfuma, sbiadisce. Osservandone invece la fotografia, noi riviviamo quel momento, siamo lì, presenti, e possiamo analizzare chi c'era, com'era vestito, che espressione aveva.

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.



Lo spaccato di Calvino che hai inserito contrasta con il tuo modo di vedere la fotografia.
Se l'unica maniera per ricordare i momenti più belli della vita fosse solo per mezzo della fotografia si finirebbe per dire che questa non è nient'altro che un mero raccoglitore.
Posto che un momento indimenticabile lo si può ricordare perfettamente anche attraverso l'ascolto di una musica, la lettura di un libro o chissà in quanti altri modi, la fotografia si manifesta ad ognuno di noi in modo diverso, perchè noi siamo diversi, gli uni dagli altri.
Il letterato anarco-comunista da te citato, assomma nelle fotografie un emozione e non un ricordo. Egli infatti termina dicendo: "Il resto anneghi pure nell'ombra insicura del ricordo".
Perchè fotografo? Il mondo può anche fare a meno delle mie fotografie...
Gennaro Ciavarella
e se poi alla fine non fosse altro che un gioco?

uno di quei trastulli con cui arrovellarsi?

sarebbe così negativo?

che la fotografia sia un mezzo di comunicazione possiamo starci ma c'è qualcosa che non lo sia?

che sia un sistema per ricordare, pure, ma c'è qualcosa che intrinsecamente non è fatta per ricordare?

noi finiamo per dare sempre un valore a qualsiasi cosa che prescinde dalla cosa stessa ma corrisponde a nostre precise esigenze e pulsioni ma questo non può portarci ad imporre quella che è una visione nostra come visione generale o anche il modo di visione corretta

mi piacerebbe che si andasse più cauti su questi argomenti che poi sono il voluminoso irrisolto della fotografia
daniele.arconti
QUOTE(Gennaro Ciavarella @ Oct 29 2009, 08:17 AM) *
e se poi alla fine non fosse altro che un gioco?

uno di quei trastulli con cui arrovellarsi?

sarebbe così negativo?

che la fotografia sia un mezzo di comunicazione possiamo starci ma c'è qualcosa che non lo sia?

che sia un sistema per ricordare, pure, ma c'è qualcosa che intrinsecamente non è fatta per ricordare?

noi finiamo per dare sempre un valore a qualsiasi cosa che prescinde dalla cosa stessa ma corrisponde a nostre precise esigenze e pulsioni ma questo non può portarci ad imporre quella che è una visione nostra come visione generale o anche il modo di visione corretta

mi piacerebbe che si andasse più cauti su questi argomenti che poi sono il voluminoso irrisolto della fotografia


Ciao Gennaro, secondo me per moltissime persone è proprio un trastullo con il quale arrovellarsi il cervello!

In linea di massima non mi piace il razionalizzare o dubitare sul tutto, cioè il dire: "E dove sta scritto?"
oppure: "E se non fosse così?"
Come persone abbiamo bisogno di sapere che una certa cosa esiste, che è lì a prescindere, una verità assoluta che nessuno può toglierti.
Oggi il male più grande della nostra società è proprio la mancanza di una verità assoluta, tutto è relativo, tutto è opinabile, niente è più sicuro!
Questo destabilizza, creare pressione, disagio, perché non hai più un punto fermo davanti a farti da guida.

Vale un pò in tutti i campi, anche in un campo apparentemente effimero e di meno valore come la fotografia, te ne sarai accorto sicuramente perché è questo il succo del tuo ultimo post.

Tu dici che noi finiamo per dare un valore a qualsiasi cosa che probabilmente va oltre la cosa stessa.
Io ti dico che come esseri umani abbiamo bisogno di dare valore a qualsiasi cosa, abbiamo bisogno di quei punti di riferimento, oggi la vita è probabilmente più insipida di "ieri", proprio perché tutto è relativo, niente non ha più valore assoluto.
Senza questi valori non viviamo, e se viviamo, la nostra è una vita senza sale!

davidebaroni
QUOTE(daniele.arconti @ Oct 29 2009, 05:56 PM) *
Ciao Gennaro, secondo me per moltissime persone è proprio un trastullo con il quale arrovellarsi il cervello!

In linea di massima non mi piace il razionalizzare o dubitare sul tutto, cioè il dire: "E dove sta scritto?"
oppure: "E se non fosse così?"
Come persone abbiamo bisogno di sapere che una certa cosa esiste, che è lì a prescindere, una verità assoluta che nessuno può toglierti.
Oggi il male più grande della nostra società è proprio la mancanza di una verità assoluta, tutto è relativo, tutto è opinabile, niente è più sicuro!
Questo destabilizza, creare pressione, disagio, perché non hai più un punto fermo davanti a farti da guida.

Vale un pò in tutti i campi, anche in un campo apparentemente effimero e di meno valore come la fotografia, te ne sarai accorto sicuramente perché è questo il succo del tuo ultimo post.

Tu dici che noi finiamo per dare un valore a qualsiasi cosa che probabilmente va oltre la cosa stessa.
Io ti dico che come esseri umani abbiamo bisogno di dare valore a qualsiasi cosa, abbiamo bisogno di quei punti di riferimento, oggi la vita è probabilmente più insipida di "ieri", proprio perché tutto è relativo, niente non ha più valore assoluto.
Senza questi valori non viviamo, e se viviamo, la nostra è una vita senza sale!


No, Daniele, non sono d'accordo. Nemmeno su UN singolo punto. smile.gif

A CHI, specificamente, questa "mancanza di una verità assoluta" destabilizza?
Forse, a te? smile.gif

Parli come se ciò che dici riguardasse l'intero genere umano. Beh, ti assicuro che non è così, ma nemmeno da lontano.

Sono migliaia di anni che si dibatte sull'esistenza o meno di una verità, se non letteralmente di una realtà fisica. Se esistessero delle "verità assolute" potremmo suicidarci tutti quanti, subito: che sale avrebbe, la vita, senza il DUBBIO e l'INCERTEZZA? smile.gif

Persino l'I Ching, considerato "antico" già ai tempi di Confucio, afferma che "l'unica cosa immutabile è il continuo mutamento". Come dire che l'unica certezza che abbiamo è che non esistono certezze...

E Ursula K. Le Guin diceva che "La sola cosa che rende possibile la vita è una permanente, intollerabile incertezza; il non sapere cosa verrà dopo".

Se esistessero "certezze e verità assolute", basterebbe apprendere quelle, e non avrebbe più senso sperimentare, ricercare, persino imparare... e ci troveremmo nella stessa situazione di quello che bruciò la Biblioteca di Alessandria, parafrasando il quale "O i libri che contiene confermano quello che già sappiamo, e allora sono inutili, o dicono cose diverse, e perciò sono falsi!".


No, scusa, ma non posso seguirti su questo terreno.

Fra l'altro, fotograficamente parlando, è proprio per la ricerca di "certezze assolute e misurabili" che certi "fotografi" si affidano ciecamente e pedissequamente alle "regole"... e se lo facessimo tutti, davvero, faremmo tutti la stessa foto.
E' forse questo che vuoi?
Io, di sicuro, no. smile.gif

Ciao,
Davide
daniele.arconti
QUOTE(twinsouls @ Oct 29 2009, 06:16 PM) *
Sono migliaia di anni che si dibatte sull'esistenza o meno di una verità, se non letteralmente di una realtà fisica. Se esistessero delle "verità assolute" potremmo suicidarci tutti quanti, subito: che sale avrebbe, la vita, senza il DUBBIO e l'INCERTEZZA? smile.gif


Ero sicuro che non fossi stato d'accordo rolleyes.gif
Io una verità assoluta, una certezza nel dubbio, una sicurezza ce l'ho, so che esiste ed è l'unica certezza della quale ho bisogno; su questa ho basato la mia vita ed è una verità tamente solida da essere resistita a migliaia di attacchi di tutti i generi!
Ti dirò di più: "Senza questa verità assoluta, la vita sarebbe senza sale per me"
perché mi getterebbe nel marasma del "Non sta scritto da nessuna parte" e del "Io sono sufficiente a me stesso".
No, grazie! Sono essere umano e in quanto tale troppo fragile rispetto alle troppe incertezze della vita. Ho conosciuto uomini di grande forza morale, uomini fermi e stabili piangere e rodersi dentro tra i problemi, nonostante la loro apparente forza! Io, uno di questi.

Da una parte è vero, il dubbio di come sarà ti spinge avanti tante volte, ma l'andare avanti senza uno scopo ben chiaro che va oltre la mera materia per la mia vita non ha avuto e non ha senso.

Ma forse non è un discorso da fare qui, in un forum di fotografia, è qualcosa che va oltre la fotografia, oltre il perché, oltre ogni cosa.
Poi si farebbe lungo ed estremamente fuorviante, parliamo di fotografia!

Fotografo per documentare un evento.
Fotografo per esprimere un concetto.
Fotografo per superare me stesso.
Fotografo per gridare ciò che ho dentro, quando le parole non sono sufficienti!
Fotografo per sentirmi dire: "Che bello"
Fotografo per rappresentare la bellezza.
Fotografo per emozionarmi.
Fotografo per creare emozioni.
Fotografo per tutti questi motivi messi insieme!
ilariot
QUOTE(daniele.arconti @ Oct 30 2009, 12:42 PM) *
Fotografo per documentare un evento.
Fotografo per esprimere un concetto.
Fotografo per superare me stesso.
Fotografo per gridare ciò che ho dentro, quando le parole non sono sufficienti!
Fotografo per sentirmi dire: "Che bello"
Fotografo per rappresentare la bellezza.
Fotografo per emozionarmi.
Fotografo per creare emozioni.
Fotografo per tutti questi motivi messi insieme!


Daniele prendo in "prestito" le tue ragioni con qualche mio commento biggrin.gif

premetto che sono una persona curiosa e con una grande memoria "fotografica"

Per cui fotografo per curiosita'; curiosita' per quello che si "vede" attraverso il mirino della macchina fotografica

fotografo per me, o per chi era con me in quel momento. (per cui per le ragioni di Daniele e di molti di voi)

difficilmente modifico le mie foto...anche quelle peggiori
(ho iniziato qui,seguendo i consigli che ci date, a modificare le prime foto)

Modificando le foto, forse da romantico, mi sembra di togliere qualcosa al momento del click (quanto amo quel rumore!)

Nonostante la mia memoria, mi ritrovo a (ri)guardarle....forse per vedere com'ero, forse per "sentire le voci, i silenzi, i rumori, la certezza di un qualcosa di superiore (scusate..ma l'idea di essere qui per "una botta di fortuna" non mi piace proprio wink.gif )


Perche' voglio migliorare?....sono curioso di vedere cosa riusciro' a fare wink.gif

per il come fotografo.....bhe lasciamo stare biggrin.gif


Ilario
Alph
mi piacerebbe rispondere semplicemente: fotografo perchè non so disegnare.

sarebbe "quasi" divertente, ma forse mi sbaglio.

io fotografo perchè è il mio lavoro, l'unico che riuscirei a svolgere senza impazzire, senza farmi pesare come una gabbia quelle quattro ore al giorno di redazione, quattro ore in cui sono chiuso fra quattro mura. non sono fatto per le quattro mura, davvero.

fotografo perchè adoro spingermi verso i miei limiti, mettermi costantemente alla prova. e fotografare ai concerti nei club, con due lanternine rosse a fare da luce, è mettersi davvero alla prova. così come è mettersi alla prova tornare alle tre di mattina a casa e andare in postproduzione fino alle sei, per far uscire l'articolo il giorno dopo. o farsi tre giorni di campeggio portandosi a casa un migliaio di foto e, prima ancora di farsi una doccia, iniziare a scremare quelle utilizzabili.

fotografo perchè a quindici anni, ancora al liceo, mentre i miei compagni di classe volevano diventare medici, avvocati, professori, io volevo fare il fotoreporter. volevo partire con rsf. non vi nascondo che, nonostante io ami la mia attuale redazione, non ci penserei due volte ad abbandonare tutto per lavorare con loro.

io fotografo perchè adoro migliorarmi, adoro vedere i miei progressi. adoro aprire una foto scattata qualche anno fa e dirmi "mio dio, che schifo è questo?". e adoro allo stesso modo aprire una foto di qualche giorno fa e dire, ugualmente "mio dio, che schifo è questo?".

fotografo perchè quando sono sotto un palco, e so di avere solo i primi due pezzi a disposizione per portarmi a casa quante più foto utili possibili, esiste solo il mio dito, il mio occhio e la persona sul palco. la folla di 10.000 persone alle mie spalle, scompare.

io fotografo perchè quando non ci sarò più, presto o tardi succederà a tutti, le cose che ho visto, come le ho viste, rimarranno. e con loro rimarrò anche io.
enrico
Bellissimi i pensieri di tutti. Le espressioni di Alph poi mi hanno lasciato senza fiato, specie le ultime:
"io fotografo perchè quando non ci sarò più, presto o tardi succederà a tutti, le cose che ho visto, come le ho viste, rimarranno. e con loro rimarrò anche io."
La fotografia come ricerca dell'immortalità. E' come per i poeti che, se pur scomparsi da tempo, continuano a vivere nei loro versi.
Buona giornata
Enrico
daniele.arconti
QUOTE(IlaPata @ Nov 24 2009, 01:18 AM) *
(scusate..ma l'idea di essere qui per "una botta di fortuna" non mi piace proprio wink.gif )


Caro Ilario, mi ritrovo in tutto quello che hai detto!
Su questa frase poi mi trovi più che d'accordo!
Sarebbe troppo triste essere qui per caso; è come se mi togliessero in un momento l'eternità!

QUOTE(Alph @ Nov 25 2009, 12:17 AM) *
arsi tre giorni di campeggio portandosi a casa un migliaio di foto e, prima ancora di farsi una doccia, iniziare a scremare quelle utilizzabili.

io fotografo perchè adoro migliorarmi, adoro vedere i miei progressi. adoro aprire una foto scattata qualche anno fa e dirmi "mio dio, che schifo è questo?". e adoro allo stesso modo aprire una foto di qualche giorno fa e dire, ugualmente "mio dio, che schifo è questo?".


Bellissimi pensieri, davvero profondi!
Io faccio matrimoni e onostante la banalità dell'evento mi ritrovo al ritorno a casa, magari dopo aver fatto 600 km in macchina, e una giornata intera di lavoro sempre in piedi, ad accendere il PC alle 4 di mattina insieme a mia moglie, mettere e controllare tutte le 1200 foto di un matrimonio e vedere come sono.
Avrò fatto un lavoro migliore?
Anch'io mi ritrovo a dire a distanza di qualche anno: "Ma guarda che schifo sta foto, ma come mi è passato in testa di tagliarla così....." rolleyes.gif

Care Enrico, sarebbe una cosa buona fare il punto della situazione, cioè raccogliere in un unico post tutte le motivazioni fin qui riportate. Se vuoi lo faccio io pomeriggio.

Grazie a tutti per le emozioni provate leggendo questi vostri post!
BlckNeo
Veramente bello, complimenti per questo topic molto interessante.
Se posso dire la mia anche se banale, oltre a rispecchiarmi in molte motivazioni già citate, bhe...mi fà sentire meglio!
wink.gif
Campanelli-no
QUOTE(photomax2 @ Jun 8 2009, 09:08 PM) *
Fotografo le mie emozioni.
Per ritrovarle più tardi, con la speranza di riviverle all'infinito.

Fotografo per la paura di dimenticarle e di non andarle più a cercare.
Fotografo perchè, se mi emoziono, esisto.


QUOTE(enrico @ Aug 19 2009, 09:21 AM) *
Per capire perchè l'atto del fotografare ci costringe ad osservare attentamente il mondo e le sue cose. Una immagine, ferma ciò che è mutevole e ci permette una analisi che il solo sguardo non potrebbe.

Per esprimermi, per comunicare agli altri i miei sentimenti e le mie sensazioni, le mie gioie e le mie tristezze, il mio stupore di fronte a certi paesaggi o dinanzi ad un volto. In poche parole, per comunicare.



QUOTE(Alph @ Nov 25 2009, 12:17 AM) *
io fotografo perchè adoro migliorarmi, adoro vedere i miei progressi. adoro aprire una foto scattata qualche anno fa e dirmi "mio dio, che schifo è questo?". e adoro allo stesso modo aprire una foto di qualche giorno fa e dire, ugualmente "mio dio, che schifo è questo?".

io fotografo perchè quando non ci sarò più, presto o tardi succederà a tutti, le cose che ho visto, come le ho viste, rimarranno. e con loro rimarrò anche io.


questi i pensieri in cui mi ritrovo maggiormente.
quando fotografo provo gioia, perchè riesco a uscire da me stessa ed entrare nelle cose.
per poi rientrare in me, ma più ricca. accresciuta nello spirito dalle cose che ho visto e che ho provato.
io sono le mie foto, perchè le foto sono le mie emozioni.
dispiacere ed amarezza per le foto che non ho mai fatto, ma che ho "visto" e che ancora sono dentro di me. amarezza per tutte le volte che non ho osato alzare l'obbiettivo per questa maledetta chiusura interiore, che a volte mi frena.
rabbia quando la mia limitata perizia tecnica non mi consente di restituire in immagini quello che ho provato e che volevo conservare.
amarezza per ogni volta che mostro una mia foto alla persona che amo, questa non piace (perchè è troppo cupa) o non è capita, perchè è troppo ermetica. ma in fondo che importa. un sentimento è tale anche se non è condiviso. solo che condiviso è più rotondo.
io sono io anche al buio. solo che alla luce mi vedono anche gli altri...
a volte, quando fotografo viaggio indietro nel tempo. torno a quando ero bambina e mi affaccio dentro il mirino della F2 di mio padre, attraverso il quale lui mi guardava. immagino che mi si apra la stessa finestra e immagino di vedere quello che vedeva lui.
quando succede immagino che mi si annulli la parallasse che regna sovrana fra noi e sono felice. anche se oggi, quando vede le mie foto dice solo 'mmmmm'.

a volte, sulle foto, scrivo poesie.
spesso vorrei fare foto per i pensieri che ho già scritto.

un saluto a tutti

cristina
enrico
" torno a quando ero bambina e mi affaccio dentro il mirino della F2 di mio padre, attraverso il quale lui mi guardava. immagino che mi si apra la stessa finestra e immagino di vedere quello che vedeva lui. "

Bellissimo pensiero!
Enrico
Pierangelo Bettoni
QUOTE
E Voi, Perchè Fotografate?


Io, non lo so, credo perchè voglio essere amato. ma non ne sono sicuro.
alla fine io voglio solo essere amato sì.
Certo, quando faccio le foto brutte non sono molto amato ma se le faccio belle allora sì il mio scopo è raggiunto.
Una cosa è certa, non vi è serenità nello scattare.
Campanelli-no
QUOTE(enrico @ Nov 25 2009, 12:16 PM) *
Bellissimo pensiero!
Enrico

grazie per aver lanciato questa discussione, dando ad alcuni di noi la possiblità di esprimere questi pensieri.
grazie per curarla costantemente.
daniele.arconti
Questa in sostanza la sintesi di tutti i post di questa discussione, che secondo il mio parere è la più bella dell'intero forum, non a caso creata dal nostro buon Enrico!

- Meditare
- Comunicare
- Per spiegare quello che non si riesce a dire con le parole
- Per permettere agli altri di entrare nel proprio mondo
- provare quel delirio di onnipotenza che la macchina fotografica restituisce
- Entrare in sinotnia con la natura
- Per creare un'opinione
- Svegliare le coscienze
- Per ricordare
- Per valutare le proprie capacità
- Esprimere e scoprire
- Essere in pace con se stessi
- per sentire il suono dello scatto
- cogliere il momento e rivederlo immediatamente
- esprimere il proprio io e scoprire il mondo e la vita
- apprezzare ciò che ci circonda
- per rimanere attaccato alle emozioni
- per vivere
- materializzare i disegni della mente
- per raccontare storie
- Fermare il tempo e lo spazio per poi muoversi in esso senza essere disturabato da nessuno.
- Per rivivere all'infinito le stese emozioni
- Salvare i pensieri dal logorio del tempo
- per capire
- perché rilassa, perché esalta
- per dire: "Io c'ero e sono passato di qua"
- per creare emozioni
- per emozionarmi
- per sentirmi dire: "Che bello"
- per gridare ciò che ho dentro, quando le parole non sono sufficienti
- per superare me stesso
- Perche' voglio migliorare?....sono curioso di vedere cosa riusciro' a fare
- fotografo perchè non so disegnare
- perchè è il mio lavoro
- perchè adoro spingermi verso i miei limiti
- perchè adoro migliorarmi
- per rimanere immortali
- perchè riesco a uscire da me stessa ed entrare nelle cose
- per viaggiare indietro nel tempo
- per essere felice
- per essere amato

Ho riportato tutti i post in una sola frase chiave per ciascuno, tanti si ripetono ma è normale!

Aggiungo la mia ultima idea:

- Fotografo per necessità, non so cosa, non so perché, ma devo fotografare!

Rileggendo tutto questo thread mi sono reso conto di come dietro le risposte di ognuno si celino i caratteri, i temperamenti di ogni persona!
Campanelli-no
QUOTE(daniele.arconti @ Nov 25 2009, 02:44 PM) *
Ho riportato tutti i post in una sola frase chiave per ciascuno, tanti si ripetono ma è normale!

Aggiungo la mia ultima idea:

- Fotografo per necessità, non so cosa, non so perché, ma devo fotografare!

Rileggendo tutto questo thread mi sono reso conto di come dietro le risposte di ognuno si celino i caratteri, i temperamenti di ogni persona!


mooolto bello, grazie
carmine esposito
Grazie Enrico per averci dato una possibilità.

Non sò perchè fotografo, ma ho usato la compattina di mio padre fino a 12 anni, ricordo ancora i flash che si compravano, erano quadrati e ruotavano a per 4 volte poi li cestinavi. Comprai la mia compattina a rullino quando avevo 12 anni, e la portavo dietro anche a scuola, e ne conservo ancora le foto, certo che ne è passato di tempo.

La foto mi rende libero, mi permette di guardare ciò che ho visto 1000 volte senza soffermarmi mai;
Mi permette di esprimere il mio stato d' animo, e di ricordarlo negli anni.
La foto i permette di fermare il tempo, il mio non voler mai crescere, il mio essere sempre bambino, e il mio attaccamento ai ricordi, lo porto con me nelle immagini che rivedo spesso.

Non sono un bravo fotografo, ma in fondo chi lo è, chi incontra pareri positivi negli altri? O chi riesce a leggere nelle proprie immagini?

Grazie Enrico
enrico
Ciao Carmine.

"La foto i permette di fermare il tempo, il mio non voler mai crescere, il mio essere sempre bambino, e il mio attaccamento ai ricordi, lo porto con me nelle immagini che rivedo spesso."

E cosa saremmo senza i ricordi? Senza il passato?
Restare bambini... E' la "Teoria del fanciullino" di Giovanni Pascoli: in ogni poeta c'è il bambino che torna a vivere. Possiamo non essere poeti nel senso di non riuscire ad esprimere poeticamente i nostri pensieri, ma questo non significa non averli questi pensieri.
Mai perdere l'entusiasmo "infantile" di guardare al mondo ed alla vita.
Dici bene quindi.
Buona domenica
Enrico
Alfabex
ho letto con attenzione e interesse un po' tutti i passaggi...
me li sono gustati ad uno ad uno, riflettendo sul senso delle parole e cercando in me analoghe esperienze/sensazioni...
ho aspettato per postare una mia riflessione... perchè vorrei usare le parole giuste per esprimere ciò che sento, ciò che sono nelle mie fotografie e dietro la mia macchinetta fotografica...

da piccola fotografavo con una piccolissima macchinetta e da 18enne ho poi proseguito con il regalo della maturità.... una Yashica FX-3... bella... comoda... alla quale piano piano "ho regalato" qualche ottica in più: un grandangolo e uno zoom (70-210) che completassero il 50ino di cui era già dotata la macchina.
scattavo a senso... avevo letto e studiato poco di fotografia... e forse proprio questo ha fatto sì che ad un certo punto, senza un motivo particolare, io abbia smesso di fotografare...
certo... amavo comunque fissare alcuni istanti, alcuni luoghi, alcuni ricordi, ma lo scatto veniva un po' così, senza starci troppo a pensare (e senza neanche molti risultati soddisfacenti... unsure.gif ), aiutato anche dal digitale e dalla possibilità di scattare senza dover, poi, pagare un patrimonio per lo sviluppo. quello che non piaceva veniva semplicemente cestinato!
poi la passione è tornata dirompente biggrin.gif , la voglia di cimentarsi con la tecnica fotografica è via via cresciuta e con essa la ricerca di una crescita personale, tecnica e di sensibilità.
mi hanno aiutato due amici a far tornare questa voglia (Cri e Luca) e a migliorare - anche se la strada è ancora lunga - i miei scatti...

in questi giorni - leggendo i vostri post su questo tema - mi sono interrogata:
... e io, perchè fotografo?
e non solo .... e io, cosa cerco nel mio obiettivo? ... e io, come guardo attraverso la mia Nikon? ... e io, cosa voglio dire attraverso le mie fotografie, i loro colori, la loro grana, il lavoro in post-produzione?

penso...
... e mi accorgo di osservare cosa c'è intorno a me con occhi diversi, sempre a caccia del particolare, dell'intuizione, dello scorcio caratteristico, del viso che comunica sensazioni ...
... mi accorgo di ricercare, in ciò che vedo e in ciò che mi sta intorno, un messaggio (che talvolta è diverso da quello che gli darei io), un significato, un'attenzione ...
... mi accorgo di voler fissare ciò che già è cambiato rispetto all'attimo prima, di voler fermare il tempo per poterlo poi descrivere, raccontare, rivedere (magari con chi non è con me in quel determinato momento) ...
... mi accorgo di usare la mia macchina fotografica (sicuramente ancora non bene... unsure.gif ) come una sorta di schermo di verifica ... un meccanismo attraverso il quale valutare se ciò che vedo attraverso i miei occhi è poi così davvero, o è solo una mia proiezione ...

tutto questo entra nel mio perchè... e sicuramente, andando avanti per questa strada, tanto altro rientrerà ancora a spiegare (o a complicare) la domanda alla base di questo 3D
... e voi, perchè fotografate???

ale
mirko_nk
Io semplicemente fotografo perché attraverso il mirino vedo le cose in mondo diverso... Riesco a vedere particolari che altrimenti non vedo... le emozioni mi si amplificano.... Attraverso il mio modo di fotografare cerco di trasmettere tutto questo.

Quando fotografo sono in pace con me stesso... per un pò dimentico tutto il resto, la mia mente si rilassa e tutto mi sembra positivo... Fotografare non è solo fermare un momento, ma esaltarlo....

My two cents...
oblò
QUOTE
Karibu mi ha colpito quando parla dei bambini cui deve spiegare che la foto non porta via un pezzo di corpo o di anima. In fondo forse questa credenza "primitiva" non ci è poi così lontana e superata. provate a fotografare da vicino un qualunque passante, senza chiedergli il permesso, e potete immaginarvi la reazione. In fondo non state raccogliendo che un po' della luce che gli scivola addosso e che va a cadere sul vostro obiettivo... o no?!?


ciao,
essendo la domanda ENORME, e le risposte già molto ben rappresentate (e non le ho ancora lette tutte), comincio da qui: siete davvero sicuri che la foto - non voglio dire che "rubi" - ma che almeno catturi una parte dell'essenza - se non vogliamo chiamarla anima - di ciò che fotografiamo?
Siamo sempre davvero infallibili compositori di immagini, luci, ombre, colori e sfumature? Non vi è mai capitato, riguardando una foto, di scoprire cose che non avevate nemmeno notato, o che non vi avevano colpito?
Non intendo dire ectoplasmi, ma un bagliore, un palpito, un'emozione che non avevamo inquadrato.

Forse oggi con il digitale tutto ciò è meno probabile, ma prima a me succedeva spesso.

grazie Enrico per la bella sollecitazione.

a presto
Francesco

DAP
QUOTE(enrico @ Jun 19 2008, 08:55 AM) *
Cari amici,
qualche riflessione sulla fotografia. Prendo spunto dalle prime righe di un racconto di Calvino:

"... e solo quando hanno le foto sotto gli occhi sembrano prendere tangibile possesso della giornata trascorsa, solo allora quel torrente alpino, quella mossa del bambino col secchiello, quel riflesso di sole sulle gambe della moglie acquistano l'irrevocabilità di ciò che è stato e non può esser più messo in dubbio. Il resto anneghi pure nell'ombra insicura del ricordo".

La fotografia come presa di possesso di uno spazio, di un istante, di un avvenimento. Ogni occasione importante della vita (nascita, matrimonio, compleanno, laurea) deve essere fotografato per poterlo conservare. Altrimenti il ricordo si affievolisce, sfuma, sbiadisce. Osservandone invece la fotografia, noi riviviamo quel momento, siamo lì, presenti, e possiamo analizzare chi c'era, com'era vestito, che espressione aveva.
Qualcuno ha detto che la fotografia ha a che fare con la morte. Ogni scatto fotografa ciò che un istante dopo non c'è più, è passato, è cambiato. Forse è vero. Ed allora, in molti casi fotografare significa sottrarre un qualcosa che ci è caro all'usura, alla distruzione del tempo. E' come per le immagini dei nostri cari scomparsi che continuano a sorriderci attraverso quel rettangolo di carta.
Ma la fotografia non è solo questo. Io spesso fotografo per conservare e riprovare una emozione, magari anche per analizzarla e viverla più profondamente. E' per questo che si fotografano i paesaggi, gli scorci, i giochi di luce.
I giochi di luce... Le cose sono diverse a seconda della luce che le investe, a seconda del punto di vista dal quale le osserviamo. Certe atmosfere allora vanno oltre le cose, e diventano l'immagine dei nostri stati d'animo. La fotografia allora diventa il ricordo prezioso non di un volto, di un posto, di un evento, ma dell'emozione che in quell'occasione abbiamo provato.

E voi, perchè fotografate?

Buona giornata
Enrico
Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

Ciao Enrico...bella domanda,anche perchè unpò difficile a rispondere in "poco tempo"....io son arrivato alla fotografia dopo esser cresciuto tra i colori ad olio di mio fratello più grande che frequentava l'istit.d'arte,poi io sono andato al geometri che ho lasciato dopo un anno per andare a frequentare anche io l'ist. d'arte.....anche lì un anno.....poi operaio,ma la passione per "'inquadratura" oramai era radicata.... dal disegnare o dipingere all'interno di una cornice a fotografare è stata solo questione di tempo.........fotografo costantemente da una ventina di anni ....cè stata una crescita ,una evoluzione,tante cose sono successe da cui il modo di sentire la vita il mondo la gente la luce i colori il buio.........oggi io fotografo per sentirmi lì in quel momento........per dire alla vita ci sono,ti ho incontrato........quando sei lì e ad un certo punto c'è un motivo per cui scattare e l'immagine che ti ritrov è un insieme di criteri che fanno che sia un immagine "fantastica" CAVOLO IN CHE COINCIDENZA DEL FLUTTUARE DELLE COSEmi sono trovato!!!!!!!!!!!!!!!!...................uff............grazie
Konobulbo
Quando ho letto questa discussione cominciata nel 2008 pensavo di essere arrivato in ritardo. Invece vedendo che l'ultimo post é solo di qualche settimana fa, mi sento rincuorato e provo ad esprimere il mio pensiero sul perché fotografo.

Quello che mi affascina delle belle fotografie (e dunque non quelle fatte fa me) é la capacitá di cogliere qualcosa che forse ad una prima occhiata puó sembrare banale. Mi affascina la possibilitá di catturare un dettaglio o qualche cosa che a prima vista puó apparire insignificante. Se una fotografia riesce a suscitare in me lo stupore che un bambino ha quando scopre qualcosa di nuovo, allora, per me, é una bella fotografia.

Quindi, perché fotografo? Per cercare di suscitare negli altri la stessa emozione che provo davanti ad una bella fotografia, lo stesso senso di stupore. Una sorta di fuga dalla banalitá e dalle cose scontate.

Ciao a tutti.
biggrin.gif
enrico
Le emozioni, sono proprio le emozioni che rendono la vita degna di essere vissuta e che la rendono bella. E la fotografia, come il disegno e la pittura (sono alle prese con un acquerello), ci fanno vedere ed amare le piccole e le grandi cose.
Grazie per essere passati ed aver lasciato le vostre interessanti testimonianze,
Campanelli-no
QUOTE(enrico @ Feb 19 2010, 11:51 AM) *
Grazie per essere passati ed aver lasciato le vostre interessanti testimonianze,

no, il grazie.gif va a te che ci hai dato una opportunità per esprimerle
a presto

cristina
Dario Corso
Quante cose si scoprono sul forum. Ho letto con attenzione tutti i messaggi e siceramente mi sarei aspettato molte più risposte. Ma la domanda è disarmante, come quando ti offrono qualcosa e appena tu rispondi "si grazie!" ti viene chiesto "perchè si?" non sai cosa rispondere, non sai se hai detto si perchè ti va o semplicemente per cortesia.

Io devo dire che più volte ho ripreso a fotografare. Dopo una pausa di circa 8 anni due anni fa ho ripreso una Nikon (digitale) in mano.
Sicuramente è emozionante guardare il mondo dal mirino di una reflex e poi riguardare quel mondo una volta che la foto si scarica o si stampa. E' un filo rosso che ti conduce alla magnificenza di quello che hai visto e che ogni volta dovrebbe ricreare quel feeling e quella pelle d'oca che scivola adosso.
Emozioni, "tu chiamale se vuoi". Emozioni nel sentire lo specchio che si alza e si abbassa. Emozioni nel riuscire a ricostruire l'inquadratura in quella maniera e nel riuscire a cogliere al volo un attimo, un frammento di vita che hai reso immortale.

Sicuramente è per emozioni che fotografo. Molto spesso sono emozioni individuali (puro egoismo nel ricercare una soddisfazione molto personale) raramente sono per emozionare gli altri, senza costrizioni (obbligando familiari e amici a visionare migliaia di file), ma piccoli tesori personali che quando vengo scovati da occhi estranei ti senti dire "ma l'hai fatta tu? però ..."
E allora in quel momento l'emozione diventa un piccolo sorriso.

Buona luce a Tutti

Dario
enrico
Grazie Dario.
Enrico
dnovanta
per esprimermi.

per una come me, che in genere usa 200 parole per esprimere un pensiero quando agli altri ne bastano 20...
riuscire anche una volta nella vita a dire qualcosa con una sola immagine, un attimo fermato, una sintesi feroce
come solo una foto puo' essere.... wink.gif
beh..... quando ce la faro' sara' un grande successo!!!!

ed anche, qualche volta, per sentirmi dire....brava!! tongue.gif

un saluto a tutti laugh.gif
Bianca
enrico
Grazie Bianca.
La fotografia è anche la "macchina del tempo". I miei figli sono grandi e di foto gliene ho fatte...
Se potessi tornare indietro, gliene farei ancora di più. La foto come documento, come finestra sul passato è insostituibile. Guardare le foto di famiglia è come tornare per un istante ad un brandello di tempo lontano con nostalgia e rivivere un pezzetto di passato per apprezzare il presente che passato diverrà.
Buona luce
Enrico
Mauro Va
...e spesso per sentirmi dire non bravo...e capire che si può far meglio!


un saluto a tutti
andcampo
Grazie Enrico per questo bel topic...ho deciso di dire anche la mia. Perchè fotografo?!...Fotografo per sentirmi libero, libero di esprimere con immagini quello che magari non ho voglia o coraggio di esprimere a voce, fotografo per rivivere il momento che mi ha spinto a scattare, fotografo per raccontare (o almeno provarci), fotografo per passione e anche solo per svago.
automaalessio
io fotografo perchè ho bisogno di inseguire la bellezza, che in questo caso è un soggetto che andrò ad "immortalare"; aver la possibilità di vedere il dettaglio, sentire il momento e premere il pulsante di scatto, vedere oltre a ciò che i nostri occhi vedono. prendere una macchina fotografica in mano che sia analogica o digitale è una sensazione unica, mi fa sentire libero, libero da tutto e da tutti, dandomi la possibilità di fotografare quello che sento, quello di cui ho bisogno... ovvero un emozione.
Quest'emozione se poi viene "letta" anche da altre persone mi da soddisfazione perchè vuol dire che son riuscito a cogliere e comunicare ad altri qualcosa che il soggetto nella foto mi ha trasmesso.
bertiandre
fino a 20 anni tutti scrivono o fotografano dopo continuano solo i poeti e i cretini
enrico
QUOTE(bertiandre @ Aug 22 2010, 09:07 PM) *
fino a 20 anni tutti scrivono o fotografano dopo continuano solo i poeti e i cretini


Niente vie di mezzo e? biggrin.gif

Grazie anche a te per l'intervento
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