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antani
Da bravo "ignorante" dei concetti di base del funzionamento del flash in modalità wireless, pongo una domanda: quando il flash è montato sulla slitta e posto in modalità iTTL riceve dalla macchina tutta una serie di indicazioni relative alla esposizione del soggetto che stiamo fotografando, compresa la distanza che intercorre tra fotocamera e soggetto, e sulla base di questi parametri il flash spara la giusta quantità di luce. Quando però il flash viene staccato dalla fotocamera e messo in modalità iTTL wireless presumo appunto che tutte le informazioni arrivino allo stesso via etere. Ma l'informazione relativa alla distanza come fa ad essere corretta? Nel senso che la fotocamera può distare poniamo 2 metri dal soggetto ed il flash 3 metri. Quindi chiedo: è il flash che riesce a capire quando dista dal soggetto? Ed in qual modo? O forse è tutta un'altra cosa? C'è qualche esperto che può "illuminarmi"?
Tramonto
L'informazione relativa alla distanza la comunica l' "obiettivo" alla fotocamera. La quale ne tiene conto nello stabilire l'esposizione.
Il problema della diverse distanze pellicola-soggetto e flash-soggetto si ha non solo in modalità wireless, bensì anche quando scattiamo col flash staccato dalla fotocamera e collegato con un cavo TTL.
E' una situazione che capita spesso in macrofotografia.
In queste condizioni posso avere una distanza di messa a fuoco (distanza soggetto-pellicola, s-p) di 50 cm e una distanza flash-soggetto (f-s) di 20 cm, ossia meno della metà ... In queste condizioni l'obiettivo "D" comunica alla reflex una distanza di messa a fuoco che è significativamente diversa ai fini della esposizione dalla distanza flash-soggetto, anche se il collegamento avviene via cavo.
Ricordo che dimezzando la distanza flash-soggetto si ha una variazione di -2 stop sull'apertura da impostare a parità di emissione flash (ad es. da f/11 a f/22); o, viceversa, si ha una emissione di potenza flash corrispondente a -2 stop a parità di apertura.
Ora, se e come la fotocamera tiene conto dell'informazione di distanza non è molto chiaro. Sta di fatto comunque che la fotocamera riceve - nelle condizioni suddette - un'informazione errata. Nella fotografia "normale" poche decine di cm di differenza tra le distanze s-p e f-s non sono significative. Alle corte distanze le cose però cambiano ...

Dimenticavo ...
Un modo per risolvere il problema e' fare a meno del matrix 3D (dove appunto il sistema esposimetrico valuta anche la distanza) e lavorare settando l'esposimetro in modalità media a prevalenza centrale.
stcont
QUOTE(Tramonto @ Dec 16 2006, 09:37 AM) *

In queste condizioni posso avere una distanza di messa a fuoco (distanza soggetto-pellicola, s-p) di 50 cm e una distanza flash-soggetto (f-s) di 20 cm, ossia meno della metà ... In queste condizioni l'obiettivo "D" comunica alla reflex una distanza di messa a fuoco che è significativamente diversa ai fini della esposizione dalla distanza flash-soggetto, anche se il collegamento avviene via cavo.


Credo che queste problematiche siano state superate dal sistema iTTL

Ho fatto questa prova: con d70 in modalità commander ed sb800 staccato e rivolto verso il soffitto ho provato a scattare due foto con la medesima inquadratura, ossia un punto buio di una stanza:

- con il flash al mio fianco
- con il flash oltre 4 metri dietro di me.

In quest'ultimo caso il lampo emesso è stato sensibilmente + forte, confermato dal ronzio tipico di quando si scatta a potenze piuttosto elevate.

La comunicazione wireless evidentemente tiene conto non solo di parametri quale diaframma, iso, tempo di scatto, ma anche della luce emessa dal flash attraverso i pre-lampi che di fatto serviranno anche per verificare l'illuminazione della scena.

Almeno così credo... hmmm.gif

Stefano
decarolisalfredo
Giusto STCONT! Propio come dici tu. Comunque in modalità Flash remoto il calcolo della giusta esposizione non tiene conto della distanza, propio come farebbe con un obiettivo non D.

Nessuna preoccupazione, funziona benissimo.

Alfredo
Tramonto
QUOTE(decarolisalfredo @ Dec 16 2006, 03:36 PM) *

.. in modalità Flash remoto il calcolo della giusta esposizione non tiene conto della distanza ...

Bene. E' sicuramente così (ed è anche logico che sia così).
Ma risulta sul manuale dell'SB-800?
E nel caso di flash staccato dalla fotocamera ma connesso comunque col cavo TTL, come interagisce l'informazione di distanza coi pre-lampi?
In altre parole, se sono i pre-lampi a determinare l'esposizione più corretta, a che serve il "D" nel sistema i-TTL? hmmm.gif
robyt
QUOTE(Tramonto @ Dec 16 2006, 03:41 PM) *
In altre parole, se sono i pre-lampi a determinare l'esposizione più corretta, a che serve il "D" nel sistema i-TTL? hmmm.gif
Premetto che la mia esperienza nell'uso del flash è miserevole e quanto sto scrivendo è solo una supposizione.

In una scena con soggetti posti a diverse distanze, i prelampi consentono di ottenere una esposizione "mediamente corretta" che però porterebbe ad avere i soggetti più vicini bruciati e quelli più lontani sottoesposti.
Fornendo l'informazione della distanza del soggetto che ci interessa esporre correttamente il flash si regolerà di conseguenza.

Ho scritto una castronata ?
stcont
QUOTE(decarolisalfredo @ Dec 16 2006, 03:36 PM) *

Giusto STCONT! Propio come dici tu. Comunque in modalità Flash remoto il calcolo della giusta esposizione non tiene conto della distanza, propio come farebbe con un obiettivo non D.

Nessuna preoccupazione, funziona benissimo.

Alfredo


Alfredo scusami, ma non ho capito cosa volevi dire nel tuo post... hmmm.gif

Quando parli di esposizione intendi il flash o l'obiettivo?

ciao,
stefano


Tramonto
QUOTE(robyt @ Dec 16 2006, 04:01 PM) *

In una scena con soggetti posti a diverse distanze, i prelampi consentono di ottenere una esposizione "mediamente corretta" che però porterebbe ad avere i soggetti più vicini bruciati e quelli più lontani sottoesposti.
Fornendo l'informazione della distanza del soggetto che ci interessa esporre correttamente il flash si regolerà di conseguenza.

Su questo mi trovi d'accordo.
Rimane il dilemma.
Se la fotocamera comanda i flash in modalità wireless, essa non tiene conto della distanza. E va bene.
In questa configurazione posso benissimo avere un soggetto vicino (ad es. quello principale che mi interessa avere a fuoco) ed uno lontano, ma la fotocamera non saprà mai quale è quello vicino se non usa l'informazione di distanza di messa a fuoco.
Inoltre, se si usa il flash staccato dalla macchina col cavo TTL (ad es. SC-17 e simili) la distanza viene presa in considerazione (almeno credo!). Ma il flash può essere posizionato ben distante dal pentaprisma (il cavo SC-17 è costruito appositamente piuttosto lunghetto ...). E allora? hmmm.gif
Insomma, quando uso il matrix 3D con un flash wireless l'esposizione può essre falsata dall'assenza dell'informazione "D"? O quando uso il flash staccato dalla fotocamera col cavo TTL ho ancora problemi di esposizione se uso il flash TTL in modalità Matrix 3D?
Io ho usato per anni la F801 con l'SB-24. Quel sistema non prende in considerazione l'informazione D. Cionostante ho sempre avuto ottime esposizioni col flash in TTL (Matrix). Ne deduco, per le argomentazioni di cui sopra e per la mia esperienza con i flash TTL Nikon della prima generazione Matrix, che l'informazione D è inutile ... e forse neanche viene presa in considerazione nell'esposizione con luce flash ... ph34r.gif
decarolisalfredo
Per STCONT: quando parlo di esposizione intendo quella che fa la macchina, è lei di dice al flash quanta potenza emettere.

Lo vede dai lampi di monitoraggio del flash che, in queto caso si può trovare a distanza diversa dalla fotocamera e quindi ignora l'informazione di distanza che gli viene dall'obiettivo e quindi non sarebbe giuta.

Questo avviene (non tener conto della distanza) anche con un cavo ttl, sempre per la stessa ragione.

Per me l'informazione di distanza serve con il flash per sapere se è possibile illuminare anche lo sfondo, ma non so se è esattamente così.

Alfredo
decarolisalfredo
Non iesco a modificare il post, volevo aggiungere che la distanza potrebbe intervenire anche così:
Immagginiamo un soggetto bianco ad una lunga distanza, anche se non lunghissima.
Il soggetto bianco rifletterà molta luce e la macchina comanderebbe al flash di emettere poca luce, ma sapendo che la distanza è notelole, non si farebbe ingannare ed emetterebbe una luce maggiore.

Suppongo, perchè in merito a come interviene la distanza sull'esposizione, non sori riuscito a leggere niente.

Alfredo
Tramonto
QUOTE(decarolisalfredo @ Dec 17 2006, 01:07 AM) *

Questo avviene (non tener conto della distanza) anche con un cavo ttl, sempre per la stessa ragione.



Alfredo,

sapresti indicarmi dove Nikon afferma ciò? Conosci qualche depliant o altra fonte ufficiale in cui Nikon afferma che la fotocamera, qualora il flash sia connesso con un cavo SC-17 o SC-28, non tiene conto della distanza?
E come fa la fotocamera a saper che il flash è connesso tramite cavo anziché essere presente sulla slitta sopra il pentaprisma?

Grazie.
stcont
QUOTE(decarolisalfredo @ Dec 17 2006, 01:25 AM) *

... Il soggetto bianco rifletterà molta luce e la macchina comanderebbe al flash di emettere poca luce, ma sapendo che la distanza è notelole, non si farebbe ingannare ed emetterebbe una luce maggiore.

In questi casi, personalmente e laddove possibile, propenderei per un approccio "slow-sync", decisamente più raffinato di una sparata con singolo flash ad 1/60 sec. Il flash interverrebbe in maniera + soft..
(...)
Alfredo


Ciao Alfredo,
ti ringrazio dei chiarimenti, ho capito cosa intendi dire.

Purtroppo a questo livello di interazione fine fra flash in remoto e possibilità dell'ottica "D" non riesco ad essere di aiuto, in quanto semplicemente mi occupo di tutt'altro nella vita rolleyes.gif

Proverò a vedere sui manuali del flash sb800 e della D70 per trovare qualcosa, anche se tutte le volte che li sfoglio -benchè estremamente completi e sviscerati in tutti gli aspetti- mi ricordano il celeberrimo "cronaca di una morte annunciata"... laugh.gif

ciao, stefano
antani
Dopo tutto quello che ci siamo detti fino a questo momento, mi pare di capire o comunque di percepire che l'informazine relativa alla distanza flash-soggetto non sia un parametro preso in considerazione lavorando in modalità wireless. E' quindi forse azzardata la conclusione che, lavorando in tale modalità, l'esposizione è meno accurata rispetto a quando il flash si trova sulla slitta della fotocamera? Invoco l'intervento di qualche guru. Lorenzo ci sei?
decarolisalfredo
QUOTE(Tramonto @ Dec 17 2006, 11:25 AM) *

Alfredo,


Quello dei cavi TTL che non tengono conto della distanza, L'ho letto quì nel forum postato da un "riferimento di sezione" o un moderatore, mi sembra anche giusto che sia così visto che il flash può essere posizionato ad una distanza anche notevolmente diversa.

Per il momento ciao! Alfredo
robyt
QUOTE(decarolisalfredo @ Dec 17 2006, 03:46 PM) *
Quello dei cavi TTL che non tengono conto della distanza, L'ho letto quì nel forum ......

Leggendo a pagina 105 del manuale dell' SB800, sembrerebbe che non sia così (almeno per quanto riguarda le riprese a distanza ravvicinata), tant'è che viene consigliato di mantenere il flash alla stessa distanza della fotocamera per non incorrere in errori di esposizione. (in modalità TTL BL e con ottiche D o G) hmmm.gif


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Aggiungo un po' di carne al fuoco.

Oggi, facendo un po' di prove per prendere confidenza con l'sb800, ho riscontrato una cronica sottoesposizione di circa 1 stop usando il flash in wireless rispetto alla stessa scena fotografata con il flash montato su slitta.

In wireless, ho utilizzato il flash incorporato della d200 in modalità commander facendo in modo che non partecipasse all'illuminazione della scena ed ho posizionato l'sb800 in prossimità della slitta in modo da ottenere un risultato comparabile.

Questi i settaggi:
- Modalità TTL sia in wireless che su slitta.
- Macchina in manuale, 1/250 a f/8 (per evitare che i prelampi potessero influire sull'illuminazione della scena)
- Misurazione Matrix.
- Nessun tipo di compensazione.

Ho utilizzato sia ottiche "D" che "non D" ottenendo sempre una differenza di circa uno stop.

Qualcun'altro ha riscontrato lo stesso effetto ?
Sbaglio qualche cosa ?

(ho consumato il manuale a furia di sfogliarlo senza trovare conforto ed anche in rete non sono riuscito a reperire informazioni a tal proposito)


stcont
QUOTE(robyt @ Dec 17 2006, 05:45 PM) *

In wireless, ho utilizzato il flash incorporato della d200 in modalità commander facendo in modo che non partecipasse all'illuminazione della scena ed ho posizionato l'sb800 in prossimità della slitta in modo da ottenere un risultato comparabile.


Episodio analogo con utente con sb600 alla prese con risultati altalenanti la trovi assieme ad alcune mie ipotesi sulla questione qui:
http://www.nital.it/forum/index.php?s=&sho...ndpost&p=723503

In sintesi: attenzione a che i pre-lampi del flash non entrino nell'inquadratura: è probabile che disturbino il lavoro dell'esposimetro sulla macchina.

Stefano
decarolisalfredo
Ciao ROBIT, anch'io ho letto quanto da te riportato, specialmente in macro, poi però nel forum ho letto diversamente. Comunque non si sa niente su come influisce la distanza sul calcolo dell'esposizione.

Ho un SB600 e usato in wireless non mi ha dato problemi.

La discussione postata da STCONT l'ho vista, fose dipende propio da quello, io ho notato invece che il flash mi scattava anche se la fotocamera era più avanti del flash, anche se di poco,secondo le regole era fuori campo d'azione, quindi suppongo che gli arrivassero i comandi per riflessione dal soggetto che in quel caso era un foglo di calendario appeso alla parete.

Ciao Alfredo


robyt
Ho letto la discussione linkata da Stefano.

Escludo che i prelampi possano essere la causa di una lettura errata in quanto il flash è collocato dietro l'obiettivo e sicuramente fuori dall'iquadratura.
Leggendo la discussione mi è venuto il dubbio che qualche riflesso avesse ingannato l'esposimetro nelle prove precedenti e quindi ho cercato una superficie neutra opaca (le tende di una finestra)

questo è il risultatato dry.gif

Wireless IPB Immagine

Su slitta IPB Immagine

La differenza è quasi di uno stop (0,9 per la precisione)

Dove sarà l'inghippo ?

Nel frattempo imposto una correzione di +0,7 o lo uso in manuale.

Se qualcuno volesse fare una prova analoga, potremmo capire se si tratta di un problema del mio flash (o accoppiata flash+macchina) o se si tratta di una caratteristica comune.
macchiar
Ciao Roberto,
come ti ho detto l'altra sera anch'io ho sperimentato la sottoesposizione dell'sb800 in wireless. Stasera o domani provo a ripetere qualche test e ti faccio sapere i risultati.

Ciao

Pino
decarolisalfredo
Avevo notato che se il flash è staccato non zooma e si posiziona su 24mm, mi sono chesto sarà mica per questo che molti dicono che sottoespone?

Ho preso la mia D70 per fare delle prove e.... lucina verde che lampeggia: addio macchina!

E' la prima volta che mi succede un quasto in quasi 34 anni di fotografia.

Non sono abbattuto, sono stranamente calmo e fiducioso, vado a scaricarmi il modulo per mandare la macchina in riparazione.

Ci sentiamo Alfredo
Tramonto
QUOTE(robyt @ Dec 17 2006, 06:45 PM) *

Aggiungo un po' di carne al fuoco.

Oggi, facendo un po' di prove per prendere confidenza con l'sb800, ho riscontrato una cronica sottoesposizione di circa 1 stop usando il flash in wireless rispetto alla stessa scena fotografata con il flash montato su slitta.
...- Misurazione Matrix.

Hai provato in modalita' "media a prevalenza centrale" (semispot)?
Le differenze si attenuano?
stcont
QUOTE(Tramonto @ Dec 18 2006, 05:25 PM) *

Hai provato in modalita' "media a prevalenza centrale" (semispot)?
Le differenze si attenuano?


Ho appena fatto una prova con sb800 inclinato verso soffitto per illuminare un mobile (non lucido) con lampo di rimbalzo (attaccato e staccato da d70).

NON vedo differenza fra i gli scatti, neppure se modifico matrix<->spot

Non vorrei che soggetti particolari tipo tende particolarmente riflettenti ingannassero la lettura esposimetrica. provate a fotografare qualcos'altro...

Ciao,
Stefano
decarolisalfredo
Dopo un paio d'ore senza pila e dopo che ormai avevo telefonato alla LTR, la D70 ha ripreso a funzionare.

Sono riuscito a fare una prova con l'SB600, niente di speciale tutto tenuto in mano, macchina con una mano e flash con l'altra.

Non ho riscontrato differenze, Quella con il flash in slitta è un pochino più zoomata.

Provo ad allegare le due foto

Ecco l'altra, scusate ma non sono troppo pratico
robyt
Grazie a tutti per la collaborazione.

Ho fatto ancora un po' di prove con i soggetti più disparati tenendo conto dei suggerimenti.

Per ovviare alla possibile dimenticanza dell'impostazione dello zoom della parabola ho utilizzato sempre lo schermo diffusore a 17mm.

Non ho rilevato differenze apprezzabili con l'esposizione semi-spot e nemmeno in spot, (non vi tedio con foto a sedie, poltrone e librerie biggrin.gif .... credetemi sulla parola) la sottoesposizione permane.

Le cose migliorano un poco in luce riflessa e ancora di più schermando con la mano il flash incorporato.
Nel manuale della D200, a pag. 165, viene suggerito l'uso di un pannello infrarossi (SG-3ir) per eliminare completamente il rischio che la luce pilota possa falsare la lettura esposimetrica. Proverò a cercarlo.

Ho fatto alcune prove anche con la d70 e non ho riscontrato apprezzabili differenze tra l'uso su slitta o in wireless.

Il problema (se di problema si tratta) è nell'accoppiata sb800+d200.

In rete ho trovato ben poco e nessuna soluzione.

Questi i link a un paio di discussioni:
http://photo.net/bboard/q-and-a-fetch-msg?msg_id=00IfrK
http://www.digitalimaging-uk.co.uk/photofo...der=asc&start=0

antani
Ancora afflitto dall'amletico dubbio di quanto e se la distanza influisca sull'esposizione utilizzando il flash in wireless, ancora più turbato dalle conclusioni cui è giunto Robyt con le sue prove mi sono anche io cimentato nelle stesse. Sono arrivato al risultato che avendo davanti superfici tipo tende bianche o pareti di simile colore il flash in wireless sottoespone. Ma sono andato oltre: sottoespone con D70 e D200. Ma sono andato oltre ancora: utilizzando in modalità wireless anzichè l'SB880 il Sigma dg500super del mio collega ho ottenuto gli stessi risultati. Soltando settanto sulla D200 da menù un +1.0 di compensazione sul gruppo di appartenza del flash ho ottenuto risultati ottimali. E allora? Dove stà l'inghippo? Non stò a capirci più un tubo, solo che la modalità wireless mi intriga sempre di più e vorrei, con chi ne capisce più di me, sviscerarla fino in fondo. Attendo fiducioso ulteriori contributi.
Tramonto
QUOTE(antani @ Dec 19 2006, 09:56 PM) *

Sono arrivato al risultato che avendo davanti superfici tipo tende bianche o pareti di simile colore il flash in wireless sottoespone.

Secondo me, con soggetti di tono chiaro (anziché di tono grigio medio con riflettività 18 %) la sottoesposizione che hai osservato è assolutamente normale. E dovresti averla anche col flash sulla slitta della fotocamera. Il wireless in questo caso è assolutamente irrilevante. Prova a fare una prova col flash montato sul pentasprisma ...
antani
Domani farò nuovamente le prove col flash sulla slitta e vi farò sapere.
robyt
QUOTE(Tramonto @ Dec 19 2006, 10:06 PM) *

Secondo me, con soggetti di tono chiaro (anziché di tono grigio medio con riflettività 18 %) la sottoesposizione che hai osservato è assolutamente normale. E dovresti averla anche col flash sulla slitta della fotocamera. Il wireless in questo caso è assolutamente irrilevante. Prova a fare una prova col flash montato sul pentasprisma ...
Certo, è normale che una superficie chiara venga interpretata come un grigio 18%.... a condizione che venga interpretata nello stesso modo indipendentemente da come è pilotato il flash.
La prova che hai richiesto l'ho gia fatta QUI
antani
Alcuni giorni fa avevo aperto una discussione per cercare di capire se e quanto la distanza flash-soggetto in wireless era o meno un parametro preso in considerazione ai fini dell'esposizione. Gli interventi sono stati numerosi ma i pareri non proprio univoci. Oggi pongo all'attenzione dei più esperti sull'argomento un quesito che in parte risolleva la domanda del precedente thread. Vengo al dunque: fino ad oggi utilizzavo in chiesa per i matrimoni due sb800 su stativo posti frontalmente alla destra e alla sinistra degli sposi e comandati dal flash integrato della d200 settato in modo che anch'esso partecipasse all'illuminazione della scena. Avendo raddoppiato il parco degli sb800 con altri due nuovi acquisti vorrei sistemare questi ultimi alle spalle degli sposi (uno a destra e l'altro a sinistra) per illuminare lo sfondo e gli invitati ma qui "casca l'asino" perchè non sapendo se e come la distanza viene presa in considerazione, come setto questo gruppo di flash? In iTTL? Oppure in manuale? Oppure in quale altro modo? Qualcuno mi dirà: fai qualche tentativo. Ma sinceramente credo che possa esserci un metodo più scientifico che non semplici prove empiriche.
benzo@baradelenzo.com
Ti parlo per esperienza personale. Io uso 4 SB800 ed il manuale me lo sono letto che ormai é consumato. Si potrebbe procedere facendo tutta una serie di calcoli con i numeri guida e via dicendo, ci ho provato ma alla fine ho lasciato perdere, poco pratico.
uso il mprincipale in iTTL, gli altri 3 pure se voglio avere una luce omogenea oppure in M se voglio controllarla come voglio io. non solo, ultimamente sto usando anche la macchina in M in questo modo ho il max del risultato. Allla fin fine metto un soggetto dove so che va fotogratato e con una 10na di scatti di prova raggiungo il mio obiettivo ed il gioco é fatto. Poi ogni flash lo posso modificare individualmente. Sicuramente faccio molto prima che in altri sistemi. Il massimo é avere il portatile cosí controlli al volo con la max precisione.
ciao Enzo
antani
Ad ogni modo mi confermi che settando anche gli slave in iTTL ottieni dei buoni risultati circa l'illuminazione dello sfondo? Perchè l'idea di fare alcuni scatti di prova è buona ma per quanto mi riguarda mal si concilia con la fretta del momento, specie se prima di entrare in Chiesa sono stato a casa della sposa per qualche scatto di backstage e il tempo a disposizione per allestire il tutto è veramente poco. La preoccupazione era circa i due flash posizionati alle spalle degli sposi: non vorrei che mi flashassero eccessivamente gli occupanti delle prime file.
benzo@baradelenzo.com
Se metti tutti in iTTl avrai sicuramente la luce piú omogenea, rischio di abbagliare quelli delle prime file credo proprio che non ne avrai.
comunque scusa, anche con le lampade o qualunque altro attrezzo in un evento cosí importante uno due scatti di prova li devi per forza fare e quindi... al limite a correggere ci impieghi 3 secondi dal flash principale.
Ciao Enzo
l.ceva@libero.it
QUOTE(Tramonto @ Dec 19 2006, 10:06 PM) *

Secondo me, con soggetti di tono chiaro (anziché di tono grigio medio con riflettività 18 %) la sottoesposizione che hai osservato è assolutamente normale. E dovresti averla anche col flash sulla slitta della fotocamera. Il wireless in questo caso è assolutamente irrilevante. Prova a fare una prova col flash montato sul pentasprisma ...


Le cose non stanno proprio così!

La differenza di resa tra le due foto postate da Robyt dimostra esattamente che in wireless la macchina non può tenere conto della distanza di ripresa e la differenza di resa tra i due scatti è proprio dovuta al differente modo di uso del flash (wireless e sulla slitta).

Le immagini postate ritraggaono un soggetto bianco, nello scatto con il flash sulla slitta essendo il sisitema informato della distanza tra il flash ed il soggetto ha fornito un risultato più corretto poichè conoscendo la distanza ha regolato l'esposizione compensando la naturale sottoesposizione provocata dalla lettura della luce riflessa su un soggetto bianco.
Nello scatto con il flash wireless la macchina non conoscendo la distanza flash soggetto si è comportata naturalmente trasformando un soggetto bianco in grigio come avviene con qualsiasi esposimetro per luce riflessa.

ciao

Lorenzo
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