Risultato della ricerca: superfici
Paolo Tomberli
Un’altura inondata dal sole che segna con forza le geometrie della campagna toscana, in un gioco di superfici e campiture tinte di bianco e nero.
allo1953
DISEGNATA DALLA VEGETAZIONE SULLE SUPERFICI ERBOSE
bigwhites
museo BMW - Monaco di Baviera
Paolo Tomberli
Un’altura inondata dal sole che segna con forza le geometrie della campagna toscana, in un gioco di superfici e campiture tinte di bianco e nero.
Angelo Fragliasso
Una delle giornate più fredde mai viste a Napoli. Due gradi alle 13... I 12mm (18mm equivalenti) abbinati al punto di ripresa che include il primo piano, ha consentito di piazzare il Vesuvio su un terzo, equilibrato dai mucchi di oggetti sulla banchina. Il tutto a fuoco è stato semplice da realizzare data la focale scelta, il diaframma utilizzato e la messa fuoco in iperfocale. La scelta del BN è una scelta puramente stilistica, di (poco degna) ispirazione salgadiana, di ricerca di forme e superfici, senza la distrazione del colore.
Paolo Tomberli
La composizione della campagna toscana è tutta formata tramite una serie di gradazioni del bianco e nero, in un gioco di superfici e campiture, che diventano forma e misura che l'uomo ha lasciato sul territorio.
Paolo Tomberli
Nello spazio delle città, l’alternanza ritmica di superfici disomogenee dalla composizione materiale e forma è ingrandita anche dall’introduzione di elementi decorativi.
Paolo Tomberli
Quando la luce irrompe nel paesaggio del Chianti, fa emergere la geometricità del segno tracciato sulla terra, in un gioco di superfici e campiture tinte di bianco e nero.
dylan72
Il Castello dei Ventimiglia di Castelbuono ha una storia lunga 700 anni, sorge in un incantevole borgo che lo custodisce, alle pendici del “Colle Milocca”, tra il mare e il Parco delle Madonie, deve le sue origini ai Ventimiglia, Signori della Contea di Geraci che, agli inizi del 1300, diedero avvio alla costruzione di un possente Maniero sul poggio dominante l'antico casale di “Ypsigro”. Nel 1317 Francesco I di Ventimiglia, dei Conti di Geraci, sposato con Costanza Chiaramonte, lo edificò secondo il modello di “maschio”, o mastio, torre comune nei castelli medievali, cui si affianca la residenza. La nascita del Castello fece crescere così tanto la piccola comunità che, nel 1454, Giovanni I vi si trasferì con la sua “corte”, facendolo diventare il centro più importante degli immensi possessi territoriali dei Ventimiglia, portando con sé la sacra Reliquia del teschio di S. Anna, la patrona del paese. La reliquia è custodita all'interno della Cappella Palatina (1684), interamente decorata a stucco su fondo oro zecchino, opera dei fratelli Giuseppe e Giacomo Serpotta. Lo straordinario apparato decorativo degli stucchi serpottiani rappresenta uno dei più mirabili esempi del Barocco siciliano, e si discosta dalle formule artistiche utilizzate negli oratori palermitani, per la sua ricchezza e l'inusuale rappresentazione di soggetti zoomorfi e fitomorfi che animano le superfici e l'architettura. (fote Castelli di Sicilia)
Paolo Tomberli
Nello spazio delle città, l’alternanza ritmica di superfici disomogenee dalla composizione materiale e forma è ingrandita anche dall’introduzione di elementi decorativi.
Paolo Tomberli
Un’altura inondata dal sole che segna con forza le geometrie della campagna toscana, in un gioco di superfici e campiture tinte di bianco e nero. Ho realizzato questa fotografia in fase di sviluppo con la tecnica dell'“alto contrasto” l’immagine che stai vedendo – deve essere fatta in maniera professionale ed attenta se voglio che le foto abbia un carattere deciso e rappresenti al meglio il soggetto. Preferisco il bianco e nero perché noi toscani riteniamo il disegno la tradizione analoga di ogni espressione figurativa.
Dario Peracchi
L‘ArtScience Museum nell‘area di Marina Bay Sands è stato ideato e progettato dall‘architetto Moshe Safdie ed è il primo museo dedicato all‘interazione dinamica tra arte e scienza. Soddisfacendo il requisito del governo di Singapore che voleva realizzare un edificio iconico dedicato alla cultura sul promontorio di Marina Bay Sands, il nuovo ArtScience Museum articola in formazione circolare 10 strutture che, simili a dita, si protendono verso l‘alto e ospitano 21 gallerie illuminate da luce naturale. Circondato da uno scintillante laghetto di ninfee, con vedute mozzafiato sul centro di Singapore, il museo è diventato uno dei simboli della città. Il progetto si compone di due elementi principali: la base infissa a terra, circondata da un grande laghetto di ninfee e poco oltre dall‘acqua della baia, e una struttura a fiore composta di 10 petali, generata da una composizione di sferoidi con dimensioni variabili che sembrano fluttuare sospesi sull‘acqua alla base. I petali, o dita come vengono talvolta definiti, si protendono verso il cielo a varie altezze e terminano con un lucernario che consente alla luce naturale di penetrare nella base e illuminare le gallerie interne. L‘ingresso al museo è costituito da un padiglione in vetro a sé stante. Grandi ascensori e scale mobili consentono l‘accesso alle gallerie inferiori e superiori. Nel complesso, la struttura consta di tre livelli adibiti a gallerie con una superficie complessiva di 6.000 mq. Il tetto a forma di disco raccoglie l‘acqua piovana e la drena mediante un oculo, creando una cascata che attraversa il centro del museo e va ad alimentare il laghetto. La struttura asimmetrica dell‘edificio raggiunge nel punto più alto i 60 metri di altezza ed è sostenuta da un‘elaborata impalcatura di reticolato metallico. Dieci pilastri sorreggono l‘intero edificio, ancorato al centro mediante un sistema a griglia diagonale che ricorda una cesta, fulcro scultoreo della struttura dove si concentrano le forze asimmetriche generate dalle forme sovrastanti. Questa soluzione gestisce in modo efficiente le forze strutturali dell‘edificio, conferendogli un aspetto quasi privo di peso nel suo librarsi in aria. La struttura è rivestita con uno strato a doppia curvatura di materiali fibrorinforzati a matrice polimerica, di norma utilizzati estesamente nella costruzione di imbarcazioni e yacht. I fianchi verticali di ogni petalo sono rivestiti di pannelli in acciaio inossidabile sabbiato. L‘impiego senza precedenti di materiali fibrorinforzati ha permesso di realizzare un rivestimento continuo e senza giunture visibili su ognuna delle superfici a forma di vela, accentuando il senso di leggerezza dei petali traslucidi. Come in tutto il comprensorio di Marina Bay Sands, l‘edificio rispetta i massimi standard di sostenibilità. (Fonte: https://www.area-arch.it/it/artscience-museum/)
mapi2008
Inaugurato nell’aprile 2008 è singolare per la sua modernissima architettura e per le superfici esterne ricoperte con marmo bianco italiano e granito bianco. Intrigante la possibilità di passeggiare su tutte le superfici, facendo attenzione agli scalini ed al fatto che potrebbe essere scivoloso in caso di pioggia.
Paolo Tomberli
Un’altura inondata dal sole che segna con forza le geometrie della campagna toscana, in un gioco di superfici e campiture tinte di bianco e nero.
Paolo Tomberli
I soggetti sono: superfici di legno, barre di ferro e muri corrosi; di un immobile dismesso e abbattuto dal tempo, prodotti di un c’è stato. Esiste solo ciò che il nostro sguardo che può vedere. Materie del passato si fissano in un luogo tra le crepe dei muri mentre “tutto diventa altro”.
luigideluca44
...fattori che influiscono la percezione del colore.... .Colore locale, ossia dal colore specifico della sua superficie...dal colore tonale, ossia dalle alterazioni del colore dovute dagli effetti di luce e ombre...dal colore dell'ambiente,o meglio dai colori riflessi sull'oggetto dalle superfici degli elementi che lo circondano....
mapi2008
Inaugurato nell’aprile 2008 è singolare per la sua modernissima architettura e per le superfici esterne ricoperte con marmo bianco italiano e granito bianco. Intrigante la possibilità di passeggiare su tutte le superfici, facendo attenzione agli scalini ed al fatto che potrebbe essere scivoloso in caso di pioggia. Scatto a mano libera.
Paolo Tomberli
Nello spazio delle città, l’alternanza ritmica di superfici disomogenee dalla composizione materiale e forma è ingrandita anche dall’introduzione di elementi decorativi.
Paolo Tomberli
Un’altura inondata dal sole che segna con forza le geometrie della campagna toscana, in un gioco di superfici e campiture tinte di bianco e nero.
Paolo Tomberli
Nello spazio delle città, l’alternanza ritmica di superfici disomogenee dalla composizione materiale e forma è incrementata anche dall’introduzione di elementi essenziali.