All’ora del vespro del 30 marzo del 1282 (circa le 4 del pomeriggio) i palermitani si recavano fuori porta nella chiesa di Santo Spirito (oggi dentro il cimitero di S. Orsola) ad assistere alle funzioni. Nello spazio antistante gruppi di soldati francesi vigilavano affinché nessuno portasse armi con sé.?A quanto si narra, uno di loro, un certo Droetto o Droghetto, avrebbe importunato pesantemente una bella fanciulla (si dice palpandola nel petto sotto le vesti per verificare che non portasse armi nascoste), accendendo la reazione del marito e dei parenti di lei. Lo stesso sposo o un non nominato giovanotto, avrebbe sottratto la spada al francese trafiggendolo nel ventre. Da lì, la rissa generale si tramutò in tumulto e al grido “muoiano i francesi” i palermitani si scagliarono contro gli invasori generando una carneficina e dando vita a quello che sarà chiamato il vespro siciliano. Da Palermo, la rivolta si propagò rapidamente in tutta la Sicilia e la maggior parte dei francesi fu uccisa o dovette fuggire dall’isola.
Tratto da Palermo Viva.it
Erulo Eroli I Vespri Siciliani 1890-1891.