Risultato della ricerca: targa florio
en.giuliani
Questa è una fotografia sbagliata da un punto di vista compositivo: i due lampioni ostacolano la visuale della chiesa di san Giorgio e ugualmente la targa sul molo ne impedisce parzialmente lo sguardo. Ma ho deciso di postarla ugualmente perché a me piace per le cromie e l’atmosfera … mi perdonerete – spero – l’ardire. Spiego, comunque, le condizioni in cui ho scattato: alba di pioggia, rifugiato sotto i portici di Palazzo Ducale, ho occupato l’ultimo spazio lasciato libero da un drappello di fotografi che avevano occupato le posizioni migliori. La dura vita del fotografo … 
Maricetta
La prima metà del secolo scorso fu per Palermo fonte di rinnovamento culturale e non solo. Una città operosa e piena di fermenti, di idee, di rinnovamento. Basti seguire (per chi viene in città) gli "itinerari dello stile Liberty". Architetture come il Villino Florio, I Quatto "Pizzi", lo Stabilimento Balneare di Mondello e ancora tante semplici e anonime costruzioni che si possono incontrare semplicemente passeggiando per la città.
canadesevolante61
Unico esemplare esistente costruito nel 1948 assemblando un telaio Maserati con motore irreparabilmente distrutto e la meccanica di un'Alfa 6c, può vantare un terzo posto alla targa Florio dell'epoca.
Ssinatra
Bottaia delle Cantine Florio a Marsala.
piero.c
parte delle grandissime e antichissime cantine Florio, le più antiche in Sicilia.
dylan72
Anni fa a Praga, sul ponte Carlo vidi tante persone che toccavano la figura di un uomo in una griglia metallica, dopo tempo ho scoperto perchè. San Giovanni Nepomuceno, in rilievo sulla griglia metallica in foto, è una figura storica su cui ruota un'interessante leggenda, tra le più affascinanti in merito al Ponte Carlo. San Giovanni Nepomuceno era il vicario dell'Arcidiocesi di Praga durante il regno di Venceslao IV. Questo sovrano era conosciuto per la sua collera e per il terrore che incuteva in ogni suo suddito. Per contrastare un simile atteggiamento, San Giovanni Nepomuceno decise di schierarsi apertamente contro il re, opponendosi con decisione al potere oppressivo del monarca e questi, Venceslao IV lo fece imprigionare. In prigione, San Giovanni Nepomuceno venne umiliato, torturato e addirittura marchiato a fuoco. Dal momento che le continue torture non sortivano alcun effetto, San Giovanni Nepomuceno sarebbe stato condotto sul Ponte Carlo, da qui lanciato sul fiume e con una pietra legata ai piedi e fatto annegare. Un'altra versione della storia afferma invece che San Giovanni Nepomuceno non volle mai rivelare a Venceslao IV una conversazione avvenuta tra lui e la regina, mantenendo il segreto confessionale. A quel punto quindi, il monarca infuriato avrebbe fatto tagliare la lingua all'uomo di chiesa, che sarebbe stato poi ucciso tramite mutilazione. I suoi resti sarebbero stati gettati nel fiume. Quando i brandelli dell'uomo toccarono le acque della Moldava, gli esecutori assistettero ad un fenomeno speciale. I resti del Santo a contatto con lo specchio d'acqua avrebbero fatto brillare in cielo con una forte luce ben 5 stelle. Secondo la tradizione, accarezzare la statua può recare gloria e fortuna per ben 10 anni, e non sono pochi coloro che si mettono in fila per toccare la targa alla base della scultura. In tanti, toccano anche ogni elemento di una griglia nera con cinque stelle contenente una placca in rilievo che raffigura S. Giovanni Nepomuceno; si trova sullo stesso lato della statua del santo, a breve distanza.
Maricetta
Casena Trabia alle terre rosse, o Villa Trabia è di epoca Settecentesca ed acquistata dopo tempo dal Principe Giuseppe Lanza Branciforti (una delle casate più nobili della Sicilia). Il parco che la circonda è ricco di piante molto belle. Una curiosità. La Villa in seguito, sarà ereditata da Raimondo Lanza Branciforte Principe di Trabia, un uomo brillante e grande sportivo, partecipò a diverse edizioni della Targa Florio. Morì si suppone suicida e Domenico Modugno scrisse Vecchio Frak, dedicandola proprio a lui.
RobcapFI
Penso sia la targa più curiosa e divertente in tutta Firenze ... altri tempi ...
Maricetta
Tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del Novecento Palermo si avvicinò ad un nuovo stile: il Liberty, anche chiamato Art Nouveau, per la realizzazione di Teatri, Ville e Palazzi Borghesi. La natura con le sue molteplici sfumature ispira questa espressione artistica e  alimenta la libera creatività. Palermo vede con Ernesto Basile il fiorire del liberty più elegante e raffinato a partire dalla Villa Igiea, edificio del 1800 appartenuto ad un ammiraglio inglese e successivamente acquistato da Ignazio Florio che gli diede il nome della figlia. Ignazio Florio riteneva lo stile neogotico della Villa troppo severo e perciò incaricò Basile nel 1908 di occuparsi  dell’architettura.E proprio i Florio dettero l’avvio a questa nuova tendenza architettonica, e non solo, ad un vero e proprio fermento culturale che arricchì Palermo di nuove architetture, opere e arredi che ancora oggi possiamo ammirare attraverso un vero e proprio itinerario Liberty palermitano. A cominciare, appunto, da Villa Igea o il Villino Florio, entrambi appartenuti questa ormai famosa famiglia (grazie ad una serie di romanzi che ne raccontano la storia: I Leoni di Sicilia), la quale diede lustro alla bella Palermo.
domenico.achille
Sono sostanzialmente le "camerate" in cui trovavano alloggiamento quanti lavoravano in tonnara
Maricetta
Villino Florio, una casina di caccia dei primi del novecento. Un capolavoro Liberty.
RobcapFI
All\'ombra del Cupolone in Via della Canonica si trova, poco conosciuto ai più, l\'unico edificio arrivato pressochè intatto a noi dal medievo. Via della Canonica esisteva già fino dal 724, anche se prima si chiamava via dello Scheletro, fu ingrandita nel 1413 e nel 1448 ed era costituita da un complesso di case che si avanzavano nella piazza, lasciando solo uno spazio ristretto lungo il fianco della Cattedrale, dove era situato il Cimitero. La casa è chiamata Torre dei Pierozzi che furono un\'antica famiglia fiorentina il cui esponente più illustre fu sant\'Antonino Pierozzi, arcivescovo di Firenze e patrono dell\'arcidiocesi assieme a san Zanobi. A questa importante figura della storia fiorentina, che nacque proprio in questa casa-torre, sono dedicati la targa e il busto che si trovano poco sopra il portale principale. La scultura in terracotta di vivo realismo è attribuita da alcuni al Verrocchio.
luigi_salatiello
Nella foto la facciata del Convitto Nazionale V. Emanuele, passato allo stato dopo l\'unità d\'Italia del 1861, in esecuzione alle leggi d\'incameramento dei beni ecclesiastici da parte dello stato. Nell\'entrata da via S. Sebastiano, praticamente alle spalle del convitto, raggiungibile attraversando Port\'Alba c\'è una targa a ricodo dell\'evento. Piazza Dante è una delle più importanti piazze di Napoli, e sede di numerose librerie locate sotto i portici e a Port\'Alba, via adiacente alla Piazza stessa. Con la costruzione della lInea 1 della Metropolitana, la piazza è ritornata alla gente. Prima era stazionamento di molte linee dell\'azienda di trasporti pubblici, rendendola di fatto caotica e piena di smog.
VassiliBalocco
Il Lago di Como visto dal Passo Agueglio, (1.142 m), o meglio da un'area di sosta nei pressi del valico, (1.158 m), che ospita una targa dedicata all' Ingegner Pietro Pensa, 'costruttore ed ideatore della strada'. Passo Agueglio non è indicato sulle mappe ma è noto a molti ciclisti (più volte vi è transitato il giro di Lombardia) o agli escursionistii affascinati dalla vista spettacolare del lago sottostante e dei paesaggi montani della Grigna.
giovanni949
Ducati scrambler 350 anno 1974 appena restaurata e targa oro dell\'ASI. La mia prima moto ed il mio primo amore metallico dopo la Nikkormat Ftn
val59
la pesca dei Tonni ai tempi dei Florio
domenico.achille
Veduta dal Florio Park Hotel - Località Magaggiari