Risultato della ricerca: regno unito
manlio.bottegoni
I laghetti di Portonovo sono due caratteristici laghetti salmastri che si trovano lungo la stradina che porta al molo, dietro alla torre. Circondati da un fitto canneto di giunchi e cannucce di palude tra i bianchi ciottoli di pietra del Conero, incastonati come due gioielli si estendono il Lago Profondo e il Lago del Calcagno (o Lago Grande nella foto). Leggende quasi magiche regnano sovrane in questo verde paradiso incontaminato. Antiche fonti testimoniano infatti che i laghetti si sono formati in tempi remoti quando l’acqua salata del mare, rimasta prigioniera per effetto di enormi macigni staccatisi dal monte Conero a causa di una gigantesca frana, si è mescolata nel tempo a bolle d’acqua dolce emergenti dal terreno. Secondo la leggenda questi laghi potrebbero essere collegati al mare tramite dei canali sotterranei che formerebbero dei vortici in grado di risucchiare chiunque vi nuoti vicino. Nessuno infatti ha il coraggio di tuffarsi nei laghetti, che rappresentano il regno incontrastato della fauna acquatica. Pare, comunque, che siano stati visti più volte, anche se non in tempi recenti, dei germani reali morti e con il piumaggio malmesso, galleggiare nel mare li vicino, proprio come se fossero stati, improvvisamente e senza scampo, risucchiati da potenti vortici d’acqua.
nick abbrey
Per i cinesi è il luogo più bello del \"Regno di Mezzo\" ed è la meta da visitare almeno una volta nella vita. La leggenda narra che sia stato generato dalla caduta di una perla della via lattea oltre 1400 anni fa. Ma leggenda o no, è davvero un posto incantevole ... se non fosse per i migliaia e migliaia di turisti ... cinesi !!!
mariadb
Questa foto l\'ho fatta con il controluce del dispositivo :HDR1 ha unito 3 scatti in uno unico .
angelofarina
Una fantastica via Lattea sotto i miei occhi,sotto la mia tenda.Era uno dei cieli più belli che abbia mai visto nella mia vita,pur stando al buio in mezzo la Savana andava ripreso ed immortalato,e ne è valsa la pena! La notte prima una iena aveva provato ad entrare nella mia tenda,ma quella seguente non ce l'ho fatta a resistere,dovevo ricordarmi per sempre di quel cielo.Molti mi hanno chiesto in post produzione quanti scatti avessi unito,o che tecnica avessi usato.Posso solo rispondervi dicendo che ero nella Savana,avevo 2 teleobiettivi con me ma mi sono bastati.Diaframma a massima apertura F4,cavalletto ed ISO a 5000 grazie alla mia nikonD610 e poi il resto del merito ce l'ha messo l'equatore,l'altitudine elevata e la mancanza d'inquinamento luminoso ed atmosferico.Grazie a tutti in anticipo e Never Stop Dreaming While I was sleeping,up in the sky,the best I've ever seen!
mattiabonavida
Il momento d'incontro tra uomo e mondo animale, attimi unici in cui l'aria si carica di emozioni e sentimenti, unito ad un tramonto che ha fatto da sfondo ad una situazione davvero unica. Location: Lago di Toblino. (TN)
IvoMarkes
dedicata all\'amico Carlo.......................................................................................................................................................... PRALBOINO: Nel 569 Alboino, re del bellicoso popolo germanico dei Longobardi, dopo aver messo a ferro e fuoco il Friuli ed il Veneto, mosse il suo esercito alla presa prima di Mantova, poi di Brescia e delle altre città lombarde. Proprio in preparazione all\'assedio di Brescia, Alboino si accampò in un territorio posto ad una certa distanza dalla città. La località, per questo motivo, fu da quel momento chiamata Prato di Alboino, poi Prat\'Alboino ed in seguito Pralboino. Quando Desiderio, ultimo re dei Longobardi, fondò nel 758 il monastero di Leno, lo dotò di un vasto territorio, comprendente Pralboino, ed affidò ai monaci Benedettini la bonifica e la coltivazione di quelle terre. Il piccolo villaggio sorto al passaggio di Alboino, poté così svilupparsi e diventare una borgata sempre più importante. Dopo i primi duecento anni del Regno Longobardo ebbe inizio, con Carlo Magno, l\'era feudale e Pralboino fu ceduto, ai primi del novecento, dall\'Abate di Leno alla casata dei Gambara in cambio dei servigi resi al capostipite della famiglia, Ancilao, che aveva difeso le proprietà del monastero dagli attacchi degli Ungari. I Gambara ressero le sorti del paese come feudatari e signori sino al 1797, anno che segnò, ad opera di Napoleone, l\'abolizione dei diritti feudali con la caduta della Repubblica di Venezia, alla quale il territorio di Pralboino fu soggetto quasi ininterrottamente per 370 anni. Fino al 1815 Pralboino subì la dominazione Napoleonica e successivamente quella Austriaca fino al 1859. Fece poi parte del Regno d\'Italia e quindi della Repubblica dal 1946. ...da Wikipedia
irene colletti
Non disponendo di un filtro graduato ho unito due scatti, uno per ottenere il mare con effetto vellutato (f/16, 25 sec, iso 100) e l\'altro per il cielo (f/16, 1.6 sec, iso 100). Il tutto scattato con una Nikon d3100+18-55mm
fernandospirito55
costa jonica Salentina Torre Chianca (comune di Porto Cesareo) molte di queste torri di avvistamento attualmente presenti furono edificate tra il xv e il xvì secolo . .lungo le coste del Regno di Napoli e .circa ottanta solo nella Terra D''Otranto ..Furono costruite per arginare le numerose incursioni saracene e corsare e segnalare la loro minacciosa presenza a tutta la popolazione
fernandospirito55
Paesaggio campestre Salentino......pecorelle al pascolo ..e il loro guardiano.....un simpaticissimo.. Cane... Pastore... un collaboratore ..... indispensabile ..per il Pastore... per proteggere ...e tenere unito il Gregge........
robgrosso
L\'anfiteatro romano di Pola, anche detto l\'arena di Pola, è il sesto anfiteatro romano in ordine di grandezza. Fu costruito sotto il regno dell\'imperatore Augusto e come il Colosseo fu utilizzato per i giochi con gladiatori ed animali. Nel XVI secolo rischiò di essere trasferito a Venezia, ma poi per fortuna non fu spostato. Oggi viene utilizzato un po\' come l\'arena di Verona per mettere in scena spettacoli teatrali.
nick abbrey
È un regno onirico, con rovine invisibili, trulli parlanti e campi di grano che sfumano caldi in improvvise savane.
en.giuliani
Sono i fiori perfetti per esprimere un’autentica dichiarazione d’amore. Proprio per questo motivo, il significato del tulipano è proprio quello di amore vero. Una leggenda popolare, infatti, racconta che questo fiore sia nato dal sangue di un giovane che si suicidò per una delusione d’amore. Il nome deriva dal turco “tullband” che significa copricapo, turbante, proprio in virtù della forma del fiore. Il tulipano, durante il regno di Solimano il Magnifico, conobbe una forte popolarità, tanto che in Turchia, già nel corso del XVI secolo, furono creati diversi “cultivar”, molti dei quali giunti fino ai giorni nostri.
da.berri
Prime luci del mattino in Norvegia.
IvoMarkes
SOAVE..provincia di Verona ::::Per l\'epoca romana abbiamo, come testimonianza, i sepolcreti della frazione Castelletto, quello di contrada Cernìga, quello nei pressi della chiesetta della Bassanella ed altri. Inoltre alcune lapidi vennero studiate dal Mommsen. Probabilmente, vista la vicinanza, Soave era un pagus importante nei pressi della Via Postumia. Nel 932, un diacono, tale Dagilberto, fa testamento e dispone in eredità beni posti in Soave. Documento più importante è quello che attesta per la prima volta l\'esistenza del castello (934), in un secolo dove gli Ungari penetrano nell\'Europa Occidentale. In realtà è probabile che il castello sorga su un antico fortilizio romano. Nel 1029 abbiamo la Pieve di San Lorenzo segnalata tra le 48 Vicarie Foranee della Diocesi di Verona. È probabile che la chiesa fosse ubicata nel Borgo San Lorenzo, sulla strada per Monteforte d\'Alpone. Con il trattato di Campoformio (1797) cadeva la Serenissima e iniziava la dominazione austriaca che, nel 1805, ritornò francese; Soave divenne centro del Distretto della Tramigna comprendente anche Caldiero, Colognola ai Colli e Illasi. Nel 1809 ci furono scontri tra austriaci e francesi in un\'area tra Cazzano di Tramigna e Soave. Con il Congresso di Vienna (1815), il Veneto passò nel Regno Lombardo Veneto fino a quando, nel 1866, anche Soave entrò a far parte del Regno d\'Italia.
aimax
sempre un immagine in notturna di Manarola .... per questa foto volta ho unito due scatti effettuati in verticale.
mmaino
S. Rocco sugli Andossi, baluardo della fede nel profondo nord Lombardo.
EmanuelePizzi
Col Raiser - Valgardena stanco delle solite panoramiche ai paesaggi, mi sono spostato verso il cielo e senza accorgermi quando ho unito i vari scatti (è stata una dura lotta.....e la pazienza è venuta meno varie volte) mi sono ritrovato 8GB di file finale (12758x18012)
andrebaj
Le cose che il bambino ama rimangono nel regno del cuore fino alla vecchiaia. La cosa più bella della vita è che la nostra anima rimanga ad aleggiare nei luoghi dove una volta giocavamo. (K. Gibran)