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en.giuliani
Situata in Piazza del Popolo tra Via del Corso e Via di Ripetta, a nord dell’antico Campo Marzio, essa è una delle chiese “gemelle”, insieme a Santa Maria in Montesanto. La sua edificazione si deve a una leggenda che narra di un miracolo che si verificò sulle sponde del fiume di Roma. Il 20 giugno del 1325, una mamma disperata invocò la Madonna, dipinta su un muro lungo le rive del fiume, affinché salvasse il suo piccolo caduto nelle acque del Tevere. Una volta che il bambino fu messo in salvo, in ricordo dell’evento prodigioso, si decise l’edificazione di una cappella dedicata alla Vergine Maria nella quale venne collocata l’immagine miracolosa che da allora è conosciuta come Madonna dei Miracoli. Tale dipinto, posto sopra l’altare maggiore, è una copia realizzata nel cinquecento il cui originale si trova nella Chiesa di San Giacomo in Augusta in Via del Corso. A destra, nella cappella di S. Giuseppe, è collocata una statua della Madonna di Bétharram, copia eseguita da Gino Mazzini di un'opera realizzata da Alessandro Renoir il cui originale si trova in Francia, nel Santuario Nostra Signora di Bétharram.
Colotto Giuliano
WS con Luca Gino, Alfonso della Corte
ginodileo
Lampedusa Porto nuovo
fender81
maledetti Pink Floid, che dividono la mente e ti fanno discutere con te stesso,sdoppiato. Quello che sei e quello che vuoi essere,quello che dici e quello che pensi. E in fondo so benissimo chi ha ragione, tra i due contendenti, e chi sta recitando la commedia, ed ecco che arrivano angosce e rimorsi, come la carica dei 101. Pappagalli Verdi Gino Strada
stefano_fiori
Il quartiere Coppedè è un complesso di 26 palazzine e 17 villini che sorge tra la Salaria e la Nomentana. Un “arcone” riccamente decorato che congiunge i due palazzi degli ambasciatori, dal quale scende un grande lampadario in ferro battuto, definisce l’ingresso del quartiere realizzato, tra il 1913 e il 1926, dall’eclettico architetto Gino Coppedè, da cui prende il nome.
Etneo71
Natura Viva! Emozioni! @etneo71 Mignattaio (Plegadis falcinellus) Sarà vero che il colore è solo luce E la luce è la speranza E che siamo noi la speranza Camminando noi verso il sole Dentro il sole che salirà (Gino Paoli) Luce, colore e suoni nel bellissimo incontro con il mignattaio per i miei migliori saluti di Buon Weekend!!! Fotografata con: Nikon Z9 & Nikkor 180-600mm
blusweet
Monumento al Ciclista nel 1973 si possono ammirare la stele di Fausto Coppi, del 1960, quella del Rettore Don Ermelindo, del 1985, il Cippo a Vincenzo Torriani del 1996 e la stele a Gino Bartali del 2000.
chiarafrisenna
Castelforte è un villaggio salentino, appartenente al comune di Racale, ma situato vicino all'abitato di Taviano. Attualmente abbandonato, venne ideato e realizzato a partire dal 1946, per volontà del tavianese Gino Giannì. Realizzato per la protezione della madre e del bambino, il villaggio divenne successivamente un centro di servizio per gli anziani ed i giovani in difficoltà. Il complesso architettonico si presenta con forme e colori fiabeschi e richiama fortemente lo stile medievale.
vittorio.cucini
buono da leccarsi i baffi
mapi2008
Piazza Mincio, centro del "quartiere Coppedè" che in effetti quartiere non è; un gruppo di palazzine e villette progettate e costruite dall'architetto Gino Coppedè nel quartiere Trieste (RM) intorno al 1920. Unico esempio di stile architettonico Liberty-eclettico nella Capitale.
leonardoguazzo
Gli architetti Luigi Figini e Gino Pollini che tra il 1940 e il 1942 realizzarono per Olivetti un complesso di sette case per famiglie numerose costruzioni a forma di parallelepipedi, tetto piano e pareti esterne bianche. Un vero e proprio omaggio all’architettura razionalista.
leonardoguazzo
Ivrea: Gli architetti Luigi Figini e Gino Pollini che tra il 1940 e il 1942 realizzarono per Olivetti un complesso di sette case per famiglie numerose costruzioni a forma di parallelepipedi, tetto piano e pareti esterne bianche. Un vero e proprio omaggio all’architettura razionalista.