Risultato della ricerca: digradante,
BATTAGLIA59LUCIANO
In una nebbiosissima mattinata autunnale ho fotografato il famosissimo boschetto di cipressi della Val d\'Orcia usando un filtro digradante arancio...la mia dannata e personalissima versione dei Triboli.
claudio-rossi
Nizza, alba. D700 nikkor 16-35 + digradante www.rossiclaudio.net
shadowman!!
unga esposizione di 75secondi, focale 10mm, diaframma F/11, ISO 200, è stato utilizzato un filtro neutral density di 10 stop e un filtro neutral density digradante di 3 stop per la parte superiore
claudio-rossi
Nizza, alba. D700 nikkor 16-35 + digradante www.rossiclaudio.net
Matteo Morino
Nikon d800 con Zeiss Distagon 18 f3.5 ZF.2, filtro digradante. Unione di due scatti
faxus
Luca Trazzi - Cortile d’Onore Università degli Studi di Milano. Una struttura camaleontica, che cambia al variare del punto di vista, si mette in relazione con l’ambiente e il trascorrere del tempo. K?chu è espressione della tensione tra materiale e immateriale e il suo nome significa “pilastri di luce“. Si compone di 1160 lamine in alluminio da 3 metri per 7 cm di larghezza che, assemblate tra di loro, raggiungono un’altezza complessiva di 12 metri. La sola torsione degli elementi rende la composizione architettonica incorporea e in relazione variabile con il contesto. Realizzate con il materiale giapponese Fortina produced by Toppan, le lamine, rivestite solo da un lato con pellicole effetto legno e metallo, vengono a creare giochi cromatici e chiaroscurali sulla superficie interna ed esterna dell’installazione. Luca Trazzi mette in scena, con il linguaggio della trasparenza, della leggerezza e della forza che da esse deriva, l’identità giapponese di Fortina produced by Toppan. Ne interpreta anche la qualità materica, la vastità e il potenziale dei prodotti. L’installazione interagisce anche con la luce. Quella naturale, incidendo differentemente nelle ore del giorno, ne cambia la percezione, mentre quella artificiale, incassata ai piedi della base, radente e digradante sulla superficie esterna, smaterializza progressivamente il volume dell’opera che risulta evanescente, fisica ma in continuo mutamento.
southernman
Ancora parco di Veio; prova filtro digradante Lightroom
Maricetta
L’Antico Stabilimento Balneare di Mondello, costruito a palafitta sul mare, è stato progettato dall’architetto Rudolf Stualker (il lavoro era stato originariamente pensato per la città di Ostenda, in Belgio, ma venne spostato nella località di Mondello a causa della maggior bellezza del paesaggio di quest’ultima: obiettivamente, volete veramente mettere a paragone Mondello con Ostenda? Tsè!). L’edificio, unico nel suo genere, rappresenta una delle opere architettoniche in stile Art Nouveau più belle d’Europa. La realizzazione del progetto fu affidata all’impresa di Giovanni Rutelli, che riuscì a costruire un edificio resistente all’azione corrosiva dell’acqua e della salsedine, ultimando i lavori nel 1912. Lo Stabilimento Balneare di Mondello, fu inaugurato il 15 Luglio 1913. Tuttavia non tutti conoscono la triste storia che c’è dietro ai progetti di bonifica dell’area di Mondello, che vede protagonista l’ingegnere milanese Luigi Scaglia. Egli, giunto a Palermo nel 1906 per seguire la Targa Florio, si innamorò di Mondello, e vedendo in esso qualcosa di ben più importante dei primi stabilimenti balneari estivi costruiti in legno, presentò al Comune di Palermo i suoi progetti (linee tramviarie che avrebbero collegato la città a Mondello, una serie di villette, uno stabilimento balneare permanente), accompagnati da una nota di entusiasmo, nella quale si leggeva: «Il fine precipuo, o Signori, che si propone di raggiungere la Società che io ho l’onore di rappresentare, è quello di exploiter Mondello. Chi ha veduto una volta sola questo lembo di paradiso non può non chiedersi meravigliato come mai esso non sia il ritrovo quotidiano di quanti cercano nella visione del Bello ristoro e conforto. Nessun pittore ebbe mai nella sua tavolozza tanta varietà di verde quanto ne offre all’occhio estasiato l’immenso bosco di agrumi, di ulivi, di carrubbi che circonda, digradante al mare, il bel golfo turchino, specchiantesi in un cielo più turchino, chiuso tra il superbo monte Gallo e il nostro Pellegrino, sacro al poeta». Nonostante tutto, l’amministrazione comunale affidò lo sfruttamento della zona costiera alla società “Les Tramways de Palerme” (oggi è conosciuta come “Mondello Immobiliare Italo Belga S.A.” ed è concessionaria della spiaggia di Mondello). Per questo motivo, nel 1914, ultimati i lavori di questa società, e inaugurato lo Stabilimento Balneare, l’imprenditore Luigi Scaglia, probabilmente amareggiato dal voltafaccia del Comune di Palermo e dei suoi progetti andati in fumo, pone fine alla sua esistenza con il suicidio. (Tratto dal sito LaLaPa)
dida96
Il Pizzo Deta, alto 2041 metri, è la seconda cima più elevata della catena dei monti Ernici. Sulla sua cima passa il confine tra l\'Abruzzo e il Lazio. Il versante nord si presenta con un ripido pendio digradante sulla sottostante Valle Roveto, caratterizzato proprio sotto la cima da un antico circo glaciale che dà inizio al vallone di Peschiomacello, sopra San Vincenzo Valle Roveto. Il versante a ovest invece è legato tramite una cresta al monte Pratillo (2007 metri) e successivamente al monte del Passeggio (2064 metri), la vetta più elevata degli Ernici. Al di sotto di queste cime si trova il vallone del Rio, che sovrasta il paese di Rendinara, sempre in Val Roveto. Informazioni fotocamera Dispositivo: Nikon D3100 Obiettivo: VR 55-200mm F/4-5,6G Lunghezza focale: 75mm Modo messa a fuoco: AF-A Modo area AF: Dinamica, 3D VR: ON Diaframma: F/5,6 Tempo di posa: 1/1600sec. Modo di esposizione: Manuale Comp. esposiz.: +0,7EV Taratura fine esposimetro: Misurazione: Matrix Sensibilità ISO: ISO 200
CZPhoto
Un mare in tempesta e un cielo minaccioso enfatizzato da un filtro digradante fanno da cornice ad una mbarca rossa abbandonata nella sabbia.
Fabio Blanco
scatto eseguito con cavalletto e fotografo in acqua, con polarizzatore e filtro digradante neutro, tempo lungo.
Andrea Moro
Lo scorrere del tempo, la bellezza degli elementi naturali, un'atmosfera fresca e coinvolgente.