Risultato della ricerca: Ruggito
vinci62
accarezzo le curve e i tornanti con il mio fedele motore e con il suo ruggito appago i miei timpani. Di fronte al Sebino sfioro la ghiera del mio obiettivo e appago i miei occhi con tanta bellezza. Il sole lancia scintille che trafiggono la bruma evidenziando minuscoli punti di vita. E\' solo mattina, è solo l\'inizio del giorno...
en.giuliani
Questi maestosi pilastri di pietra calcarea, che si innalzano dall’oceano australe e sono la principale attrazione del Port Campbell National Park, 10-20 milioni di anni fa erano collegati alle scogliere del continente. Le onde e il vento hanno scavato grotte nelle scogliere, plasmandole, quindi, in arcate e, infine, in pilastri alti fino a 45 metri. La forza degli elementi ha continuato a erodere queste colonne a una velocità di circa due centimetri l’anno. Oggi restano solo otto pilastri e alcuni, negli ultimi anni, hanno risentito particolarmente della forza del vento. Il cosiddetto London Arch era parte di un ponte naturale a due arcate, ma nel 1990 l’arco più prossimo alla riva ha ceduto; un altro degli Apostoli, alto 50 metri, è crollato nel 2005. Ammirando il litorale battuto da venti ululanti e scalfito da onde enormi, si prova una sensazione inebriante mentre il ruggito dei soffioni nella roccia risuona tra la schiuma creata dal frangersi dell\'oceano contro i pilastri di roccia. Nelle giornate più calme, i Dodici Apostoli si trasformano: da forme oscure che incutono timore quando all’ombra, a colonne preistoriche di un giallo caldo quando accarezzati dai raggi del sole. Gli scalini, detti Gibson Steps, scendono per 70 metri lungo la scogliera fino a raggiungere la sabbia, dove ci si sente infinitamente piccoli innanzi a queste immani torri di roccia.
sassopiatto
il ruggito del felino....
pepi66
... oopps .. lo sbadiglio del micione ..
Pater84
Giocando con un bel gattino al porto di ostia. Nikon D7000 + Nikkor 300 mm F/4
andrea polvicino
“… nel 1911, in Perù, un esimio professore di storia dell’Università di Yale abbandonò le sue ricerche in una valle a nordovest di Cuzco per attraversare l’umida foresta pluviale e raggiungere una montagna che svettava a circa 2400 metri sul livello del mare. Là, oltre il ruggito del fiume Urubamba, trovò un’antica cittadella di pietra; terrazze scolpite, templi e tombe, costruzioni di granito e pareti levigate ricoperte di vegetazione e rampicanti. Hiram Bingham si era imbattuto in Machu Picchu. “Quelli di Machu Picchu potrebbero essere i resti più grandi e importanti scoperti in Sud America dal tempo della conquista spagnola” scrisse nell’edizione 1913 del National Geographic. Ma le sue parole erano fuorvianti. Bingham non aveva “scoperto” Machu Picchu, lo aveva forse portato all’attenzione del mondo occidentale. Le prime notizie dirette su visitatori delle rovine di Machu Picchu indicano, infatti, che Agustín Lizárraga, un proprietario terriero locale giunse sul posto il 14 luglio 1902 alla guida di alcuni conterranei. Un graffito su uno dei muri del Tempio delle Tre Finestre lo prova …”
Aria.nuova
specie : thomisus onustus
magiottouno
Il risveglio della "Tigre"
andrea polvicino
“… nel 1911, in Perù, un esimio professore di storia dell’Università di Yale abbandonò le sue ricerche in una valle a nordovest di Cuzco per attraversare l’umida foresta pluviale e raggiungere una montagna che svettava a circa 2400 metri sul livello del mare. Là, oltre il ruggito del fiume Urubamba, trovò un’antica cittadella di pietra; terrazze scolpite, templi e tombe, costruzioni di granito e pareti levigate ricoperte di vegetazione e rampicanti. Hiram Bingham si era imbattuto in Machu Picchu. “Quelli di Machu Picchu potrebbero essere i resti più grandi e importanti scoperti in Sud America dal tempo della conquista spagnola” scrisse nell’edizione 1913 del National Geographic. Ma le sue parole erano fuorvianti. Bingham non aveva “scoperto” Machu Picchu, lo aveva forse portato all’attenzione del mondo occidentale. Le prime notizie dirette su visitatori delle rovine di Machu Picchu indicano, infatti, che Agustín Lizárraga, un proprietario terriero locale giunse sul posto il 14 luglio 1902 alla guida di alcuni conterranei. Un graffito su uno dei muri del Tempio delle Tre Finestre lo prova …”
gliamicidisimo
Un piccolo bestione di circa 74 kg in modalità VOLANTE.