Mi piace citare in questi momenti la canzone di Pierangelo Bertoli "a muso duro", un inno alla determinazione. Nella sua lirica il messaggio: "E adesso che farò, non so che dire... e ho freddo come quando stavo solo... ho sempre scritto i versi con la penna... non ordini precisi di lavoro.
Ho sempre odiato i porci ed i ruffiani... e quelli che rubavano un salario... i falsi che si fanno una carriera...con certe prestazioni fuori orario... Canterò le mie canzoni per la strada... ed affronterò la vita a muso duro... un guerriero senza patria e senza spada... con un piede nel passato... e lo sguardo dritto e aperto nel futuro.
Ho speso quattro secoli di vita... e ho fatto mille viaggi nei deserti...
perchè volevo dire ciò che penso... volevo andare avanti ad occhi aperti... adesso dovrei fare le canzoni... con i dosaggi esatti degli esperti... magari poi vestirmi come un fesso... per fare il deficiente nei concerti".
Attuale come non mai... alla fine il suo riscatto lui lo ha avuto.
Grazie a tutti per il passaggi e per il commento lasciato... sono migrato altrove per il momento, in attesa di eventi "normalizzanti"... per questo mi vedrete con minore assiduità.
A presto, comunque!
P.
Una striscia di fiori - o di sangue.
La gioia di tener la schiena diritta - e la fatica di resistere
La soddisfazione nel dire "non ci sto" - e la solitudine delle battaglie in prima persona
nè colore - nè B/N
Ciao
A presto, comunque!
P.
La gioia di tener la schiena diritta - e la fatica di resistere
La soddisfazione nel dire "non ci sto" - e la solitudine delle battaglie in prima persona
nè colore - nè B/N
g
Ciao Fulvio
Un saluto
Paolo