Ci passo spesso per Via Flaminia, poco dopo Piazzale delle Belle Arti, ed ogni volta rabbrividisco.
Roma è piena di chiese e monumenti costretti nel tempo all'interno di una struttura urbana compressa, spesso di natura medievale. Si cammina tra i vicoletti e ad un certo punto si vede una facciata più ricca, o un fianco sagomato diversamente. Si scoprono pian piano gioielli nascosti ad una vista completa, maestosa. Se ne scoprono le parti, le aggiunte, gli accavallamenti. Una finestra con i panni stesi si apre accanto ad una cupola azzardata e spesso bizzarra, frutto di fantasie di artisti rinascimentali e barocchi.
Ma questa chiesa è diversa. Anzi è stata resa diversa da una politica urbana scellerata, attenta spesso alle sole esigenze del trasporto, privato o pubblico che sia.
Resa diversa nel tempo, sì, perchè la sua nascita è illustre. Sant'Andrea (detta) del Vignola, solo detta, perchè non se ne conosce esattamente l'artista, ma si presume che il suo disegno venga dalla mano, o quantomeno dalla scuola del Vignola, grande architetto rinascimentale.
Nascita illustre, ma ora in agonia, direi quasi morta.
Vi mostro un po' di foto fatte nei giorni scorsi. Devo essere sincero, ho avuto grandi difficoltà, non trovavo i punti di ripresa giusti, sempre troppo di scorcio per rappresentare quel che volevo, sempre qualcosa che passava davanti veloce, più grande di me, di noi, di lei, la povera chiesa di Sant'Andrea del Vignola.
Foto non di qualità, fatte anche con un po' di rabbia, ed in silenzio affinchè possiate giudicare da soli...
Le foto sono tante lo so, ma su ognuna ci sarebbe qualcosa da dire. E ne avrei da dire sul perchè di certe operazioni, sulle strade, sulle metro, sulle tramvie, sulle cancellate e sui terrapieni...
Ma ora non ho voglia e forza per farlo.