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F.Giuffra
Per avere foto nitide non basta comprare e portarsi sulla schiena l'ultimo corpo macchina e le lenti più pesanti e luminose. Bisogna saper chiudere abbastanza il diaframma per avere sufficiente profondità di campo ma senza sconfinare nella diffrazione, saper usare un tempo abbastanza veloce da evitare il (micro)mosso e la sensibilità iso più bassa possibile per evitare che il rumore si sovrapponga ai dettagli, e compiere queste scelte non è facile perché dipendono tutte dall'ingrandimento. Se io prendo una foto mossa e sfuocata continuando a rimpicciolirla ad un certo punto diverrà nitida, viceversa se ingrandisco senza limiti una foto perfetta.

Quindi per fare una foto è necessario sapere a che ingrandimento verrà vista: magari io posso fare un paesaggio a mano libera se devo spedirlo come cartolina o e-mail a mia zia ma dovrò usare il cavalletto se mi servirà un grosso poster. L'ideale sarebbe eseguire la foto alla massima qualità possibile ma senza andare oltre altrimenti sarebbe impossibile scattare perché non si può chiudere il diaframma e accorciare i tempi all'infinito, nemmeno andando sul sole.

Ma con il digitale conosciamo esattamente la risoluzione massima del sensore oltre la quale non si può andare, quindi l'ingrandimento massimo a cui si potrà vedere la foto. Ingrandendo oltre il 100% vedrò meglio da lontano ma non appariranno nuovi dettagli, non cambierà il circolo di confusione e la profondità di campo, l'air disk e la diffrazione, ecc.

Quella che cambia è la risoluzione dei vari sensori Nikon e la loro dimensione, ma in pratica ci sono solo pochi gruppi di reflex Nikon, quelle da 6 mpix, quella da 10-12 Mpix e quella Fx, che per ora è solo da 12 Mpix. Quindi sarebbe possibile, per qualche cranio del forum, calcolare per ogni gruppo quale è l'air disk, ovvero sino a che diaframma possiamo chiudere senza incappare nella diffrazione, quale è il valore del circolo di confusione indispensabile per programmare la profondità di campo e decidere quale diaframma usare, ecc.

Per esempio la diffrazione della d3 è minore della D2, non perché cambi la dimensione del buco attraverso cui passa la luce che è lo stesso, ma perché i pix sono più grandi, quindi con la D3 posso chiudere di più il diaframma rispetto alla D2 o D200 ma meno che in una medio formato. Se uscisse una D3x con più pix potrei chiudere meno o sarei soggetto ad una maggior perdita di nitidezza. Sarebbe bello calcolare quanti stop si perdono in profondità di campo.

Ora spero solo di essermi spiegato bene... e di non aver detto troppe castronerie!
rolubich
Prova a dare un'occhiata a questo link:

http://www.cambridgeincolour.com/tutorials...photography.htm

Questo sito secondo me è uno dei migliori per capire tante cose su ottica, tecnica fotografica, sensori ed altro. Veramente fatto bene e molto chiaro, purtroppo è in inglese.



LucaCorsini
QUOTE(rolubich @ May 9 2008, 12:58 AM) *
Prova a dare un'occhiata a questo link:

http://www.cambridgeincolour.com/tutorials...photography.htm

Questo sito secondo me è uno dei migliori per capire tante cose su ottica, tecnica fotografica, sensori ed altro. Veramente fatto bene e molto chiaro, purtroppo è in inglese.

Sito spettacolare !
Peccato che in italiano non si trovino cose simili ...
_Led_
QUOTE(F.Giuffra @ May 9 2008, 12:06 AM) *
Per avere foto nitide ...


Senza fare grossi calcoli, a parità di campo inquadrato e a parità di megapixel, lo stop che si perde sul DX per effetto della diffrazione lo si riguadagna con la maggiore profondità di campo dovuta all'uso di focali più corte.

Esempio pratico: se per la nitidezza ottimale di una certa scena inquadrata con un 15mm devo utilizzare un diaframma f/16 con la D3, per la stessa scena potrò usare un f/11 a 10mm con la D300 ottenendo più o meno la stessa nitidezza (più o meno perché poi entra in gioco anche il MTF della lente).

Cioé quello che è un indubbio svantaggio del DX nel caso di utilizzo di corte profondità di campo per fuoco selettivo diventa un vantaggio quando cerco la massima profondità di campo.
_Led_
QUOTE(F.Giuffra @ May 9 2008, 12:06 AM) *
Per avere foto nitide ...


Senza fare grossi calcoli, a parità di campo inquadrato e a parità di megapixel, lo stop che si perde sul DX per effetto della diffrazione lo si riguadagna con la maggiore profondità di campo dovuta all'uso di focali più corte.

Esempio pratico: se per la nitidezza ottimale di una certa scena inquadrata con un 15mm devo utilizzare un diaframma f/16 con la D3, per la stessa scena potrò usare un f/11 a 10mm con la D300 ottenendo più o meno la stessa nitidezza (più o meno perché poi entra in gioco anche il MTF della lente).

E' chiaro che per una ipotetica D3x con la stessa densità di pixel della D300 (quindi circa 24 Mpx) rispetto alla D3 hai solo lo svantaggio della maggiore diffrazione e sarai costretto ad aprire di uno stop per evitarla.
Direi che il limite per non avere alcun effetto visibile con una D3x dovrebbe essere tra f/11 ed f/16.

pocico
la pdc dipende solo da rapporto di ingrandimento e da diaframma utilizzato. le macchine dx a formato ridotto hanno una maggior profondità di campo in quanto a parità di dimensioni di rappresentazione finale del soggetto si possono utilizzare rapporti di ingrandimento inferiori. purtuttavia a sfavore delle macchine dx gioca il fatto che si fa sentire maggiormente l'effetto del circolo di confusione in quanto è necessario un maggior ingrandimento del file per ottenere una stampa che abbia le stesse dimensioni di una macchina a formato pieno. ovviamente tutto questo non ha una grande influenza nella foto tradizionale, un po' di più in macro, anche se la maggior pdc delle macchine fx viene quasi integralmente assorbita dalla maggior nitidezza delle macchine pieno formato.
giannizadra
Il più bravo fotografo che ho conosciuto, Fabrizio, di matematica non capisce nulla.
In compenso, ottiene sempre foto nitide e usa in ogni occasione il diaframma più appropriato.

Dice di aver letto solo un semplice manuale/base di tecnica fotografica.
E qualche articolo divulgativo di fotografia digitale.
Di avere scattato molto, e di avere imparato di volta in volta dai suoi errori.

Un manuale sicuramente ce l'hai, ed errori da cui imparare dovresti averne a disposizione, come tutti.
Fossi in te, comincerei da lì, dai fondamentali.
Prima della meccanica quantistica vengono le tabelline. wink.gif

lucaoms
QUOTE(giannizadra @ May 9 2008, 10:23 AM) *
Il più bravo fotografo che ho conosciuto, Fabrizio, di matematica non capisce nulla.
In compenso, ottiene sempre foto nitide e usa in ogni occasione il diaframma più appropriato.

perche' dici che non capisco neinte di matematica gianni?? messicano.gif messicano.gif
scherzi a parte, fabrizio ogni tanto ti fai prendere da dubbi amletici , tali da pensare che prima di fare uno scatto servano minuti di calcoli e controlli
qualcuno diceva che è tutto relativo, certo che il diaframma piu approrpiato ti aiuta, ma anche li si puo variare sul tema...il diaframma molto aperto ed un soggetto staccato dal piano fanno si che il forte sfocato dello sfondo dia l'idea che il soggetto sembri piu nitido, propio in virtu del forte stacco a dispetto dello sfondo
ho capito che il tuo ragionamento non verte su questo, ma il risultato e quello che suscita lo stesso, credo siano il metro di misura......
quindi sono anche io per....un po di basi fotografiche, tanto cuore/passione....e quando ne abbiamo il time anche un po di calcoli
Luca
smart
QUOTE(F.Giuffra @ May 9 2008, 12:06 AM) *
Per avere foto nitide non basta comprare e portarsi sulla schiena l'ultimo corpo macchina e le lenti più pesanti e luminose. Bisogna saper chiudere abbastanza il diaframma per avere sufficiente profondità di campo ma senza sconfinare nella diffrazione, saper usare un tempo abbastanza veloce da evitare il (micro)mosso e la sensibilità iso più bassa possibile per evitare che il rumore si sovrapponga ai dettagli, e compiere queste scelte non è facile perché dipendono tutte dall'ingrandimento. Se io prendo una foto mossa e sfuocata continuando a rimpicciolirla ad un certo punto diverrà nitida, viceversa se ingrandisco senza limiti una foto perfetta.

Quindi per fare una foto è necessario sapere a che ingrandimento verrà vista: magari io posso fare un paesaggio a mano libera se devo spedirlo come cartolina o e-mail a mia zia ma dovrò usare il cavalletto se mi servirà un grosso poster. L'ideale sarebbe eseguire la foto alla massima qualità possibile ma senza andare oltre altrimenti sarebbe impossibile scattare perché non si può chiudere il diaframma e accorciare i tempi all'infinito, nemmeno andando sul sole.

Ma con il digitale conosciamo esattamente la risoluzione massima del sensore oltre la quale non si può andare, quindi l'ingrandimento massimo a cui si potrà vedere la foto. Ingrandendo oltre il 100% vedrò meglio da lontano ma non appariranno nuovi dettagli, non cambierà il circolo di confusione e la profondità di campo, l'air disk e la diffrazione, ecc.

Quella che cambia è la risoluzione dei vari sensori Nikon e la loro dimensione, ma in pratica ci sono solo pochi gruppi di reflex Nikon, quelle da 6 mpix, quella da 10-12 Mpix e quella Fx, che per ora è solo da 12 Mpix. Quindi sarebbe possibile, per qualche cranio del forum, calcolare per ogni gruppo quale è l'air disk, ovvero sino a che diaframma possiamo chiudere senza incappare nella diffrazione, quale è il valore del circolo di confusione indispensabile per programmare la profondità di campo e decidere quale diaframma usare, ecc.

Per esempio la diffrazione della d3 è minore della D2, non perché cambi la dimensione del buco attraverso cui passa la luce che è lo stesso, ma perché i pix sono più grandi, quindi con la D3 posso chiudere di più il diaframma rispetto alla D2 o D200 ma meno che in una medio formato. Se uscisse una D3x con più pix potrei chiudere meno o sarei soggetto ad una maggior perdita di nitidezza. Sarebbe bello calcolare quanti stop si perdono in profondità di campo.

Ora spero solo di essermi spiegato bene... e di non aver detto troppe castronerie!


questo è l'ultimo dei problemi che un fotografo si pone
gciraso
Devo dire che non ho capito molto del discorso, certamente per mia cronica ignoranza. Devo anche dire che questi problemi non me li sono mai posti. In genere uso il diaframma che ritengo serva meglio sia a fini compositivi che tecnici; uso l'ottica che in quel momento mi serve per avere un certo risultato (che se poi non viene è sola ed esclusiva insipienza mia). Uso la macchina fotografica che mi permette di fare quello che desidero di più. Per tutto il resto provo ed imparo dagli errori. Sarà anche perchè non stampo foto piccole e quindi se c'è il mosso, micro o macro che sia (e questo non è voluto da me) me ne accorgo subito, come pure mi accorgo dalla stampa, se la foto funziona o no. Questo è un mio limite, non riesco a capire una foto a monitor, devo stamparla.
Per il resto: si sa che la diffrazione avviene con diaframmi molto chiusi, si cerca di non usarli. Sulle lenti pesanti e luminose, non è detto che siano le più nitide (perlomeno non per quei motivi). Ma sono sicuro di una cosa: per fare una foto non è necessario sapere a che ingrandimento verrà vista, quello che conta è un buon soggetto, una inquadratura ed una composizione corretta, una esposizione perfetta.
Quando avevo la D100 facevo tranquillamente i 60x40 anche con 6 "soli" mpx, adesso continuo a fare i 60x40 con il doppio dei pixel, e la differenza certo che si vede, ma non è poi così eclatante. Mentre a livello di dettaglio è molto più notevole la differenza tra il sensore della D3 e quello del dorso digitale (22), ma devi stampare a dimensioni enormi.
Adesso basta perchè se no la prosima volta che esco a fotografare mi devo portare la calcolatrice e mi sa che non scatto più rolleyes.gif

Saluti

Giovanni
Massimo.Novi
QUOTE(F.Giuffra @ May 9 2008, 12:06 AM) *
Per avere foto nitide non basta comprare ....


Ciao

Ma perchè non fate mai tutti questi calcoli sulle stampanti?

Da loro dipende molto della resa finale!

Capisco che Nikon non le fabbrica.

Ma nondimeno...

A proposito, ciascun produttore di obiettivi ha un suo circolo di confusione definito e ciascuna macchina un proprio filtro AA. Che facciamo, li cataloghiamo? E poi a che distanza l'occhio "vede" l'ingrandimento?

La qualità è quella che il produttore VI fabbrica e VI vende. Quella è disponibile, a meno di non farsi la reflex in casa.

Quindi, visto che bastano pochi ritocchi di PS per distruggere qualsiasi obiettivo e qualsiasi sensore, lasciate stare e fate foto "espressive"! Vedrete che se l'autofocus funziona bene vi verranno nitide!

Saluti


F.Giuffra
Chi non è interessato a capire il perché delle cose o avere la predicibilità dei risultati nella situazioni più svariate può andare a fare a fare pratica a spasso invece di perdere tempo a leggere i post tecnici e teorici. Sicuramente è più divertente, lo so.

Il sito, anche se in inglese, è molto interessante, ma i risultati che si ottengono mi lasciano un po' perplesso: diffrazione anche a F 1,4??? messicano.gif Come si dice in gergo: looolllissimo! .

Clicca per vedere gli allegati

Se io indico un ingrandimento molto spinto pure a F 1,4 ottengo problemi di diffrazione con una FF da 12 mpix. Questo magari sarebbe vero se io avessi una pellicola con una grana infinitamente piccola, ma nella realtà la mia grana sono 12 mpix e basta, quindi per quanto io ingrandisca i dettagli non cresceranno oltre il limite dato dal sensore, quindi anche le imperfezioni, come quelle date dalla diffrazione, non cresceranno oltre un certo livello, che il programma però non ci indica.
Francesco Martini
QUOTE(rolubich @ May 9 2008, 12:58 AM) *

..... blink.gif ................

....e io che ho sempre fatto "clik"... e basta....... ph34r.gif
....pero' le foto nitide mi vengono lo stesso..... laugh.gif
Francesco Martini
rolubich
QUOTE(Francesco Martini @ May 9 2008, 06:06 PM) *
....e io che ho sempre fatto "clik"... e basta....... ph34r.gif
....pero' le foto nitide mi vengono lo stesso..... laugh.gif
Francesco Martini


Verissimo, le tue foto sono molto belle e nitide e non serve sapere tutto sulla diffrazione per farle così.

Però a me interessa molto conoscere i fenomeni e la teoria che ha a che fare con la fotografia, non perchè penso che ciò migliori il livello delle mie foto (se non in minima parte), ma semplicemente perchè sono argomenti che mi incuriosiscono e mi diverto ad approfondirli. Penso che questo dipenda dalla mia formazione scientifica e dal fatto che fotograficamente sono nato con il digitale.

Certo non avrei scattato tutte le foto di prova e di test degli obiettivi che ho fatto se avessi dovuto svilupparle!
rolubich
QUOTE(F.Giuffra @ May 9 2008, 05:59 PM) *
Chi non è interessato a capire il perché delle cose o avere la predicibilità dei risultati nella situazioni più svariate può andare a fare a fare pratica a spasso invece di perdere tempo a leggere i post tecnici e teorici. Sicuramente è più divertente, lo so.

Il sito, anche se in inglese, è molto interessante, ma i risultati che si ottengono mi lasciano un po' perplesso: diffrazione anche a F 1,4??? messicano.gif Come si dice in gergo: looolllissimo! .

Clicca per vedere gli allegati

Se io indico un ingrandimento molto spinto pure a F 1,4 ottengo problemi di diffrazione con una FF da 12 mpix. Questo magari sarebbe vero se io avessi una pellicola con una grana infinitamente piccola, ma nella realtà la mia grana sono 12 mpix e basta, quindi per quanto io ingrandisca i dettagli non cresceranno oltre il limite dato dal sensore, quindi anche le imperfezioni, come quelle date dalla diffrazione, non cresceranno oltre un certo livello, che il programma però non ci indica.


Certo che hai proprio voluto forzare le cose! rolleyes.gif
Guarda che i MP non intervengono nel calcolo basato sulle dimensioni di stampa, intervengono se vuoi fare il calcolo basato sulla visualizzazione a monitor che ottieni spuntando il quadratino.
Nei due paragrafi sotto il programma è spiegato tutto.


gciraso
QUOTE(F.Giuffra @ May 9 2008, 05:59 PM) *
Chi non è interessato a capire il perché delle cose o avere la predicibilità dei risultati nella situazioni più svariate può andare a fare a fare pratica a spasso invece di perdere tempo a leggere i post tecnici e teorici. Sicuramente è più divertente, lo so.
..........

Non è questione di non volere capire i perchè delle cose o avere la predicibilità dei risultati, dato che non potrai mai sapere come funziona ad esempio, il matrix della tua D3. Con un po' di esperienza si intuisce che cosa verrà fuori nelle singole situazioni ed a questo punto, l'interesse "teorico" del perchè, per lo meno a me, sinceramente viene meno. Quanto al perdere tempo a leggere questi post "tecnici" o "teorici" che dir si voglia, ti prego di tenere conto che ognuno del suo tempo ci fa quello che vuole.
Sono d'accordo con Manovi quando sottolinea i problemi della stampante: questo ovviamente se le foto si stampano, diversamente non sono foto (sempre a mio parere), ma una illusione elettronica.

Saluti

Giovanni
F.Giuffra
QUOTE(gciraso @ May 9 2008, 07:48 PM) *
Sono d'accordo con Manovi quando sottolinea i problemi della stampante: questo ovviamente se le foto si stampano, diversamente non sono foto (sempre a mio parere), ma una illusione elettronica.

Ho un monitor da 30", 4 milioni di pix, è circa come una stampa A2, ma ha molte più sfumature e luminosità della carta. Sarà pure una illusione, ma mi piacerebbe farti vedere come è bella... e comoda. Se passi da Rapallo (GE) telefonami.
giannizadra
QUOTE(F.Giuffra @ May 9 2008, 07:54 PM) *
Ho un monitor da 30", 4 milioni di pix, è circa come una stampa A2, ma ha molte più sfumature e luminosità della carta.


Motivo in più per tentare di farle nitide, direi... rolleyes.gif

Quanto al paragone con la carta, secondo me dovresti decidere se il tuo hobby è la fotografia o la televisione. smile.gif
-missing
QUOTE(F.Giuffra @ May 9 2008, 12:06 AM) *
Per avere foto nitide non basta comprare e portarsi sulla schiena l'ultimo corpo macchina e le lenti più pesanti e luminose...

No di certo.
Infatti si possono ottenere foto perfettamente nitide anche con macchine ed obiettivi di 40 anni fa.
Ed ora come allora la ricetta è semplicissima: cavalletto fermo (sturdy tripod), alzo preventivo dello specchio (se possibile), iperfocale e scatto remoto. What else?

Ah, dimenticavo: se non c'è vento è molto meglio.
gciraso
QUOTE(F.Giuffra @ May 9 2008, 07:54 PM) *
Ho un monitor da 30", 4 milioni di pix, è circa come una stampa A2, ma ha molte più sfumature e luminosità della carta. Sarà pure una illusione, ma mi piacerebbe farti vedere come è bella... e comoda. Se passi da Rapallo (GE) telefonami.

Ho anch'io un monitor da 30", ed anche una stampante che fa l'A1 per il verso giusto e l'A0 per il lato corto. Non sono d'accordo sulle sfumature di colore del monitor a fronte di una stampa come si comanda. E' ovvio che è più luminosa, essendo retroilluminato, ma sul monitor restano fantasmi elettronici, non fotografie rolleyes.gif

Saluti

Giovanni
armus
Essendo privo di conoscenza tecnica concordo con Gannizadra e gciraso. Isola.gif
F.Giuffra
QUOTE(gciraso @ May 9 2008, 09:55 PM) *
Ho anch'io un monitor da 30", ed anche una stampante che fa l'A1 per il verso giusto e l'A0 per il lato corto. Non sono d'accordo sulle sfumature di colore del monitor a fronte di una stampa come si comanda. E' ovvio che è più luminosa, essendo retroilluminato, ma sul monitor restano fantasmi elettronici, non fotografie rolleyes.gif

Quanti pix ha il tuo 30"? Con cosa stampi? In che regione abiti?

Sino a ieri tanti dicevano che le foto fatte senza pellicola non erano fotografie ma fantasmi elettronici o peggio, e oggi gli stessi hanno la D3. Sino a ieri i monitor lcd non avevano qualità fotografica, ma la legge di Moore dagli anni '60 dice che l'elettronica galappa. Probabilmente la stampa su carta non sparirà mai, come la pittura non è sparita nonostante l'avvento della fotografia, ma uno dei prodotti dell'anno sono state le cornici elettroniche, che pure sono appena nate e la loro qualità è solo all'inizio di una crescita sorprendente.

Fabrizio
gciraso
QUOTE(F.Giuffra @ May 11 2008, 05:36 PM) *
Quanti pix ha il tuo 30"? Con cosa stampi? In che regione abiti?

Sino a ieri tanti dicevano che le foto fatte senza pellicola non erano fotografie ma fantasmi elettronici o peggio, e oggi gli stessi hanno la D3. Sino a ieri i monitor lcd non avevano qualità fotografica, ma la legge di Moore dagli anni '60 dice che l'elettronica galappa. Probabilmente la stampa su carta non sparirà mai, come la pittura non è sparita nonostante l'avvento della fotografia, ma uno dei prodotti dell'anno sono state le cornici elettroniche, che pure sono appena nate e la loro qualità è solo all'inizio di una crescita sorprendente.

Fabrizio

Apple Cinema Display 30". HP Z3100PS, sto a Padova.

Giovanni


PS:il tutto calbrato
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