Oggi ero per lavoro a Bologna, e avevo anche un appuntamento. Mi son trovato ad attendere per una mezz'oretta in una piazza, quando passa una signora leopardata che armeggia al cellulare. Ho aperto immediatemente il baule e preso la Coolpix, che mi accompagna sempre. L'ho fermata (mica tanto... ) mentre incedeva con passo rapido e nervoso verso chissà quali impegni: ero nella zona del tribunale, e doveva trattarsi d'un avvocato leopardato. Niente di che, ma la mezz'ora è passata prima.
Rientrato nella placida Ravenna, dovevo andare a prendere mia figlia a scuola, ma avevo anche in questo caso tre quarti d'ora morti. Ancora una volta ho aperto il baule e impugnato la Coolpix...
Ho fatto un giretto nel parco vicino la scuola, ma ne ho ricavato la solita foto delle foglie d'autunno e un mucchio di punture di zanzare inferocite. Dopo un'estate in cui non si sono viste, le zanzare tigre ci stanno massacrando.
Stavo per riporre la Coolpix -la campanella stava per suonare-, quando vedo un bel signore dai fluenti capelli bianch, seduto in un cortile. E dopo poco lo ha raggiunto il nipotino... Saranno anche stucchevoli e zuccherine queste foto, ma rincuora vedere che in qualche angolino del pianeta l'umanità è ancora un valore. Ecco la sequenza:
Senza la Coolpix non avrei forse goduto di questo episodio. Avrei pensato «che bel signore», e sarei andato via prima di vederlo col nipotino...