Data la mia età mi ricordo gli obiettivi a focale variabile, in seguito chiamati "zoom", solo per le macchine da presa. Quando gli zoom entrarono nel mondo della fotografia fu una rivoluzione non da poco. Tanto che faticarono un poco ad imporsi al grande pubblico. Ovviamente anche per il prezzo e la luminosità.
Comunque il succo del discorso è che mi ricordo che a scuola (primi anni 70) ci insegnarono ad usare i primi obiettivi a focale variabile (guarda caso proprio su Nikon) e per la messa a fuoco ci consigliavano di "zoomare" alla massima focale, mettere a fuoco il soggetto, riportare la focale a quella prescelta e scattare. In pratica la stessa cosa che facevamo con macchine da presa e telecamere.
Ora mi sono accorto che gli zoom attuali non fanno più questa cosa, ovvero se con l'80-400 metto a fuoco alla massima lunghezza focale, quando la riduco il fuoco si perde. Stessa cosa con il 18-200. Col 10-20 non ho provato ma li sta sempre tutto a fuoco!
Immagino che con l'avvento dell'autofocus la necessità di complicazioni ottiche che garantiscano la tenuta del fuoco alle diverse focali sia diventata quasi superflua, quindi si contengono i costi e via dicendo.
Per concludere una domandina, ci sono obiettivi che hanno ancora questa caratteristica? Magari quelli che costano più di una utilitaria
Ah, ne approfitto per una rimostranza da vecchio rompiscatole: non sopporto che gli obiettivi vengano chiamati "lenti" o peggio "vetri"
Saluti