Quanto può durare un giorno?
Maggio 2006
Ho un giorno libero, un giorno inutile, un giovedì proprio in mezzo alla settimana ... penso che non serve a nulla ...
Non mi arrendo! I giorni liberi non sono tantissimi e vanno fatti fruttare ... vediamo che fare ... ecco che l'idea mi balena improvvisa ... lo userò per riempire ancora n pochino la scatola dei ricordi.
Vado al mare, porto mia madre compagna instancabile di tante giornate fotografiche.
La passo a prendere che è ancora buio così per l'alba saremo già in riva al mare!
Meta? Sestri Levante e poi si vedrà.
Arriviamo a Sestri prima delle otto, la cittadina è deserta ci sono solo gli spazzini per strada quindi ci rifugiamo in un bar per la colazione pian piano il giorno ci raggiunge. Nelle strade ancora deserte c'è aria di festa, grandi fiori ornano i viali, c'è aria di fiaba e non a caso ... sono i giorni dell'Andersen Festival.
Finita la colazione andiamo sulla spiaggia, mia madre corre avanti a me eccola già laggiù che respira l'odore del mare ... piccola nella distanza sembra anche lei una bambina, quanto mi piace guardarla .. in questo nostro tempo fuggevole lei è qui con me e cammina in riva al mare ... ho imparato ad assaporare gli attimi nel momento stesso in cui li vivo ...
Grandi nuvole all'orizzonte ... lame di luce stupenda illuminano la spiaggia ... ed ecco che quest'attimo è già indelebile per me ... è già ricordo.
La Baia delle Favole ... c'è una nave sulla spiaggia, chissà se un giorno riprenderà mai il mare ...
Pochi passi ed eccoci dall'altra parte nella Baia del Silenzio ...
solo il rumore della risacca ... e la meravigliosa luce del mattino che fa capolino tra le nubi esaltando i colori e le mie sensazioni ...
Ed ecco che infine il giorno irrompe giocoso ed allegro a spezzare il silenzio ...
Ci rimettiamo in macchina e mi avvio sulle colline circostanti in direzione Levanto.
Lungo la strada assolata non incontro quasi nessuno e spesso mi fermo con la macchina
in mezzo alla strada per gustarmi il paesaggio.
Prima delle undici siamo a Levanto e dopo una passeggiata sulla spiaggia decidiamo di prendere il treno e visitare alcuni paesi delle Cinque Terre.
Alla stazione complice la macchina fotografica inizio a chiaccherare con una americana di mezza età. In pochi minuti riescono a raccontarmi metà della loro vita. Prendiamo il treno insieme, loro sono diretti a Pisa io invece scendo a Monterosso al Mare lungo la banchina li vediamo che si sbracciano per salutarci come vecchi amici. Anche questi sono attimi ...
Monterosso è bellissima ed io non gli rendo giustizia con i miei scatti proprio nell'ora peggiore.
Riprendiamo il treno ed andiamo a Vernazza con l'intenzione di pranzare lì.
Dopo pranzo faccio qualche scatto Vernazza è coloratissima ....
Poi decidiamo di riprendere il treno ed andare fino a Riomaggiore per poi tornare a piedi lungo la Via dell'Amore.
All'inizio della Via c'è una galleria aperta dal lato del mare con tantissimi murales inneggianti all'amore...
qualcuno è una vera chicca ... trovo interessante curiosare in queste vite altrui spalmate sul muro ...
i miei occhi come il mare ... ... bah .... non è il mio caso ... da morire mai ... so' ggiovani!
vergogna! ... e perchè mai?
e per chiudere pure il futuro sul muro .... chissà poi come è andata a finire ...
Eh già l'amore ha tante facce!
(Li ho fotografati tutti ma ve li risparmio ...)
Poi il sentiero si apre e passa su tratti bellissimi a picco sul mare.
E' maggio e la vegetazione assume dei colori incredibili.
Il tratto tra Riomaggiore e Manarola è veramente breve e di facile percorrenza.
Manarola è forse il centro più affascinante delle CinqueTerre.
A Manarola mi colpisce questo punto di vista con piscina privata ...
Non c'è spiaggia ma ....
Ci lasciamo alle spalle anche Manarola ...
... riprendiamo il sentiero ed andiamo verso Corniglia, sotto la scogliera scorre il mare e piccoli scorci rimandano a piccole riflessioni ...
... con le scarpe ... ... oppure forse pronta alla fuga ... anzi meglio direi ... incurante dell'agitarsi tutt'attorno ...
e ancor meglio più avanti ...
Il salvagente rosso ... oppure un riparo nascosto ... un approdo sicuro
E via così camminando, fotografando ed intrecciando pensieri tra una chiacchera e l'altra ... ma la giornata è caldissima ed io inizio ad essere preoccupata che mia madre si prenda un insolazione eppure lei cammina baldanzosa davanti a me ... arrivati a Corniglia non me la sento di farle fare la lunga scalinata che sale al paese anche se sospetto che la carenza fisica sia più mia che sua .... ormai sono le cinque di sera riprendiamo il treno a Corniglia e torniamo a Levanto.
A Levanto rimaniamo in spiaggia fin quasi al tramonto, poi riprendiamo la strada di casa, la lascio sotto casa che ormai sono le dieci di sera ... negli occhi abbiamo ancora la luce del mattino e nel cuore qualche ricordo in più ...
sull'autostrada verso casa ormai sola penso .... ma di quanti attimi si compone un giorno?
Anna
Grazie per l'attenzione!