QUOTE(G.L.C. @ Feb 24 2008, 11:49 AM)
anche a me ha messo un po di malinconia, un mondo che non esiste più, migliore o peggiore non lo so, ma di certo andato per sempre...
Mah, migliore o peggiore non lo so nemmeno io. Molti dei jazzisti ritratti non erano certo degli angioletti e i liquidi che hanno attraversasto i loro corpi non erano sempre acqua e vino..., così come il fumo non era sempre quello del tabacco. Tuttavia in mezzo a tutto questo (c'è chi dice anche attraverso...) hanno lasciato qualcosa. Pagine memorabili e soprattutto un modo diverso di utilizzare quel modo di esprimersi affascinante e misterioso che è la musica. Chi è venuto dopo in quel genere è generalmente stato ed è tuttora un epigone. Almeno, secondo il mio personalissimo punto di vista.
Quando la foto è stata scattata, nel 1958, avevo sei anni, ma già sentivo quella musica girare per casa attraverso i dischi che mio padre, con fatica, comperava. Son state quelle note che hanno formato il mio gusto musicale che poi, con il tempo, ha preso anche altre strade. Sembrerà un paradosso, ma se oggi riesco anche ad apprezzare Bach, Beethoven e Brahms (le mie tre B preferite) lo devo anche a quelle persone, a mio padre e a quei dischi che conservo ancora gelosamente.
QUOTE(twinsouls @ Feb 24 2008, 01:22 PM)
E non è semplicemente
la vita, questa? Non funziona forse (quasi) sempre così?
Sì, Davide. E' bello pensare che può anche funzionare così. Anche questo ci dà la forza per cercare di vivere in un modo interiormente differente.
Grazie anche a te.