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genesi10
Ciao a tutti ho un problema.
Ho smarrito lo scontrino d'aquisto della D70. unsure.gif
Comunque sono registrato lo stesso con Nital Italia.
Ma veniamo al sodo......... hmmm.gif
Ora che sono privo di questa come faccio andare all'estero,ho saputo
che al confine la Finanza può sequestrare la macchina perchè priva di documenti che possano risalire all'aquisto in Italia e quinti con la tenuante possono dire che lo aquistata all'estero!!!!!!
C'è mica qualcuno che sà a riquardo,per come fare? hmmm.gif
Grazie
GENESI10
Marco Negri
Ciao,
La Nital Card indicante modello e marca, numero di matricola
nel portafogli, ritengo sia più che sufficiente. wink.gif


Marco
genesi10
Ciao Marco Negri si la nital card potrebbe bastare ma vedi io ho già avuto una esperienza sul confine Italia-Austria con una macchina fotografica analogica compatta aquistata regolarmente in Italia ma dopo tante prediche son riuscito ad passare il confine senza problemi anche perchè la macchina costava poco allora credo in lire 150 e tutto è andato liscio.
Ma ora le cose sono diverse ho una macchina la D70 ad un prezzo molto superiore e quindi per i doganali potrebbero pensare che ho aquistato la D70 all'estero.
Se ci fosse qualcuno di questi Signori che possa spiegare come fare in questi casi? unsure.gif
Grazie Marco Negri guru.gif
Fabio Blanco
Come ti ha già detto Marco, alla dogana è necessario/sufficiente esibire un documento fiscale o la garanzia italiana del prodotto, per comprovare l'avvenuto acquisto nel territorio nazionale: essendo la Nital card un documento di garanzia sarà accettato presso gli uffici doganali Italiani.
Nonostante tutto non fossi sicuro di ciò basta redigere una lista del materiale esportato e farla vidimare all'ufficio di frontiera all'uscita, al rientro basterà esibire il foglio.

Ma l'Austria non è un paese che fa parte della Comunità europea, perchè hai avuto problemi al confine???
Magoo
Anch'io passo ogni volta la dogana con terrore.

Un mio amico tornava dall'America, e durante i controlli di sicurezza ad Amsterdam un ufficiale doganale gli fece pagare la VAT sulla macchina fotografica digitale che teneva (incautamente, devo dire) in mano, sostenendo che l'avesse comprata al duty free. Il rimborso della VAT, gli dissero, sarebbe avvenuto solo quando il mio amico fosse stato in grado di esibire lo scontrino italiano o documenti analoghi.

Non e'ancora ripassato da Amsterdam. Sono curioso di sapere come andra' a finire.



tembokidogo@libero.it
Essenso l'Austria nell'Ue non dovrebbero più sussistere problemi doganali...
La Nital Card è a tutti gli effetti certificato di regolare importazione e dovrebbe bastare, comunque - quando la meta del viaggio è uno stato nel quale si presume possano sorgere difficoltà burocratiche - in genere è buona norma compilare una lista dattiloscritta del materiale fotografico, completa dei numeri di serie, e chiede alla polizia di frontiera italiana, in uscita dal territorio nazionale, di vistarla. Meglio farsene magari due copie...
Diego
bergat@tiscali.it
E una violazione bella e buona quello che fanno alla dogana.
E' sufficiente fare una autodichiarazione sotto la propria responsabilità affermando che la macchina è stata acquistata in Italia e che i diritti doganali sono già stati assolti.

Se la dogana insiste ci si reca presso il posto di polizia dell'aereoporto facendo regolare denunzia per tentata estorsione da parte dell'ufficio doganale nei nostri confronti.

Signori la legge funziona da entrambe le parti, da parte loro e da parte nostra.

Anche loro devono dimostrare che è stata acquistata con violazione ai diritti doganali.

Saluti

Bergat
zalacchia
QUOTE (bergat@tiscali.it @ Sep 3 2004, 10:10 PM)
E' sufficiente fare una autodichiarazione sotto la propria responsabilità affermando che la macchina è stata acquistata in Italia e che i diritti doganali sono già stati assolti.

Ho avuto anch'io la sventura di essere fermato in dogana con il materiale fotografico, abitando ad una ventina di chilometri dal confine svizzero è facile andare oltre confine senza averlo programmato prima (spesso per fare benzina) e non avere la documentazione necessaria.

Dopo una lunga trattativa ho proposto ai doganieri la soluzione citata da Bergat e il giorno successivo con un bel Fax di scontrini e Nital Card ha risolto tutto.

Ciao
Stefano Z.
Fedro
Ricordo una vecchia discussione....eccola qui ...
vale la pena darci un occhio.
genesi10
Caro Blanco questo è successo prima che europa fosse unita nel 1980 ma il problema e che se si và fuori Ue
Fabio Blanco
QUOTE (genesi10 @ Sep 4 2004, 01:16 PM)
Caro Blanco questo è successo prima che europa fosse unita nel 1980 ma il problema e che se si và fuori Ue

Se si va fuori UE hai visto che di soluzioni ve ne sono molte, la più comoda per mè è l'elenco del materiale vistato all'uscita... molto utile anche incaso di eventuali furti ph34r.gif (grratt grratt wink.gif ).
nickwing
con tutto il rispetto per Nital, ma cosa diavolo volete che ne sappiano i doganieri della Nital card? Se fossero clienti Nital o Nikon potrei anche capirlo, ma altrimenti... non credo che la Nital Card possa definirsi un documento fiscalmente valido come una fattura o uno scontrino, ahimé...
dallostomauro
Ok, e allora, visto che fare la copia di uno scontrino, con uno scanner, è una cosa ancora + semplice, cosa dobbiamo fare? Portarci appresso una foto del rivenditore con unsa sua dichiarazione giurata???
sergiobutta
Hai ragione, ma, esibendo le garanzie, sono sempre passato.La garanzia di un importatore italiano lascia evidentemente supporre che l'acquisto sia avvenuto in Italia.
sergiobutta
Il mio post precedente ea una risposta a Nick...
nickwing
QUOTE (sergiobutta @ Sep 4 2004, 11:12 PM)
Il mio post precedente ea una risposta a Nick...

Nel caso mi auguro sempre di non trovare personaggi troppo ottusamente pignoli (e Dio solo sa quanti ce ne siano in certi posti wink.gif ). Io in genere mi porto dietro le ricevute di acquisto e di avvenuto pagamento della merce o dell'IVA (se trattasi di oggetti acquistati all'estero). In ogni caso, la maniera migliore per tutelarsi è fare una dichiarazione all'ufficio doganale di partenza chiedendo al funzionario di turno di redigere un elenco degli oggetti portati fuori (e che ovviamente dovrà corrispondere all'elenco degli oggetti che rientrano in Italia). Nel caso, questa via è la più sicura anche se si è acquistato materiale di importazione parallela e si è pagata la ricevuta di IVA e importazione al momento dell'ingresso in Italia, per esperienza personale le ricevute di pagamento di materiale di importazione non riportano specificatamente il nome degli oggetti importati, ma solo la cifra pagata, e sono quindi di utilità dubbia al momento del rientro in Italia in momenti successivi.
benzo@baradelenzo.com
Io varco varie volte l'anno la dogana aereoportuale con tutto il materiale fotografico + portatile, mai avuto nessunissimo problema.
In ogni caso in caso di problemi la Nital Card potete buttarla nella spazzatura, l'unica cosa che conta é la fattura/scontrino.
Riguardo l'Austria e tutti i paesi della UE non esiste nessun problema, questo esiste nel caso di arrivo da paesi extra UE.
Il famoso bollino non esiste piú, tanto é vero che tutta la mia attrezzatura ha meno di un anno e nessuna presentava il bollino.
Sicuramente portarsi la ricevuta/fattura é una saggia idea ma mancando li il numero di serie del prodotto qualche doganiere potrebbe contestare, ma é anche vero che come voi dovete dimostrare di averla comperata in Italia, lui deve dimostrare che l'avete presa all'estero. E vi posso garantire per esperienza personale che di doganieri/finanzieri con scarsa conoscenza su come va fatta una fattura per l'esportazione e/o esportazione, negli aereoporti.
In ogni caso il problema si pone su materiale nuovo e non sull'usato. Nessuno é obbligato ad andare in giro con la fattura di una macchina comperata 25 anni fa.
Comunque la legge prevede che nel caso di esportazione di materiale come quello fotografico verso paesi extra UE si é tenuti a fare una regolare denuncia alla dogana di uscita. Questo serve per non aver problemi al rientro ma anche per non averne all'entra nel paese di destino che a seconda del paese puó avere legislazioni completamente diverse.
comunque questa é una cosa che nessuna che va in vacanza fa.
ciao Enzo



genesi10
Haime allora posso girare per l'europa e non fuori .
Ribadisco che il mio problema è che ho perso lo scontrino wink.gif
La mia domanda era come faccio..........?
bergat@tiscali.it
Portati una lista delle apparecchiature e falla vidimare dalla dogana in uscita dal paese (italia).

Saluti

Bergat
Fabio Blanco
QUOTE (bergat@tiscali.it @ Sep 5 2004, 07:19 PM)
Portati una lista delle apparecchiature e falla vidimare dalla dogana in uscita dal paese (italia).

Saluti

Bergat

Quoto Bergat per non ripetermi, gli scontrini non sono necessari se si fa vidimare la lista delle apparecchiature con i relativi numeri di matricola.
Come potrebbe la finanza non riconoscere un suo documento. Police.gif
dallostomauro
Io ho la Svizzera a 8 km, quindi non facente parte della cee, ho lo stesso problema di chi va all'estero in un paese exta cee + lontano. Tempo fa facevo modellismo e andavo a fare gare in territorio svizzero, dove ci sono molti + appassionati di modellismo (anche per via dei prezzi molto + contenuti). Visto che passando la dogana al ritorno + volte hanno cercato di farmi pagare pezzi comprati regolarmente in italia solo perchè erano ancora imbustati (erano imbustati visto che nuovi e piccolissimi, quindi per non perderli, li lasciavo nella confezione originale), avevo preso l'abitudine di fare una bella lista delle cose che portavo e la facevo timbrare in dogana. La lista era:

1°) Macchina a scoppio modello Tamiya
2°) Cassetta attrezzi rossa
3°) Ricambi vari di parti motore e gomme, di cui alcuni nuovi.

La descrizione era abbastanza generica, senza riportare serial number etc, tanto più che senno impazzivo, visto che la mia attrezzatura variava + volte...e da allora non ho avuto + problemi...senza contare che così, anche se compravo qualche pezzetto di ricambio la...nessuno diceva nulla visto che avevo dichiarato una lista all'entrata... wink.gif

Noi, avendo una lista di pezzi che difficilmente cambia, in pochi minuti possiamo fare la nostra bella lista, e timbrandola all'uscita del paese...nessuno potrà + dire nulla. (il timbro della dogana è inconfutabile)Uno scontrino che tra l'altro è perfettamente ricostruibile e che non riporta i dati del prodotto, all'estero è perfettamente inutile..non prova nulla. (una fattura con la descrizione del prodotto è tutt'altra cosa...ma portarmi appresso tutte le fatture a costo pure di perderle...mi pare eccessivo..una bella lista e la paura è finita). Inolte, in caso di furto...almeno abbiamo la prova che eravamo in possesso del materiale e soprattutto di quale materiale, visto che avremo scritto per bene i seriali dei prodotti....quindi in caso di ritrovamento, nessuno potrebbe avere dubbi sulla legittimità del proprietario. Police.gif
genesi10
Caro blanco penso che dica il vero perchè venerdi sono andato alla dogana ed è questo che mi hanno detto applausi.gif
Dallostomauro anch'io sono un appassionato di aereo modellismo(elicotteri) ora invece li guido laugh.gif
Daniele R.
QUOTE (genesi10 @ Sep 6 2004, 06:50 PM)
Caro blanco penso che dica il vero perchè venerdi sono andato alla dogana ed è questo che mi hanno detto applausi.gif

whe, Blanco non è mica qui a raccontar barzellette laugh.gif laugh.gif laugh.gif

Anche a me capita spesso di andare all'estero per lavoro, di conseguenza faccio una bella lista del materiale che faccio vidimare in dogana e via.

Per i professionisti c'è anche la strada del carnet, ma ha un costo e una procedura più complessa.

Il materiale e l'attrezzatura oltre frontiera

Per quanto concerne l’attrezzatura da trasportare, non occorre alcuna formalita' quando ci si sposta nei paesi della Comunita' Europea. Teoricamente parlando, invece, quando si passa (anche solo transitando) per un Paese extracomunitario, occorrerebbe munirsi dei coupon ATA per l’attrezzatura "temporaneamente esportata". Un esempio classico e' la Svizzera, Paese extracomunitario, di fatto frequente meta di servizi o transito per altri Paesi.

Si e' detto "teoricamente parlando" perche', in effetti, sono molto meno le persone e d i professionisti che adempiono questo teorico obbligo, rispetto a quelli che lo ignorano.

In mancanza di meglio, una soluzione ufficiosa accettata frequentemente in molte dogane e' quella di preparare una lista della propria attrezzatura, redigendola su carta intestata, e facendola firmare al valico di frontiera in uscita. In questo modo, al reingresso in patria si avra' modo di dimostrare che quell’attrezzatura e' stata portata oltreconfine provenendo dall’Italia, e non acquistata all’estero.

Volendo fare le cose come si deve, per i Paesi extracomunitari (non UE) occorrerebbe comunque preparare i carnet ATA. Tale documento va richiesto all’apposito ufficio (ufficio ATA) presso la propria Camera di Commercio.

L’apertura del carnet non ha costi molto elevati: si pagano poche decine di euro di fisso, che comprendono moduli per quattro viaggi; va poi fatto un versamento a fondo perduto all’Assitalia, che ha vinto la gara d’appalto per garantire la Unioncamere per i carnet ATA esportazione temporanea. La percentuale del versamento e' pari allo 0,1125% del valore dichiarato.

Se si e' iscritti alla Camera di Commercio, il versamento puo' essere fatto mediante bollettino di conto corrente postale; diversamente, occorrera' recarsi presso una sede Assitalia, comunque indicata dall’ufficio dei carnet ATA.

Il permesso vale per un numero illimitato di transiti, e puo' essere usato anche per una sola porzione del materiale dichiarato.

Come accennato, per i Paesi della Comunita' Europea NON occorre il carnet (in realta', non occorre nessuna formalita') I Paesi convenzionati per i carnet ATA sono la quasi totalita' di quelli normalmente oggetto di viaggi. Fra questi: Svizzera, Sud Africa, Stati Uniti D’America, Cina, Algeria, Canada, Hong Kong, India, Israele, Giappone, Libano, Malta, Malaysia, Nuova Zelanda, Polonia, macedonia, Marocco, Repubblica Ceca e Repubblica Slovacca, Romania, Senegal, Singapore e molti altri. Molti Paesi dell’America Latina NON sono, invece, compresi dalla convenzione
dallostomauro
x rdfoto:

...ammazzate se ne sai..... Pollice.gif
Daniele R.
QUOTE (dallostomauro @ Sep 6 2004, 08:30 PM)
x rdfoto:

...ammazzate se ne sai..... Pollice.gif

sai, qui nel mio studio legale............. blink.gif laugh.gif laugh.gif laugh.gif

No, ho solamente riportato quanto citato appositamente per questo problema dal sito di cui vi posto il link: TAU VISUAL
luigimartini
Ciao a tutti,
io ho sempre esibito le carte di possesso, con data di acquisto e nessuno a mai contestato nulla; sarebbe buona norma fare un elenco delle apparecchiature e dichiararle in uscita.
Saluti, Gigi
ea00220
Caspita ! E' già stato detto tutto. guru.gif guru.gif
E io che lavoro all'Aeroporto di Fiumicino, che figura ci faccio ? Una volta che potevo dire la mia .... sono stato bruciato. tongue.gif
Vabbe', vi faccio un regaluccio. laugh.gif

Saluti

Pietro
dallostomauro
Pollice.gif Pollice.gif Pollice.gif Pollice.gif Pollice.gif Police.gif Police.gif Police.gif Police.gif Mitico...ecco la cigliegina sulla torta...proprio una bella discussione.
genesi10
woohoo.gif
Urca questo si che è un terno al lotto grazie mille ea00220 applausi.gif
zalacchia
QUOTE (ea00220 @ Sep 7 2004, 03:35 PM)
Caspita ! E' già stato detto tutto. guru.gif guru.gif
E io che lavoro all'Aeroporto di Fiumicino, che figura ci faccio ? Una volta che potevo dire la mia .... sono stato bruciato. tongue.gif
Vabbe', vi faccio un regaluccio. laugh.gif

Saluti

Pietro

Comunque, se la Nital Card non serve a rientrare in Italia dopo un viaggio, serve sicuramente per entrare a far parte di questa fantastica comunità!!!

.....per chi aveva dubbi sul valore aggiunto.....!!!!


Grazie ea00220, alias PIETRO..... applausi.gif applausi.gif applausi.gif


Ciao
Stefano Z.
zalacchia
QUOTE (genesi10 @ Sep 6 2004, 06:50 PM)

.........anch'io sono un appassionato di aereo modellismo (elicotteri) ora invece li guido laugh.gif

Un rapido invito a Genesi10 per condividere esperienze fotografiche in alta quota; noi ti insegnamo (casomai ce ne fosse bisogno) a misurare l'esposizione sulla neve, ad evitare dominanti ed eventualmente correggerle, ad evitare la condensa, ti insegnamo a sciare e a tutelarsi dalle valanghe, tutto quello che vuoi....e tu...
.............tu ci porti?

Scusate l'OT ma mi sembra che in questa discussione si sia già detto tutto.


Ciao
Stefano Z.
genesi10
Rispondo a Zalacchia:
Stefano non posso piloto per lavoro e quindi
niente passeggiero mi dispiace laugh.gif
genesi10
E poi stefano di dove sei???? tongue.gif
genesi10
Ringrazio a tutti per la collaborazione per le vostre
risposte guru.gif applausi.gif guru.gif
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