non c'è molto da spiegare: molto spesso il professionista deve fare tanto di cappello alle opere dei fotoamatori. Spesso, purtroppo, il professionismo è la tomba della passione, così come spesso (ma non sempre!), il matrimonio è la tomba dell'amore. Per la mia esperienza, quando si ha a che fare con fatture, tasse, affitto e tanti altri pensieri a cui stare dietro, diventa talvolta difficile mantenere intatte la propria passione e creatività. Uno degli aspetti che mi hanno mortificato abbastanza nella mia passata vita professionale era il dover combattere con i laboratori (assistenza, sviluppo e stampa), e dover lottare con tutte le forze per non veder rovinato il proprio lavoro da uno stampatore frettoloso. Il digitale in questo senso offre un controllo sull'immagine pressoche assoluto ed è per questo che sono ritornato gioiosamente a fotografare
Ciao.