Io non sono un professionista e non lo voglio diventare, un po' perché ho una altra professione e un po' perché se fosse un dovere non sarebbe più un grandissimo piacere, ma leggendo le varie riviste di fotografia ogni tanto mi sovviene un dubbio.
Ho preso Fotografare di Agosto, a pagina 17 il primo dei fotografi professionisti portati ad esempio, quindi immagino uno piuttosto bravo e affermato, dice che l'agenzia per cui lavora, che non è una di quelle che paga meno, gli da in media 10 euro a foto (dieci), e che spesso ci si ripaga solo le spese.
A pagina 58 c'è un altro lungo articolo di diverse pagine dedicato ad una pro che afferma subito di fare un altro lavoro per mantenersi perché in Italia il reportage sociale non paga abbastanza per poter vivere.
A pagina 74 la rivista dedica altre pagine ad un altro professionista indicando addiruttura nel titolo del articolo che non è ricco.
Può darsi che chi è ricco cerchi di minimizzare per non attirare invidie e che chi è povero cerchi di negarlo per non mostrarsi un perdente, ma io vedo i costi che hanno le attrezzature fotografiche, dagli obiettivi sino alla più stupida delle staffe o delle viti, e mi domando come facciano i professionisti a permettersi i cannoni che vediamo alle varie manifestazioni.
Immagino che come in tutti campi ci siano le specialità (matrimonialisti?) che rendano di più e quelle che fruttino meno, che ci siano quelli più bravi a farsi pagare pur non essendo magari obbligatoriamente i più bravi nella professione, immagino che mentre nei lavori di manovalanza si debbano cercare persone all'estero in quelle più intellettuali ci sia la pletora e quindi la sotto occupazione e la svalutazione della domanda, immagino pure che con il digitale la gente fotografi molto di più da sola e richieda sempre meno l'intervento di un pro (agenzia immobiliari, concessionarie di auto usate) illudendosi di essere capace, e resto molto perplesso.