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Hannibal
Ciao ragazzi,
mi volevo organizzare per andare a fare un servizio in bianco e nero genere reportage , giornalistico nel continente africano. Ad oggi ho frequentato solo Accra nel Ghana. Dovrei andare per novembre , solo. Cioe' senza nessuna persona insieme a me , a farmi compagnia solo la mia M7 e la mia F100. Conoscete , o siete stati in qualche posto ultimamente di interesse in Africa dove andare? Suggerimenti? non mi interessano i safari, piu' che altro mi interessano i posti dove c'e' popolazione, gente che lavora in massa,....

Grazie mille.
Ciao, Annibale
tembo
Una serie di suggerimenti sintetici, per ulteriori chiarimenti puoi inviarmi un mp nei prossimi tre giorni, visto che poi partirò anch'io per l'Africa...

1) Se trovi compagnia, è meglio. L'Africa non è un continente facile, soprattutto se vuoi fotografare, soprattutto se ti interessa "entrare" nella vita delle persone. E' anche - senza enfatizzare troppo questo aspetto - un problema di sicurezza.
2) Scegli un Paese "facile", il che non vuol dire necessariamente "turistico": se non conosci bene l'Africa, evita zone con alti tassi di criminalità, tensioni interne, guerre civili. Io ti consiglierei, per iniziare, il Senegal. Il Gabon è abbastanza sicuro, ma molto caro, e l'atteggiamente delle autorità nei confronti dei fotografi meno tollerante. In molti paesi (Cameroun, Sudan, Congo) a volte macchina fotografica, per i poliziotti, significa "spia". Con conseguenze poco piacevoli. Va bene anche il Mali, ma non se intendi girare da solo. Tieni conto che un trasferimento che sulla carta richiede due ore potrebbe richiedere anche tre giorni. Più lontano, bella, sicura e "confortevole" - ma costosa - la Namibia.
3) Non trascurare l'aspetto linguistico. Fuori dalle grandi città, molto spesso si parla solo l'idioma locale, ma parlando bene la seconda lingua nazionale (di solito, con l'eccezione della Namibia, quella dell'ex potenza coloniale) ci si arrangia bene. Se parli bene francese un paese francofono, se parli bene inglese uno anglofono.
4) Non trascurare i fattori climatici. La stagione delle piogge è un flagello, perchè blocca strade, ferrovie, caldo e umidità sono a livelli insopportabili per le persone e per le fotocamere. Quindi, in estate, niente Africa Occidentale, ok quella Orientale e Meridionale. Da novembre in poi l'Africa Occidentale è perfetta.
5) Procurati una guida seria del paese che vuoi visitare, per scegliere a ragion veduta l'itinerario e per farti un'idea dei problemi. Metti in valigia tanto spirito d'adattamento. Vanno bene le Edt e le Routard.
Negli experience puoi trovarne uno sulla fotografia di viaggio che ti può aiutare.

In ogni caso, ti invito caldamente a valutare l'opportunità di imbarcati in un progetto come questo sa solo, soprattutto se non conosci l'ambiente. Se ne hai la possibilità, la soluzione migliore è quella di aggregarti a un vaggio organizzato che risponda alle tue esigenze, utilizzarlo per un "sopralluogo" e poi, eventualmente, tornare da solo. Oppure, trovati un compagno di viaggio esperto.
Diego
Hannibal
per ora ti ringrazio. Elaborero' il tutto. Non so...
A presto.
Ciao

Del Kenia?
_Simone_
io ti consiglio il kenya, paese semplice, i villaggi sono rimasti indietro di qualche decennio, davvero caratteristico
tembo
Il Kenya è senza dubbio un'ottima destinazione se ti interessa la natura; le città (Mombasa, ma soprattutto Nairobi) non sono il massimo della sicurezza, in particolare dopo il tramonto quando, nella capitale, è buona norma anche in centro muoversi solo in taxi, e in un taxi chiamato dall'albergo...
I villaggi cui fa riferimento Simone sono quelli meta dei "bush tour" organizzati dai tour operators (sicuri) o proposti in spiaggia fbai cosiddetti "beach boys" (questi un po' meno sicuri). Sono però destinazione quotidiana di gruppi organizzati, e dunque quanto più lontano possibile (anche se la possibilità di scattareottime immagini c'è) da uno spaccato reale di vita africana, non "mediata" per esigenze turistiche. Dal canto mio, pur viaggiando in Africa, prevalentemente da solo e quasi mai in modo "organizzato", da una trentina d'anni e parlando in modo accettabile il kiswahili (che aiuta parecchio nei rapporti) non si sognerei mai di passeggiare per Uhuru Park o Tom 'Mboya street a Nairobi, o di entrare negllo "slum" di Bumburi a nord di Mombasa, tantomeno con una macchina fotografica al collo.
Non fraintendermi: amo l'Africa come se fosse la mia terra, e anche la sua gente, ma ho imparato (anche con esperienze poco simpatiche) a essere realista.
Diego
tembo
Ultima considerazione non di poco conto: novembre, in Kenya, è nel pieno della stagione delle piogge (le cosiddette "short rains", da ottobre a dicembre). C'è poi un breve periodo secco (orientativamente fino a marzo), cui seguono le "grandi piogge" che durano fino a giugno. E' un elemento da valutare sia per quanto riguarda il clima (caldo e molto umido, soprattutto sulla costa) sia per quanto riguarda la possibilità di spostamento (guadi impraticabili, molte strade chiuse, fognature che saltano) e la "tenuta" dell'attrezzatura.
Diego
Hannibal
Mannaggia,
il punto e' questo , fin'ora ho viaggiato per lavoro, faccio l'assistente di volo, e quando vado a far foto vado sempre da solo, mi con i colleghi di azianda.
Ad oggi ho completato un buon portfolio su Mumbay : sono andato alle stazioni di treni, lavanderie, favelas indiane, slums, mercati e quant'altro.
New Delhi piu' o meno lo stesso.
Ad Accra in Africa fin'ora non ho avuto problemi. Nord America piu' che normale. Sono stato a Beirut nel 2003 e sarei voluto tornarci; piu' altri posti che non vi sto a raccontare .
A novembre vorrei partire, solo far fotografie, tra le destinazioni/lavori avevo in mente appunto l'Africa , come alternative potrei continuare il lavoro sull'India, mi piacerebbe tornare a Beirut ,andare in Brasile nelle Favelas... Diciamo che son tutti posti caldi, e forse e' un po' quello che cerco. Come secondo lavoro avrei/vorrei fare il giornalista....lasciam stare
Che dire dopo tutto cio'? Dove Vado? hmmm.gif hmmm.gif hmmm.gif
fett1946
ho visitato parecchi dei posti nominati da TEMBO e confermo in pieno i suoi consigli ,
l'africa e' bellissima ma occorre molta prudenza e adattabilita e se non sei in un viaggio organizzato i tempi sono una variabile molto aleatoria .
in cameroun lo stregone ci disse che l'indomani non avremmo avuto un volo di linea suscitando la nostra ilarita ,un volo di linea ,18 persone ,biglietti in mano ,volo confermato,non e' possibile!!!!
non c'era ,allr ns lamentele risposero :questa e' africa .
comunque vai e buone foto wink.gif
tembo
A questo, parafrasando il titolo d'un (a mio avviso pessimo) romanzo, direi "Va dove ti porta il cuore". L'importante è che la scelta sia ponderata e consapevole. Che, cioè, tu ti metta in viaggio sapendo quali problemi potrai incontrare e valutando la tua possibilità di affrontarli.
Ti dirò, io faccio dal 1976 quello che tu vorresti fare come secondo mestiere, ma ti assicuro che la componente di rischio e di "avventura" non è mai cercata, anzi, di solito il reportage è pianificato avendo cura di ridurla al minimo. Poi i problemi capitano, ma ti assicuro che quando sono rimasto bloccato, con altri colleghi, per otto ore col differenziale del Toyota rotto in mezzo ai campi minati del Sahara Occidentale, non mi sono divertito affatto. E ho pensato a tutto fuorchè a scattare fotografie (del resto il paesaggio era bruttissimo) wink.gif .
Ripeto: per le esigente che hai manifestato, la destinazione ideale sarebbe il Senegal: gente cordiale e molto disponibile (dai uno sguardo ai lavori di Carlo Macinai e di Matteo Ganora, poi dovrebbe esserci in giro ancora un mio vecchio Life), paese politicamente stabile (a parte una "guerriglietta" indipendentista nella regione della Casamance), innumerevoli spunti fotografici, cultura ricchissima, nessuno problema da parte delle autorità per i fotografi (si può tranquillamente fotografare anche il palazzo presidenziale, cosa proibitissima altrove), e poi il periodo a tua disposizione sarebbe quello ideale dal punto di vista climatico e anche fotografico, visto che il cielo sereto non è ancora "sporcato" dalla sabbia del deserto portata dai venti da nord.
Diego


Hannibal
Valutero' il tutto. Ancora grazie
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