Moltissimi di voi, ne sono certo, ricorderanno il nickname F100 al secolo Andrea Pierri. Oggi ho avuto il grande, anzi, enorme piacere di conoscerlo personalmente.
La storia è un po' lunga ma...credo valga la pena di raccontarla. Perchè? Perchè certe cose credevo potessero avvenire solo in un mondo ideale, in cui tutti sono amici e in cui tutti si vogliono bene. Io questo mondo l'ho trovato in questo forum. Non mi stancherò mai di dirlo: ringrazio Nital per avercelo dato e spero ce lo conservi a lungo. Perchè in questo forum si incontrano persone incredibili quali appunto ( ora posso davvero dirlo) il nostro amico Andrea.
Tutto nacque qualche mese fa quando chiesi se qualcuno aveva disponibile il paraluce del 20mm. f/3,5 AIs. Sì lo so ora ce l'hanno tutti già sento le urla: ma non potevi chiederlo a me? Se me lo dicevi ce n'ho una scansia piena! Fatto sta che le risposte furono 0 spaccato. Passa qualche tempo e aprendo la posta trovo una lettera di Andrea che mi diceva: Claudio io sono in Giappone, se ti serve ancora il paraluce dimmelo che tra qualche mese torno a Roma e te lo porto. Ringrazio Andrea quasi incredulo della fortuna avuta, e lo prego di prenderlo senza indugio. Qualche giorno dopo Andrea mi scrive di nuovo e mi comunica la disponibilità e il prezzo, ( questo non ve lo dico altrimenti v'incazzate ). Confermo tutto e ieri una lettera: Claudio! Sono Andrea, sono rientrato a Roma e ho con me il paraluce, se per te va bene potremmo incontrarci o se preferisci te lo spedisco! . Me lo spedisci??? Ma come! Ho l'occasione di incontrarti personalmente almeno per ringraziarti ...il tempo d'un caffè, fare quattro chiacchiere per stare un po' insieme...OK! risponde lui, dimmi dove e quando. E' così che fissiamo l'appuntamento per oggi alle due e mezzo all'uscita Metro Ottaviano. Puntuale come un giapponese , ecco che vedo un ragazzo dal viso pulito, aperto, gioviale che mi saluta con la mano (aveva visto alcune foto che mi ritraevano qui sul forum...povertetto lui!), una stretta di mano calorosa di quelle che ti fanno capire subito con chi hai a che fare, seguita da un abbraccio come si fa tra amici che non si vedono da tempo...ma con quella naturalezza che è difficile spiegare a parole. Il tempo, troppo poco (maledetto lavoro) passato insieme, prima in un bar a sorseggiare un caffè freddo e poi una breve passeggiata ci vede chiacchierare di foto di macchine fotografiche e di obiettivi, Nikon e non... . Era l'ora che proprio mi richiamava al lavoro: Allora Andrea, quanto ti devo?...Nulla Claudio, un caffè con te e...siamo pari.
Non voglio aggiungere altro se non un omaggio alla generosità di questo ragazzo che, lontano migliaia di Km., si è preoccupato di un mio bisogno e dopo averlo esaudito ha dimostrato ancora una volta cosa significa vivere la stessa passione con una Nikon in mano
Grazie Andrea!!!