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sergiopivetta
PIANTO ANTICO

L'albero a cui tendevi
la pargoletta mano,
il verde melograno
da' bei vermigli fior,

nel muto orto solingo
rinverdì tutto or ora
e giugno lo ristora
di luce e di calor.

Tu fior della mia pianta
percossa e inaridita,
tu dell'inutil vita
estremo unico fior,

sei ne la terra fredda,
sei ne la terra negra;
né il sol più ti rallegra
né ti risveglia amor.

Giosuè Carducci

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

sergio
filippogalluzzi
WOW!!
Manuela Innocenti
Una poesia, un quadro.
Bello il color avorio che dona luce e delicatezza. Molto armoniosa la posa.
cillavs
Accidenti!
Scrivo raramente, anche se seguo atentamente il forum,ma Sergio devo dire che sorprende sempre. ohmy.gif
Grande!

Paolo
ros62
Eccellente come sempre!!!
Bella la dote che hai nell'accoppiare poesia e fotografia.
Sergio, sei una garanzia!!

Saro
belvesirako
sergio, vado controccorrente smile.gif
Non mi piace la grande chiazza bianca sparata, stona con il resto, molto ben illuminato e morbido.
In merito al taglio ho altri dubbi, non avrei escluso i piedi oppure sarei entrato + dentro e tagliare all'inizio del drappo.
In merito alla poesia invece nessun appunto :-)))))
ciao
G.
roberto cubeddu
Ma perchè accoppiare una poesia che parla della figlia morta ?
ohmy.gif

A me questa foto ispira vita, non morte.

Parere personale, Sergio.
sergiopivetta
QUOTE(belvesirako @ Jun 8 2007, 11:44 AM) *

sergio, vado controccorrente smile.gif
Non mi piace la grande chiazza bianca sparata, stona con il resto, molto ben illuminato e morbido.
In merito al taglio ho altri dubbi, non avrei escluso i piedi oppure sarei entrato + dentro e tagliare all'inizio del drappo.
In merito alla poesia invece nessun appunto :-)))))
ciao
G.

Strano,
m'aspettavo invece un commento "negativo" nei confronti del tema della poesia:
La morte.

Sì, il grande spazio della metà bianca contrasta con l'altra metà, ben più equilibrata, armoniosa e dolce.
Ma non è un caso.
La poesia stessa del Carducci, Il pianto antico, basa il suo successo sul contrasto fra le prime due strofe dove vi è luce, colore, fecondità e calore e le ultime due, dove tutto è freddo, arido, morto.
Quale migliore immagine (non a caso anche dallo stile classico, e Carducci era un esperto in letterature classiche)
poteva accostarvisi?

sergio
roberto cubeddu
QUOTE(sergiopivetta @ Jun 8 2007, 12:28 PM) *

Strano,
m'aspettavo invece un commento "negativo" nei confronti del tema della poesia:
La morte.

Sì, il grande spazio della metà bianca contrasta con l'altra metà, ben più equilibrata, armoniosa e dolce.
Ma non è un caso.
La poesia stessa del Carducci, Il pianto antico, basa il suo successo sul contrasto fra le prime due strofe dove prevale luce, colore, fecondità e calore e le ultime due, dove tutto è freddo, arido, morto.
Quale migliore immagine (non a caso anche dallo stile classico, e Carducci era un esperto in letterature classiche)
poteva accostarvisi?

sergio



Con questa spiegazione il significato dell'abbinamento mi è più chiaro.

P.S.: la poesia era dedicata al figlio Dante, non alla figlia come ho scritto nel mio post precedente.
cerotto.gif
Fedro
Emozionante Sergio, molto.

Ti ringrazio perchè con i tanti lavori come quello che ci proponi ci insegni veramente molto sulla fotografia.

guru.gif

Luca Podda
indiscutibile lo scatto, eccellente, certo che l'accostamento con il tema della poesia è un po infelice... sono d'accordo con Roberto.

Anche io ti ringrazio per tutti i tuoi interventi nel Forum, sempre ottimi, di grande livello e fonte inesauribile d'ispirazione.

Ciao,
Luca
-Aron-
Foto bellissima! guru.gif

ardito il taglio quadrato...ma riuscitissimo! wink.gif
mrcrowley
Non commento mai le tue foto, semplicemente perchè sto la le guardo e cerco di imparare....

grazie per gli scatti che ci regali !
emalt
domanda: come si fa a dare quell'effetto di morbidezza? possiamo parlare di sfocatura? o si tratta di un filtro (e quale)?
tosk
QUOTE(sergiopivetta @ Jun 8 2007, 12:28 PM) *

Sì, il grande spazio della metà bianca contrasta con l'altra metà, ben più equilibrata, armoniosa e dolce.
Ma non è un caso.
La poesia stessa del Carducci, Il pianto antico, basa il suo successo sul contrasto fra le prime due strofe dove vi è luce, colore, fecondità e calore e le ultime due, dove tutto è freddo, arido, morto.
Quale migliore immagine (non a caso anche dallo stile classico, e Carducci era un esperto in letterature classiche)
poteva accostarvisi?

sergio

ecco, dopo questa spiegazione ho capito il senso della foto.
io sono troppo pragmatico per queste finezze, un po' mi vergogno
complimenti Sergio, grandi lavori oltre il livello tecnico
sergiopivetta
Troppo pragmatico...?

E che dovrei dire io, allora, uscito da una scuola di formazione assolutamente tecnica,
un'infanzia vissuta, dalla nascita, in ambiente altrettanto prettamente tecnico,
con i miei primi 10 anni di lavoro trascorsi in officina meccanica?

Fotografia,
per farla si usa uno strumento meccanico, infarcito sempre più di sofisticata elettronica, ma sempre uno strumento.
Niente di più facile, quindi, per uno come me, abituato a sporcarsi di grasso...
Una passeggiata il fare "foto"...
Già, fare una foto è facile, la macchina riesce persino anche a farsela da sola, con l'autoscatto.
Adesso sono anche diventate macchine quasi a prova di scemo. Chiunque, premendo il bottone, riesce a cavarne fuori qualcosa da chiamare foto e, per di più, c'è anche il laboratorio che te le "corregge".
Poi, se quel qualcosa è proprio proprio uno schifo, c'è sempre la scusa della "foto artistica" a tirarti fuori, elegantemente, dall'impaccio.

Purtroppo, piano piano, foto dopo foto, banalità e cose fritte (ed il metro di misura può essere benissimo anche quello nella nostra tasca, il nostro, che può essere, forse, anche molto più severo di altri), arrivi ad accorgerti che, se vuoi che la tua foto diventi un'immagine con dei contenuti, un'immagine che parli, che comunichi, devi metter le mani dentro un altro tipo di barile.
Il barile che contiene la cultura, l'esperienza, la storia, il ricordo, i sentimenti...
...i tuoi limiti, i tuoi paletti.
Il barile che contiene viti, bulloni, transistor, integrati, vetri, duplicatori, filtri, ti è sì utile, ma ti accorgi che ti è utile come il giratubi che ti serve per stringere il manicotto dei tubi dell'acqua di casa.

Ma dove prendere e portare l'acqua, lo devi sapere e decidere tu.
Perchè, se sbagli stanza, ti ritrovi con il rubinetto sopra il letto ed il cesso senza acqua.
Anche se i tubi sono della portata esatta ed i rubinetti placcati oro 24 carati.

sergio
Diogene
E' uno dei tuoi "interventi", normalmente di altissimo livello, che mi piace di meno.
Per la foto sono d'accordo con Gaetano, avrei tagliato un bel po' in basso e inserito tutta la figura a dx.
Ma soprattutto l'avrei preferita senza poesia. Un po' per il cattivo gusto nella scelta e un po' perché un'immagine dovrebbe bastare da sola a comunicare un "messaggio"... wink.gif
E' sicuramente un mio limite...


antonio briganti
La foto è bella, ma oltre ai complimenti che Ti hanno fatto un pò tutti potresti postare anche qualche informazione in merito all'allestimento?Tempi e diaframmi? Insomma qualche consgilio pratico!!
Grazie

antonio
sergiopivetta
QUOTE(Abri @ Jun 10 2007, 12:07 AM) *

La foto è bella, ma oltre ai complimenti che Ti hanno fatto un pò tutti potresti postare anche qualche informazione in merito all'allestimento?Tempi e diaframmi? Insomma qualche consgilio pratico!!
Grazie

antonio

Ciao Antonio,

è un ritratto che ho fatto 14-15 anni fa.
Con tutta la buona volontà blink.gif mi è difficile ricordare il diaframma usato.
Potrebbe essere f8, così, se serve, ne ho di sicuro qualcuno per chiudere o qualcuno per aprire.
Per il tempo di scatto è facile, è fatta con luce flash, col medio formato, quindi otturatore centrale, quindi inferiore a 1/500. Di solito impostavo 1/125.
Filtro diffusore Cokin P084 (se ricordo bene...).
Luce morbida, non volevo drammatizzare usando luci dure con un soggetto così acerbo e dolce.
Due cavalletti di legno su cui ho messo una tavola di legno, un pò di gommapiuma, un lenzuolo, la fanciulla e
...una buona dose di autocontrollo.

sergio
laciodrom
Anche dopo la spiegazione che hai dato non vedo un legame tra questa poesia e lo scatto che hai proposto. Mi sembra un accostamento troppo "forzoso" tra le due cose.

Lo scatto invece mi piace, così chiaro e impalpabile.

pAoLo
Nicola Verardo
scatto bello- pulito -elegante ... ma fatto 15 anni fa?? laugh.gif non sei migliorato molto, se continui tutt'ora a farli così !!

ciao sergio ... wink.gif


(passo a trovarti preparati )
sergiopivetta
QUOTE(AliTom @ Jun 11 2007, 03:29 PM) *

non sei migliorato molto, se continui tutt'ora a farli così !!

sai, un giorno ci si lamentava, dopo aver terminato una corsa e commentando le nostre prestazioni podistiche,
che è sempre più difficile migliorarsi...
Il guru del gruppo se ne uscì allora con una battuta ...da ko:
"...stè boni, ke a sta età l'è già an traguardo mantegnerse eguali..." wacko.gif

biggrin.gif

sergio
gazzelladvd
Bello il taglio, l'inclinazione e la tonalità soft .. complimenti.Per la poesia , bè Carducci !!
jafet
Bella veramente, la luce, le sfumature. L'unica cosa che forse non mi convince è il taglio, avrei eliminato una piccola porzione di lenzuola rendendo la foto più rettangolare. Ma questi sono gusti!
Complimenti!
D4nilo
bella la posa!!!! molto elegante!!! complimenti
rayced
Bellissima.
buzz
Stanotte non riesco a dormire. Sarà il caldo, saranno i pensieri....

Giro il forum per rubare qualche spunto e chi meglio di Sergio per attingere a qualche idea. Confesso che ogni volta che leggo il suo nome, ckicco con la curiosità di vedere cosa ha tirato fuori dal suo cappello a cilindro.

Stavolta ho letto prima la poesia (che conosco a memoria) e poi ho gyardato l'immagine e mi sono formato una idea.
Non mi interessava con quale diaframma, con quale macchina... e nemmeno che il bianco fosse bruciato, o il piede tagliato.
Non è necessario guardare una foto di Sergio con questo tipo di occhio.
Ho apertpo invece la mente e ho cominciato a pensare.

Poi ho letto i commenti.

In uno Sergio precisa che il tema che definisce discutibile, è la morte.
Io non l'ho vista così, e una volta tanto non sono in sintonia con quello che dice di voler trasmettere (come tema).

In quella foto invece, sicuramente influenzato dalla poesia, vedo la disperazione, il pianto, la tristezza di una persona che ha perso qualcuno a cui teneva particolarmente, ma lo affronta con dignità, sperando nell'oblio, consapevole che il tempo cancella (quasi) ogni dolore.
Seba_F80
QUOTE(roberto cubeddu @ Jun 8 2007, 12:23 PM) *

Ma perchè accoppiare una poesia che parla della figlia morta ?
ohmy.gif

A me questa foto ispira vita, non morte.

Parere personale, Sergio.


Ciao Sergio, vado anche io controcorrente. Rappresentare il pianto forse è una cosa difficilissima (non ricordo di aver visto ritratti in cui il soggetto piange, solo dipinti o scene al cinema). Anche perchè, credo, il pianto è unaa delle cose più intime e spontanee dell'uomo. Difficile artefarlo.

Vado controcorrente perchè ci sono due elementi, per come li percepisco io, che non mi portano a pensare allo struggimento o alla disperazione di un pianto. E sono il seno in vista, che ispira sensualità, e la modella, in una posizione di riposo "teso", non cioè sfinito, come appunto potrebbe essere la posa quasi di "morte", di totale abbandono, annichilimento a cui si vorrebbe tendere quando il nostro io soffre così tanto da sanguinare. E si piange.

Lei è viva, ed è piena di bianco. Ok, in alcune culture il bianco è simbolo di morte, ma nel linguaggio dei colori e dei simboli che ci arrivano quotidianamente il bianco è rinascita..

S.
sergiopivetta
Sì, la ragazza è viva, calda, morbida, ha la pelle vellutata e profumata come solo quella di quell'età può essere.
E ha anche l'età più bella che si possa avere e ricordare.
E neanche piange, nella mia sala posa non c'è motivo per piangere.

Ma, come per il casuale succedersi di forme, linee, colori che, per una sequenzialità strana e particolare il nostro occhio percepisce come una forma completamente diversa dalla realtà, questo ritratto così si è rappresentato alla mia pellicola.

Mi vengono allora in mente quei personaggi che, da dietro il loro banco da mercato alle fiere dei paesetti, quando passi ti porgono col sorriso un pezzetto di pane con il loro prodotto della loro terra, a volte intriso d'olio d'oliva saporitissimo, a volte con un formaggio più invitante di un dolcetto per i bimbi, a volte una fettina di salame, usciti dalle loro buie e odorose cantine.
E che dire di due dita di rosso di millenaria tradizione o di un freschissimo calice di Cartizze?

Ecco, se ho la fortuna di incappare in quel sorriso, ne approfitto, accetto l'invito e assaggio, gusto il bocconcino, peccando di gola.
E continuo la passeggiata contento di aver conosciuto magari qualcosa di terre lontane dalla mia, oppure un nuovo, per me, sapore.
Potrebbe capitare che non mi piaccia, che non lo gradisca, come per alcuni prodotti del mare che, da bravo montanaro, non ho imparato ad apprezzare. Sorrido lo stesso, non guardo se mi viene offerto con la destra piuttosto che con la sinistra, se il pane è tagliato col coltello o strappato dalla pagnotta con le dita, se il vino mi viene dato dalla caraffa, dalla bottiglia, oppure se esce direttamente dal rubinetto di legno della botte. Immagino che il contadino abbia comunque scelto il miglior metodo dovuto dall'occasione.
Sorrido e ringrazio, perchè l'offerta del cuore c'è comunque stata.
Un'offerta che è come la pennellata leggera del pittore che stende una velatura sulla tela.

sergio
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