Lo storico desiderio di indipendenza dei catalani, è la volontà di un popolo di affermare di non essere secondo a nessuno. E Barcellona, capitale della catalogna, ne è l’esempio concreto.
Qui si trova la strada più famosa della Spagna. La Rambla. Tappa obbligata per il turista appena arrivato ma anche luogo di passeggio o di ritrovo per il barcellonese giovane o vecchio che sia.
Colori e personaggi che si incontrano, infatti, non annoiano mai e strappano sempre un mezzo sorriso e spesso una foto con il cellulare. Un palcoscenico dove ogni minuto inizia uno spettacolo diverso.
Qui antico e moderno si mescolano in maniera incredibilmente armoniosa. A sontuosi palazzi, stretti vicoli e sontuose chiese fanno da contraltare edifici, opere e sculture moderniste che incantano e affascinano.Trionfo di colori e rappresentazioni astratte non ingannino. La cura del particolare è fondamentale. Le case di Gaudì ad esempio sono progettate non solo per essere originali e belle esteticamente, ma anche per essere vivibili e adattarsi alle esigenze del proprietario. Luce naturale in tutte le stanza, finestre panoramiche, stanze che adattano la loro forma al loro utilizzo.
Qui il tempo non si ferma mai. La città cresce e si evolve. Grazie alle olimpiadi del 1992 la zona del mare e del porto sono diventati veri e propri gioielli
e la zona di Poblenau da quartiere industriale sta diventando distretto alla moda, non perdendo però caratteristiche da periferia.
E poi la Sagrada Familia. Cattedrale unica che incarna nella volontà di terminarla, lo spirito e la forza di questo popolo. Dove è possibile nel mondo vedere crescere nei mesi una tale opera architettonica?
Qui non ti senti straniero. La volontà di affermare il proprio nazionalismo rende il popolo catalano, apparentemente troppo fiero e un po’ burbero, ancora più aperto verso i visitatori di altre nazionalità. Lo senti parlando con le persone e lo capisci per come ti guardano, in maniera diretta e ferma ma senza pregiudizio.
Barcellona città da visitare e fotografare, ma soprattutto da vivere e da amare.
Queste poche righe sono frutto esclusivamente di impressioni personali. Ho privilegiato foto particolari, evitando quelle dei monumenti molto noti (e molto fotografati). Ringrazio la mia famiglia (moglie e bimbi, bravissimi) che mi hanno accompagnato in questo viaggio.
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