Oggi è Natale.
Il giorno di Natale, festeggiato da centinaia di Nazioni nel mondo.
Uno stesso giorno per unire i popoli e le persone.
Unirli nello stesso festeggiamento, farli sentire vicini, uguali.
Solo un giorno, nel quale si respira un atmosfera di bontà, di altruismo ... simboleggiato dai doni che si scambiano, spesso senza neanche sapere il motivo per cui ce li scambiamo, il motivo per cui ci si dice 'Auguri !'.
Un 'augurio' di rito, un augurio di 'educazione'. Spesso non sentito nel suo reale valore, tanto da fargli perdere l'importanza reale che ha quando lo si esprime veramente con il cuore.
La fine dei giorni di 'ressa', con la viglia del Natale, la fine dei giorni di acquisti, di pacchettini, di corse a 'il regalo piu' bello al prezzo piu' conveniente' o il regalo con il quale riuscire ad esprimere maggiormente quello che proviamo per una persona. Spesso un regalo non serve, spesso basta una telefonata, con una voce commossa e sentita, per esprimere quanto piu' ci si possa amare, non in un giorno solo, ma in tutti i giorni della vita.
Purtroppo, c'è chi, questo non lo vive, perchè solo. Perchè il Natale è solo un modo per ricordare ancora piu' drammaticamente quanto è triste essere soli, essere non amati, essere emarginati. Un fiore.
Un fiore su una tavola festosa rappresenta un pasto condiviso con persone che si amano, con persone legate dal sangue, o semplicemente da un affetto sincero. O semplicemente obbligate ad unirsi perchè si è una famiglia, e la famiglia a Natale si deve riunire.
Triste come pensiero, ma purtroppo, troppe volte vissuto.
Un fiore, puo' essere anche l'unico modo per riuscire, in una sera come altre, a portare sul tavolo un tozzo di quel pane, che in altre abbonda e si spreca. E quel tozzo di pane ferisce ancora di piu' ... perchè ricorda la famiglia lontana, perchè ricorda la famiglia che non c'è, ricorda che qui siamo solo un essere fastidioso che vende fiori a chi fiori li compra dal fioraio e non per strada ... la solitudine, in questi giorni, e maggiormente a Natale, diventa un masso ancora piu' pesante.
La sera della viglia passa ... ed è Natale.
Ed è una mattina di sole... il sole riscalda questa mattina fredda, gelida. Le mie mani mentre tengono la macchina fotografica diventano quasi immobili. I miei occhi, dimenticano il freddo spalancandosi, ammirando il sole che nasce, in un nuovo giorno. Meraviglia che si ripete, ogni mattina.
Meraviglia della nascita, che si festeggia ogni anno.
Cristiani o meno, il Natale dovrebbe essere il simbolo di qualcosa che ri-nasce. Del sentimento di esseri umani, che spesso abbiamo nascosto, o ci dimentichiamo davanti a muri che ergiamo davanti a noi, per difenderci per renderci piu' forti, muri che invece ci rendono semplicemente piu' soli.
E a volte non sono sole unicamente le persone che non hanno nessuno al loro fianco ... ma anche chi, assoggettito dall'ipocrisia 'dovuta', ha persone accanto, che durante l'anno si dimenticano di loro.
Ma ....
Negli occhi di un bambino ... in questi occhi che si affacciano alla vita
c'è la speranza che i sentimenti che abbiamo nascosti dentro di noi, possano esplodere ogni giorno. Il sentimento che il Natale dovrebbe inculcarci, l'essere 'esseri-umani', dovrebbe rinascere ... insieme a questo giorno simbolo di cio' che nasce e rinasce, come l'uomo, che nasce e muore, ma porta dentro di se questo tesoro, se stesso.
Auguri amici del forum. Che ognuno di Voi possa essere. Amato e sereno.