La brutta stagione è l’ideale per imparare a usare i flash da studio. Certo non hanno la praticità dei Nikon ma hanno una luce pilota che li rende prevedibili quasi come una luce fissa, ma senza problemi di tempi o di micro mosso. Nel salotto di casa la potenza, anche se diffusa, è sempre più che sufficiente, ma per fortuna sono regolabili.
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Non avendo un esposimetro avevo sempre un occhio sulle alte luci e uno sull’istogramma. A differenza dei Nikon, che hanno il sistema di illuminazione creativa, se il soggetto si sposta bisogna cambiare tutte le regolazioni di potenza, e senza poterlo fare in remoto.
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Per iniziare ho messo il softbox da 1x1,4m alla mia destra, un po’ più alto del soggetto, circa a 45°.
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Dall’altro lato l’ombrello da 115 cm con uno stop in meno, un po’ più basso per schiarire le ombre e la caduta di luce sui piedi, non so se sia giusto.
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Infine ho messo da dietro a destra l’ultimo con uno snoot o una griglia, non riesco a capire quale sia meglio. Ho paura che la luce, anche se leggermente da dietro, possa bruciare tutto.
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