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Seba_F80
Leggo il forum da qualche settimana, alcune delle persone qui le conoscevo già perchè facenti parte di un altro forum di nikonisti, ma adesso ho una curiosità: come siete arrivati al mondo della fotografia?

Per voi è una professione o solo un (costoso biggrin.gif ) hobby?

Inizio io, visto che ho apero la discussione wink.gif
Beh, inizialmente mi attirava solo la possibilità di imprimere un ricordo sulla carta, di poterlo mostrare così anche agli altri.
Mio zio era un patito e vedere le sue macchine fotografiche mi iniziò ad incuriosire. Parlo di oltre 25 anni fa, all'epoca ero solo un bambino.

Da studente non avevo molti soldi, sicchè mi ero ripromesso di comprarmi una fotocamera appena avrei potuto. Sicuramente una reflex; la possibilità di cambiare le ottiche mi attirava tanto.

Alla mia laurea, nel 2001, un nutrito gruppo di miei amici mi soprese con una F60 e due ottiche.

Da allora, la curiosità è cresciuta, attraversando fasi di allontanamento e di passione. Avevo posato "definitivamente" la macchina fotografica nel cassetto nel 2003. C'era di mezzo una donna. Una donna a cui avevo fatto dei ritratti e, riprendere la macchina in mano, mi ricordava tremendamente lei.

Sono passati quasi 2 anni prima di riprendere in mano la F60. La curiosità non era mai morta, era solo dormiente. Un mio amico si iscrisse ad un corso di fotografia, qualche anno fa, a Roma. Iniziammo a parlare di fotografia. Sicchè da li a breve tentai delle ricerche su internet di forum che parlassero di fotografia.
Li atterrai in solonikon.

Adesso sono qui. Quest'anno, con qualche soldino in più, ho comprato una F80 usata ed un 18-35. Ho capito che mi piace scattare, ma proprio tanto.

texano.gif
FZFZ
Anche per me è "solo" un costosissimo hobby...(bhè è stata anche colpa mia per essere diventato "costosissimo"...)

Ho cominciato molti anni fà, attorno ai 12-13 anni.
Mi appassionai per 3 anni circa , fino a quando smisi intorno ai 16 anni...
La passione è tornata quando stavo al secondo anno di università...quando mio padre ricominciò a scattare con una compattina digitale insignificante...però...ho ricominciato a portarmela in giro fregandogl...ehm prendendola a noleggio (lungo termine tongue.gif )

Ho scattato con quella per circa due anni, prima di comprarmi la D70 e cominciare a costruirmi un parco ottiche serio....perchè era chiaro che non avrei più smesso di fotografare...
Con la compattina ci andavo in giro anche con i diluvi (ha resistito...notevole!) e con la D70 ho aumentato ulteriormente la dipendenza...

Nel frattempo ho anche riesumato la Olympus OM di mio padre , ed una vecchia , bellissima (anche l'Oly lo è..) Nikkormat...

Gli acquisti li ho fatti spendendo praticamente tutto ciò che guadagnavo con dei lavoretti (non fotografici) part time (più o meno..) durante l'università...

Buone foto e benvenuto! smile.gif wink.gif

Federico.

giuliocirillo
ciao,
io mi sono avvicinato alla fotografia grazie (o per colpa laugh.gif ) di mio padre che praticamente non usciva di casa se non aveva con se la sua nikon (e pensate che non faceva il fotografo di professione), il suo migliore amico era un professionista del settore con un laboratorio tra i più grandi della mia zona, quindi sono cresciuto tra le macchine fotografiche gli acidi di sviluppo e le stampatrici. con il crescere non ne potevo più.....invece all'età di 17 anni ecco che il virus (fino a quel momento in incubazione) esplode. e da allora (anche se ho fatto grande uso di antibiotici) non sono più guarito. per circa 4 anni ho fatto anche il fotografo professionista (nel senso che ci guadagnavo qualcosa), poi ho ricominciato a fotografare per il gusto di farlo.

ciao
giulio
giovanni1973
nella mia famiglia sono tutti appassionati di fotografia, ed io ero rimasto forse l'unico ancora a non entrare in questo fantastico mondo, poi o cominciato dallle compatte parecchi anni fà, solo ultimamente sono passato alle reflex (è un po me ne dispiace...visto che credo di essermi perso molto in questi anni), ma ora cercherò di recuperare il tempo perso.

Giovanni
Al_fa
ho acquisito una passione paterna (tecnica fotografica) cercando di farla mia con l'amore per l'arte di mia madre

è un "lavoro part time" (free lance quindi senza imposizioni di tempo) visto che mi occupo di principalmente di metallurgia
truzziano
anche per me è un virus di famiglia, mio padre e mio zio erano squattrinati appassionati, ma avevano fondato un piccolo circolo fotografico nel piccolo paesino del bellunese da dove provengo...così per la comunione uno dei regali è stata una macchinetta di quelle con i rullini, mi sembra si chiamassero 12mm, con i quali ho fatto poco o niente...però alle scuole medie, complice la lettura del libro di educazione tecnica, ho scoperto alcune cose e mi sono appassionato, tanto da risparmiare mesi e mesi di paghette per arrivare all'agognata zenith xp 12, con la quale un po' di rullini, edperimenti e preatica l'ho fatta...poi la prima nikon, una gloriosa fm che è andata rubata insieme ad una f801 che nel frattempo avevo ricevuto in regalo.
le altre 801 ed fm2, insieme al digitale, è storia recente, il risorgere di una passione precedentemente assopita causa l'inizio della vita lavorativa e coniugale (pensate che ho fatto pochissime foto addirittura a martina, la mia primogenita!!!).
penso ogni giorno a farlo diventare un lavoro...chissà, magari poi ne perderei parte del gusto?!?!?!
ciao
t
Alessandro Castagnini
Per me, invece, niente virus familiare.
In casa si aveva la classica Polaroid ed una compattina del momento.

Crescendo, mi sono preso una reflex da poco (credo fosse una Jashica fx 2000) con la quale mi sono, comunque, divertito un mondo: però stavo molto più attento a quello che fotografavo dovendomi pagare gli sviluppi ed essendo ancora studente! wink.gif
Quindi, il mio amore per la fotografia è cresciuto con me.

Passato al digitale con una 995 nel 2000 (se non erro) ancora quasi perfettamente funzionante: il flash è andato e la riparazione, of course, non conviene.

Attualmente (come da firma), D70s e 7900 scafandrata per la subacquea.

Soggetti preferiti? Come tutti i padri, i propri figli!

Ciao,
Alessandro.
Stidy
Anche nel mio caso è un vizio di famiglia.

Mio padre andava sempre in giro con la sua Exacta, l'esposimetro a mano e un cavalletto.
Non era un professionista, ma dato l'esempio, per un Natale (si parla dei miei 10 anni - 1968) mi feci regalare una macchina fotografica... ed arrivò una splendida Kodak Instamatik 50.

La prima reflex arrivò per un altro Natale, ormai avevo 17 anni ed era una Nikon FM con obiettivo 50 1.8.

Caso ha voluto che fosse una Nikon, chissà se fosse stata un'altra marca se sarei rimasto fedele o no.

Poi fu il crescendo. Ho avuto una Nikormatt FTN, una F e infine la F3 che ho ancora adesso... oltre alla D200.
enrico
Io ho cominciato da molto piccolo: avevo 5 anni e, nascosto sotto il tavolo della cucina, smontai (praticamente distrussi) una macchina di mio padre per "vedere come era fatta dentro". Ricordo che, sempre mio padre, appassionato di fotografia, mi regalava qualche carta da stampa scaduta ed io vi mettevo sopra delle piume, fermagli, sassi e portavo il tutto al sole per vedere comparire le impronte di quegli oggetti sulla carta sensibile. Un giochino che mi fece una volta e che ricordo ancora, era "il mondo alla rovescia", come la chiamò: praticamente una camera oscura a foro stenopeico. A quindici anni, sfogliando alcune sue riviste, esplose la passione per quella che era stata solo una affascinante curiosità. Iniziai a leggermi tutti i suoi libri e ad acquistarne di nuovi, cosa che continuo a fare. Mi costruii un laboratorio di sviluppo e stampa in soffitta. Ricordo che, nel passare dall'ingranditore alle bacinelle di sviluppo, arresto e fissaggio, dovevo abbassarmi via via per seguire l'andamento del solaio inclinato. In seguito mia zia mi dette la disponibilità del suo cucinotto. Quindi, a circa 20 anni, iniziai a collaborare con le riviste Tutti Fotografi e Progresso fotografico, guadagnandomi i soldini per arricchire la mia attrezzatura fotografica. Da allora, la passione non si è più spenta.
Enrico
_teq_
Virus di famiglia anche per me, il mio nonno paterno aveva molti hobby tra cui anche quello della fotografia che poi ha trasmesso anche a mio padre. Quand'ero piccolo (il nonno già non c'era +) rovistavo spesso nel suo studio e mi incuriosivano tutti gli aggeggi del "mestiere". Alcuni li tengo ancora conservati (un ingranditore e qualche "compatta" dell'epoca) il cimelio al quale tenevo di + però se l'è tenuto mio zio una rolleiflex funzionante!!!

Mano mano che crescevamo i miei genitori portavano me e i miei fratelli sempre in viaggio x le vacanze estive e c'era sempre mio padre con la sua Miranda (se non ricordo male la marca) a scattare foto! Poi nel '91 la svolta. Per lavoro si trova ad andare in Giappone e ritorna con una borsa che conteneva (all'epoca era all'avanguardia) una Nikon F801, con 2 ottiche, un'utopia per me alla quale non avevo il permesso di avvicinarmi smile.gif

Con il tempo però e crescendo ho cominciato a spulciarmela, finchè da qualche anno a questa parte quella macchina fotografica è in pianta stabile in camera mia ed ora è mio padre a chiedermi il permesso di usarla tongue.gif

Ora ci stiamo avvicinando sempre di + al digitale ma non andiamo oltre un paio di compatte (coolpix 5600 per me). A breve spero di passare alla mia prima reflex digitale. E chissà il futuro cosa riserverà!!! smile.gif

ciao
Teq.
alpiliguri
I miei genitori avevano sempre una Minolta (non reflex) dietro e dalle vacanze si tornava sempre con parecchie dia, e da piccolo quelle proiezioni al buio piene di colori mi hanno sempre affascinato.
Verso i 14 anni ho cominciato a usarla, e sono passato subito a una Zenit TTL, bella reflex per iniziare, veramente essenziale. Poi con i sudati risparmi una Yashica FX-103P a 18 anni, e poi ottiche. Sempre fatto dia.
Mai guadagnato un soldo con uno scatto, puro hobby, la più grande soddisfazione quando un'amica che mi aveva chiesto di fare del bianconero al suo matrimonio (oltre al fotografo professionista) si è incorniciata un mio scatto stampato 50x70 che fa ancora bella mostra nel suo salone. Era la prima volta che usavo una pellicola bn.
Peggior incubo, altro matrimonio di amica, hanno chiesto a tutti di fare foto (pagavano le spese) perchè non volevano un professionista, proprio quel giorno le spugnette di guarnizione del dorso decisero di trasformarsi in poltiglia appiccicosa, incollandosi alla pelicola e macchiando tutte le foto. Fortuna che non ero l'unico.
Ora un amico vuole che faccia il fotografo ufficiale al suo matrimonio, sto facendo terrorismo psicologico per fargli prendere un professionista !
Ora che sono passato completamente al digitale, mi rimane un po' di nostalgia per le proiezioni, ma intanto scatto e archivio, fiducioso una prossima generazione di videoproiettori....
Claudio.
ludofox
Tre fasi salienti sono quelle che mi hanno portato fin qui.

Fase Uno. 1959/1965 (Bencini Comet-S)
Mi affascinava quella macchinetta (era quella di famiglia) in grado di imprimere ricordi. Spesso la prendevo in mano e giocavo.
Quando veniva utilizzata, nelle domeniche a spasso per Vicenza e dintorni, il mio compito era quello di ruotare la manopola per trascinare la pellicola. Occorreva far collimare il numero impresso sulla carta protettiva della pellicola, attraverso un piccolo foro posto sul dorso della fotocamera schermato da una plastichina rossa...
E' stato l'imprinting.

Fase Due. 1971/1978 (Topcon RE-2 - Olympus OM-1)
Un giorno mio padre tornò a casa e mi disse: "Ti piace? ...E' tua".
Io non potevo credere ai mie occhi e alle mie orecchie.
Una vera reflex con due ottiche: 35mm e 100mm. La svolta.
Cominciai a fotografare tutto. Soprattutto oggetti, creandomi dei piccoli set improvvisati in camera mia.
Passai poi a Olympus e varie ottiche.

Fase Tre. 1978 ad oggi (Fatif - Sinar - Nikon - Hasselblad)
Sdraiato sulla brandina nella caserma dove prestavo il Servizio Militare ad Alessandria, mi domandai quale dei miei due hobbys (Musica e Fotografia) avrei potuto trasformare in professione. ...Pochi secondi di indecisione e mi dissi: "Il Fotografo".
Dopo essermi congedato, cercai qualche fotografo disposto a prendermi sotto la sua ala. Ne trovai uno dal quale rimasi per poco più di un anno e mezzo ma poi, il grande colpo di Fortuna: Ebbi l'occasione di assistere uno dei 10 fotografi stilllefeisiti che contavano nel mondo della publicità. Furono otto anni (1980/1988) nei quali appresi tantissimo. Sia dal punto di vista professionale sia da quello umano.
Inevitabile epilogo nel marzo del 1988: Un piccolissimo studio in affitto, leasing a manetta, attrezzatura usata e tanta paura... Ed ora eccomi qua.
roby1kenobi
Mio padre aveva una Voiglander per gli scatti in vacanza della famiglia ed ero sempre stupito dai risultati.
Quando avevo circa 15 anni comprò una Nikon FM e da allora l'ho fatta mia. Quando andavo in giro, soprattutto in vacanza me la portavo sempre dietro col mio 50ino 1,8 e col 28 2,8 comprato in svizzera (perchè costava meno laugh.gif )(il problema quindi esisteva anche ante-Nital...).
Un grosso problema: il costo delle stampe. (passai in seguito alle dia)
Un grosso maestro: il costo delle stampe. Dovevo ASSOLUTAMENTE imparare a esporre e comporre bene al volo (niente scatti da buttare).
A 17 anni vinsi un premio fotografico al Liceo e mi diederò dei soldi per continuare. Ma non lo feci.
(Un po' maledico ancora quella decisione)
Ricordo però con passione l'acquisto del Sigma 70-210 e le notti passate con gli amici a cameroscurare il bagno, sviluppare i negativi, farci una spaghettata e buttarci a stampare fino alle 3 del mattino col piccolo Lupo.
Poi tanti anni scivolati tra le mani della vita senza foto.
Ma certe cose, una volta imparate, restano dentro come andare in bici senza le rotelle.
Ero deluso pure dall'arrivo del digitale perchè le uniche foto valide le vedevo scattate con la DX1 che costava uno sproposito.
Mentre gli amici si cimentavano con le macchinette decisi che avrei ricominciato quando avrei visto dei risultati almeno paragonabili alla pellicola.
Dopo un po', prima con una compatta Olimpus con un ottima lente e poi con la mitica D50 rientrai sul campo.
Ora mi sono fatto due regali, una D80 e recentemente un 80-200 2,8 usato.
Mi sembra un sogno (ora posso dirvelo) riuscire a realizzare con quell'obiettivo gli scatti che, per mancanza di luminosità del precedente tele, sognavo di realizzare da piccolo, anche se riuscivo ad avere degli ottimi risultati grazie alla mano ferma anche col plasticone. (maestro sempre il costo iniziale delle stampe...)
Non sono ancora riuscito però a realizzare il sogno di riuscire a fare un lavoro inerente alla fotografia e magari in un prossimo fututo butterò il solidolavoroimpiegatizio per buttarmi a fare l'assistente di qualche fotografo o qualche cosa del genere.
davidebaroni
Bella domanda: come sono arrivato alla fotografia? hmmm.gif

All'inizio c'era la cinepresa di mio padre. Poi una serie di riviste nei primissimi anni '70: Zoom e Photo specialmente. E con loro la Zenit E: reflex, n kili di ferro russo (più tardi, in Brasile, avrei scoperto che "russo", in gergo brasiliano, voleva dire "che non funziona"... e avrei capito tante cose! tongue.gif ), indistruttibile quanto inaffidabile. Ma è stata la scintilla, il catalizzatore (forse perché l'obiettivo era fortemente radioattivo... avrà indotto qualche mutazione! biggrin.gif ). La passione per questa forma di comunicazione, perché per me di questo si è sempre trattato, era nata.
Quando ormai avevo più muscoli di Schwarzenegger a forza di portarmi in giro la Zenit (e per fortuna non ho mai ceduto alla tentazione del MTO 500 o, peggio, 1000 catadiottrico...), passai alla Pentax k1000. Un altro piccolo carro armato... ma almeno l'esposimetro funzionava correttamente, e l'otturatore pure. E' stata una gran scuola. Il costo delle pellicole e delle stampe portò rapidamente anche me, come roby1kenobi, alle dia e al b/n sviluppato e stampato in casa (a dire il vero mi sviluppavo anche le dia...) e a una grande cura nell'esposizione e composizione "al volo". Il che non significa che esponessi benissimo e componessi meglio, solo che stavo più attento...
Poi venne il primo grande viaggio, 9 mesi e mezzo fra Messico e Guatemala, e il primo tele, un 200 Tamron che gettai via con grande gioia una volta arrivato a New York, dove mi comprai il 200 originale f/4 e il 24 f/2.8.
Poi la ME Super, troppo piccola e leggera per me. E il 17 f/4 fish eye, e il 100 f/2.8, e il viaggio in Sud America: oltre un anno e mezzo, in previsione del quale arrivò la LX: gran macchina, robustissima e con un esposimetro fantastico. La ME Super l'ho venduta a San Paolo, prendendo più di quanto non l'avessi pagata da nuova...
Al ritorno, una mostra "personale", poi per un po' quasi più niente (nausea da camera oscura...). Poi in Florida altri due corpi LX e il 400 f/5.6 APO Sigma... e il duplicatore Takumar 2x, e l'esposimetro esterno CalcuLight, e...
...E poi il furto in casa, che mi ha lasciato senza niente.
8 anni senza fare uno scatto. Poi il giro del mondo con mia moglie, e una compattina Olympus... il che mi ha fatto sia tornare la passione che maledire la mancanza di controllo sullo scatto, che la compatta non mi permetteva, e le foto "perse" a causa di ciò.
A quel punto una nuova reflex era d'obbligo, e stavolta sarebbe stata Nikon: prima la F50 di mio cognato, in prestito (francamente, una ciofeca), e poi la D70S... e i vetri, e i progetti, e poi e poi e poi... e poi vedremo. smile.gif
giuliobagnari
Il mio approccio con la fotografia è iniziato nei primissimi anni 70, con l'acquisto da un amico che tornava dall'URSS di una reflex Zenith passo
a vite, non TTL, con obiettivo "Industar" (molto meno costoso e performante dell"Helios" con il quale veniva venduta in Italia). Dopo pochi mesi, realizzando che il mio negozio di fotografia lavorava un tanto al metro, iniziavo a sviluppare e stampare miei negativi in bianco e nero con la Paterson Tank e un ingranditore Meopta: serate intere in "Camera Oscura" (in realtà uno stanzino con porta e finestra sigillate con fogli di nylon nero, quelli della carta Agfa Brovira). Poi a letto, dove prima di addormentarmi divoravo letteralmente le riviste di fotografia, rimanendo
incantato dagli scatti dei "maestri" Cartier Bressons, Capa, Berengo Gardin ecc. Dopo un paio di anni abbandonavo la Zenith per una Canon
Ftb, (era la marca che andava per la maggiore fra i miei amici e potevo
scambiare con loro gli obiettivi). Progressi anche in camera oscura, con
l'acquisto di un Durst 600 e di un magnifico obiettivo Componon e primi
tentativi di stampare il colore, con i filtri oppure con uno strano obiettivo
(Janpol Color, mi pare) con i filtri incorporati: nottate intere per stampare
quattro foto in croce e poi sacramentare per le dominanti rosa o azzurre!
(Non esistevano ancora i "drums", si lavorava praticamente al buio con
cinque o sei bagni che dovevano essere rigorosamente a 20° e di termostati nemmeno l'ombra). Dopo circa dieci anni di attività assidua in camera oscura e sul campo, provando praticamente tutte le fotocamere dell'epoca che un amico fotografo mi prestava (Leica, Hasselblad, Zenza
Bronica, Pentacon ...e chi più ne ha...) la svolta: laurea, matrimonio, trasloco in città in un mini appartamento in cui era difficile vivere in due, figuriamoci la camera oscura...quindi dulcis in fundo un brutto incidente che mi costringeva a letto immobile per oltre un anno. Quando sono uscito
da questa triste esperienza, per me la fotografia non esisteva più: senza idee, senza voglio di provare nuove esperienze e sopratutto senza camera oscura, che per me è sempre stata una parte essenziale del mio hobby.

Finchè... all'inizio del 2005, sugli scaffali di un grande magazzino, ho gettato l'occhio su una macchinetta niente male, una Olympus 800.
"Mica male" mi sono detto, "potrebbe andar bene per le mie escursioni in montagna". Da qui, dopo aver realizzato che potevo in qualche modo sostituire la camera oscura con il computer, è ripartito tutto l"ambaradan"
e nel giro di pochi mesi mi sono ritrovato pienamente coinvolto: alla Olympus ho affiancato un corredo fotografico, un computer (ed un monitor) valido, programmi di elaborazione e via discorrendo.

A dire la verità, la mia vecchia esperienza non mi è servita più di tanto e ancora oggi mi arrampico talvolta sugli specchi per cavare qualcosa di valido, ma non dispero: l'entusiasmo è tanto e la voglia di migliorare pure!
Mi manca solamente la collaborazione e la consulenza dei miei vecchi
amici (ormai tutti sono degli ex, nonostante tenti di coinvolgerli), fortunatamente ho questo forum dove ho trovato dei veri competenti:
quando ho qualche dubbio, mi metto alla ricerca e di solito trovo la risposta giusta.

Grazie a tutti per essere arrivati fino in fondo.

Giulio
pipaolox
Il mio approccio alla fotografia è nato nel lontano 74 quando alla mia prima comunione ricevetti in regalo la mitica Polaroid. Aveva il pregio di farti vedere subito le foto, ma due difetti abissali, con un “rullino” potevi farci solo 8 foto e soprattutto quel rullino costava uno sproposito. Cominciai a leggere riviste e libri specializzati fino a quando, lo zio d'america partì dimenticandosi la sua Ferrania Condor 2 . Con lei cominciai a scoprire diaframmi e tempi di esposizione. Dopo qualche anno diventai “fotografo ufficiale” dell'oratorio che abitualmente frequentavo e mi consentivano di usare una Canon AE1. Successivamente, con i risparmi delle paghette settimanali, mi regalai un'ingranditore: il mitico Patterson in kit con tutto ciò che occorreva per sviluppare una foto ,da quel momento cominciai a stamparmi tutte le mie foto in bianco e nero (uso ancora lo stesso ingranditore) e le prime cibacrome, mi iscrissi anche al locale cine-foto club frequentandolo per qualche tempo. Dopo qualche anno di esilio fotografico, mi avvicinai ad una vetrina dell'usato e vidi l'occasione di fare mia una Nikon F4 (era sempre stato il mio sogno averne una) il prezzo era conveniente e il morbo tornò ad impadronirsi di me.Il mio passaggio al digitale avvenne dopo poco, su un noto sito di aste on line trovai un'ottima offerta per una Nikon D100 in set completo con due obbiettivi (24-85mm e 70-300mm) e altre cosucce e decisi di fare il grande salto.Oggi ogni tanto mi commissionano piccoli lavori soprattutto amici ma è per me un Hobby, costosissimo ma sempre Hobby.

Scusatemi se vi ho annoiato


Paolo

_Nico_
Da giovane ho sognato di fare il reporter, e sono finito a fare altro... smile.gif
Ma so cosa m'affascinava e m'affascina tuttora della fotografia: fermare il tempo.
cuomonat
Sono figlio unico ed ho sempre giocato da solo. Ma i giocattoli erano sempre pochi.
Allora disegnavo, ritagliavo, modellavo e... martellavo ed avvitavo di tutto per dar sfogo alla mia creatività. C'è da dire che non avevamo nemmeno la televisione.
L'amico più caro di mio padre era fotografo e portava sempre con se una biottica. Il primo regalo di cui ho memoria è stato quello, la Reflekta II, un ferrovecchio che conservo ancora. Bianco e nero. Io scattavo e l'amico di Papà sviluppava.
Al primo anno di università con il primo presalario comprai la OM1 md £ 250.000: che macchina, e mia madre contribui all'acquisto dell'ingranditore.
Ero soprattutto un ritrattista, ero affascinato da questo genere. Quando la mia ragazza/modella, dopo sei anni mi lasciò, bruciai in un secchio tutte le foto e per anni non ho più fatto una foto.
Mia moglie mi regalò una Pentax al mio 30° compleanno, una Nikon F70 al 40° ed una Cpx 8400 al 50°. Poi ho comprato la D50, ma non ho avuto pace finché non ho comprato la D200.
Finalmente riprovo le stesse sensazioni di quando ebbi la mia prima fotocamera tra le mani.
Manuela Innocenti
Da piccola amavo disegnare... e l'amo ancora, e come conseguenza quasi logica amavo poter ritrarre anche con la macchinina fotografica... quasi un giocattolo in realtà.
Ho sempre desiderato possedere una macchina... ma non avevo la possibilità di averne una "vera" per cui mi accontentavo delle scatolette...
Poi il piccolo miracolo unsure.gif la digitale compatta !!!!
Certo non era grande cosa ma....
Da settembre ho la reflex.... la mia vera prima reflex.
E da qui che parto in realtà ... e da adesso che cerco di capire...
di "inquadrare"... di scattare.
Toglietemi tutto ... ma non la mia D50 biggrin.gif
_Nico_
QUOTE(cuomonat @ Dec 5 2006, 07:35 PM) *

Mia moglie mi regalò una Pentax al mio 30° compleanno, una Nikon F70 al 40° ed una Cpx 8400 al 50°.

Uhm... hmmm.gif
Mi sa che per il sessantesimo rischi una Kodak... smile.gif
cuomonat
QUOTE(_Nico_ @ Dec 5 2006, 07:48 PM) *

Uhm... hmmm.gif
Mi sa che per il sessantesimo rischi una Kodak... smile.gif

Mancano 8 anni e mezzo... non si può mai sapere laugh.gif .
tembo
Anch'io, nel mio piccolo, come il "grande Ludovico" sono passato attraverso tre fasi.
La prima ha due nomi: mio padre e la sua Comet Bencini. Lui purtroppo non c'è più, lei è rimasta in casa, al posto d'onore anche se non scatta più da molti anni. Ero ragazzino quando mi permise di usarla, soprattutto durante le nostre scarpinate in montagna. Ricordo che per Natale una zia mi regalò una Eura Ferrania: bauletto in plastica color vinaccia, macchina in bachelite 6X6, flash con lampadina a bulbo...Non mi ha mai conquistato, per me "la" macchina fotografica era quella di papà. Fotografare gli stambecchi o le gare di motocross con la Comet era un'impresa disperata, ma i risultati deludenti non mi deprimevano: indicavo orgoglioso quella macchiolina bruna su fondo verde e dicevo "hai vesto che bello quello stambecco?".
Seconda fase, seconda liceo scientifico. Avevo un insegnante di storia dell'arte straordinario: severo e allo stesso tempo anticonformista, innovatore e maniaco della precisione. Una sofferenza colorare con l'Ecoline, acquarello liquido che ha la particolarità di macchiare immediatamente. Oppure tirare linee perfette col Rapidograph. Una sbavatura, una campitura non perfettamente omegenea e la tavola era da rifare. Gli appunti di storia dell'arte li dettava lui stesso, poi li riportavamo sull'albun coi caratteri trasferibili...Dopo un lungo braccio di ferro ottenemmo di poterli battere a macchina, ma senza una sola correzione. Bianchetto bandito. Ad un certo punto iniziammo lo studio dei particolari architettonici: archi, capitelli, modanature. Imparavamo a disegnarli, poi via per la città a cercare un'immagine. I miei disegni facevano pena, le immagini scattate con la Polaroid pure. Fu mio padre a venirmi in aiuto. Un giorno arrivò a casa, sorridendo misteriosamente, con un pacco. Conteneva una Fujica ST 701 con 55 mm e borsa pronto. Un gioiello, per me, anche se l'amico col quale andavo a caccia di "archi ribassati gotico Tudor", di scozie, di piedritti, sfoggiava una F2 Photomic del padre primario ospedaliero...Con le foto bianconero stampare in 18X24 nella camera oscura allestita con un amico (l'ingranditore era un russo Upa 5) i miei voti divennero migliori...
Risparmiando, comprai un 28 e un 135, ovviamente universali: i buoni vecchi Soligor di una volta, neppure parenti dei vetracci attuali. Poi un duplicatore di marca ormai estinta, un Komura. Ripresi a fotografare gli stambecchi e le marmotte in montagna; in città fotografavo le manifestazioni, i concerti, le occupazioni...Erano i primi anni Settanta, sognavamo la rivoluzione...Qualcuno scelse la P38, io pensavo di poterla fare con la Fujica.
Un po' dopo i vent'anni, coi primi guadagni da collaboratore ad un settimanale locale, la prima Nikon, una FG20, con 28 e 70-210 Serie E. Al posto dell'Upa "in condominio" in camera oscura era arrivato, tutto mio, un Durst.
Da qui inizia la terza fase: compro e divoro libri, riviste, scoppia la passione per l'Africa e inizia la rincorsa a quei maledetti millimetri che non bastano mai. Una fase che dura tuttora.
Diego
Francesco Martini
QUOTE(tembo @ Dec 6 2006, 08:43 PM) *

Ricordo che per Natale una zia mi regalò una Eura Ferrania: bauletto in plastica color vinaccia, macchina in bachelite 6X6, flash con lampadina a bulbo...Diego

.....Diego...a parte l'80-400vr...abbiamo anche la Eura Ferrania in comune..Mio padre me la regalo' quando avevo una decina di anni....ma ci tiravo fuori foto da far pena.... Anche il flash...quello con la parabola a petalo che si richiudeva...Quante volte mi bruciavo le dita per cambiare la lampadina... dry.gif ..altro che SB800.....biggrin.gif ....
Poi..scrivo anche io la mia storia....domani..forse... smile.gif
Francesco Martini
decarolisalfredo
Camminavo per Corso Vittori Emanuele a Milano ed incrociai una ragazza con un viso bellissimo, uno sguardo velove incrociata e via, ma poi mi sono ritrovato a pensare: se la rivedo la riconosco ma perchè non riesco a vederla nella mia mente così come lo vista con gli occhi? Perchè no ho un immagine nitida nella mia testa?
Dopo qualche settimana, altro caso analogo e d'improvviso mi è venuto in mente: la fotografo! Ed ho comprato una macchina fotografica. Era il 1971.

Alfredo
mc0676
Per me la fotografia è un divertimento prima di tutto, non lo faccio per lavoro, quindi sono un amatore (di fotografia !).
Circa 13 anni fa, quando avevo 17 anni e mi fidanzai con quella che poi è diventata madre di mio figlio siccome ero particolarmente innamorato ed era per me il primo vero grande amore volevo in qualche modo imbrigliare, congelare quei momenti affinché un domani alla vista delle foto avrei riprovato le stesse emozioni.
E cosi iniziai ad utilizzare l'Afgamatic 100 che mio padre mi aveva "prestato".
Dopo pochi mesi mi resi conto che avevo bisogno di un qualcosa di + evoluto e quindi acquistai una Olympus, una compatta con zoom ottico 35-110 mm che sfruttai, seppur per un solo anno, molto molto intensamente.
Iniziai quindi ad usare l'Olympus anche per altre circostante e mi resi conto che quando volevo ritrarre qualcosa "di diverso" dal normale in effetti mi trovato "legato".
E cosi che acquistai, usata, una FM2, la mia prima Nikon e che tutt'oggi rimpiango di non aver tenuto.
Con quella, grazie ad un amico che aveva una Pentax K1000, imparai a fare le fotografie con la reflex e soprattutto riuscii a dare libero sfogo alla mia seppur risicata fantasia e ogni CLICK era sempre un'emozione.
Dopo poco, forte di una valutazione ottima della FM2 passai alla FE10, quindi alla F65.
Nel frattempo, oltre al solito zoomettino 35-70 di serie, mi passarono tra le mani una marea di ottiche, tutte usate, quasi tutti zoom 70-200 o 28-200 et simila, anche a pompa (che peccato non averli tenuti !).
Poi comprai, visto che il digitale si stava oramai diffondendo a macchia d'olio, la Coolpix 5200 che tutt'ora possiedo.
Mi resi conto del grande vantaggio che il digitale offriva rispetto alla pellicola e non feci passare 3 mesi che detti indietro la F65 per passare alla D70 alla quale ho abbinato diverse ottiche sempre a rotazione tenedo come unica costante il 70-300G che avrò usato 5 volte si e no !
Poi da poco il passaggio alla D80 e poi è storia di oggi ! cool.gif

Posso essere sincero ?
La pellicola un pò, anzi di più, mi manca. rolleyes.gif
Michele Ferrato
Un po virus un po passione individuale.
Mio padre ha sempre immortalato i momenti più belli con una "Kodak Retinette I a" avuta in regalo al suo matrimonio e da circa un'anno vista la mia passione ha deciso di donarmela per ricordo personale,ovviamente è gelosamente custodita wink.gif .
Mi ha sempre affascinato lo scatolone contenente i ricordi di famiglia dove passavo ore ed ore a sfogliare il passato che si mescola con il presente.
All'età di 19 anni comprai con i risparmi una Zenit dai polacchi e con quella macchina cominciai a seguire le orme di mio padre portandomela dietro quando c'era un'occasione particolare oppure per puro divertimento ,ma non avevo dimestichezza perchè anche se avevo un'attrazione verso la fotografìa non si era accesa una vera passione.
Dopo circa due anni di sacrifici qualcosa mi spinse ad acquistare una reflex di qualità,all'epoca ci vollero 1.250.000 lire per acquistare una F50 in kit con il 35-80 e con questa macchina comincio a vedere la fotografìa con un'altro occhio,ma la passione vera e propria ancora niente unsure.gif
Tre anni fa andai in vacanza in Umbria con la famiglia e una coppia di amici di cui uno appassionato di fotografia da tempo e avava con sè una G3 della canon,ovviamente non avevo mai avuto approcci con il digitale tantè che non possedevo neanche un computer,insomma la cosa mi incuriosì molto.
In Autunno di quell'anno acquistai il mio primo computer e con immense difficoltà cominciai ad imparare qualcosa da solo e a scoprire questo fantastico mondo per me fino ad'allora oscuro.
In tarda primavera decidemmo con mia moglie di ripetere l'esperienza dell'Umbria,ma questa volta da soli,quindi per l'occasione acquistai una compatta da portare sempre in tasca per catturare i fantastici posti visti già l'anno prima ma non immortalati e dopo tanto consulto sui vari siti internet la scelta cadde sulla colpix 7900.
Appena ricevuto il gioiellino ne fui subito colpìto,ma quello che mi stupì appena aperto lo scatolo erano le dimensioni davvero compatte.
Con la 7900 cominciò un feeling particolare,poi essendo per me la prima digitale dovetti studiare per bene il manuale e credo che quello studio mi aprì una strada,si perchè per la prima volta ho dovuto studiare un manuale fotografico e siccome nella vita in tutte le cose che faccio sono un perfezionista mi ha portato ad uno studio attento ed ho imparato finalmente un po di basi.
Con l'acquisto della 7900 ebbi l'opportunità anche di iscrivermi al forum nital cosa che ha aperto un mondo a me sconosciuto dove ho trovato due tesori molto importanti,la fotografìa e gli amici.
Grazie al nital forum ho imparato molto e guardando,chiedendo,provando e studiando e dopo circa quattro mesi dall'acquisto della 7900 ho avvertito il bisogno di qualcosa di più,una Reflex Digitale ohmy.gif .
Ho acquistato una D 70s solo corpo con due obbiettivi usati Nikkor di qualità e da allora la mia compagna fedele mi accompagna ovunque e mi stimola a viaggiare, conoscere, fotografare tutto ciò che di bello e particolare la vita ci offre.
Il cammino è lungo,ma c'è tutta la voglia di farlo e non ho intenzione di fermarmi sul più bello. wink.gif
sangria
ciao

a me la fotografia ha sempre interessato, avendo una mamma, che mi riempie album intieri, di fotografie specie, da 0 a 15 anni adesso ha un po' smesso, all'inizio prendevo qualche volta la macchina di mia mamma un normalissima macchina fotografica, piccolina a pellicola, di quelle da fotografo della domenica, per spiegarsi, poi alle superiori passavo davanti alle vetrine dei fotografi e vedevo queste reflex sempre dai costi esorbitanti, mi ricordo che per la F70 volevano 1.200.000 £ cifra che per il momento mi era impossibile spendere, e tutto lì fino a che non ho cominciato a lavorare, non potevo neanche minimamente pensarci, poi con il primo lavoro mi sono preso una compatta, purtroppo della concorrenza e lì è cominciata la follia, me la portavo sempre dietro ,a tutte le feste, le passeggiate, i giri che facevo con la mia ragazza o con gli amici, ero diventato una sorta di "persecuzione" per gli altri, e dopo 2 anni di foto a 3MP sono approdato alla reflex, con la mia D50 di cui ne sono contentissimo, anche perchè la differenza nel risultato si vede a distanza di un metro, per prenderla ho girato su questo forum per circa un mese documentandomi con le foto e i discorsi di quelli che una macchina già ce l'avevano e il 30 aprile di quest'anno ho fatto il grande passo e sono approdato in questo meraviglioso, quanto costoso hobby che però mi sta dando molte soddisfazioni

GRAZIE AL FORUM PER AVERMI FATTO FARE QUESTA SCELTA!!!!!!
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