Aiuto - Cerca - Utenti - Calendario - Salta a fondo pagina - Versione completa  
NikonClub.it Community > NIKON SCHOOL > TECNICHE Fotografiche
Gino Severini
Finora in camera oscura ho sempre stampato foto abbastanza omogenee dal punto di vista delle zone di luce e di ombra, senza mai aver bisogno di oprare con delle mascherature o simile...Questa foto, però, presenta un eccessivo divario di luminosità tra le zone di ombra e di luce. La zona dei tavolini era in ombra (ma con buoni dettagli), mentre il lungomare e gli scogli a sinistra sono sparatissimi (sotto il sole dell'una in pieno agosto - ma anche loro, con una lunga esposizione, conservano buoni dettagli). La foto mi piace molto e credo sarebbe una bella sfida riuscire a stamparla bene, la cosa mi attira ma non ho abbastanza esperienza per capire come agire.
Credo che lavorare con le mascherature sia quasi impossibile perche la divisione tra luce e ombra non e netta; in particolar modo nella zona dei tavolini, dove complessivamente c'è più ombra, ma dove alcuni elementi riflettono le luci e paiono completamente bianchi (alcuni tavolini, schienali delle sedie e soprattutto gli ombrelloni).
Io uso Ilford multigrade e ho letto in proposito un interessante articolo di una rivista fotografica (vedi il link) sula possibilità di risolvere alcune situazioni abbastanza simili effettuando una doppia esposizione, prima con una gradazione molto bassa e poi con una alta.
Io non ho mai provato e non so se la mia situazione sia adatta o meno.
Chiedo quindi pareri a chi ha più esperienza.


www.nadir.it/tec-crea7te_multigrade01.htm

P.S. La qualità della foto è quella che è, ho fotografato a qualche modo (non avevo nemmeno una vera lavagnetta retroilluminata) il negativo con un 50mm rovesciato! Mi dispiace.


Mi sembrava peggio la foto, così rimpicciolita non è poi cos' male (tenete conto che l'ho già leggermente sistemata con photoshop)

Ecco il linik corretto:

www.nadir.it/tec-crea/te_multigrade01.htm
enrico
Ciao,
la ilford multigrade, come saprai, è una carta a gradazione variabile il cui contrasto può essere modificato utilizzando uno o l'altro del set di filtri con i quali la si usa. La tecnica cui ti riferisci serve per modificare il contrasto in zone diverse della stessa immagine e richiede, quindi, delle mascherature. In pratica, se la zona in luce è troppo contrastata, mascherando le altre zone, si espone con un filtro tale da abbassare il contrasto. Con un diverso filtro si può invece alzare il contrasto delle parti in ombra. Si tratta in sostanza di fare diverse esposizioni sullo stesso foglio, esponendo una zona alla volta con diversi filtri. L'operazione richiede una certa esperienza e manualità ma, dopo un po' di prove, si arriva al risultato.
Un'altra via, più semplice, potrebbe essere quella di scansire l'immagine (o le immagini, stampate una per le luci ed una per le ombre) ed unirle in Photoshop dove le mascherature sono molto più semplici da fare.
Enrico
riccardo.pari
Che bei ricordi la camera oscura! Io avrei optato per 2 soluzioni. A) Dopo l'esposizione sotto l'ingranditore, con un batuffolo di cotone o materile simile, imbevuto di sviluppo a temperature decisamente più alte ( diciamo 40° circa ), sarei passato sulla parte più chiera dell'immagine, la parte destra per intenderci. In questo modo lo sviluppo viene forzato e le parti apparentemente chiare rinforzerebbero. Dopo questa forzatura iniziale procedo con il trattamento normale. Alla fine il risultato dovrebbe pareggiare in parte il divario della gamma tonale. cool.gif Una bruciatura intenzionale di tutta la carta in modo che la velatura formatasi sulle parti chiare faccia apparire le stesse come più scure. Si procede mettendo sotto l'ingranditore il foglio di carta e ( non ti sto a prendere per il naso credimi...) accendere per un paio di secondi la luce della stanza. Così facendo si crea una velatura di tutte le parti chiare. Procedi poi con il trattamento regolare. Questi "eperimenti" necessitano di esperienza, preparati a delusioni iniziali ed a ulteriore pentimento eclesiastico per imprecazioni varie guru.gif Ahhh se mi manca l'odore della camera oscura ( e la mia giovinezza naturalmente ). Se ti servisse altro, felice di risponderti.

Mi sono reso conto di averti suggerito solo come "scurire" le parti chiare. Esistono naturalmente anche sistemi per attenuare i neri, ma questi sono più controllabili in fase di esposizione iniziale, o abbassando i contrasti. Ancora saluti.
Gino Severini
QUOTE(enrico @ Nov 25 2006, 06:02 PM) *

La tecnica cui ti riferisci serve per modificare il contrasto in zone diverse della stessa immagine e richiede, quindi, delle mascherature.


L'articolo di cui ho fornito il link, parla di un'altra tecnica di doppia esposizione, che non necessità mascherature. Se leggi bene l'articolo viene sottolineata l'innovatività della multigrade in quanto consente (in certe situazioni) di evitare le faticose mascherature esponendo [/i]tutta l'immagine prima con un filtro basso, poi tutta[i] con uno alto.
Poi naturalmente, si possono effettuare anche delle mascherature.
Quello che volevo capire è se nella mia situazione può essere utile questa doppia esposizione senza mascherature.

Grazie Doking61, proverò anche come dici tu, forse prima il secondo metodo, mi sembra più semplice.
enrico
QUOTE(docking61 @ Nov 25 2006, 06:29 PM) *

Che bei ricordi la camera oscura! Io avrei optato per 2 soluzioni. A) Dopo l'esposizione sotto l'ingranditore, con un batuffolo di cotone o materile simile, imbevuto di sviluppo a temperature decisamente più alte ( diciamo 40° circa ), sarei passato sulla parte più chiera dell'immagine, la parte destra per intenderci. In questo modo lo sviluppo viene forzato e le parti apparentemente chiare rinforzerebbero. Dopo questa forzatura iniziale procedo con il trattamento normale. Alla fine il risultato dovrebbe pareggiare in parte il divario della gamma tonale. cool.gif Una bruciatura intenzionale di tutta la carta in modo che la velatura formatasi sulle parti chiare faccia apparire le stesse come più scure. Si procede mettendo sotto l'ingranditore il foglio di carta e ( non ti sto a prendere per il naso credimi...) accendere per un paio di secondi la luce della stanza. Così facendo si crea una velatura di tutte le parti chiare. Procedi poi con il trattamento regolare. Questi "eperimenti" necessitano di esperienza, preparati a delusioni iniziali ed a ulteriore pentimento eclesiastico per imprecazioni varie guru.gif Ahhh se mi manca l'odore della camera oscura ( e la mia giovinezza naturalmente ). Se ti servisse altro, felice di risponderti.

Mi sono reso conto di averti suggerito solo come "scurire" le parti chiare. Esistono naturalmente anche sistemi per attenuare i neri, ma questi sono più controllabili in fase di esposizione iniziale, o abbassando i contrasti. Ancora saluti.


Ciao,
anche a me tornano i ricordi: il riduttore di Farmer per esempio, per schiarire le parti scure. Ti ricordi della mattoleina? Tutto passato, storia, ma che storia!
Saluti
Enrico
Salta a inizio pagina | Per vedere la versione completa del forum Clicca qui.