Molto interessante questa tua ricerca.
Sono rimasto un po' spiazzato anch'io, perchè do un valore diverso ai
non-luoghi: aree, in genere metropolitane, caratterizzate da una scarsissima, o addirittura assente, identità. Ti faccio qualche esempio: le aree al di sotto di una strada sopraelevata, il retro di un palazzo con la facciata cieca, uno spazio indefinito e inutilizzato tra edifici. Quindi, in qualche modo, il non-finito, o il
trascurato nell'idea se vuoi.
Ciò che tu ci mostri, invece, ha un'identità, anche molto forte, che è data dalla sua storia - anche se sarebbe più il caso di chiamarla memoria.
Ciò però non toglie nulla alla tua ricerca, è solo un modo diverso di intendere una definizione. Tu parti sostanzialmente, mi pare, dalla contrapposizione di un luogo che
è stato ed ora
non è, e quindi ne prevedi un possibile riutilizzo, corretto o non corretto che sia. Molto interessante.
Tra gli scatti, anch'io prediligo il primo della finestra, che oltre al degrado dell'oggetto finestra, mostra un chiaro segnale di interdizione, quasi a voler dire: qui non c'è più nulla.
Grazie