L'altra sera in occasione della festa patronale di Santa Maria dell'Arco si è tenuto il concerto di Fabio Concato. Pur non essendo un suo grandissimo fan, anche se riconosco che è un grande cantautore, non mi lascio sfuggire l'occasione per provare sul campo la mia amatissima D2h comprata un mese fa, ma che ancora non avevo avuto modo di testare in condizioni difficili come un concerto. E' inutile dire che si è comportata come mi aspettavo: uno spettacolo! Oltre all'autofocus fulmineo che aggancia dappertutto anche in condizioni di scarsa luce, ho apprezzato in questa occasione la sua raffica impressionante, molto utile per evitare di cestinare un buono scatto perchè il cantante casomai ha fatto una brutta espressione al momento del clik e l'impugnatura verticale (cosa che con la D70 naturalmente non avevo) comodissima per offrire una presa stabile anche con obiettivi pesanti scattando in verticale. Per non parlare del rumore digitale (un po' maggiore che nella D2Hs) poi contenutissimo anche ad alti ISO, e che si può facilmente eliminare in postproduzione ottenendo dei files molto puliti.
In conclusione, tra la buona musica di Concato e il sublime rumore dell'otturatore della D2, le mie orecchie hanno goduto per un'ora e mezza!
Piccolo aneddoto che mi ha fatto sorridere raccontatomi da mia cugina il giorno dopo il concerto: un suo amico le si avvicina e le dice
- Guarda, dietro di noi c'è uno che deve essere un paparazzo...
e lei:
- è mio cugino!
Ora vi lascio alle foto, scattate tutte con D2h + AF-S 80-200 a volte duplicato con TC-20E, ISO 1250-1600
e per finire le ultime degli ottimi musicisti. Purtroppo mi manca il bassista perchè dalla posizione in cui ero io mi risultava sempre "impallato" e non sono riuscito a ritrarlo decentemente
Finite!
Purtroppo la compressione Web non rende giustizia alle immagini, i Tiff sono molto più nitidi e brillanti.
Naturalmente commenti e critiche sono sempre graditi
Una osservazione personale: non sono rimasto molto soddisfatto delle luci del palco, l'occhio di bue era il 90% delle volte colorato e quindi i musicisti assumevano sempre colorazioni da alieno