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algol
Salve
Mi spiegate in che modo è utile x un fotografo conoscere la gamma dinamica di una scena(misurata in termini di STOP tramite 2 misurazioni spot una sulla zona + chiara e una su quella + scura)?

Per esempio quando ho rilevato che ci sono 4 stop di differenza.....cosa me ne viene ?

Forse devo confrontare la gamma dinamica rilevata con quella del sensore della mia reflex x capire se riuscirò a impressionare tutti i dettagli?

e nel caso la gamma dinamica della scena sia maggiore di quella del sensore ?
enrico
QUOTE(algol @ Aug 13 2006, 09:10 AM) *

Salve
Mi spiegate in che modo è utile x un fotografo conoscere la gamma dinamica di una scena(misurata in termini di STOP tramite 2 misurazioni spot una sulla zona + chiara e una su quella + scura)?

Per esempio quando ho rilevato che ci sono 4 stop di differenza.....cosa me ne viene ?

Forse devo confrontare la gamma dinamica rilevata con quella del sensore della mia reflex x capire se riuscirò a impressionare tutti i dettagli?

e nel caso la gamma dinamica della scena sia maggiore di quella del sensore ?


Ti sei risposto da solo. La pellicola ed il sensore hanno un range di luminosità in grado di rendere correttamente, poi tutto affoga nel nero pieno o nel bianco puro. Se il contrasto della scena supera la gamma dinamica del tuo materiale, devi fare delle scelte su cosa sacrificare o, in alcune situazioni, puoi addirittura abbassare il contrasto della scena con un flash di schiarita o con un pannello riflettente.
Ti accludo una prova fatta per testare la gamma dinamica del sensore di una mia macchina.
giannizadra
perfetta la risposta di Enrico.
Inoltre, misurando gli "estremi" puoi trarre indicazioni utili per impostare "on camera" il livello di contrasto ( questo solo per i pochi sfortunati che lavorano in jpeg, col NEF puoi farlo in post).
algol
Però non mi torna una cosa
Se in una scena calcolo l'esposizione sul punto + luminoso poi però ridevo mettere a fuoco il soggetto (xchè magari il punto + luminoso è ad una distanza diversa)....se blocco l'esposizione comep posso rimettere a fuoco ...conservando l'esposizione calcolata ?
enrico
QUOTE(algol @ Aug 13 2006, 11:58 AM) *

Però non mi torna una cosa
Se in una scena calcolo l'esposizione sul punto + luminoso poi però ridevo mettere a fuoco il soggetto (xchè magari il punto + luminoso è ad una distanza diversa)....se blocco l'esposizione comep posso rimettere a fuoco ...conservando l'esposizione calcolata ?


Lo puoi fare andando in manuale o settando la macchina perché il pulsante di scatto premuto a metà corsa ti blocchi il fuoco mentre il pulsante AEL agisca solo sul blocco dell'esposizione. Naturalmente imposterai la lettura dell'esposizione su Spot.
Enrico
steanfer
Devi impostare il tasto AEL in modo che blocchi solo la lettura dell'esposizione. Io sulla D200 lo tengo blocco e memoria, così non mi tocca tenere il pulsante premuto e tremila dita impegnate. Poi una volta scattato, la memoria si resetta.
Per comodità sul tasto funzione tengo sempre la lettura spot, mentre uso il Matrix e la priorità diaframma. In questo modo quando ho delle scene al limite, punto lo spot prima sulle alte luci e poi sulle ombre (o viceversa) verifico gli stop di differenze e normalmente se non supero i 5/6 stop, scatto. Sennò o con il manuale o con la compensazione dell'esposizione decido cosa sacrificare.

Sono interessatissimo invece sul grafico postato da Enrico... la gamma dinamica è di una digitale? Che macchina è? (scusa se sono indiscreto, sono sempre molto appassionato a queste prove).

Ciao
Stefano
algol
QUOTE(steveweb @ Aug 13 2006, 01:00 PM) *


Per comodità sul tasto funzione tengo sempre la lettura spot, mentre uso il Matrix e la priorità diaframma. In questo modo quando ho delle scene al limite, punto lo spot prima sulle alte luci e poi sulle ombre (o viceversa) verifico gli stop di differenze e normalmente se non supero i 5/6 stop, scatto. Sennò o con il manuale o con la compensazione dell'esposizione decido cosa sacrificare.

Sono interessatissimo invece sul grafico postato da Enrico... la gamma dinamica è di una digitale? Che macchina è? (scusa se sono indiscreto, sono sempre molto appassionato a queste prove).

Ciao
Stefano

Vediamo se ho capito.....
Usi la misurazione spot x calcolare la differenza in stop tra zona luce e zona ombra....quindi se non ci sono problemi scatti usando il matrix.

Giusto
enrico
QUOTE(steveweb @ Aug 13 2006, 01:00 PM) *

Devi impostare il tasto AEL in modo che blocchi solo la lettura dell'esposizione. Io sulla D200 lo tengo blocco e memoria, così non mi tocca tenere il pulsante premuto e tremila dita impegnate. Poi una volta scattato, la memoria si resetta.
Per comodità sul tasto funzione tengo sempre la lettura spot, mentre uso il Matrix e la priorità diaframma. In questo modo quando ho delle scene al limite, punto lo spot prima sulle alte luci e poi sulle ombre (o viceversa) verifico gli stop di differenze e normalmente se non supero i 5/6 stop, scatto. Sennò o con il manuale o con la compensazione dell'esposizione decido cosa sacrificare.

Sono interessatissimo invece sul grafico postato da Enrico... la gamma dinamica è di una digitale? Che macchina è? (scusa se sono indiscreto, sono sempre molto appassionato a queste prove).

Ciao
Stefano


Stefano, la macchina è la D200.
Enrico


QUOTE(algol @ Aug 13 2006, 01:16 PM) *

Vediamo se ho capito.....
Usi la misurazione spot x calcolare la differenza in stop tra zona luce e zona ombra....quindi se non ci sono problemi scatti usando il matrix.

Giusto


Il discorso che sta sotto tutto ciò è quello sull'esposizione zonale, che si effettua utilizzando letture spot. Se faccio una lettura spot su una certa zona e poi scatto seguendone le indicazioni esposimetriche, quella zona mi verrà resa con un "grigio medio". Mettiamo che la gamma dinamica del mio sistema mi consenta 4 stop in sottoesposizione e 3 in sovraesposizione prima di affogare nel nero e nel bianco puro. Sempre con la lettura spot. posso andare a vedere in che grigio mi andranno a cadere le altre zone e se qualcuna va fuori gamma. La zona da rendere in grigio medio la deve scegliere il fotografo. Tutto il resto slitterà di conseguenza. Questo detto in estrema sintesi.
Se invece vai a controllare con la lettura stop che il contrasto della scena rientri nella gamma dinamica e poi scatti in matrix, non è detto che ci azzecchi, è molto probabile, ma dipende dalla distribuzione delle luminosità della scena. Potrebbe capitare che, così facendo, in qualche caso bruci le alte luci o tappi le ombre. Dovresti invece fare una media fra le misure spot streme e regolare cos' l'esposizione (questo sempre se il contrasto della scena è all'interno della gamma dinamica, altrimenti devi sacrificare qualcosa, ma sarai tu a decidere cosa.
Buon pranzo, io vado a dedicarmi alla forchetta (non all'esposizione a forchetta biggrin.gif )
Enrico
steanfer
QUOTE(algol @ Aug 13 2006, 01:16 PM) *

Vediamo se ho capito.....
Usi la misurazione spot x calcolare la differenza in stop tra zona luce e zona ombra....quindi se non ci sono problemi scatti usando il matrix.

Giusto


Enrico ti ha già spiegato tutto.
Quello che ti ho scritto sopra ti può servire in casi estremi quando esponi in matrix e vuoi fare un veloce controllo del contrasto dell'immagine.
E' un controllo che puoi fare e normalmente ci azzecca, ma il matrix è un sistema esposimetrico complesso e le scelte che effettua potrebbero comunque andare oltre le alte luci o le ombre più dense.
A me per esempio è capitato, con il matrix, in situazioni di forte contrasto ma con cromie che richiamano il grigio medio (quindi cielo blu e prato verde illuminati e molti alberi in ombra) di avere il cielo sovraesposto di mezzo stop... a quel punto con il tasto funzione ho controllato la coppia EV che mi dava il cielo blu (tipicamente il grigio medio per eccellenza) e ho compensato rispetto alla coppia EV del matrix, ottenendo la giusta esposizione. Solo le ombre erano un pò più chiuse ovviamente, ma ho recuperato poi in post-produzione, scattando in NEF.
L'esposizione zonale invece va da sè, e parte dal presupposto che sei tu a decidere dove cade il grigio medio e di conseguenza verifichi con la lettura spot dove slittano le altre zone. Questo sistema penso fosse più comodo in analogico e in particolare quando si lavora con il bianco e nero.

Ciao
Stefano

QUOTE(enrico @ Aug 13 2006, 02:02 PM) *

Stefano, la macchina è la D200.
Enrico


E' davvero interessante per la latitudine di posa che esplica... sinceramente pensavo fosse inferiore... è una sorpresa piacevole!
Rafforza invece la convinzione che il sensore lavora quasi come una diapositiva, prediligendo le ombre alle alte luci!
Grazie!

Stefano
Evilseraph2003
Salve a tutti. Questo argomento mi interessa molto. Avendo cominciato scattando a pellicola volevo chiedervi una cosa. Sapendo che la latidudine di posa si ricava dai test sulla densità delle pellicole volevo capire come interpretare tali grafici in termini di gamma dinamica.


Cioè a partire ad esempio da questo grafico della Velvia 100F :

IPB Immagine

Come faccio a capire quanto è ampia la gamma dinamica della pellicola, cioè, quanti EV di sovraesposizione o sottoesposizione rispetto al punto in cui ho deciso il grigio medio è in grado di sopportare la pellicola mantenendo dettaglio prima di chiudere o bruciare???




Spero di essermi spiegato bene. Grazie messicano.gif
enrico
QUOTE(Evilseraph2003 @ Aug 13 2006, 09:02 PM) *

Salve a tutti. Questo argomento mi interessa molto. Avendo cominciato scattando a pellicola volevo chiedervi una cosa. Sapendo che la latidudine di posa si ricava dai test sulla densità delle pellicole volevo capire come interpretare tali grafici in termini di gamma dinamica.
Cioè a partire ad esempio da questo grafico della Velvia 100F :

IPB Immagine

Come faccio a capire quanto è ampia la gamma dinamica della pellicola, cioè, quanti EV di sovraesposizione o sottoesposizione rispetto al punto in cui ho deciso il grigio medio è in grado di sopportare la pellicola mantenendo dettaglio prima di chiudere o bruciare???
Spero di essermi spiegato bene. Grazie messicano.gif


Certo, ti sei spiegato benissimo.
Devi tener conto del tratto rettilineo della curva caratteristica, ma anche un po' del piede e dell'inizio della spalla. Lungo il tratto retttilineo, hai una risposta lineare fra luminanze della scena ed annerimenti della pellicola. Lungo i tratti curvi, i toni vengono via via compressi mano a mano che la pendenza va diminuendo. Devi riportare gli estremi di questo tratto sull'asse delle ascisse e vedere quante unità logaritmiche copre. Sull'asse delle ascisse ci sono i logaritmi delle esposizioni relative. Tieni conto che per ogni 0,3 unità logaritmiche, l'esposizione raddoppia o si dimmezza (si sale o si scende di uno stop). Infatti, il logaritmo decimale di due è proprio 0,3. Se analizzi la curva di cui hai riportato l'immagine, vedrai che la gamma dinamica si estende per circa 7 stop.
Enrico


Volevo farti notare come, nel tratto a sinistra della curva caratteristica, le curve dei tre strati dell'emulsione (quelli sensibili al rosso, al verde ed al blu), non coincidono come nel resto della curva, ma si separano. Questo significa che se le ombre cadono in quel tratto, avrai uno slittamento cromatico nelle ombre.
Enrico
Evilseraph2003
QUOTE(enrico @ Aug 13 2006, 09:24 PM) *

Certo, ti sei spiegato benissimo.
Devi tener conto del tratto rettilineo della curva caratteristica, ma anche un po' del piede e dell'inizio della spalla. Lungo il tratto retttilineo, hai una risposta lineare fra luminanze della scena ed annerimenti della pellicola. Lungo i tratti curvi, i toni vengono via via compressi mano a mano che la pendenza va diminuendo. Devi riportare gli estremi di questo tratto sull'asse delle ascisse e vedere quante unità logaritmiche copre. Sull'asse delle ascisse ci sono i logaritmi delle esposizioni relative. Tieni conto che per ogni 0,3 unità logaritmiche, l'esposizione raddoppia o si dimmezza (si sale o si scende di uno stop). Infatti, il logaritmo decimale di due è proprio 0,3. Se analizzi la curva di cui hai riportato l'immagine, vedrai che la gamma dinamica si estende per circa 7 stop.
Enrico
Volevo farti notare come, nel tratto a sinistra della curva caratteristica, le curve dei tre strati dell'emulsione (quelli sensibili al rosso, al verde ed al blu), non coincidono come nel resto della curva, ma si separano. Questo significa che se le ombre cadono in quel tratto, avrai uno slittamento cromatico nelle ombre.
Enrico



Sei stato chiarissimo. Una solo piccolo dubbio mi è sempre ronzato per la testa.

STOP = EV

Perchè STOP so essere la variazione di tempo o diaframma lasciando fisso uno dei due. EV so essere un numero indicativo che rappresenta la somma tempo - diaframma. E' la stessa cosa?

Cioè se ad esempio punto sulla zona dove voglio far cadere il grigio neutro e l'esposimetro mi dice che rispetto al grigio medio sono sopra di 1 EV, a prescindere dal fatto che devo regolare la coppia tempo diaframma per ottenere l'esposizione neutra, vuol dire che devo compensare di 1 stop???

Quindi la pellicola di cui sopra avrà una gamma dinamica di 7 EV intorno al grigio medio?

Ringrazio per quest'ultimo chiarimento... ma le cose mi piace comprenderle fino in fondo.
enrico
EV, come sai, significa Valore di Esposizione. Per somma tempo diaframma intendevi "interazione" e non somma in senso aritmetico credo.
L'EV matematicamente é:
il logaritmo in base due del prodotto del tempo di posa per l'inverso dell'apertura relativa al quadrato e corrisponde proprio ad uno stop, quindi li puoi usare come sinonimi anche se, rigorosamente, non sono la stessa cosa.
Per la seconda domanda si, i 7 stop sono intorno al valore centrale che puoi considerare grigio medio.
Spero di esserti stato utile.
Enrico
Evilseraph2003
QUOTE(enrico @ Aug 13 2006, 09:59 PM) *

EV, come sai, significa Valore di Esposizione. Per somma tempo diaframma intendevi "interazione" e non somma in senso aritmetico credo.
L'EV matematicamente é:
il logaritmo in base due del prodotto del tempo di posa per l'inverso dell'apertura relativa al quadrato e corrisponde proprio ad uno stop, quindi li puoi usare come sinonimi anche se, rigorosamente, non sono la stessa cosa.
Per la seconda domanda si, i 7 stop sono intorno al valore centrale che puoi considerare grigio medio.
Spero di esserti stato utile.
Enrico



Mi sei stato utilissimo guru.gif

Ho capito come regolarmi con le singole pellicole, mi sono tolto il dubbio di cui sopra e grazie al tuo "ti vorrei fa notare" della tua prima risposta ho capito come mai la Velvia nelle ombre troppo chiuse assume un "vaga" dominante blu biggrin.gif

grazie.gif Copiaincollo e stampo tutto biggrin.gif
belvesirako
bella discussione...
salvomic
QUOTE(enrico @ Aug 13 2006, 09:59 PM) *
...
Spero di esserti stato utile.
Enrico

Sei stato utile a molti, Enrico smile.gif

ciao
fenderu
QUOTE(belvesirako @ Aug 14 2006, 10:52 AM) *

bella discussione...



quoto,

durante i primi mesi dell'esperiza reflex, per capire a fondo questi concetti, mi sono imposto di scattare esclusivamente in M con lettura esposimetrica SPOT;

il MATRIX è praticamente miracoloso;a priorità ai diaframmi mi consente ormai di non perdere l'attimo scattando immediatamente; ma quando voglio una esposizione particolare non uso nè la compensazione nè il blocco dell'esposizione....torno in M e misuro in SPOT;

complimenti ad Enrico e a tutti gli altri per l'ottima "esposizione"! laugh.gif
enrico
QUOTE(fenderu @ Aug 14 2006, 12:04 PM) *

quoto,

durante i primi mesi dell'esperiza reflex, per capire a fondo questi concetti, mi sono imposto di scattare esclusivamente in M con lettura esposimetrica SPOT;



Ottimna cosa: non c'è niente di meglio per imparare.
Io ho iniziato molti anni fa con una meccanica ed esposimetro TTL. Un'ottima macchina che non aveva automatismi.
Saluti
Enrico
Evilseraph2003
QUOTE(enrico @ Aug 14 2006, 12:41 PM) *

Ottimna cosa: non c'è niente di meglio per imparare.
Io ho iniziato molti anni fa con una meccanica ed esposimetro TTL. Un'ottima macchina che non aveva automatismi.
Saluti
Enrico



A proprosito di esposimetro TTL laugh.gif.

Come cattura la luce quello della vecchissima Zenith TTL che mi appioppò mio padre tempo fa. A priorità centrale, su tutto il campo, etc ???


hmmm.gif

QUOTE(fenderu @ Aug 14 2006, 12:04 PM) *

quoto,

durante i primi mesi dell'esperiza reflex, per capire a fondo questi concetti, mi sono imposto di scattare esclusivamente in M con lettura esposimetrica SPOT;

il MATRIX è praticamente miracoloso;a priorità ai diaframmi mi consente ormai di non perdere l'attimo scattando immediatamente; ma quando voglio una esposizione particolare non uso nè la compensazione nè il blocco dell'esposizione....torno in M e misuro in SPOT;

complimenti ad Enrico e a tutti gli altri per l'ottima "esposizione"! laugh.gif



Quando ho perso in mano la mia prima Reflex "decente" biggrin.gif (la F100) non ho considerato ne gli automatismi ne il metodo di esposizione matrix. Ho subito cercato di fare la media con la misurazione spot e poi cercavo di dedurre dal negativo quale era la gamma dinamica approssimativa che riuscivano a restituire. Grazie ad Enrico adesso ho una base matematica di partenza... Pollice.gif
luonifrancesco
biggrin.gif Ciao a tutti , sono Francesco . Volevo , gia che eravate in tema , un chiarimento ;
Con l'avvento del digitale si sono facilitate diverse operazioni che in analogico richiedevano parecchio tempo , tra le quali quella della "esposizione multipla" ; ritengo che questa funzione presente sempre di piu' nelle nuove fotocamere non venga molto utilizzata, ma nel caso di cui sopra non e' piu' facile fare un bkt di -+ 3EV e gestire dopo in camera chiara? grazie.gif messicano.gif messicano.gif
enrico
QUOTE(luonifrancesco @ Aug 14 2006, 04:16 PM) *

biggrin.gif Ciao a tutti , sono Francesco . Volevo , gia che eravate in tema , un chiarimento ;
Con l'avvento del digitale si sono facilitate diverse operazioni che in analogico richiedevano parecchio tempo , tra le quali quella della "esposizione multipla" ; ritengo che questa funzione presente sempre di piu' nelle nuove fotocamere non venga molto utilizzata, ma nel caso di cui sopra non e' piu' facile fare un bkt di -+ 3EV e gestire dopo in camera chiara? grazie.gif messicano.gif messicano.gif


Ciao Francesco,
si, quella dell'esposizione a forchetta è una opportunità che oggi non costa nulla (si poteva fare anche con l'analogico con macchine senza tanti automatismi elettronici, ma costava pellicola). Ma a parte il fatto che si va a riempire la card, farlo abitualmente senza ragionare sull'esposizione, mi sembra come quel cacciatore che spara al passerotto con una mitragliatrice certo di beccarlo entro la trentesima cartuccia. Il fotografo bravo deve invece essere un "cecchino". In alcuni casi quando, a causa delle particolarità della scena, l'incertezza rimane, ben venga il bracketing.
Buone foto.
Enrico
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