Dedicato al mio primo anno sul forum, ma fondamentalmente ad un amico che ha saputo non mollare, mai.
Roma, 5 agosto 2005
Ciao Mauri, stasera suono a Villa Ada con Nando Citarella. E’ tanto tempo che non ci vediamo, con tutto quello che ho passato, se ti va di venire…
Maccs carissimo, che bello sentirti in forma. Immagino che ora, dopo la seconda l’operazione, tu stia di nuovo bene?
Più o meno…
Va bene, dai. Vengo di sicuro stasera, così ci facciamo anche una chiacchierata e mi spieghi. Ho comprato da pochissimi giorni una nuova macchina fotografica, una reflex digitale, provo anche a farvi delle foto, ma non ti assicuro nulla sui risultati, è la prima volta in un concerto. A dopo.
Maccs, un amico carissimo ed un maestro per me. Una vita per la musica, per le percussioni.
Poi quella maledetta operazione, la prima, alla testa. Fermo per mesi, tra terapie e mal di testa che, pian piano, svanivano. E crescevano di nuovo le speranze.
Passa un anno, i mal di testa tornano, C’è ancora bisogno di un’operazione, difficile ancor di più, stavolta. E invece va meglio della prima. Poco tempo per il recupero, è di nuovo in piedi. Ed allora il 5 agosto del 2005, a meno di un mese dall’intervento, mi chiama per invitarmi al SUO concerto. Lui è solo un ospite, ma è il nuovo, ennesimo, inizio…
Dura poco il suo concerto, due soli pezzi, ora il suo fisico non gli permette di più.
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Nando Citarella: musicista, compositore, attore, scrittore, terapeuta, di Nocera Inferiore, in provincia di Salerno.
Grande esperto di tradizioni popolari, della sua terra e di tutto il mediterraneo.
I suoi concerti sono coinvolgenti, il suo gruppo, I Tamburi del Vesuvio, riesce a far ballare anche lo spettatore più pigro. Forza della Tammurriata, o Taranta, o Pizzica, cambia il nome da regione a regione, ma musica e parole ti entrano dentro. Ma la forza del gruppo è anche in altro, nei ritmi arabi, indiani, brasiliani, che si mescolano con la tradizione partenopea per cercare quella integrazione che, ad oggi, forse solo la musica può gridare, fieramente, di aver raggiunto.
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Dopo la seconda operazione Maccs sembra sollevato. Certo, serve un po’ di tempo, il fisico è debilitato.
Ma ancora qualcosa non è andata per il verso giusto. Ancora un anno di piccoli interventi, ospedali, terapia del dolore.
E’ impressionante la forza di Maccs, sorride, ti abbraccia, ti consola, ti parla del suo lavoro, della costruzione dei suoi strumenti dove sfoggia orgoglioso la sua etichetta, MAX percussion, della sua passione, dei due gioielli della sua vita, i suoi figli.
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Roma, 5 agosto 2006
Ciao Mauri, stasera suono a Villa Ada con Nando Citarella, ti va di venire? Magari puoi anche fare un po’ di foto. Intanto io regalo agli artisti quelle che mi hai stampato del concerto dell’anno scorso.
Ma davvero suoni di nuovo con Citarella? E proprio lo stesso giorno di un anno fa. Ma come stai ora, i tuoi mal di testa?
Bene bene, sono un fiore. Che fai allora, vieni?
Maccs, amico mio, come potrei mancare…
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Ancora un concerto coinvolgente, fatto di suoni e parole, di racconti e di tammurriate, di calore mediterraneo, di forza e di voglia di trasmettere grandi emozioni.
Citando Nando Citarella:
(...)"Percorrendo gli itinerari delle feste popolari, religiose e non, si possono incontrare persone provenienti da paesi diversi dal nostro (Turchia, Marocco, Senegal, Albania, India, Brasile, Cuba ecc.), le quali si integrano in quello che per loro è un esempio culturale che sembra evocare, nonostante la diversità, le proprie realtà d'origine.
Non è un caso quindi che, durante le feste popolari del nostro Sud i suoni di Djembè africani o di Masar e Bendir nord africani, si mescolino agli antichi ritmi delle tammurriate e delle tarantelle (...)"
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“Nikon Life è la categoria dedicata alle esperienze fotografiche e personali vissute in compagnia della tua Nikon.”
Un’avventura durata un anno, con la mia reflex.
Per una strana coincidenza di eventi e di date, dopo un anno esatto mi sono ritrovato a fotografare lo stesso gruppo e il mio stesso amico, sullo stesso palco.
“Tutti i Nikonisti sono invitati a trasmettere le proprie emozioni in questa speciale categoria.”
Un’emozione che dura da molto tempo, il legame con l’amico/maestro. L’emozione più forte, rivederlo su quel palco a suonare per tre lunghe ore, e poi sentirgli dire: a settembre si riprende a suonare, io e te…
Ciao maestro, grazie Maccs.