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nikonpako
Tecnica dell’obiettivo invertito
Come è intuitivo già dal suo nome, tale tecnica consiste semplicemente nello smontare l’obiettivo della vostra reflex ed invertirlo. Per tenere l’ottica in questo modo esistono due soluzioni: si comprano appositi anelli di inversione (ne potete trovare diversi a poco prezzo su Amazon) oppure mentre si scatta si tiene l’obiettivo dinanzi al sensore Macrofotografiamanualmente (come faccio ad esempio io). Scegliete ciò che ritenete più opportuno, un anello di inversione costa poche decine di euro, ma vi consiglio di sperimentare senza anche solo per capire le potenzialità di tale tecnica. Tuttavia eseguendo tali operazioni, quello che ottenete è l’obiettivo alla sua massima apertura. Ciò è un grosso limite in quanto vi permette soltanto di poter intervenire sui tempi di esposizione. Non il massimo della comodità visto che la macrofotografia esige diaframmi chiusi e quindi una notevole profondità di campo: alla massima apertura quello che avrete a fuoco è probabilmente soltanto la capocchia di uno spillo.Per ovviare a questo problema vi è un passo semplice quanto essenziale da effettuare: tenendo l’obiettivo montato normalmente, impostate i parametri di apertura ed esposizione facendo riferimento al vostro esposimetro, eseguita la misurazione premete il pulsante della Profondità di campo. Così facendo le lamelle dell’obiettivo si chiuderanno a seconda del valore ƒ impostato. A questo punto, tenendo sempre premuto il pulsante, sganciate l’ottica. Quello che vi ritroverete fra le mani è la vostra ottica smontata, con le lamelle del diaframma “congelate” all’apertura che avete impostato sulla vostra reflex. A questo punto invertitela e ponetela davanti allo specchio della macchina fotografica
Quello che vi chiedo, usando questa tecnica, cioè smontando l'ottica tenendo premuto il pulsante profondita di campo, non si fanno danni?
sarogriso
...e poi con la messa a fuoco come ci organizziamo?
orco
Potrebbe anche essere possibile, senza procurare danno all'ottica o alla macchina, ma sarebbe inutile!! Quella tecnica è valida solo con ottiche Canon o comunque con ottiche che hanno il diaframma elettromagnetico, quindi impostando l'apertura con l'ottica montata sulla reflex e smontandola mentre si preme l'anteprima della PDC, il diaframma resta bloccato sul valore selezionato. Sulle ottiche Nikon con la leva meccanica di controllo diaframma, appena stacchi l'ottica entra in funzione la molla di ritorno che imposta il diaframma sul "tutto chiuso", quindi sarebbe assolutamente inutile provarci!! Ultimamente Nikon ha iniziato a produrre ottiche con diaframma elettromagnetico, ma prima va verificato se funziona come i canon o se ha comunque un sistema di ritorno che posiziona il diaframma sul "tutto chiuso" quando lo sganci dalla reflex (anche tenendo premuto il tasto di anteprima PDC) e comunque, mi pare ci siano solo i super tele ed il 70-200 nuovo col diaframma elettromagnetico, e sicuramente la vedo dura invertirli!! wink.gif

Adriano

QUOTE(sarogriso @ Apr 8 2017, 01:17 PM) *
...e poi con la messa a fuoco come ci organizziamo?

Avanzando avanti e indietro, a mano libera (molto ostico, ma fattibile) o con una slitta micrometrica (sistema comunemente utilizzato in macro)

Adriano
sarogriso
QUOTE(orco @ Apr 8 2017, 01:20 PM) *
Avanzando avanti e indietro, a mano libera (molto ostico, ma fattibile) o con una slitta micrometrica (sistema comunemente utilizzato in macro)


Su questo non vi è dubbio, ( quando ho tempo (poco) tiro fuori slitta, ottica macro, anello da inversione, tubi ecc. ecc ) quello che intendevo era inteso sulla messa a fuoco fatta bene con il diaframma molto chiuso, da mirino è impresa disperata e da live view un po' meno ma sempre molto peggio che a TA e chiusura fatta dopo. smile.gif

ciao

saro
orco
QUOTE(sarogriso @ Apr 8 2017, 01:29 PM) *
Su questo non vi è dubbio, ( quando ho tempo (poco) tiro fuori slitta, ottica macro, anello da inversione, tubi ecc. ecc ) quello che intendevo era inteso sulla messa a fuoco fatta bene con il diaframma molto chiuso, da mirino è impresa disperata e da live view un po' meno ma sempre molto peggio che a TA e chiusura fatta dopo. smile.gif

ciao

saro

Ah, scusa, non avevo colto io!! wink.gif Infatti è un macello lavorare con le ottiche senza ghiera diaframmi!! Diventi matto! Dovresti mettere a fuoco prima con lente invertita e tutto aperto, poi smontare e rimontare dritto, impostare il diaframma, rismontare e invertire nuovamente e poi scattare. In tutto questo, se stai fotografando un insetto, la cosa più lunga e difficile sarà convincere il soggetto a restare lì a guardarti mentre fai tutto sto casino!! messicano.gif

Adriano
sarogriso
QUOTE(orco @ Apr 8 2017, 01:58 PM) *
la cosa più lunga e difficile sarà convincere il soggetto a restare lì a guardarti mentre fai tutto sto casino!! messicano.gif


Io direi che se facciamo un gioco di squadra e convinciamo l'autore a prendersi una ottica diversa facciamo prima, e pure lui a fare la foto biggrin.gif
_Lucky_
QUOTE(orco @ Apr 8 2017, 01:20 PM) *
Potrebbe anche essere possibile, senza procurare danno all'ottica o alla macchina, ma sarebbe inutile!! ..... Sulle ottiche Nikon con la leva meccanica di controllo diaframma, appena stacchi l'ottica entra in funzione la molla di ritorno che imposta il diaframma sul "tutto chiuso", quindi sarebbe assolutamente inutile provarci!!


Esatto wink.gif
Antonio Canetti
non ci provo, ma ho dato un occhiata:
con l'ottica smontata ho attivato il tastino dell'anteprima della profondità di campo,
è attivato elettricamente e abbassa tranquillamente la leva di comando del diaframma dell' ottica
dedurrei che si farebbe in contemporanea mentre si gira l'ottica
la leva dell'ottica va forzare la leva di comando che è sotto tensione,
quindi alla lunga rovinerebbe l''attuatore della leva di comando,
tutto questo diventa inutile perché una volta l'ottica è staccata la leva dell' ottica va a mettersi in riposo chiudendo alla minima apertura.

Antonio
nikonpako

Ciao a tutti, grazie per essere intervenuti, infatti il mio dubbio era proprio sul ritorno della molla, che una volta smontata l'ottica, avrebbe portato il diaframma sulla massima chiusura. Probabilmente è come si dice più sopra, funziona sulle ottiche canon, infatti nel tutorial, l'autore usa canon, ma non fà nessuna distinzione. Vi allego il link del tutorial in cui si parla di questo.
link
pes084k1
QUOTE(orco @ Apr 8 2017, 01:58 PM) *
Ah, scusa, non avevo colto io!! wink.gif Infatti è un macello lavorare con le ottiche senza ghiera diaframmi!! Diventi matto! Dovresti mettere a fuoco prima con lente invertita e tutto aperto, poi smontare e rimontare dritto, impostare il diaframma, rismontare e invertire nuovamente e poi scattare. In tutto questo, se stai fotografando un insetto, la cosa più lunga e difficile sarà convincere il soggetto a restare lì a guardarti mentre fai tutto sto casino!! messicano.gif

Adriano


Sono ormai dieci anni che lo dico.... Se presi Nikon è stato per il particolare bocchettone F (lungo tiraggio, chiusura meccanica del diaframma, obiettivo autonomo facilmente riusabile altrove). E' chiaro che considero poco soluzioni "moderne" dove queste fanno male alla resa, alla durata e all'ergonomia.
In macro ti prendi un Tokina, uno Zeiss, un micro AIS, un EL-Nikkor o un Rodagon (quelli si vendono nei cataloghi per ricerca e machine vision, insieme ad alcuni esoterici altrettanto gestibili), persino un Lensbaby Edge 80 e vai pure meglio.

A presto telefono.gif

Elio
sarogriso
QUOTE(pes084k1 @ Apr 10 2017, 05:13 PM) *
In macro ti prendi un Tokina, uno Zeiss, un micro AIS, un EL-Nikkor o un Rodagon, persino un Lensbaby Edge 80.............


......e se avanza qualche euro pure un Lucano rolleyes.gif

non credo che l'autore della discussione volesse andare ad invischiarsi in faccende mistiche ma forse solo postare una curiosità vista in rete e niente più cool.gif
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