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giulio.photo
Buongiorno a tutti,
Vorrei sapere se è utile calibrare la fotocamera con questo software "ColorChecker Passport Photo" e l utilizzo della tavoletta, oppure sono soldi buttati.
Voi la calibrate?
Se è si quale software utilizzate?
Ovviamente il monitor è ben calibrato, tramite x-rite i1 display-pro.
grazie a tutti
buona giornata
Giulio

Alessandro Castagnini
Sì, è possibile crearsi un profilo dedicato per la sua macchina fotografica ed inserirlo, poi, come predefinito in LR/CC.

La procedura, anche se non la ricordo, è semplice ed il software dovrebbe guidarti passo-passo.

Ciao,
Alessandro.

P.S.: Andiamo in software
togusa
La procedura è semplice ed è molto utile.
Ci sono due inesattezze però:
- Non si "calibra la fotocamera", nel senso che la fotocamera non viene influenzata e continua a scattare allo stesso modo e a produrre le stesse immagini di prima. Che si "calibra" è il software con cui dopo si elaborano le immagini, sia esso Lightroom o CameraRaw, che userà il profilo creato dal software colorchecker.
- Non va creato un profilo solo. In realtà ogni profilo che si crea avrà "validità" solo per le stesse condizioni di luce che c'erano nel momento in cui è stata fatta la foto di calibrazione. Inoltre anche l'obbiettivo utilizzato e gli iso usati influiscono sulla resa dei colori, quindi cambiare obbiettivo e iso rispetto al profilo usato può influire sulla correttezza dei colori. Se ad esempio faccio un profilo partendo da una foto di riferimento fatta al chiuso in casa, non potrò utilizzarlo per gestire le foto che farò poi all'aperto al sole, perché avrò dei colori sballati. E viceversa. L'ideale sarebbe portarsi sempre dietro il cartoncino colorchecker, fare una foto di calibrazione di riferimento nella "scena" dove si scatteranno le foto e poi si scattano le foto (oppure dopo, non fa differenza). Una volta a casa si crea il profilo di calibrazione per quella condizione e lo si usa per gestire le foto fatte quel giorno. Ovviamente per un uso amatoriale è un po' scomodo. Infatti è meglio piuttosto crearsi dei profili standard per situazioni "tipiche", ad esempio uno per la luce diurna, uno per gli interni con illuminazione artificiale, uno per l'ombra, eccetera.
Alessandro Castagnini
Non leggo inesattezze in quello che ho scritto... mai detto che si calibra la fotocamera... wink.gif
Per il resto, è più che ovvio che, cambiando le condizioni di luce, cambia anche il profilo da usare ... è così per tutto smile.gif

Ciao,
Alessandro.

laugh.gif
Clicca per vedere gli allegati
laugh.gif
giulio.photo
QUOTE(togusa @ Apr 16 2016, 02:39 PM) *
La procedura è semplice ed è molto utile.
Ci sono due inesattezze però:
- Non si "calibra la fotocamera", nel senso che la fotocamera non viene influenzata e continua a scattare allo stesso modo e a produrre le stesse immagini di prima. Che si "calibra" è il software con cui dopo si elaborano le immagini, sia esso Lightroom o CameraRaw, che userà il profilo creato dal software colorchecker.
- Non va creato un profilo solo. In realtà ogni profilo che si crea avrà "validità" solo per le stesse condizioni di luce che c'erano nel momento in cui è stata fatta la foto di calibrazione. Inoltre anche l'obbiettivo utilizzato e gli iso usati influiscono sulla resa dei colori, quindi cambiare obbiettivo e iso rispetto al profilo usato può influire sulla correttezza dei colori. Se ad esempio faccio un profilo partendo da una foto di riferimento fatta al chiuso in casa, non potrò utilizzarlo per gestire le foto che farò poi all'aperto al sole, perché avrò dei colori sballati. E viceversa. L'ideale sarebbe portarsi sempre dietro il cartoncino colorchecker, fare una foto di calibrazione di riferimento nella "scena" dove si scatteranno le foto e poi si scattano le foto (oppure dopo, non fa differenza). Una volta a casa si crea il profilo di calibrazione per quella condizione e lo si usa per gestire le foto fatte quel giorno. Ovviamente per un uso amatoriale è un po' scomodo. Infatti è meglio piuttosto crearsi dei profili standard per situazioni "tipiche", ad esempio uno per la luce diurna, uno per gli interni con illuminazione artificiale, uno per l'ombra, eccetera.



grazie mille della risposta!
Per creare profili standard per situazioni "tipiche"..intendi che poi in camera raw (per esempio) in camera calibration vado a creare un profilo colore dng da un raw scattato col luce diurna, da uno scattato con luce artificiale, ...ecc...ecc...
Funziona cosi o sono fuori strada?
grazie ancora
giulio.photo
QUOTE(Alessandro Castagnini @ Apr 16 2016, 03:30 PM) *
Non leggo inesattezze in quello che ho scritto... mai detto che si calibra la fotocamera... wink.gif
Per il resto, è più che ovvio che, cambiando le condizioni di luce, cambia anche il profilo da usare ... è così per tutto smile.gif

Ciao,
Alessandro.

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grazie Alessandro,
fammi capire, quella foto fatta con la tavoletta la vado aprire per esempio in camera raw , seleziono il profilo dng con il menù camera profile nel tab camera calibration, imposto tutti i valori a zero e ne creo uno nuovo...?
grazie.gif



...o ilsoftware dedicato mi accompagna passo a passo per creare un profilo dng che poi andrò ad aprire in camera raw?
Alessandro Castagnini
Giulio, non mi ricordo tutta la procedura, ma col software x-rite, importi il dng e lui crea il profilo che poi, una volta installato, lo andrai a selezionare nel menù a discesa apposito in LR/CC
giulio.photo
QUOTE(Alessandro Castagnini @ Apr 16 2016, 04:18 PM) *
Giulio, non mi ricordo tutta la procedura, ma col software x-rite, importi il dng e lui crea il profilo che poi, una volta installato, lo andrai a selezionare nel menù a discesa apposito in LR/CC



ok ho capito grazie, l ultima cosa: ma in paesaggio, quella tavoletta la dovrei mettere a un km di distanza messicano.gif , è utile ugualmente o nella paesaggistica non serve a nulla?

gabrieledanesi
Un'altro modo per non stare a portarsi dietro il colorchecker ogni volta è quello di fare un profilo a doppia illuminate per ogni obiettivo che possiedi.

In pratica monti un certo obiettivo e fai due foto al colorchecker in due situazioni abbastanza distanti come temperatura colore ambiente (ad esempio una alla luce diurna esterna di mezzogiorno ed una in una stanza chiusa illuminata con una lampadina al tungsteno). I due RAW così ottenuti si apri su LR e li esporti in formato DNG (senza alcuna elaborazione). I due DNG li carichi nel software Passport selezionando la creazione di profilo a doppia illuminante. A quel punto il software valuta le due immagini e ti genera un profilo unico che verrà automaticamente caricato nei profili fotocamera di LR/ACR in modo che li puoi usare a tuo piacimento su qualsiasi foto.

Un profilo così fatto lo puoi usare in qualsiasi condizione di temperatura colore ambiente ottenendo risultati molto buoni (da una semplice valutazione ad occhio non riusciresti a cogliere differenze tra un profilo a doppia illuminante ed uno specifico a singola illuminante).
togusa
QUOTE(Alessandro Castagnini @ Apr 16 2016, 04:30 PM) *
Non leggo inesattezze in quello che ho scritto... mai detto che si calibra la fotocamera... wink.gif



Infatti non l'hai scritto tu ma l'autore, nella prima riga del suo post di apertura. wink.gif

QUOTE(gabrieledanesi @ Apr 16 2016, 05:37 PM) *
Un'altro modo per non stare a portarsi dietro il colorchecker ogni volta è quello di fare un profilo a doppia illuminate per ogni obiettivo che possiedi.



Il profilo a doppia illuminante non l'avevo mai usato e nemmeno sapevo che funzionasse così.
Buono a sapersi, gli darò "una provata" sicuramente.
pes084k1
QUOTE(gabrieledanesi @ Apr 16 2016, 05:37 PM) *
Un'altro modo per non stare a portarsi dietro il colorchecker ogni volta è quello di fare un profilo a doppia illuminate per ogni obiettivo che possiedi.

In pratica monti un certo obiettivo e fai due foto al colorchecker in due situazioni abbastanza distanti come temperatura colore ambiente (ad esempio una alla luce diurna esterna di mezzogiorno ed una in una stanza chiusa illuminata con una lampadina al tungsteno). I due RAW così ottenuti si apri su LR e li esporti in formato DNG (senza alcuna elaborazione). I due DNG li carichi nel software Passport selezionando la creazione di profilo a doppia illuminante. A quel punto il software valuta le due immagini e ti genera un profilo unico che verrà automaticamente caricato nei profili fotocamera di LR/ACR in modo che li puoi usare a tuo piacimento su qualsiasi foto.

Un profilo così fatto lo puoi usare in qualsiasi condizione di temperatura colore ambiente ottenendo risultati molto buoni (da una semplice valutazione ad occhio non riusciresti a cogliere differenze tra un profilo a doppia illuminante ed uno specifico a singola illuminante).


Il motivo è semplice: se hai (ti hanno) tarato bene il WB, la calibrazione del sensore è unica. il problema è che il Color Checker non sonda tutto il gamut e i target che lo fanno (IT-8) sono fuori capacità delle DSRL (solo scanner, film dia e stampanti wide gamut possono farlo in pieno, anche se i sensori D3/D700 e Leica/Kodak ci si avvicinano).
Con due illuminanti ti avvicini comunque all'optimum.

A presto telefono.gif

Elio

Alessandro Castagnini
QUOTE(togusa @ Apr 16 2016, 08:56 PM) *
Infatti non l'hai scritto tu ma l'autore, nella prima riga del suo post di apertura. wink.gif

Ahhh..... smile.gif ahhh, quando s'invecchia.... laugh.gif
QUOTE(togusa @ Apr 16 2016, 08:56 PM) *
Il profilo a doppia illuminante non l'avevo mai usato e nemmeno sapevo che funzionasse così.
Buono a sapersi, gli darò "una provata" sicuramente.
Neppure io, proverò appena possibile

Ciao e buona domenica a tutti voi che potete,
Alessandro.
giulio.photo
QUOTE(gabrieledanesi @ Apr 16 2016, 04:37 PM) *
Un'altro modo per non stare a portarsi dietro il colorchecker ogni volta è quello di fare un profilo a doppia illuminate per ogni obiettivo che possiedi.

In pratica monti un certo obiettivo e fai due foto al colorchecker in due situazioni abbastanza distanti come temperatura colore ambiente (ad esempio una alla luce diurna esterna di mezzogiorno ed una in una stanza chiusa illuminata con una lampadina al tungsteno). I due RAW così ottenuti si apri su LR e li esporti in formato DNG (senza alcuna elaborazione). I due DNG li carichi nel software Passport selezionando la creazione di profilo a doppia illuminante. A quel punto il software valuta le due immagini e ti genera un profilo unico che verrà automaticamente caricato nei profili fotocamera di LR/ACR in modo che li puoi usare a tuo piacimento su qualsiasi foto.

Un profilo così fatto lo puoi usare in qualsiasi condizione di temperatura colore ambiente ottenendo risultati molto buoni (da una semplice valutazione ad occhio non riusciresti a cogliere differenze tra un profilo a doppia illuminante ed uno specifico a singola illuminante).



interessante! grazie!
quando faccio le due foto con ciascuna lente, il bw come lo imposto in auto?
grazie ancora
Giulio
buzz
il wb è impostato in base al grigio medio. Qualsiasi filtro o colore di illuminazione usi, se hai un gruigio di riferimento, ci penserà lui a riportare il tutto (entro i limiti) al "naturale".,
Impostare il wb in automatico è inutile se scatti in raw, o meglio è aggirabile, quindi superfluo.
Il programma che ti crea il profilo infatti poi si baserà sulla indicazione dei grigi, per creare il punto di partenza,.
giulio.photo
QUOTE(buzz @ Apr 17 2016, 10:15 AM) *
il wb è impostato in base al grigio medio. Qualsiasi filtro o colore di illuminazione usi, se hai un gruigio di riferimento, ci penserà lui a riportare il tutto (entro i limiti) al "naturale".,
Impostare il wb in automatico è inutile se scatti in raw, o meglio è aggirabile, quindi superfluo.
Il programma che ti crea il profilo infatti poi si baserà sulla indicazione dei grigi, per creare il punto di partenza,.


Scusami Buzz spiegami in parole più semplici hmmm.gif in quelle due foto fatte in due situazioni distanti come temperatura colore (per utilizzare la doppia illuminante) dove inquadro il colorchecker,.... il BW on camera come lo imposto?

grazie mille

gabrieledanesi
QUOTE(giulio.photo @ Apr 17 2016, 11:52 AM) *
.... il BW on camera come lo imposto?

grazie mille

E' indifferente... il WB è un parametro che non ha niente a che fare con i dati RAW, quindi fai i due scatti fregandotene di come hai impostato il WB sulla fotocamera.
buzz
Ti ha già risposto Gabriele.
Qualunque sia l'immagine che il programma legge, la riporta ad un WB corretti, dato che legge il grigio per ottenerlo.
Comunque c''è descritta l'intera procedura sul web. Fa tutto in automatico.
Massimo.Novi
Una volta, tanto tempo fa, scrissi un Experience sulla creazione dei profili Adobe che usava il software Adobe stesso.

Il software del Colorchecker Passport è semplificato e usa un algoritmo differente per ottenere il profilo (io preferivo il risultato del sw Adobe, ma è un'opinione personale).

Potete darci una lettura qui, e magari trovate qualche dettaglio utile anche per usare la tavoletta Passport.

Profili Adobe Camera Raw per Nikon

Saluti
Lutz!

sapete quanto sia un tecnicista... pero.. Dopo aver speso anni a capire e giocare con profili colori e calibrazioni, e aver speso ore ed ore a profilare camere, scanner e stampanti, son giunto alla conclusione che a differenza del monitor e della stampante, la quantita' di errori che si fanno con i target di input su scanner e fotocamere modernel, e il tempo che ci si perde dietro e' di gran lunga superiore ai vantaggi effettivi che se ne derivano a fini fotografici amatoriali. La fotocamera e' gia calibrata e profilata di suo, una volta bilanciato il bianco, le JPG che ne escono dai profili neutro e standard garantiscono una calibrazione eccellente fatta da nikon, a mio modesto avviso.

Se non hai bisogno di ripresa scientifica o industriale o still life per vendita di prodotto dove hai bisogno di assoluto match cromatico (e che quindi fai con illuminanti definiti in studio e costanti), meglio investire i soldi delle tavolette e del software in una modella o in workshop o in un bel viaggio in giornata per scattare qualche foto in piu.

Lasciando perdere i software, una tavoletta ti puo dare un comodo riferimento anche visivo... ma per quello, basta fotografare 3 banconate da 5, 10 e 20 euro e direi che hai gia un ottimo standard cromatico a livello europeo di riferimento.

:-)

cicalone963
Condivido pienamente con Lutz, anche io mi feci prendere dalla curiosità di avere la tavoletta facendo spesso ritratti, ma al livello amatoriale o amatoriale avanzato non serve praticamente a nulla.
togusa
Non sono d'accordo.
Capisco che la differenza in un uso amatoriale sia risibile, ma non credo affatto che l'impegno richiesto sia così immane.
Fare uno scatto di riferimento con il colochecker e poi usarlo per profilare tutti gli scatti fatti nella stessa sessione, richiederà "chiavi in mano" non più di 3 minuti in tutto.
Francamente non vedo come si possano "spendere ore" a profilare.


PS: Usando il colochecker, ad esempio, ho notato che la mia D3 ha un blu nettamente "fuori target", mentre la D800 ha tendenze verdognole in generale. Non sono differenze epocali, ma notevoli, nel senso che "si notano". Quindi ben venga il colochecker quando serve.
gabrieledanesi
Le differenze tra un profilo ad hoc ed un profilo generico Adobe o Nikon ci sono eccome. Capisco che se magari una persona lavora con un monitor nemmeno calibrato e profilato, o calibrato male, o con uno schermo pessimo, o di un portatile, o cose simili... allora molto probabilmente può notarle poco o addirittura nemmeno coglierle. Ma se una persona è anche solo appassionata di fotografia, uno schermo di ottima qualità è la prima cosa a cui si dovrebbe pensare !

Poi dipende anche tutto da come uno è abituato a lavorare sulle immagini e da cosa vuole ottenere da esse. Ad esempio spesso molte persone vorrebbero raggiungere risultati di colori e contrasti simil-diapositiva, o con effetti di contrasti e vividezza molto appaganti per l'occhio. Bene, se non si usa un profilo ad hoc ciò non è possibile, e poi si vedono le classiche discussioni "Come posso ottenere questo effetto ?" laugh.gif

I software che analizzano lo scatto del colorchecker cercano sostanzialmente di creare una corrispondenza colorimetrica, ossia tentano di far combaciare le coordinate colorimetriche della scena e dell'immagine. Ma c'è anche da dire che una rappresentazione colorimetrica è spesso poco verosimile per il nostro cervello (dove le percezioni di colore sono memorizzate come sensazioni). Tant'è che per ottenere un'immagine per noi più "verosimile" (ossia piacevole, appagante, che più ci ricorda la sensazione memorizzata nel nostro cervello), Lightroom applica già un tone mapping, ossia dei parametri che agiscono sul contrasto (sono tutti quei parametri che si trovano non a zero se si mette il modulo di sviluppo "elaborazione 2010" e che nell' "elaborazione 2012" sono già considerati attivi di default e non modificabili).

Il tone mapping, alterando i contrasti, altera anche i colori rendendoli spesso troppo saturi. Questo è il motivo per cui un profilo fatto ad hoc con il colorchecker ed usato su Lightroom o ACR fornisce visivamente colori molto più saturi rispetto ad un profilo Adobe o Nikon, ed in conseguenza a ciò molte persone preferiscono non usarli. I profili generici Adobe e Nikon infatti sono desaturati già in partenza, in modo tale che in seguito al tone mapping recuperano saturazione ma senza accentuarla troppo. Ma ciò significa spesso che molte persone, nel disperato tentativo di veder saltare fuori i colori dalla loro fotografia, iniziano ad agire sui parametri "saturazione" e "vividezza" (cosa COMPLETAMENTE sbagliata ed assurda). La ricchezza e la brillantezza dei colori si tira fuori con il contrasto, non con "Saturazione" e "Vividezza" !

In definitiva usare un colorchecker è indispensabile se si vuole una certa precisione nella rappresentazione fotografica (foto di quadri, di stampe fotografiche, ecc.), ma in tal caso il discorso non è così semplice come si possa pensare perchè bisogna cercare di mantenere le corrispondenze colorimetriche e quindi evitare il tone mapping. Ad ogni modo sarà poi necessario fare un confronto diretto tra originale e copia stampata affiancate.

Nel caso invece di fotografie generiche, e soprattutto di paesaggio, usare un profilo ad hoc fornisce risultati molto più verosimili rispetto ai profili generici e che permettono elaborazioni in fase di sviluppo che "tirano fuori" veramente tanti colori catturati dal sensore. Una volta che ci si prende la mano non se ne può più fare a meno (per lo meno questa è la mia preferenza), e permettono anche di simulare in maniera molto realistica la resa delle vecchie pellicole/diapositive in pochi e semplici passaggi di sviluppo RAW.
cicalone963
Direi che le vostre opinioni sono indiscutibili e non fanno una piega, ma quello che volevo esprimere con il mio post è in riferimento a quel fotografo amatoriale ed amatoriale plus che predilige la pubblicazione dei propri scatti sul web social vari etc etc, a quel punto non ne vedo la necessità dell'uso del colorcheker.
MarcoD5
QUOTE(Lutz! @ May 24 2016, 02:05 PM) *
sapete quanto sia un tecnicista... pero.. Dopo aver speso anni a capire e giocare con profili colori e calibrazioni, e aver speso ore ed ore a profilare camere, scanner e stampanti, son giunto alla conclusione che a differenza del monitor e della stampante, la quantita' di errori che si fanno con i target di input su scanner e fotocamere modernel, e il tempo che ci si perde dietro e' di gran lunga superiore ai vantaggi effettivi che se ne derivano a fini fotografici amatoriali. La fotocamera e' gia calibrata e profilata di suo, una volta bilanciato il bianco, le JPG che ne escono dai profili neutro e standard garantiscono una calibrazione eccellente fatta da nikon, a mio modesto avviso.

Se non hai bisogno di ripresa scientifica o industriale o still life per vendita di prodotto dove hai bisogno di assoluto match cromatico (e che quindi fai con illuminanti definiti in studio e costanti), meglio investire i soldi delle tavolette e del software in una modella o in workshop o in un bel viaggio in giornata per scattare qualche foto in piu.

Lasciando perdere i software, una tavoletta ti puo dare un comodo riferimento anche visivo... ma per quello, basta fotografare 3 banconate da 5, 10 e 20 euro e direi che hai gia un ottimo standard cromatico a livello europeo di riferimento.

:-)


Geniale quoto
giulio.photo
Grazie a tutti delle risposte!
Sto creando dei profili a doppi illuminante per ciascuna lente, secondo voi quali dovrebbero essere i valori della temperatura in K dei due scatti?
Circa 6000k uno e l altro 2500k ?
Grazie ancora
Giulio smile.gif
lucciluigi
Per farla ancora piu' semplice, ti basta un colorchecker tipo questo:

Clicca per vedere gli allegati

Lo inserisci nella prima foto della serie di scatti con le medesime condizioni di luce, se le cambi lo ridai in mano alla modella o lo appoggi in terra ben visibile se fai panorami, quando scarichi i NEF sul computer apri la cartella che contiene le immagini con Nikon ViewNX2 selezioni tutte le immagini della "medessima sessione di scatti" e ti vai a posizionare sull'immagine che contiene il colorchecker, apri il menu' a tendina Regolazioni > Temperatura colore >usa punto di grigio che andrai a cliccare sulla foto che lo coniene ..... ed il gioco e' fatto!

Piu' semplice a farsi che a dirsi .....

Assolutamente un operazione velocissima con la quale riporti tutta la serie di immagini alle medesime condizioni di temperatura colore.

I colorchecker che hanno la tavolozza colore per mia esperienza non servono, basta il grigio.

Assolutamente indispensabile in ambito professionale, ne puoi fare a meno a livello amatoriale .... anche se un colorchecker della Lastolite come quello che ti ho indicato lo paghi circa 30 Euro e ne hai subito dei benefici senza tante complicazioni.
gabrieledanesi
QUOTE(lucciluigi @ May 27 2016, 05:19 PM) *
Per farla ancora piu' semplice, ti basta un colorchecker tipo questo:

Clicca per vedere gli allegati

Si... ma "profilare una fotocamera" e "bilanciare il bianco" sono due cose ben differenti !
lucciluigi
Vero, ma io trovo che sia sufficiente una regolazione del WB, il resto e' troppa teoria e poca sostanza, le variabili in gioco per profilare la fotocamera sono troppe e solo per usi veramente molto specifici (forse) puo' essere utile una profilazione accurata della fotocamera.

Mi spiegate quali sarebbero gli ipotetici vantaggi?

https://www.nikonschool.it/experience/profili-dslr2.php
togusa
Io ho anche questo.

IPB Immagine

In teoria dovrebbe essere utile per regolare luci e ombre, oltre che per bilanciare il bianco in caso di doppia fonte di luce (ritratto).
In pratica non l'ho mai usato.
Lutz!
beh io ho perso ore sulla profilazione avendo la necessita' di ottenere da piu fotocamere di diverso tipo e modello che riprendevano la stessa scena da punti diversi il file finali che riproducessero in modo accurato gli stessi colori (stiching di quadri ad alta risoluzione).




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