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Danilo Bruzzone
IPB Immagine

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DAP
interessante !!!.....complimenti per la dedizione e costanza!!!
Memez
il pavimento non ha nessuna variazione di luminosità, non ci sono spazi tra "mattonelle" nere e bianche, non c'è "rugosità" della superficie.

è fatto male.
Memez
senza contare che mancano i riflessi dell'ambiente...
aldosartori
Ma che sbatti ti fai sempre?!?!?!?
Danilo Bruzzone
Intanto ringrazio tutti del passaggio e dei commenti, che sono sempre molto graditi oltre che molto utili. Tuttavia vorrei dare alcune spiegazioni circa la fotografia, che non vogliono essere una difesa, ma una semplice spiegazione degli intenti.
La foto in oggetto manca delle fughe delle piastrelle e dei riflessi dell’ambiente, ma io trovo che questi dettagli mancanti potrebbero distogliere l’attenzione dal vero soggetto che è il riflesso della modella. La stessa immagine avrei potuto realizzarla agevolmente senza ambiente e solo con il pavimento, sarebbe stata più “corretta”, ma avrebbe perso esteticamente. Io non credo che la presenza delle fughe avrebbe giovato alla qualità del riflesso e non penso neppure che vedere l’ambiente riflesso nel pavimento avrebbe aiutato a concentrare l’attenzione sul soggetto. Ovviamente sono punti di vista che entrambi hanno valenza e motivazione e certamente il mio non pesa più di quello altrui, ma mi sforzo di spiegare le motivazioni che mi hanno condotto a questa scelta. In fondo in noi abitano due persone, il “ragioniere” e “l’artista”.Il primo pensa che la fotografia sia una registrazione di eventi e pensa anche che la macchina fotografica registri la “realtà” in modo inoppugnabile e conclude che questa è la vera fotografia che non va toccata e deve essere rispettata (qualora si produca un fotomontaggio esso debba in ogni caso essere realistico in ogni dettaglio). Il secondo, l’artista, invece della realtà non importa nulla e cerca la sua realtà interiore, egli è interessato a ciò che vede dentro e usa le cose esterne come mera base di partenza su cui generare l’immagine sua interiore. A seconda della percentuale di ciascuno di costoro si determina la foto. Manca ancora un dettaglio, la finalità! Una foto deve essere valutata anche in base alla finalità: un conto è elaborare una foto che deve servire per la carta d’identità di una signorina e un conto è elaborare una foto artistica della signorina. Nel primo caso devo essere ragioniere, nel secondo posso essere anche artista.
Detto ciò, capisco perfettamente la posizione di chi mi ha mosso la critica e quindi produco a seguire una seconda immagine, realizzata prima della principale, che forse risponde meglio alle caratteristiche indicatemi.
IPB Immagine

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aldosartori
In tutta onestà ti dico che la seconda che hai messo è decisamente fatta bene!
Complimenti
Memez
Capisco il tuo punto di vista ma, per come la vedo io, per quanto ci si possa allontanare dalla realtà (o realismo ), ci sono delle regole fisiche/naturali che dovrebbero sempre esistere nel momento in cui tu collochi un soggetto (qualunque esso sia) in un ambiente. Ora, nel caso specifico, hai utilizzato una figura reale collocata in posto altrettanto reale (o comunque una simulazione di reale) ed ecco che non puoi stravolgere a tuo piacimento quelle stesse regole.
In realtà puoi farlo, e lo hai fatto, ma il risultato è innegabilmente sbagliato e risalta subito. Questo perchè il cervello umano ha registrato tutti quegli elementi che, teoricamente, ci fanno capire cosa sia il vero e il falso.

In parole povere non può esistere un pavimento lucido che rifletta soltanto un oggetto e non l'ambiente. Lo stesso pavimento così luminoso dovrebbe creare a sua volta dei riflessi sulle pareti.
E se guardi bene, anche la prospettiva è sbagliata (confronta le linee delle mattonelle laterali con quelle dei battiscopa.

Girando per la rete avrai sicuramente visto dei fotomontaggi surreali ma nonostante le ambientazioni, gli oggetti, le dimensioni siano palesemente false, noi le consideriamo vere perchè comunque vengono rispettate determinate leggi fisiche da cui non si può prescindere se si punta al realismo.
Pertanto ogni singolo particolare (luci comprese ovviamente), comprese le fughe tra le mattonelle, deve essere presente e curato tanto quanto il soggetto / oggetto reale.

Poi se il tuo intento non è quello del realismo, allora il discorso cambia radicalmente, ma non avendolo specificato, la mia interpretazione è stata immediata.

La seconda foto, per esempio, è decisamente fatta meglio anche se la luce ambientale è nettamente diversa da quella sulla modella.

ciao smile.gif
RosannaFerrari
Personalmente, non discuto mai riguardo alle scelte artistico-stilistiche dell'autore... non mi riferisco ovviamente a Danilo solamente, ma in generale...

La fotografia è una forma d'arte... lo può essere sia se rapportata alla realtà dei fatti che ci si trova innanzi, come pure a quanto riusciamo a produrre partendo dalla realtà stessa...

... in fondo, anche una post mirata a rendere più interessanti le sole cromie di uno scatto, è uno "stravolgimento" della realtà... chiamiamola stravolgimento, ma anche scelta artistica... ovviamente, questo è solo uno dei tanti esempi che potrei fare...

Può piacere, non piacere, questo approccio? Personalmente, non mi "scandalizzo" di nulla, non "demonizzo" nulla...
Semplicemente mi fermo un attimo ad osservare e mi chiedo sempre che cosa ha voluto comunicare l'autore col proprio lavoro... il tutto a prescindere da quanto possa essere "reale" e "plausibile" il lavoro stesso...

Per me belle entrambe... più "surreale e pittorica" la prima (pittorica, non perchè ci sono i dipinti, eh! wink.gif estenderei la definizione a tutta l'immagine nel suo insieme)... più "realistica e immediata" la seconda

Ciao Danilo
gian_dudu
Interessanti commenti e argomentazioni a queste tue immagini , non sono un cultore della
foto allo status naturale a tutti i costi , ho sempre considerato la fotografia espressione artistica , fatico
a capire chi si ostina a dire che non sia così , pensando di legare lo scatto solo alla fase documentaristica .
La fotografia non è una freddura legata a parametri rigorosamente scientifici , essa rimane una realtà
interpretativa legata esclusivamente al nostro modo di interagire con il mondo circostante , i grandi maestri
ne sono un'esempio .
I tuoi scatti Danilo hanno un'impronta particolare , li riconoscerei tra mille , belle le due proposte , sicuramente
migliorabile la fase riflessa della prima con più cura dei dettagli , per il resto ottime e di buon impatto visivo , quindi complimenti !
Ciao Antonio . smile.gif
Danilo Bruzzone
Ancora una volta debbo ringraziare chi commenta le mie foto e il sito Nikon che mi permette di postare le foto e ricevere i commenti. Lo dico perché da anni frequento questo sito e sono certo di aver imparato molto dai commenti che ho ricevuto. Sia che si tratti di una critica o di un complimento, io imparo dal punto di vista altrui e comprendo come nella diversità delle opinioni stia la verità e mai in una singola posizione. In questa foto, come spesso nelle mie elaborazioni, la realtà esteriore è sempre un po' lacunosa, perché tendo a concentrare la mia attenzione e far concentrare anche quella di chi osserva, principalmente sul soggetto, di cui il contorno è quasi inutile, come sia Rosanna che Gian hanno perfettamente capito. Tuttavia in questo caso le affermazioni Memez richiedono un approfondimento a parte. Elaborare un riflesso intero richiede molto lavoro, perché necessita di una somma di tecniche complesse che vanno ciascuna volta adattate al diverso tipo di scatto. Nello specifico questa foto è nata soltanto con un pavimento virtuale, di per sé inutile, tranne che per generare una sorta di spazio profondo in cui collocare il soggetto e il suo riflesso. In un secondo tempo soltanto ho pensato di arricchire lo scatto aggiungendo uno sfondo reale, che intendevo mantenere quasi nell'oscurità. Nonostante le intenzioni ho poi deciso di lasciarlo luminoso e questo ha evidenziato, in alcuni, le pecche di un'elaborazione aggiunta, non specifica per lo scatto. In realtà queste "pecche" personalmente non le valuto determinanti, perché l'importanza del soggetto non me le fa apparire come tali. Per meglio spiegare il concetto mi rifarò ad un paragone, che non tende a paragonarmi all'altro personaggio coinvolto. Se mi capita di vedere la pietà di Michelangelo, la mia attenzione va alla statua e non mi viene da guadare la nicchia in cui è posta, o il basamento su cui poggia, per cui se non sono perfetti non mi sposta la qualità dell'opera; così come non mi disturberebbe la parte non conclusa del Mosè, perché la parte terminata assorbe tutta la mia attenzione, o ancora non mi preoccuperebbe se la base del monumento non è perfettamente lucida o diritta, sempre perché ho altro su cui posare la mia attenzione.
Debbo però anche dire che occorre capire le critiche mettendosi nei panni di chi le porta, altrimenti non si impara nulla e se si va avanti a sole giustificazioni ci si limita a rimanere arroccati su posizioni che a volte mal si conciliano con l'evoluzione necessaria a ciascuno di noi. Il punto di vista di Memez è quello di colui che vede la foto non nella sua parte concettuale, ma nella sua visione generale e realistica, per cui anche particolari secondari lo attirano al punto da fargli fare una critica esclusivamente portata a cosa non va e niente a ciò che invece funziona. E' molto interessante per me questo modo di valutare l'immagine e, anche se non lo condivido in tutte le situazioni, in questo caso ho voluto prenderlo in considerazione e cercare di rendere l'immagine più consona alle indicazioni date. Ovviamente la possibilità di fare qualcosa di sempre più perfetto è infinita, ma io ho cercato una giusta via di mezzo che potesse dar conferma a quanto criticato. Certamente lo scatto parrà più corretto, ma anche meno sottolineato il soggetto. Grazie mille ancora per il tempo che avete dedicato alla mia immagine :-)
IPB Immagine

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Memez
Credo che il paragone con le statue sia fattibile fino a un certo punto, non perchè lui è Michelangelo e tu no ma semplicemente perchè la Pietà, nel caso specifico, non prevede una "location" nella scultura globale. Sostanzialmente potresti tenerla anche nel cesso della stazione e il risultato sarebbe identico: il tuo sguardo, la tua attenzione sarebbe focalizzata sui "personaggi" e l'incredibile fattura e questo discorso vale per tutte le statue e sculture circoscritte al blocco di marmo su cui sono state scolpite. Nonostante questo però, la luminosità, le ombre, i riflessi sarebbero inevitabilmente influenzati dall'ambiente in cui si trovano e quindi continuo a dire che sono elementi imprescindibili.

Tu sei liberissimo di interpretare la fotografia come meglio credi e io non mi sento contrario a queste cose, anzi, ma ritengo che realtà e virtuale non possano essere distaccati completamente. Gli elementi di un mondo devono essere inglobati nell'altro, in qualche misura e reciprocamente.

Venendo alla tua rielaborazione, ritengo che sia decisamente migliore della prima ma puoi anche gestire gli elementi non in modo assoluto ma moderandone le intensità. Per essere più chiari, un pavimento non deve essere necessariamente riflettente al 100% ma puoi giocare sui vari livelli, magari sfocando il risultato... insomma queste sono cose che secondo me dovresti curare e sperimentare, senza fermarti al primo risultato ottenuto.

Ciao smile.gif
Danilo Bruzzone
Ti ringrazio nuovamente del tuo intervento. Il paragone non era tanto inteso tra la mia foto e la Pietà, quanto al fatto che normalmente, quando si osserva una foto si vede nell’insieme e non si nota solo ciò che ai nostri occhi appare un errore. Ho usato la pietà per dire che uno guarda la statua e la commenta, poi alla fine semmai guarda il circostante e gli eventuali difetti. Tu invece sei partito da quest’ultimi. Non è una critica di merito, ma una deduzione interessante.
Io capisco la tua ricerca di perfezione parlando solo di ciò che non va, ma così non riesco a focalizzare bene il tuo pensiero e mi piacerebbe approfondirlo, perché sono certo che tu sia preparato nel settore. Potresti, per meglio chiarire il tuo pensiero postare in questa pagina o in questa categoria di foto, una tua immagine di una modella riflessa in un pavimento applicato, posto in un ambiente reale. Così potrei capire che cosa intendi di preciso e provvedere ad affinare la mia tecnica in base alle tue indicazioni, rese evidenti da un esempio pratico. Capire che cosa potrebbe dare alla mia foto almeno qualche motivo di positività e di naturalezza, almeno secondo il tuo punto di vista, ma che per me potrebbe essere di grande importanza. Ti ringrazio in anticipo del tuo aiuto.
Memez
non ho e non faccio lavori del genere (fotomontaggi) ma ti metto due immagini che spero ti facciano apprezzare le differenze e farò un paragone con i tuoi lavori.

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IPB Immagine

mi pare evidente la differenza di qualità tra le due immagini (tralasciando ovviamente il soggetto umano)

in sostanza, quello che fai tu si può paragonare alla prima immagine, quindi un modello quasi grezzo, praticamente privo di illuminazione, caratteristiche della pelle e tutto il resto.

sotto c'è quello che dovrebbe essere il tuo punto di arrivo, quindi curare tutti gli aspetti che possano rendere l'immagine finta come reale.

In questo caso sappiamo perfettamente che è un personaggio finto, ma al cinema (non so se tu lo abbia visto) non si ha la percezione della differenza perchè vengono curati anche i movimenti dei capelli.

Se vuoi dare importanza a qualcosa, lo fai con le luci e non stravolgendo le leggi fisiche.

Spero di aver chiarito i tuoi dubbi.
Danilo Bruzzone
Ma direi proprio di no. Il tuo esempio riguarda una tecnica di ripresa completamente differente e un tipo di post ancor più differente, che prevede il filtro muovi e richiede un tipo di elaborazione di altro genere. Un conto è far aderire un soggetto su di un altro e un conto è ricreare riflessi in prospettiva. Anche se ciascun caso ha la sua difficoltà, si tratta di tecniche molto differenti e che presentano difficoltà differenti. Un po' di tempo fa postai una foto del sottoscritto disteso sul letto in una prospettiva dall'alto e chiesi ai partecipanti al forum se qualcuno fosse in grado di indicarmi una tecnica più semplice di quella da me usata per ottenere l'effetto, in modo da impiegar meno tempo. La risposta fu che la foto era semplicissima da fare e molti ribadirono il concetto, ma alla mia richiesta di un esempio nulla mi fu risposto. La tua immagine è difficile da valutare ed è comunque una elaborazione di pregio, ma è una cosa differente! Se tu avessi postato questa foto io avrei commentato che l'immagine è interessante e ben organizzata, i dettagli sono fini e il risultato è interessante. Dopo aver valutato le cose positive avrei aggiunto che il fondo è troppo piatto e vago e, nonostante la sfocatura, in questo caso penalizza l’immagine. Questo riduce la qualità complessiva dell'immagine. Volendo trovare il pelo nell'uovo, visto che ami la realtà, le luci sono corrette sull'uomo a destra, ma sull'umanoide a sinistra non lo sono del tutto. Hai fatto una luce di schiarita a sinistra a cui si contrappone una forte luce di destra che, oltre a bruciare il soggetto, non pare naturale. Detto questo avrei aggiunto, che in una situazione del genere, di fantasia appunto, non è sottilizzando i particolari che si ottiene la naturalezza, perché l'effetto che il cervello percepisce è il medesimo. Infatti la nostra capacità percettiva a livello mentale, segue la via più breve e ricostruisce i difetti correggendoli in automatico, per cui non è necessario replicare le luci in modo perfetto, come non è necessario replicare i suoni in modo perfetto, anzi a volte si ottiene che le ombre giuste siano percepite per sbagliate e viceversa. Potrai trovare, tra le mie foto, anche alcuni studi sulla percezione errata di una immagine. In ogni caso volevo solo dire che la tua immagine presenta molti aspetti positivi e - come tutte le immagini - anche aspetti negativi. Però è la valutazione complessiva che la rende valida. La tua immagine è bella e ben realizzata, siccome è finalizzata all'obiettivo di animazione è ottima nel suo genere, ma in futuro ne farai di migliori, perché tutto è perfettibile! Quello che non posso dire è che il paragone è assolutamente improponibile, per cui mi accontenterò delle tue parole e di altre che vorrai darmi, magari anche su altre immagine postate e delle quali ti ringrazio anticipatamente..

Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

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Memez
Danilo forse non riesco a spiegarmi.
Le immagini che ti ho postato non sono miei lavori, purtroppo, altrimenti sarei uno dei migliori modellatori, animatori in ambito 3D e non abiterei in Italia... Per la cronaca, quelle sono immagini tratte dal film "Il signore degli anelli"... ma non è questo il punto.

Ti ho mostrato due nette differenze per cercare di spiegarti dove ti fermi e dove dovresti arrivare, lasciando perdere se la luce blu è giusta o meno, lo sfondo piatto e via dicendo.

Potrei trovare milioni di esempi tutti differenti ma il concetto rimane lo stesso, identinco: LA CURA DEI DETTAGLI.
Cosa che a te manca. Ti basta elaborare il riflesso? Benissimo! Deve rimanere una tua soddisfazione, ma nel momento stesso in cui chiedi un parere, io ti dico che il riflesso è l'ultima cosa che vado a vedere perchè tutto il resto non va bene.
Danilo Bruzzone
Ho capito benissimo, il tuo pensiero, ma ho difficoltà a spiegarmi. Se tu postassi un esempio fatto da te, avresti modo di capire perché tengo così tanto al riflesso e così poco al resto! Nonostante ciò ho accolto le tue considerazioni ed ho provveduto ad una realizzazione che ne comprendesse il maggior numero possibile, ma anche in questo caso la tua replica è stata negativa. Non voglio certo avere critiche positive, anzi quelle negative - come vedi mi intrigano - e cerco di mettermi in gioco e realizzare quanto mi viene detto di fare. Obiettivamente, nella foto terza, quella uguale ma con i riflessi, ho fatto un lavoro certamente decente, considerando che l'ho fatto per hobby. Ecco perché ho pensato, che dopo tutte queste critiche tecniche, tu fossi un vero esperto di questo genere, in grado di creare non soltanto i riflessi della modella, ma anche di tutto il resto e di farlo con una tecnica talmente superiore alla mia da farla impallidire. Siccome io son qui per imparare, speravo che tu avresti fatto vedere qualcosa di questo genere, come esempio, magari dandomi delle direttive pratiche su come migliorare la mia elaborazione. In verità mi fai vedere cose di altri, neppure pertinenti e mi dici di curare i dettagli: è come dire che respirare è necessario. I dettagli li curo in misura in cui mi interessa curarli, perché in un fotomontaggio non puoi curare tutto, altrimenti dovresti lavorare per giorni interi ad una sola foto e mi sembrerebbe esagerato. Per concludere, (vale anche per la foto del mio autoritratto nella stanza), gli errori sono sempre riscontrabili, direi insiti nel fotomontaggio e so bene che chi vuol evitare di sbagliare fa delle foto semplici dove tutto funzione bene per natura. Io credo invece che cimentarsi nella sperimentazione e risolvere i problemi che ci vengono posti, come quello dei riflessi che tu mi hai posto, sia divertente ed istruttivo. Per questo io ti ho invitato a fare una prova di una foto con modella ambientata con riflesso e pavimento applicato, perché provando si impara anche a capire le difficoltà e a tollerare gli errori altrui, conoscendone le difficoltà. Detto questo, sono felice di aver avuto questo scambio di idee con te e spero che sia rimasta stima reciproca.
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