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NikonClub.it Community > PRODOTTI NIKON > OBIETTIVI Nikkor
Profondo Blu
buon pomeriggio a tutti, è da un pò che la mia passione verso il micro statico si và rafforzando.. e più leggo e più mi scervello su come trovare qualche bella ottica anche se datata .. magari sulla baia.. che possa darmi qualche soddisfazione senza dovermi vendere un occhio per potrmela permettere.. e così.. naviganto navigando ho trovato un interesante articolo di Rorslett sulle varie ottiche macro-micro : http://www.naturfotograf.com/lens_spec.html

sulla baia si trova un po di tutto.. il punto è che non capisco ancora bene quali mount si possono adattare x la serie F..

.. e quì nascono le domande x voi..:

io ho un body D 7000 .. dovrebbe essere mount F.. giusto ?...

..quali mount potrei aspettarmi di poter modificare ?.. serie H ? serie O ? .. o quali altre ?

..chi modifica questi obiettivi in Italia ?.. io sono partenopeo.. quindi se ci fosse qualcuno in grado anche nella mia città sarebbe utile scoprirlo..e risparmiare magari spese di spedizione..

Grazie a tutti x la passione e la pazienza che dedicate ai neofiti come me grazie.gif
Antonio Canetti
forse sono io che non sono aggiornato, ma cosa intendi per "micro statico"?
macrofotografia? ( piccoli oggetti, fiori, insetti)
microfotografia? ( foto al microscopio)

Antonio
Profondo Blu
QUOTE(Antonio Canetti @ Mar 20 2015, 06:25 PM) *
forse sono io che non sono aggiornato, ma cosa intendi per "micro statico"?
macrofotografia? ( piccoli oggetti, fiori, insetti)
microfotografia? ( foto al microscopio)

Antonio


per micro intendevo rr>1:1 da raggiungere xforza con tubi .. per statico.. intendevo da 3piedi.. quindi prevalentemente fiori tongue.gif
Gian Carlo F
QUOTE(Profondo Blu @ Mar 20 2015, 06:55 PM) *
per micro intendevo rr>1:1 da raggiungere xforza con tubi .. per statico.. intendevo da 3piedi.. quindi prevalentemente fiori tongue.gif


Interessante articolo, le mie limitate esperienze riguardano i 55mm/2,8 AIS, i 55mm/3,5 AI e l'ultimo 60mm/2,8 AFS G.
Il mio giudizio è esattamente uguale al suo:
Il 55mm/3,5 in macro è leggermente migliore dell'f2,8 che (successe anche a me) va controllato perché è soggetto a grasso sulle lamelle.
Entrambi arrivano al RR 1:2
L'f3,5 lo trovi sui 100 euro e, tra i due, prenderei sicuramente quello, l'f2,8 si avvicina ai 200
Il 60mm/2,8 G è ancora migliore perché, in riprese non macro, si comporta benissimo, arriva al RR 1:1
Se si vuole salire ancora il G lo devi usare con dei tubi elettrici, invertirlo sarebbe problematico perché non ha la ghiera dei diaframmi (emerita cavolata di Nikon).

Per RR molto maggiori dell'1:1 secondo me però ti conviene cercare un grandangolare (tipo un AI) di qualità, 28 o 35mm, ed un anello di inversione. il tutto con tubi e/o soffietto
niklaudio77
Per i fiori non servono RR esagerati, Conviene "avvicinarsi" alla macro a piccoli passi da molta soddisfazione ma la tecnica è molta complessa e non proprio a buon prezzo.
Ciao
robermaga
QUOTE(Profondo Blu @ Mar 20 2015, 06:07 PM) *
buon pomeriggio a tutti, è da un pò che la mia passione verso il micro statico si và rafforzando.. e più leggo e più mi scervello su come trovare qualche bella ottica anche se datata .. magari sulla baia.. che possa darmi qualche soddisfazione senza dovermi vendere un occhio per potrmela permettere.. e così.. naviganto navigando ho trovato un interesante articolo di Rorslett sulle varie ottiche macro-micro : http://www.naturfotograf.com/lens_spec.html

sulla baia si trova un po di tutto.. il punto è che non capisco ancora bene quali mount si possono adattare x la serie F..

.. e quì nascono le domande x voi..:

io ho un body D 7000 .. dovrebbe essere mount F.. giusto ?...

..quali mount potrei aspettarmi di poter modificare ?.. serie H ? serie O ? .. o quali altre ?

..chi modifica questi obiettivi in Italia ?.. io sono partenopeo.. quindi se ci fosse qualcuno in grado anche nella mia città sarebbe utile scoprirlo..e risparmiare magari spese di spedizione..

Grazie a tutti x la passione e la pazienza che dedicate ai neofiti come me grazie.gif

Cerchiamo di fare un po di chiarezza. Prima di tutto sulla D7000 puoi montare tutti i micro della serie Af Afd, Afs G nonché per una scelta risparmiosa puoi cercare (baia, negozi fisici, mercatini) obiettivi a fuoco manuale derlla serie AI e AIS. I precedenti Pre AI on sono compatibili con la D7000, o meglio, lo sono previa modifica in AI da eseguirsi in laboratorio a meno che uno non sia esperto.
Per iniziare partirei dal più facile da usare e quindi una focale corta come un 55 o un 60.
Gli attuali sono 60 f2,8 AFD (che puoi trovare usato intorno ai 250) e il nuovo 60 f2,8 AFS G. Tutti e due arrivano senza accessori all'1-1. Il nuovo ha secondo me una funzione più "universale", ma in macro si equivalgono, sono entrambi eccellenti. Il più vecchio ha la ghiera è quindi è facilmente invertibile.
Per i 55 devi cercare solo nell'usato. Sono il micro-nikkor 55 f3,5 AI (più vecchio si trova intorno ai 120, ma pure meno) e il 55 f2,8 AIS (più recente e si trova intorno ai 150) Soffre a volte di eccessiva untuosità nelle lamelle e quidi va visto bene. Avendoli usati a lungo tutti e due posso dire che si equivalgono, ma preferirei (e ho preferito) il f3,5 strettamente alla macro, mentre per un uso più generico forse è meglio il f2,8.
Questi macro per arrivare al rapporto 1:1 necessitano del tubo dedicato PK13 e di più tubi (PK11, PK12 o di terze parti) per andare oltre.
Una precisazione ... con focali corte come i 55 o 60 non necessariamente si deve usare il cavalletto, si può andare tranquillamente a mano libera con tempi di sicurezza. Ma per imparare il cavalletto non fa che bene ...

Se poi interessano focali più lunghe 105, 150, 200 ne riparliamo, ma le difficoltà aumentano.

Ciao
Roberto

P.s. Rorslett è un'autorità in materia di ottiche.
pes084k1
QUOTE(robermaga @ Mar 20 2015, 11:51 PM) *
Cerchiamo di fare un po di chiarezza. Prima di tutto sulla D7000 puoi montare tutti i micro della serie Af Afd, Afs G nonché per una scelta risparmiosa puoi cercare (baia, negozi fisici, mercatini) obiettivi a fuoco manuale derlla serie AI e AIS. I precedenti Pre AI on sono compatibili con la D7000, o meglio, lo sono previa modifica in AI da eseguirsi in laboratorio a meno che uno non sia esperto.
Per iniziare partirei dal più facile da usare e quindi una focale corta come un 55 o un 60.
Gli attuali sono 60 f2,8 AFD (che puoi trovare usato intorno ai 250) e il nuovo 60 f2,8 AFS G. Tutti e due arrivano senza accessori all'1-1. Il nuovo ha secondo me una funzione più "universale", ma in macro si equivalgono, sono entrambi eccellenti. Il più vecchio ha la ghiera è quindi è facilmente invertibile.
Per i 55 devi cercare solo nell'usato. Sono il micro-nikkor 55 f3,5 AI (più vecchio si trova intorno ai 120, ma pure meno) e il 55 f2,8 AIS (più recente e si trova intorno ai 150) Soffre a volte di eccessiva untuosità nelle lamelle e quidi va visto bene. Avendoli usati a lungo tutti e due posso dire che si equivalgono, ma preferirei (e ho preferito) il f3,5 strettamente alla macro, mentre per un uso più generico forse è meglio il f2,8.
Questi macro per arrivare al rapporto 1:1 necessitano del tubo dedicato PK13 e di più tubi (PK11, PK12 o di terze parti) per andare oltre.
Una precisazione ... con focali corte come i 55 o 60 non necessariamente si deve usare il cavalletto, si può andare tranquillamente a mano libera con tempi di sicurezza. Ma per imparare il cavalletto non fa che bene ...

Se poi interessano focali più lunghe 105, 150, 200 ne riparliamo, ma le difficoltà aumentano.

Ciao
Roberto

P.s. Rorslett è un'autorità in materia di ottiche.


Perfettamente d'accordo. Rorslett comunque non ama i micro corti, per me a torto, ha cavalletti scarsi (gli unici con cui i piedini Nikon paiono vibrare, non certo con Manfrotto e Cullmann) e si porta appresso slitte di messa a fuoco.
Vorrei citare per la macro spinta gli EL-Nikkor 50/2.8 da ingrandimento per rapporti da 1:2 a oltre 4:1 (capovolgere dopo 1:1 con tubi PK e qualche anello da 39 x 1 a F, BR2A, BR3): simmetrici come struttura, hanno uno schema da 55/3.5 potenziato da una lente in più e simile ottimizzazione, ma lavorano solo in stop down. Da esperti, ma costano niente e in digitale (con filtro IR/UV) hanno risoluzione spaventosa.
Il 55/2.8 lo uso come normale, soprattutto in città.

A presto telefono.gif

Elio
camillobis
QUOTE(robermaga @ Mar 20 2015, 11:51 PM) *
Cerchiamo di fare un po di chiarezza. Prima di tutto sulla D7000 puoi montare tutti i micro della serie Af Afd, Afs G nonché per una scelta risparmiosa puoi cercare (baia, negozi fisici, mercatini) obiettivi a fuoco manuale derlla serie AI e AIS. I precedenti Pre AI on sono compatibili con la D7000, o meglio, lo sono previa modifica in AI da eseguirsi in laboratorio a meno che uno non sia esperto.


Facciamola bene, la chiarezza... se usa obbligatoriamente i tubi di prolunga comandano loro.

Se sono tubi privi di trasmissione di simulatore, qualunque ottica è indifferente, inclusi i pre-Ai visto che dovrà ricorrere comunque allo Stop Down. Semmai avrà problemi coi G, perchè non controllerà il diaframma.

Se usa tubi con soli contatti AF, idem Ai o pre Ai non cambia nulla. a tutta apertura può usare solo ottiche con chip.

IMHO col cavalletto non vale la pena complicarsi la vita con tubi costosi e complicati... c'è tutto il tempo che si vuole per fare le misurazioni "alla vecchia maniera".
Profondo Blu
ciao raga, la cosa si fà interessante... grazie per i molteplici pareri.. io avevo trovato un 55 mm 3,5 auto compensating che pare essere non male ..non P auto o P.C. ..a prezzi onesti sulla baia.. ma qualcuno ha idea di chi (quale lab) fà le modifiche ?
robermaga
QUOTE(camillobis @ Mar 21 2015, 09:28 AM) *
Facciamola bene, la chiarezza... se usa obbligatoriamente i tubi di prolunga comandano loro.

Se sono tubi privi di trasmissione di simulatore, qualunque ottica è indifferente, inclusi i pre-Ai visto che dovrà ricorrere comunque allo Stop Down. Semmai avrà problemi coi G, perchè non controllerà il diaframma.

Se usa tubi con soli contatti AF, idem Ai o pre Ai non cambia nulla. a tutta apertura può usare solo ottiche con chip.

IMHO col cavalletto non vale la pena complicarsi la vita con tubi costosi e complicati... c'è tutto il tempo che si vuole per fare le misurazioni "alla vecchia maniera".

Guarda, cercavo di rendere le cose più semplici al discorso un po "da interpretare" di Profondo blu. Parla di modifiche.. di attacco F... quindi mi sembra si riferisca a vecchie ottiche e per questo ho citato i tubi Nikon PK.
A questo punto sulla D7000 il mio consiglio è questo ... per semplificare ancora: Se ti interessa l'AF cerca un 60 AFD 2,8 e avrai un'ottica che rende bene dall'1:1 all'infinito. Per andare oltre cerca dei tubi automatici coi contatti, ma di buona qualità spendi.
Se non ti interessa l'AF cerca un micro 55 3,5 o 2,8 e in più il tubo PK13. Così vai dall'1:1 (dal 1:2 senza il tubo dedicato) all'infinito. Oltre l'1:1 ti ci vogliono altri tubi direi serie PK per lavorare col simulatore. Generici per lavorare in stop down. Oppure con meno di 10 caffè puoi trovare un anello di inversione Attacco Nikon F/52mm e lavori sempre in stop down.
Non cercare altro e usa il cavalletto se ne vedi il bisogno.

Ciao
R.

x Elio .... pure io concordo con te sull'uso delle ottiche da ingrandimento tipo EL-Nikkor 50 ... (cosa che però non ho mai provato e solo visto), ma non mi sembra una risposta complicata rispetto alla domanda del nostro amico, non trovi?
Gian Carlo F
temo che sia stata messa troppa carne al fuoco....
robermaga
QUOTE(Profondo Blu @ Mar 21 2015, 11:29 AM) *
ciao raga, la cosa si fà interessante... grazie per i molteplici pareri.. io avevo trovato un 55 mm 3,5 auto compensating che pare essere non male ..non P auto o P.C. ..a prezzi onesti sulla baia.. ma qualcuno ha idea di chi (quale lab) fà le modifiche ?

Hai ragione Gian ...
Quando parli di 55 3,5 auto compensating penso ti riferisca al 55 3,5 quello prodotto dal 63 al 68-69.
Potrebbe andare ... erano delle rocce, ma dipende quanto lo paghi perché il successivo tipo P si può trovare anche fra gli 80 e i 100 denari. Il PC è ancora migliore avendo il multistrato antiriflessi (C sta per Coating) ... intorno ai 100 e i successivi AI che non richiedono modifica intorno ai 120-150
Per la modifica ti devi rivolgere a un fotoriparatore, meglio se specializzato Nikon, ma ci vorranno 40-50 denari. Oppure a qualche vero esperto che te la fa casalinga... ma deve essere un vero esperto.
Personalmente cercherei un AI, o un precedente con modifica già fatta. Se non hai fretta prima o poi ti capita.

Ciao
R.
Profondo Blu
QUOTE(robermaga @ Mar 21 2015, 12:05 PM) *
Hai ragione Gian ...
Quando parli di 55 3,5 auto compensating penso ti riferisca al 55 3,5 quello prodotto dal 63 al 68-69.
Potrebbe andare ... erano delle rocce, ma dipende quanto lo paghi perché il successivo tipo P si può trovare anche fra gli 80 e i 100 denari. Il PC è ancora migliore avendo il multistrato antiriflessi (C sta per Coating) ... intorno ai 100 e i successivi AI che non richiedono modifica intorno ai 120-150
Per la modifica ti devi rivolgere a un fotoriparatore, meglio se specializzato Nikon, ma ci vorranno 40-50 denari. Oppure a qualche vero esperto che te la fa casalinga... ma deve essere un vero esperto.
Personalmente cercherei un AI, o un precedente con modifica già fatta. Se non hai fretta prima o poi ti capita.

Ciao
R.



ciao Robe, grazie, anche se stando al tipo del link .. la versione auto e basta viene considerata la migliore x la macro.. del P e del PC ne parla come dei modelli rivisitati x migliorare il campo lungo a scapito della qualità della macro.. bhò hmmm.gif .. io in ogni caso ci fqarei solo quella con questo obiettivo.. x cui non sò .. se riesco a trovarlo ed a non svenarmi.. ci proverò tongue.gif
robermaga
QUOTE(Profondo Blu @ Mar 21 2015, 02:34 PM) *
ciao Robe, grazie, anche se stando al tipo del link .. la versione auto e basta viene considerata la migliore x la macro.. del P e del PC ne parla come dei modelli rivisitati x migliorare il campo lungo a scapito della qualità della macro.. bhò hmmm.gif .. io in ogni caso ci fqarei solo quella con questo obiettivo.. x cui non sò .. se riesco a trovarlo ed a non svenarmi.. ci proverò tongue.gif

Per averne usati diversi di 55 ti posso assicurare che fra uno e un altro ce ne vuole per vedere le differenze. Sono tutti non buoni no.... sono eccellenti! Quello che si legge sulle differenze compreso Rorslett sono discorsi corretti, ma per specialisti. Magari su altre ottiche queste differenze le notiamo pure noi ... mi viene in mente il discorso su i due 200 macro f4 dove il nuovo AFD surclassa il 200 AIS. Siccome quest'ultimo ce l'ho, non posso non dar ragione a Rorslett sui limiti di quest'ottica. In pratica e a parità di apparecchio ti posso assicurare che in macro la differenza fra i 55 non la vedi in un 50x70 che sia un tipo P, un tipo K un AI e neppure fra un AI e un AIS 2,8. Forse lo specialista la vede. E vero però che gli ultimi dall'AIS 2,8 in poi sono corretti per lavorare in maniera perfetta pure all'infinito. Particolarmente l'AFD 60 e ancor più AFS G.
Quindi se a buon prezzo trovi un PC o P o meglio un AI 3,5 prendilo senza indugi.

R.
questo dovrebbe essere quello del quale parli.
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Profondo Blu
avevo visto questo

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umby_ph
che io sappia come 60mm macro che arriva fino a 2:1 per Nikon e utilizzabile senza adattatori c'è solo il VENUS 60mm f/2.8 Ultra-Macro Lens

http://nikonrumors.com/2015/02/21/venus-60...ns-review.aspx/

ha la messa a fuoco a infinito su DX (su FX mi pare vada solo in macro) costa 379 $, ha 3 anni di garanzia, 14 lamelle del diaframma, barilotto in metallo ecc...

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mk1
QUOTE(Profondo Blu @ Mar 21 2015, 04:00 PM) *


Se cerchi il 55/3,5 di cui parla Rorslett, quello che hai visto non va bene.
Deve essere della prima serie dei "compensating", prodotta nel 1963, matricole comprese tra 188128 e 209525.
Si riconosce anche dalla canna silver e non verniciata nera.
In effetti ha una resa leggermente più brillante dei successivi.
Evidentemente è stata apportata una piccolissima modifica allo schema ottico, che però rimane sostanzialmente identico.
E' un pezzo molto raro sul mercato italiano, se ne trova qualcuno in USA ...e se lo fanno pagare.
Io ne ho uno, se lo vuoi acquistare mandami un mp.
E' già adatto ad essere montato sulla tua baionetta.

E' questo.
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Filippo



mk1
QUOTE(robermaga @ Mar 21 2015, 03:10 PM) *
Per averne usati diversi di 55 ti posso assicurare che fra uno e un altro ce ne vuole per vedere le differenze. Sono tutti non buoni no.... sono eccellenti! Quello che si legge sulle differenze compreso Rorslett sono discorsi corretti, ma per specialisti. Magari su altre ottiche queste differenze le notiamo pure noi ... mi viene in mente il discorso su i due 200 macro f4 dove il nuovo AFD surclassa il 200 AIS. Siccome quest'ultimo ce l'ho, non posso non dar ragione a Rorslett sui limiti di quest'ottica. In pratica e a parità di apparecchio ti posso assicurare che in macro la differenza fra i 55 non la vedi in un 50x70 che sia un tipo P, un tipo K un AI e neppure fra un AI e un AIS 2,8. Forse lo specialista la vede. E vero però che gli ultimi dall'AIS 2,8 in poi sono corretti per lavorare in maniera perfetta pure all'infinito. Particolarmente l'AFD 60 e ancor più AFS G.
Quindi se a buon prezzo trovi un PC o P o meglio un AI 3,5 prendilo senza indugi.

R.
questo dovrebbe essere quello del quale parli.



Concordo in pieno.
Aggiungo soltanto che il 2,8 non è soltanto più ottimizzato all'infinito.
L'elemento flottante gli permette infatti di essere superiore ai bordi, sia da vicino che da lontano (e non di poco).
Per questo lo reputo sempre superiore.
Gli obiettivi macro non devono essere giudicati soltanto per la loro nitidezza al centro, sono infatti ottiche destinate soprattutto alle riproduzioni di quadri, documenti e reperti, non solo di fiori e insetti.
Lo dimostra la cura progettuale ai fini della fedeltà dei colori, della distorsione e della caduta di luce centro bordo.
Purtroppo il tipo di schema ottico lo penalizza leggermente nel contrasto e quindi, se confrontato direttamente, sembrerebbe inferiore.
Ma si tratta soltanto di contrasto, il dettaglio è altissimo, forse addirittura superiore ( lo scrive anche Marco Cavina)
Eseguendo due riprese, una con 3,5 e una con 2,8 e portando i due file allo stesso livello di contrasto generale e di microcontrasto, i due file risultano indistinghibili, con lo stesso identico bagaglio di dettaglio fine.
Inoltre la sua maggiore luminosità rende il suo uso più confortevole in condizioni di scarsa luce e con l'uso dei tubi o soffietto.
Naturalmente il 55/3,5 rimane una scelta intelligentissima, soprattutto se non interessa la resa ai bordi e se un occhio guarda anche il portafogli.
Personalmente uso quasi sempre un 55/3,5 perchè ce l'ho fisicamente più a portata di mano.
Ma se dovessi recarmi in un museo per fotografare a mano libera dei quadri, andrei con il 55/2,8....senza ombra di dubbio, per avere una maggior resa centro-bordo, anche a f4 (meglio f5,6).
Fil.



robermaga
QUOTE(mk1 @ Mar 22 2015, 02:19 PM) *
Concordo in pieno.
Aggiungo soltanto che il 2,8 non è soltanto più ottimizzato all'infinito.
L'elemento flottante gli permette infatti di essere superiore ai bordi, sia da vicino che da lontano (e non di poco).
Per questo lo reputo sempre superiore.
Gli obiettivi macro non devono essere giudicati soltanto per la loro nitidezza al centro, sono infatti ottiche destinate soprattutto alle riproduzioni di quadri, documenti e reperti, non solo di fiori e insetti.
Lo dimostra la cura progettuale ai fini della fedeltà dei colori, della distorsione e della caduta di luce centro bordo.
Purtroppo il tipo di schema ottico lo penalizza leggermente nel contrasto e quindi, se confrontato direttamente, sembrerebbe inferiore.
Ma si tratta soltanto di contrasto, il dettaglio è altissimo, forse addirittura superiore ( lo scrive anche Marco Cavina)
Eseguendo due riprese, una con 3,5 e una con 2,8 e portando i due file allo stesso livello di contrasto generale e di microcontrasto, i due file risultano indistinghibili, con lo stesso identico bagaglio di dettaglio fine.
Inoltre la sua maggiore luminosità rende il suo uso più confortevole in condizioni di scarsa luce e con l'uso dei tubi o soffietto.
Naturalmente il 55/3,5 rimane una scelta intelligentissima, soprattutto se non interessa la resa ai bordi e se un occhio guarda anche il portafogli.
Personalmente uso quasi sempre un 55/3,5 perchè ce l'ho fisicamente più a portata di mano.
Ma se dovessi recarmi in un museo per fotografare a mano libera dei quadri, andrei con il 55/2,8....senza ombra di dubbio, per avere una maggior resa centro-bordo, anche a f4 (meglio f5,6).
Fil.

Filippo, non vorrei che questo diventasse un nuovo colloqui fra noi 2, ma .... per, come ho detto, avendo usato a lungo sia l'AI, 3,5 che l'AIS 2,8 sai da vecchi discorsi che sono molto affezionato al 3,5 tanto che, sia pure nella versione Pre AI (P) me lo sono ripreso per affetto e non perché mi serva. Concordo su un fatto e cioè che ciò che fa apparire più incisivo l'AI è il microcontrasto e contrasto generale. Però ti assicuro che chiuso a f 11 (e forse a 8) su delle riproduzioni (e ne ho fatte a centinaia, lo scanner non c'era allora) non ho mai notato differenze alcuna al bordi ... forse a f4 hai ragione, ma chi lavora a 4 in riproduzione se non vi è costretto?
Un'altra piccola cosa a favore dell'AI ... come sai le lenti flottanti sono una bella conquista, per la ragioni che dici sopra, ma strettamente alla macro hanno il difetto costruttivo di diminuire la lunghezza focale, pur di poco in un 55, ma c'è. Niente di che di per se, se non il fatto che questo incide sulla distanza di lavoro, diminuendola nel caso dell'AIS .. e la DdL è un fattore primario (quanto sottovalutato) in macro.

Ma per il nostro amico al quale non vorrei confondere le idee dico . Prendi quello che trovi e se non ha difetti (e non ne deve avere, magari verifica bene) e sono tutti dei campioni! laugh.gif

Ciao
Roberto
mk1
QUOTE(robermaga @ Mar 22 2015, 03:06 PM) *
Filippo, non vorrei che questo diventasse un nuovo colloqui fra noi 2, ma .... per, come ho detto, avendo usato a lungo sia l'AI, 3,5 che l'AIS 2,8 sai da vecchi discorsi che sono molto affezionato al 3,5 tanto che, sia pure nella versione Pre AI (P) me lo sono ripreso per affetto e non perché mi serva. Concordo su un fatto e cioè che ciò che fa apparire più incisivo l'AI è il microcontrasto e contrasto generale. Però ti assicuro che chiuso a f 11 (e forse a 8) su delle riproduzioni (e ne ho fatte a centinaia, lo scanner non c'era allora) non ho mai notato differenze alcuna al bordi ... forse a f4 hai ragione, ma chi lavora a 4 in riproduzione se non vi è costretto?
Un'altra piccola cosa a favore dell'AI ... come sai le lenti flottanti sono una bella conquista, per la ragioni che dici sopra, ma strettamente alla macro hanno il difetto costruttivo di diminuire la lunghezza focale, pur di poco in un 55, ma c'è. Niente di che di per se, se non il fatto che questo incide sulla distanza di lavoro, diminuendola nel caso dell'AIS .. e la DdL è un fattore primario (quanto sottovalutato) in macro.

Ma per il nostro amico al quale non vorrei confondere le idee dico . Prendi quello che trovi e se non ha difetti (e non ne deve avere, magari verifica bene) e sono tutti dei campioni! laugh.gif

Ciao
Roberto



Pollice.gif







pes084k1
QUOTE(umby_ph @ Mar 21 2015, 10:07 PM) *
che io sappia come 60mm macro che arriva fino a 2:1 per Nikon e utilizzabile senza adattatori c'è solo il VENUS 60mm f/2.8 Ultra-Macro Lens

http://nikonrumors.com/2015/02/21/venus-60...ns-review.aspx/

ha la messa a fuoco a infinito su DX (su FX mi pare vada solo in macro) costa 379 $, ha 3 anni di garanzia, 14 lamelle del diaframma, barilotto in metallo ecc...


Un po' di ordine... il Micro Nikkor 55/3.5 è tecnicamente un macro "custom" ottimizzato per ingrandimenti di circa 0.1x, quindi oltre 1-2 m e sotti 1:2, tenuto conto che è uno Xenotar 5 lenti, è inevitabile un calo di resa, soprattutto curvatura di campo (la nitidezza del punto di fuoco si sposta pochissimo). In quell'impiego non è praticamente superabile. Il Venus al pari di questo, degli Edmund Optics (terrificanti gli apo con copertura di 60 mm a prezzo quasi normale!) è ottimizzato per un uso specifico e non va usato all'infinito, come del resto le ottiche da ingrandimento adattate sui tubi (oggi leggi: machine vision) similari.

La versione 55 compensating dovrebbe essere telecentrica (circa stesso ingrandimento a differenti distanze, come 60 AFD/AFS, Micro 70-180 e 105 VR), ottima per il focus-stacking, ma per il resto non ci perderei il sonno.

Il Micro 55/2.8 primo tipo, grazie al gruppo flottante, è ottimizzato perfettamente per sole DUE distanze (1:2 o 0.5x e infinito). Gli ultimi, come il mio, sembrano ottimizzati a 0.1x e infinito, con essenziale perfezione alle distanze normali. I primi avevano più compressione di contrasto a F/2.8-4 e normali distanze di ripresa.
Se metto i tubi, la correzione della curvatura di campo diventa insufficiente e l'ottica deve essere anche tenuta ad aperture piuttosto elevate (4-8) per non perdere contrasto, cosa che lo rende il re della ripresa di piccoli oggetti piani fino a 1:2, ma non di oggetti 3-D.

Il Micro 60/2.8 AFD, con due gruppi flottanti arriva fino all'1:1, ma con microcontrasto maggiore in macro e inferiore risoluzione. Il 50 x 70 indicato è comunque un'iperbole, il piccolo formato arriva oggi (e non in digitale ancora...) a circa 40 x 60 cm a 300 ppi, cioè a 35 cm di distanza per visione di qualità Retina. Le differenze si vedono anche al 20 x 30 a 600+ ppi, se stai vicino. Solo che spesso non puoi stabilire se A è migliore di B senza l'input del gusto o di precise specifiche di ripresa.

Il Micro 60 AFS estende meglio (ma non in maniera ottimale) la qualità ottica verso l'infinito E alle massime aperture. In assoluto è meno contrastato quindi INFERIORE in macro all'AFD, anche per altri fatti (vignettatura, standoff distance, no ghiera diaframmi).

Simile a questi 60 come uso con molto migliore correzione cromatica e trattamento AR a larga banda, è l'Apo 60 Coastal Optics UV/IR (attenzione a montarci sopra sempre un filtro UV/IR per riprese normali...). Anche gli EL Nikkor 50 erano estesi in UV e IR per sfruttare la sensibilità delle carte a scapito del fringing (mettere un bel filtro verde o giallo in stampa migliorerebbe molto la resa a scapito della produttività messicano.gif ). Erano anche altamente simmetrici per cui attraverso 1:1 sui tubi con capovolgimento non sembrano soffrire, come il Componon 50/4 e l'Apo Componon HM 45/4.

Entrambi i 55 e i 50 EL Nikkor hanno una MTF pazzesca (>75% a 40 lp/mm e risolvenza > 250 lp/mm a f/4-5.6), pari a quella dell'Apo Summicron-M ASPH 50/2 da f/4 anche a normali distanze. Gli altri Nikkor mi sembrano un bel po' sotto oltre le 40-50 lp/mm.

Sui 100-105 i migliori mi sembrano ZF 100/2 (ma il look non è da macro...) e il Tokina ATX 100 pro, che ho preso, veramente molto ben riuscito, oltre all'incredibile (per comodità e apocromaticità...) Micro 70-180, indistinguibile dal 60 in ogni test che ho fatto fin sopra 1:2. I VR sono comodissimi, ma servono per altre cose (documentazione scientifica e criminale per me).

Sui forti ingrandimenti, oltre l'1:1, oltre al capovolgimento di micro 1:1 (ricordatevi che il CRC deve essere sempre settato al RECIPROCO del rapporto di riproduzione capovolto, se no addio planeità di campo, quindi MAF SEMPRE su slitta, che p...e) restano le ottiche da ingrandimento, più piccole e maneggevoli e con bassissimo flare a questo punto.

A presto telefono.gif

Elio
pes084k1
QUOTE(robermaga @ Mar 22 2015, 03:06 PM) *
Filippo, non vorrei che questo diventasse un nuovo colloqui fra noi 2, ma .... per, come ho detto, avendo usato a lungo sia l'AI, 3,5 che l'AIS 2,8 sai da vecchi discorsi che sono molto affezionato al 3,5 tanto che, sia pure nella versione Pre AI (P) me lo sono ripreso per affetto e non perché mi serva. Concordo su un fatto e cioè che ciò che fa apparire più incisivo l'AI è il microcontrasto e contrasto generale. Però ti assicuro che chiuso a f 11 (e forse a 8) su delle riproduzioni (e ne ho fatte a centinaia, lo scanner non c'era allora) non ho mai notato differenze alcuna al bordi ... forse a f4 hai ragione, ma chi lavora a 4 in riproduzione se non vi è costretto?
Un'altra piccola cosa a favore dell'AI ... come sai le lenti flottanti sono una bella conquista, per la ragioni che dici sopra, ma strettamente alla macro hanno il difetto costruttivo di diminuire la lunghezza focale, pur di poco in un 55, ma c'è. Niente di che di per se, se non il fatto che questo incide sulla distanza di lavoro, diminuendola nel caso dell'AIS .. e la DdL è un fattore primario (quanto sottovalutato) in macro.

Ma per il nostro amico al quale non vorrei confondere le idee dico . Prendi quello che trovi e se non ha difetti (e non ne deve avere, magari verifica bene) e sono tutti dei campioni! laugh.gif

Ciao
Roberto


Una nota storica: a f/4 sulle test chart (a 50-60 lunghezze focali) e al bordo il 55/3.5 non compensating batteva di poco il 55/2.8, tanto che "Il Fotografo" sconsigliava il cambio. Il 55/2.8 era più forte proprio nell'architettura, in studio, nella duplicazione fino a 1:2. Sui documenti o sulle dia da duplicare, se non devi variare spesso il rapporto d'ingrandimento, le ottiche da ingranditore serie vanno meglio ancora come planeità di campo: il sistema elettromagnetico è reciproco.. Infatti in machine vision si preferiscono queste ultime, specie per il costo e le dimensioni.

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Elio
mk1
QUOTE(pes084k1 @ Mar 22 2015, 05:09 PM) *
Una nota storica: a f/4 sulle test chart (a 50-60 lunghezze focali) e al bordo il 55/3.5 non compensating batteva di poco il 55/2.8, tanto che "Il Fotografo" sconsigliava il cambio. Il 55/2.8 era più forte proprio nell'architettura, in studio, nella duplicazione fino a 1:2. Sui documenti o sulle dia da duplicare, se non devi variare spesso il rapporto d'ingrandimento, le ottiche da ingranditore serie vanno meglio ancora come planeità di campo: il sistema elettromagnetico è reciproco.. Infatti in machine vision si preferiscono queste ultime, specie per il costo e le dimensioni.

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Elio


Ci posso anche credere ma che senso ha fare il confronto tra due macro a 60 lunghezze?
Confrontali a rapporti di riproduzione da 1:1 a 1:10 e a infinito e vedrai che le cose stanno diversamente.

Una cosa volevo sempre chiederti e prendo la palla al balzo per farlo ora.
Parli spesso di questo 55/2,8 serie 2006 come un obiettivo "rivisto" rispetto al 55/2,8 del '79.
Lo pensi tu oppure hai documentazione che è proprio così?
A me sembra proprio strano che Nikon, nel 2006, in piena era autofocus si possa essere messa a perdere tempo a rivisitare un manual focus come il 55/2,8 che andava già benissimo per produrne poi una quantità modesta.
Secondo me finì le scorte e visto che c'era ancora richiesta ne produsse ancora un po' tali e quali.
Io li ho entrambi, li ho anche aperti e mi sembrano identici.
Che prove posso fare per vedere se ci sono realmente differenze?

mk1
QUOTE(mk1 @ Mar 22 2015, 11:25 AM) *
Se cerchi il 55/3,5 di cui parla Rorslett, quello che hai visto non va bene.
Deve essere della prima serie dei "compensating", prodotta nel 1963, matricole comprese tra 188128 e 209525.
Si riconosce anche dalla canna silver e non verniciata nera.
In effetti ha una resa leggermente più brillante dei successivi.
Evidentemente è stata apportata una piccolissima modifica allo schema ottico, che però rimane sostanzialmente identico.
E' un pezzo molto raro sul mercato italiano, se ne trova qualcuno in USA ...e se lo fanno pagare.
Io ne ho uno, se lo vuoi acquistare mandami un mp.
E' già adatto ad essere montato sulla tua baionetta.

E' questo.



Filippo


Devo correggere.
Mi suggeriscono gentilmente che Rorslett descrive il suo esemplare con la ghiera dei diaframmi ondulata.
Quindi non si tratta dell'esemplare che ho indicato io, che ha la ghiera liscia.
E' corretto quello visto dall'utente Profondo Blu.
Scusate.

pes084k1
QUOTE(mk1 @ Mar 22 2015, 06:02 PM) *
Ci posso anche credere ma che senso ha fare il confronto tra due macro a 60 lunghezze?
Confrontali a rapporti di riproduzione da 1:1 a 1:10 e a infinito e vedrai che le cose stanno diversamente.

Una cosa volevo sempre chiederti e prendo la palla al balzo per farlo ora.
Parli spesso di questo 55/2,8 serie 2006 come un obiettivo "rivisto" rispetto al 55/2,8 del '79.
Lo pensi tu oppure hai documentazione che è proprio così?
A me sembra proprio strano che Nikon, nel 2006, in piena era autofocus si possa essere messa a perdere tempo a rivisitare un manual focus come il 55/2,8 che andava già benissimo per produrne poi una quantità modesta.
Secondo me finì le scorte e visto che c'era ancora richiesta ne produsse ancora un po' tali e quali.
Io li ho entrambi, li ho anche aperti e mi sembrano identici.
Che prove posso fare per vedere se ci sono realmente differenze?


Il test di risolvenza è legato alla disponibilità di chart di certe dimensioni. Non ha molto senso forse per un macro usato come tale, ma questi due sono usati spesso in studio ed architettura per la distorsione più bassa e la risolvenza superiore a un 50 della casa. Io ho preso recentemente un 55/2.8 micro AIS (costr. 2009, nuovo Nital) ed è sensibilmente diverso da altri esemplari di amici che conoscevo. E' meno vuoto di contrasto a f/2.8-4 in distanza, non sembra particolarmente idoneo per la macro (sai, ne ho tanti di macro...), ha una ghiera che risponde diversamente e trattamento MC differente.
Tutto questo si spiega facilmente per un Gauss: quasi sicuramente hanno tarato differentemente la distanza tra i due semi-Gauss alle distanze medie sulla camma CRC; infatti a distanza è sorprendente anche a TA, nessun segnale di softening verso l'angolo. Quindi hanno seguito la nomea che voleva il Micro-Nikkor 55/2.8 più potente come un super-normale da still e perfino ritratto di figura che come un macro, eccetto che per filatelia e numismatica.
Questi obiettivi vanno comunque ricalcolati finemente per adattarsi a ogni nuova partita di vetri e sono prodotti in batch ogni diversi anni, quindi nel tempo ci sono variazioni significative, come per i "cugini" 105/2.5 Xenotar. Fatto 30... si fa 31 con i software moderni, magari non sempre in meglio. Poi se hai un certo tipo di trattamenti MC oggi, usi quelli e non gli strumenti di trent'anni prima.
Oltretutto la Series 9000 (2006-) fu fatta per esigenze professionali, cinema, machine vision, dove l'autofocus ha un peso negativo, quindi un occhio di riguardo fu fatto. Dubito anche che gli ultimi 50/1.2 siano simili ai primi... L'ho visto anche per il 20 AFD, il 180 AFD, l'85/1.4 AFD, ecc...
Dopo le prime correzioni (lubrificazione) aprendo gli obiettivi non puoi vedere molto, dipende da piccole variazioni della curvatura delle lenti, da indici di rifrazione dei vetri, da tarature di posizione dei gruppi, sempre regolabili. Li hai poi aperti per mandarli fuori specifica? Dopo richiusi di sicuro non vanno come prima senza una ricollimazione.

D'accordo che un 50 Xenotar 5 lenti (55/3.5) è meno elastico in distanza di un Gauss con CRC, ma lo schema Xenotar a lenti spesse ha comunque un'eccezionale focalizzazione dei punti e "parte" subito da TA, l'ho visto a casa tra gli EL-Nikkor 50 (Xenotar 6/5 lenti) e 50N (Gauss Planar 6/4 simmetrico, nuovo) che ho. Poi spesso hai strane impressioni scattando...anche i menzionati bordi sono molto, molto simili.

Il Gauss a lenti sottili, al di la delle dichiarazioni pubbliche, ha sempre sofferto ad aperture medio-alte lo Xenotar a lenti spesse e ultra stabile come allineamento, hai voglia a dire che un 105/2.5 o un Elmarit 90/2.8 (Xenotar) siano inferiori a un 85/1.8 Gauss o asimmetrico, con i primi da 2.8 in poi vedi scendere la risoluzione, fatto inaudito, mentre il Gauss (a la Zeiss) ha sempre una resa "a campana" e non superiore all'altro ai diaframmi centrali.

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Elio
mk1
QUOTE(pes084k1 @ Mar 22 2015, 08:19 PM) *
Il test di risolvenza è legato alla disponibilità di chart di certe dimensioni. Non ha molto senso forse per un macro usato come tale, ma questi due sono usati spesso in studio ed architettura per la distorsione più bassa e la risolvenza superiore a un 50 della casa. Io ho preso recentemente un 55/2.8 micro AIS (costr. 2009, nuovo Nital) ed è sensibilmente diverso da altri esemplari di amici che conoscevo. E' meno vuoto di contrasto a f/2.8-4 in distanza, non sembra particolarmente idoneo per la macro (sai, ne ho tanti di macro...), ha una ghiera che risponde diversamente e trattamento MC differente.
Tutto questo si spiega facilmente per un Gauss: quasi sicuramente hanno tarato differentemente la distanza tra i due semi-Gauss alle distanze medie sulla camma CRC; infatti a distanza è sorprendente anche a TA, nessun segnale di softening verso l'angolo. Quindi hanno seguito la nomea che voleva il Micro-Nikkor 55/2.8 più potente come un super-normale da still e perfino ritratto di figura che come un macro, eccetto che per filatelia e numismatica.
Questi obiettivi vanno comunque ricalcolati finemente per adattarsi a ogni nuova partita di vetri e sono prodotti in batch ogni diversi anni, quindi nel tempo ci sono variazioni significative, come per i "cugini" 105/2.5 Xenotar. Fatto 30... si fa 31 con i software moderni, magari non sempre in meglio. Poi se hai un certo tipo di trattamenti MC oggi, usi quelli e non gli strumenti di trent'anni prima.
Oltretutto la Series 9000 (2006-) fu fatta per esigenze professionali, cinema, machine vision, dove l'autofocus ha un peso negativo, quindi un occhio di riguardo fu fatto. Dubito anche che gli ultimi 50/1.2 siano simili ai primi... L'ho visto anche per il 20 AFD, il 180 AFD, l'85/1.4 AFD, ecc...
Dopo le prime correzioni (lubrificazione) aprendo gli obiettivi non puoi vedere molto, dipende da piccole variazioni della curvatura delle lenti, da indici di rifrazione dei vetri, da tarature di posizione dei gruppi, sempre regolabili. Li hai poi aperti per mandarli fuori specifica? Dopo richiusi di sicuro non vanno come prima senza una ricollimazione.

D'accordo che un 50 Xenotar 5 lenti (55/3.5) è meno elastico in distanza di un Gauss con CRC, ma lo schema Xenotar a lenti spesse ha comunque un'eccezionale focalizzazione dei punti e "parte" subito da TA, l'ho visto a casa tra gli EL-Nikkor 50 (Xenotar 6/5 lenti) e 50N (Gauss Planar 6/4 simmetrico, nuovo) che ho. Poi spesso hai strane impressioni scattando...anche i menzionati bordi sono molto, molto simili.

Il Gauss a lenti sottili, al di la delle dichiarazioni pubbliche, ha sempre sofferto ad aperture medio-alte lo Xenotar a lenti spesse e ultra stabile come allineamento, hai voglia a dire che un 105/2.5 o un Elmarit 90/2.8 (Xenotar) siano inferiori a un 85/1.8 Gauss o asimmetrico, con i primi da 2.8 in poi vedi scendere la risoluzione, fatto inaudito, mentre il Gauss (a la Zeiss) ha sempre una resa "a campana" e non superiore all'altro ai diaframmi centrali.

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Elio


Tranquillo, ho tolto solo la baionetta per aggiungere un po' di grasso nell'elicoide.
Non pensavo certo di accorgermi di differenze nella curvatura delle lenti....notavo solo che la meccanica è identica anche nei dettagli più piccoli e insignificanti, come la forma e il colore delle viti.
Grazie per la risposta.

Filippo


Profondo Blu
ringrazio tutti gli intervenuti.. non sò per voi ..ma x me è stato molto istruttivo potermi avvalere delle Vs. esperienze ed opinioni.. e non immaginavo che questo 3d si sarebbe evoluto in una discussione così ricca di informazioni.. almeno x me che sono un neofita.. grazie.gif a tutti guru.gif guru.gif
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