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NikonClub.it Community > NIKON SCHOOL > PRIMI PASSI
NicolaSantolin
Salve ragazzi, posto uno scatto fatto oggi pomeriggio con il 35mm ma a volte mi trovo in difficoltà con l'apertura del diaframma. Allora in questa foto mi sembra di vedere delle abberazioni intorno a certi petali e nn capisco se i due petali che si vedono un po' sfuocati siano usciti per quale motivo.Non so se mi sono fatto capire al meglio ma ditemi secondo voi cosa ho sbagliato, dovevo aprire di piu' il diaframma per avere a fuoco ... sono un po' in tilt. Scusatemi se nn vi rispondo nel forum ma appena posso ci sono ciao e grazie mille Nicola.In PP non ho fatto niente.
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scusate non era il 35mm ma il 16-85 guru.gif
Filo_
Ciao Nicola. Mi pare purple fringing e va corretto in Camera RAW o con altro software. E' visibile soprattutto sui bordi in contrasto.
Prova a fotografare la spigolo di un tetto che si staglia in un cielo un po' slavato e poi vedi che scherzo da preti vien fuori... rolleyes.gif
Si chiama così perché spesso è un alone violetto, ma si possono avere aberrazioni colorimetriche in altre tinte.
Di solito il difetto si riduce chiudendo il diaframma in fase di ripresa (ma tu eri già a f/9) quindi lo puoi ridurre solo in PP.
Non ho idea se la tua ottica sia cronicamente affetta da questo problema (roba di genetica... insomma). E' certo che alcuni obiettivi ne sono affetti più di altri. Comunque si può ridurre molto bene (ingrandendo al 100% o più) in ACR.

Ciao
Filippo
togusa
Non ho capito quale sia la domanda.

Chiedi delucidazioni sulle aberrazioni cromatiche che si vedono (appena appena) intorno al bordo del petalo in alto a destra, che come diceva Filo, si possono correggere in Camera Raw o Lighroom, oppure chiedi come mai due petali sono venuti sfocati?

Nel primo caso la risposta te l'ha data Filo.
Nel secondo caso, hai scoperto i limiti degli obiettivi "normali" (intesi come non macro) e della profondità di campo in generale.
A distanze di messa a fuoco ridottissime, anche il diaframma più chiuso produce una profondità di campo minima.

Per farti un esempio pratico, il Nikon 16-85 che hai usato, alla sua distanza minima di messa a fuoco che è 38cm, alla focale di 85mm e con diaframma f/9, produce ben 0,56cm di profondità di campo.
Sono addirittura 5,6mm di zona a fuoco... non c'è da stupirsi quindi che sia venuto a fuoco solo il centro del fiore.

A f/22 avresti 1,4cm.
A f/32 avresti 1,99cm.
Ma già a f/22 inizieresti ad avere problemi di diffrazione e la nitidezza a decadere.

E per ottenere tutto a fuoco con quell'orchidea, 1,99cm non sarebbero ancora bastati.

Insomma, la morale è che la macrofotografia è una branchia difficile della fotografia.
Non basta la bravura o il talento, serve anche l'attrezzatura corretta (obiettivi macro, slitte micrometriche, ecc.) e spesso anche strumenti avanzati di elaborazione (focus stacking, ecc.) oltre che le capacità e le nozioni per usare il tutto.
andre@x
QUOTE(togusa @ Mar 9 2015, 11:17 AM) *
Non ho capito quale sia la domanda.

Chiedi delucidazioni sulle aberrazioni cromatiche che si vedono (appena appena) intorno al bordo del petalo in alto a destra, che come diceva Filo, si possono correggere in Camera Raw o Lighroom, oppure chiedi come mai due petali sono venuti sfocati?

Nel primo caso la risposta te l'ha data Filo.
Nel secondo caso, hai scoperto i limiti degli obiettivi "normali" (intesi come non macro) e della profondità di campo in generale.
A distanze di messa a fuoco ridottissime, anche il diaframma più chiuso produce una profondità di campo minima.

Per farti un esempio pratico, il Nikon 16-85 che hai usato, alla sua distanza minima di messa a fuoco che è 38cm, alla focale di 85mm e con diaframma f/9, produce ben 0,56cm di profondità di campo.
Sono addirittura 5,6mm di zona a fuoco... non c'è da stupirsi quindi che sia venuto a fuoco solo il centro del fiore.

A f/22 avresti 1,4cm.
A f/32 avresti 1,99cm.
Ma già a f/22 inizieresti ad avere problemi di diffrazione e la nitidezza a decadere.

E per ottenere tutto a fuoco con quell'orchidea, 1,99cm non sarebbero ancora bastati.

Insomma, la morale è che la macrofotografia è una branchia difficile della fotografia.
Non basta la bravura o il talento, serve anche l'attrezzatura corretta (obiettivi macro, slitte micrometriche, ecc.) e spesso anche strumenti avanzati di elaborazione (focus stacking, ecc.) oltre che le capacità e le nozioni per usare il tutto.


esatto tutto... ti consiglio di studiare la tecnica del focus stacking... in parole povere si tratta di fare una serie di scatti con messe a fuoco differenti... e poi unire tutto con programmi .... per fare tutto il fiore a fuoco...considera che conte lenti macro grazie alla vicinanza di MAF la pdc diminuisce...
ciao

NicolaSantolin
Grazie ragazzi questa sera ci metto la testa e do una occhiata. Mi scuso con voi per la nn chiarezza della mia domanda grazie ancora.
Maurizio Rossi
Esercitati bene e fai pure domande non ti far problemi, sii però il più preciso possibile,
questa sezione è fatta apposta, solo così si capisce lo sbaglio da dove arriva wink.gif
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