QUOTE(F.Giuffra @ Oct 10 2014, 12:07 AM)
Anche oggi scoperto un terribile criminale in giro a piede libero. Invece di uccidere, di straziare corpi sadicamente, di violentare o rapinare andava tranquillamente a fotografare a piede libero! Nella metropolitana di Torino fotografava belle ragazze, rubava la privacy! Perché si sa che tutti nella intimità di una affollata metropolitana ci si comporta come nel proprio bagno, non ci aspetteremmo mai che qualcuno ci possa vedere o fotografare.
Ma questo è niente, pensate che in questo stesso forum ci sono moltissimi fotografi che riprendono, non solo nella metro ma in tutti i luoghi pubblici, non solo belle ragazze ma pure uomini, donne, cose ed animali! Nella loro perversione usano come cavie per i loro esperimenti fotografici pure anziani indifesi e bambini! Poi pubblicano le foto dei bambini senza pixellarli orribilmente con il rischio che qualcuno magari scopra qualche lesione, qualche espressione sospetta, magari che poi parta qualche indagine e qualche mostro che stava tranquillamente lavorando in posizione di potere sui bambini, in parrocchia, nella scuola o peggio in famiglia, finisca nei guai per colpa loro!
Per fortuna che abbiamo tanti giornali e giornalisti sempre pronti a gridare allo scandalo rendendo il pubblico in allerta contro i fotografi, non per fare scoop e distrarre la gente dai veri mostri che stanno distruggendo il paese ma difendere gli innocenti da danni terribili. Non possiamo più permettere che le cose vadano come negli anni '70, quando tutti incoscientemente vedendo una reflex si tuffavano davanti per essere immortalati, o come in regni del terrore, quale la Spagna, dove ognuno in pubblico può fotografare tutto e tutti e poi pubblicare liberamente. Quanto ancora la gente là potrà sopravvivere? Perché non capiscono incontro a quali terribili conseguenze li porterà la libertà?
Mi raccomando, quando vedete qualcuno in luogo pubblico armato con una fotocamera fate attenzione, cercate di avvisare del pericolo gli astanti, dobbiamo sensibilizzare il popolo contro i veri pericoli per la nostra società; la libertà di fotografare e poi raccontare con parole ed immagini quello che succede pubblicamente è una libertà troppo pericolosa, è la prima da eliminare in ogni regime come si deve.
In riferimento all'articolo che citi, come base delle tue ipotesi, sono pienamente d'accordo con chi si è mosso per vie legali..
Un conto, secondo il mio modesto parere, è una fotografia street in cui il soggetto non ricopre un ruolo importante nell'inquadratura, ma risulta "una parte del tutto" ( e quindi si potrebbe sorvolare, anche se con qualche rischio, sul richiedere almeno un'autorizzazione verbale...)
In questo caso, invece, sono una serie di ritratti in cui il soggetto, riveste un ruolo di primo piano nell'inquadratura.... il fotografo, in questa occasione, è stato un pollo a non comunicare e richiedere una liberatoria...
Chi non ha nulla da nascondere, come me, non ha nulla di cui aver paura delle conseguenze di uno scatto. Purtroppo, a questo mondo, ci sono molte persone che invece ne hanno di cose da nascondere e, per loro, uno scatto rubato può "costare molto....
Quindi ocio sempre chi si fotografa e , mi sembra una cosa ragionevole, chiedere almeno il permesso, soprattutto come nel caso da te citato....
QUOTE(F.Giuffra @ Oct 10 2014, 12:07 AM)
Anche oggi scoperto un terribile criminale in giro a piede libero. Invece di uccidere, di straziare corpi sadicamente, di violentare o rapinare andava tranquillamente a fotografare a piede libero! Nella metropolitana di Torino fotografava belle ragazze, rubava la privacy! Perché si sa che tutti nella intimità di una affollata metropolitana ci si comporta come nel proprio bagno, non ci aspetteremmo mai che qualcuno ci possa vedere o fotografare.
Ma questo è niente, pensate che in questo stesso forum ci sono moltissimi fotografi che riprendono, non solo nella metro ma in tutti i luoghi pubblici, non solo belle ragazze ma pure uomini, donne, cose ed animali! Nella loro perversione usano come cavie per i loro esperimenti fotografici pure anziani indifesi e bambini! Poi pubblicano le foto dei bambini senza pixellarli orribilmente con il rischio che qualcuno magari scopra qualche lesione, qualche espressione sospetta, magari che poi parta qualche indagine e qualche mostro che stava tranquillamente lavorando in posizione di potere sui bambini, in parrocchia, nella scuola o peggio in famiglia, finisca nei guai per colpa loro!
Per fortuna che abbiamo tanti giornali e giornalisti sempre pronti a gridare allo scandalo rendendo il pubblico in allerta contro i fotografi, non per fare scoop e distrarre la gente dai veri mostri che stanno distruggendo il paese ma difendere gli innocenti da danni terribili. Non possiamo più permettere che le cose vadano come negli anni '70, quando tutti incoscientemente vedendo una reflex si tuffavano davanti per essere immortalati, o come in regni del terrore, quale la Spagna, dove ognuno in pubblico può fotografare tutto e tutti e poi pubblicare liberamente. Quanto ancora la gente là potrà sopravvivere? Perché non capiscono incontro a quali terribili conseguenze li porterà la libertà?
Mi raccomando, quando vedete qualcuno in luogo pubblico armato con una fotocamera fate attenzione, cercate di avvisare del pericolo gli astanti, dobbiamo sensibilizzare il popolo contro i veri pericoli per la nostra società; la libertà di fotografare e poi raccontare con parole ed immagini quello che succede pubblicamente è una libertà troppo pericolosa, è la prima da eliminare in ogni regime come si deve.
In riferimento all'articolo che citi, come base delle tue ipotesi, sono pienamente d'accordo con chi si è mosso per vie legali..
Un conto, secondo il mio modesto parere, è una fotografia street in cui il soggetto non ricopre un ruolo importante nell'inquadratura, ma risulta "una parte del tutto" ( e quindi si potrebbe sorvolare, anche se con qualche rischio, sul richiedere almeno un'autorizzazione verbale...)
In questo caso, invece, sono una serie di ritratti in cui il soggetto, riveste un ruolo di primo piano nell'inquadratura.... il fotografo, in questa occasione, è stato un pollo a non comunicare e richiedere una liberatoria...
Chi non ha nulla da nascondere, come me, non ha nulla di cui aver paura delle conseguenze di uno scatto. Purtroppo, a questo mondo, ci sono molte persone che invece ne hanno di cose da nascondere e, per loro, uno scatto rubato può "costare molto....
Quindi ocio sempre chi si fotografa e , mi sembra una cosa ragionevole, chiedere almeno il permesso, soprattutto come nel caso da te citato....