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Lambretta S
A completamento dei vari Life e Word No Word già pubblicati mi sembra giusto spendere ancora qualche parola e proporre qualche immagine del Sacrario Militare della Prima Guerra Mondiale di Asiago... questo dopo che il clamore causato dal raduno degli Alpini si è spento... riconsegnando ai "leggittimi" proprietari quei luoghi... luoghi che si sono guadagnati pagandoli con il "massimo" prezzo concesso a noi umani...

Vorrei scrivere poche parole per evitare di cadere nella retorica... come molti credo che la Pace sia la cosa più "sensata" ma credo anche che quando questa non è concessa sia giusto "combattere" per riottenerla... nessuno "vuole" la guerra però la guerra incombe lo stesso con i suoi sinistri presagi... i Romani preparavamo la guerra per mantenere la Pace... il più grande errore che si può commettere è quello di dimenticare... per questo ben vengano Luoghi della Memoria come questo... sinora ne ho potuti visitare solo alcuni... in particolare quello di Redipuglia ha acceso in me la voglia di saperne di più... quindi con rinnovato interesse ho voluto rivivere quelle emozioni recandomi presso il...

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Il Sacrario si trova sulla sommità di una collina dalla quale si domina gran parte dell'Altopiano circostante... in effetti salendo lungo la strada l'emozione si fa forte... il che unito alla leggera fatica causata dalla pendenza fa riflettere sui disagi della guerra di montagna e sulle sofferenze che ebbero a patire quelli che la combatterono... si consideri che molti caddero non per le ferite riportate in azione ma per gli stenti e i patimenti subiti... una banale influenza o una semplice infezione risultavano molto spesso fatali... più e peggio del fuoco nemico...

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Lambretta S
Giunti sulla sommità del mite colle si volge naturalmente lo sguardo verso l'Altopiano... si stenta a credere che in luogo così si sia combattuta una guerra così lunga e feroce...

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Poi però sullo sfondo una tremenda macchina bellica ci riporta alla realtà di quanto è accaduto, facendoci ovviamente interrogare sul perché ciò sia accaduto... la risposta per quanto uno si sforzi di trovarvi una ragione... non arriva mai lasciando il posto a un'inevitabile emozione che prevale lasciandoci sgomenti e increduli...

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Lambretta S
Da questa insolita prospettiva vediamo il cannone da 105 mm e l'obice da 149 mm che giacciono qui da anni fortunatamente inutilizzati... ma nonostante non siano più in grado di dispensare i loro messaggi di morte incutono ancora fortemente nel visitatore un senso di disagio e soggezione...

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All'occhio esperto non sfugge la perfezione dei meccanismi e dei congegni che li compongono... questi oggetti purtroppo rappresentano sempre quanto di "meglio" il genio umano mette in campo per distruggere i propri simili... se la stessa scienza fosse profusa per il bene dell'umanità vivremmo tutti in un mondo migliore...

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fabrizioz
Colori un po' saturi o voluti? huh.gif
Fabry smile.gif


Gran ricordo... comunque
Lambretta S
Giunge immancabilmente il momento di varcare la soglia che ci condurrà all'interno della Cripta del Sacrario al cui interno sono conservate le spoglie mortali di oltre 50.000 soldati Italiani e Austroungarici... noti e ignoti che hanno pagato, nella maggior parte dei casi, con la loro giovane vita il tributo supremo e che meritano per questo il nostro rispetto e la nostra riconoscenza...

All'ingresso ci accoglie l'elmetto ultimo baluardo plausibile al piombo ostile e la baionetta simbolo dell'ultima offesa possibile laddove il combattimento si è fatto talmente ravvicinato tanto che puoi vedere il tuo nemico negli occhi...

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Entrando sulla destra troviamo una delle due sale dedicate ai vari cimeli raccolti dopo la fine della guerra... difficile anzi impossibile non rimanere colpiti dalla suggestione che evocano gli strumenti di morte situati a fianco degli oggetti di tutti i giorni... il che ci fa capire che in fondo la guerra la combattono gli uomini che oltre al fucile usavano la gavetta e il rasoio sperando di sopravvivere e tornare a casa dalle proprie famiglie...

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Lambretta S
Con questa frase il Generale Armando Diaz sintetizza meravigliosamente quello che fu l'esito della Prima Guerra Mondiale... fortunatamente per noi è stata una vittoria anche se viene da pensare che con oltre 600.000 caduti e 2.000.000 di feriti si possa considerarla nonostante tutto tale...

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In basso giace ormai muta la mitraglia che nei "suoi" tristi momenti ha rappresentato l'ultimo tragico suono udito dai soldati in battaglia...

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Lambretta S
Al centro del quadrilatero si trova la sala circolare in cui è situato l'altare dove si celebrano le Sante Messe in suffragio dei Caduti... ancora pieno di corone e fiori deposti durante il recente raduno degli Alpini...

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I quali in occasione dell'evento hanno posto su uno dei muri il simbolo della loro associazione...

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Lambretta S
A un certo punto nel buio della sala vengo attirato da un'insolita messe di colori e scopro che un Coro Giapponese ha visitato il Sacrario lasciando in ricordo questa delicata composizione...

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Un pensiero anche ai "vecchi" nemici che qui giacciono insieme ai loro commilitoni in un abbraccio che a loro parrebbe "inopportuno" ma che se è possibile è ancora di più testimonianza dell'incongruenza della guerra...

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Lambretta S
Concluso il periplo interno del Sacrario ritrovandosi di fronte all'uscita siamo investiti dalla luce e i nostri occhi fanno fatica come il nostro cuore a riadattarsi alla vita normale... il pensiero va ancora agli sfortunati a cui è stata stroncata l'esistenza nel fiore degli anni...

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Si sale a questo punto sulla sommità del Sacrario e questo è lo spettacolo che si offre ai nostri occhi ancora non perfettamente abituati alla luce...

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Lambretta S
Uno sguardo all'altopiano sottostante il giallo dei fiori spezza la monotia del verde dei prati... mi piace pensare che ogni fiore rappresenti lo spirito di ognuno di quei ragazzi morti per la Patria... i quali sopravvivendo nel nostro ricordo non saranno tuttavia morti invano...

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Arriva come in tutte le cose della vita il momento di togliere il disturbo... alla fine della scalinata mi volgo indietro e porgo l'ultimo saluto a tutti gli Eroi...

Riposate in Pace...

Grazie Soldati!!!

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Marino_de_Falco
Bello, molto bello, caro Stefano! Rispetto agli altri Life sull'argomento, peraltro già molto belli e cui non va tolto merito, il tuo da una sensazione che caratterizza meglio i luoghi: quella di pace e di silenzio che dovrebbe essere sempre distintiva dei "luoghi della memoria". Complimenti per aver colto e trasmesso questa sensazione.
Fedro
Grazie Stefano di questo tuo documento, per me molto prezioso guru.gif
__Claudio__
Delle tante pagine scritte su questi luoghi queste sono certamente tra le più belle in assoluto che abbia letto. L'intrecciarsi di sentimenti sempre contrastanti in questi casi è affrontato in modo delicato e profondo. Un documento di grande umanità arricchito di grandi foto per testimoniare la Tua e Nostra gratitudine.
grazie.gif Ste'.
havana59
Prezioso credo sia la parola giusta.
Ho letto quanto hai scritto ritrovando immutati i miei sentimenti e il senso di profondità e di emozione che ogni volta provo davanti a questi luoghi.
Sono stato diverse volte a Redipuglia e ho ritrovato nelle tue immagini quel senso di emozione, rispetto, gratitudine che solo lì avevo provato.

Per non dimenticare, mai.

Grazie Stefano

ciao
Giallo
Un giusto tributo.
smile.gif
PAS
C’è una regoletta che lessi da qualche parte:
<<per rendere viva un’immagine occorre la figura di almeno una persona>>
Nelle tue immagini le persone non ci sono ma è come se ci fossero.
E’ come se fossero tutti lì i 600.000 caduti con le loro storie personali, i loro affetti, i loro drammi.
Immagini potenti che sono insieme un documento di denuncia della follia della guerra e di gratitudine per l’estremo sacrificio di un’intera generazione.
grazie.gif Stefano
Michele Festa
QUOTE(Lambretta S @ May 21 2006, 10:36 PM)

Vorrei scrivere poche parole per evitare di cadere nella retorica... come molti credo che la Pace sia la cosa più "sensata" ma credo anche che quando questa non è concessa sia giusto "combattere" per riottenerla... nessuno "vuole" la guerra però la guerra incombe lo stesso con i suoi sinistri presagi... i Romani preparavamo la guerra per mantenere la Pace... il più grande errore che si può commettere è quello di dimenticare... per questo ben vengano Luoghi della Memoria come questo... sinora ne ho potuti visitare solo alcuni... in particolare quello di Redipuglia ha acceso in me la voglia di saperne di più... quindi con rinnovato interesse ho voluto rivivere quelle emozioni recandomi presso il...

*


Caro Stefano, sono perfettamente in sintonia con quello che dici e ammirato per quello che mostri con la tua proverbiale saggezza forografica! guru.gif

Un caro saluto

Michele
cratty
Gran bel Life.
NOn avendo avuto modo di visitarlo ho trovato le tue foto molto descrittive e il testo che le accompagna degno complementare per il raggiungimento del risultato.
Grazie Stefano.
Saluti
morgan
Come dice Marco un documento davvero prezioso....con immagini che si commentano da sole guru.gif guru.gif

Franco
Bruno L
Altro importante capitolo. La forza espressiva delle ottime fotografie, lo rende ancora più coinvolgente ed intenso nel contenuto. Complimenti anche da parte mia! guru.gif

grazie.gif

saluti
Bruno
miz
QUOTE(Lambretta S @ May 21 2006, 11:36 PM)
... il più grande errore che si può commettere è quello di dimenticare... per questo ben vengano Luoghi della Memoria come questo...
*



In questa frase Stefano c'è, a mio giudizio, il senso più profondo del tuo Life. Può sembrare banale, ma troppo, troppo spesso dimentichiamo, gli uomini, i luoghi, la storia, le parole...
Grazie ad opere come questa, dimenticare sarà più difficile.
Complimenti per le foto e per il racconto pulito e privo di pregiudizi.
grazie.gif
smile.gif
Gianluca Cecere
Un'altra importantissima testimonianza.
Per non dimenticare.
Grazie Stefano

Gianluca
Giuliano_TS
Belle immagini ed un toccante commento.
grazie.gif

Certo se tutti quei Caduti sapessero in quali condizioni è oggi ridotta l'Italia per cui hanno combattuto e sono morti........ per fortuna loro riposano in pace.
giannizadra
Un degnissimo suggello alla giornata sull'altopiano. guru.gif

Una curiosità sintattica: il bollettino della vittoria (Diaz) che hai postato contiene un anacoluto fra i più celebri e fortunati della storia d'Italia. (..."I resti"..."risalgono"... "le valli che avevano disceso"..).
Giacomo Sardi
bello e sentito, questo come tanti altri life postati, è uno di quelli in cui l'intensità del racconto supera la bellezza delle immagini...
e ho gia detto tutto...

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Iv@n
Bravo Stefano.
Con le parole e le immagini hai colto il senso della recente Adunata degli Alpini tenutasi ad Asiago.
Parole sentite e immagini toccanti.
Il ricordare quanto avvenuto sulle montagne dell'Altopiano ci porti a ripudiare la guerra e induca i potenti della terra a fare altrettanto.
Grazie per la tua testimonianza.
Ciao. Ivan, proprio di Asiago.
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