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sergioebasta
Mi chiedevo se fra gli utenti del forum ci fosse qualche pro che lavora alle lauree..
Vorrei iniziare questa attività anche io , ma ho un po' di dubbi su come si faccia ad essere ammessi..
studioraffaello
QUOTE(sergioebasta @ May 17 2006, 04:58 PM)
Mi chiedevo se fra gli utenti del forum ci fosse qualche pro che lavora alle lauree..
Vorrei iniziare questa attività anche io , ma ho un po' di dubbi su come si faccia ad essere ammessi..
*


parlo per esperienza....perugina...
secondo te chi le sta' facendo ti farebbe entrare tanto facilmente....?
Federix
Credo che essendo una cosa pubblica, come i comuni o le provincie, ogni anno, ogni tot tempo, venga fatto un bando di concorso per assegnare questi servizi fotografici.
undertaker
Da quel che ho potuto vedere io funziona a mo di business del caro estinto, per lo meno per quanto riguarda il momento della discussione... sai i genitori felici e mai attrezzati, il figlio nervoso...loro sono già li...
personalmente ho visto lavori che definire fatti col c..o è poco, sia per quanto riguarda il modus operandi che per il risultato finale...
Comunque la discussione è un evento pubblico e se tu sei un amico del laureando puoi entrare e farle. Alla mia laurea ho rinunciato al fotografo e le ho fatte fare da un mio amico, tanto considerato certi lavori che ho visto ho preferito evitare. Io stesso ho fatto le foto ad un paio di mie amiche che non hanno voluto il fotografo... Lo scotto da pagare è l'essere stato guardato con aria di supponenza e sdegno dal fotografo pro... sapete io non avevo il suo cannone ca$£$&"n... in compenso poi lui ha usato un 17-35 per fare un primo piano... avresto dovuto vedere la foto... ha fatto diventare il viso della ragazza una specie di palla contornata da una cifra di "nulla porticato"....
Andry81
QUOTE
parlo per esperienza....perugina...
secondo te chi le sta' facendo ti farebbe entrare tanto facilmente....?


te c'hai provato??
dagmenico
Riporto la mia esperienza:

Fino ad ora ho avuto occasione di scattare a due lauree, una a Pisa e una a Bologna.

A Pisa c'era il fotografo ufficiale che nell'atrio fuori dall'Aula Magna chiedeva ai laureandi se volessero il servizio. Quando l'ha chiesto al mio amico lui gli ha risposto di no perchè ci sarebbe stato un amico (io ) che gli avrebbe fatto le foto. Lui ha insistito dicendo che il risultato non sarebbe stato garantito nel caso si fosse affidato ad un non professionista, ma dopo diversi rifiuti ha mollato la presa. Per dovere di cronaca vi dico che il fotografo aveva una 20D, flash esterno montato sulla slitta e zoomone tuttofare (di cui non ricordo l'estensione). Quando siamo entrati in aula, vedendomi con la fotocamera al collo mi ha chiesto se ero io l'amico "fotografo" e mi ha suggerito di sistemarci l'uno difronte all'altro, per non intralciarci a vicenda. Alla fine ho fatto il servizio e ne sono stato molto soddisfatto, ma la cosa più importante e che è rimasto soddisfatto anche il mio amico, che ha avuto molte più foto delle solite 3 e in momenti diversi, prima e dopo la laurea (e acnhe durante il ricevimento).

A Bologna invece erano in due i fotografi, marito e moglie, entrambi muniti di cartellino con il simbolo dell'Università, ed erano così organizzati: il marito stava fuori a fare le foto di gruppo con una compattona digitale + flash esterno e prendeva gli ordini delle foto; la moglie era dentro l'aula della discussione ed era attrezzata con una 350D + 18-55 del kit. E qui scatta la tragedia:
prima di rendermi conto che fossero una coppia di fotografi, avendo visto questa signora che faceva le foto dentro così equipaggiata mi ero convinto che fosse parente del laureando, ma quando ho visto che faceva foto per tutti, ho cominciato ad avere qualche sospetto... ph34r.gif
A parte il fatto che secondo me chi fa questo tipo di foto e ci guadagna fior di soldoni non può lavorare senza un flash esterno e con un obiettivo di plastica, ma la cosa che mi ha lasciato veramente ben più sconcertato è stata un'altra...
COME TENEVA LA FOTOCAMERA!!!!

fate uno sforzo estremo d'immaginazione e seguitemi nella descrizione:

dopo aver scelto l'inquadratura e regolato in maniera abbastanza normale lo zoom, inforcava l'obiettivo tra indice e medio della mano sinistra, sostenendo quindi il complesso corpo macchina+obiettivo SOLO con queste due dita, e con l'indice della mano destra premeva il pulsante di scatto ohmy.gif

Lo so che è difficile sia da crederci che da pensare, ma vi assicuro che faceva così!
Posso solo immaginare la qualità finale di queste foto derivata da questi 3 fattori:
- mosso assicurato dall'instabilità della presa
- scarsa nitidezza data dalla bassissima qualità dell'obiettivo utilizzato (oltretutto usato per forza a tutta apertura vista la scarsità di luce)
- immagini che annegano per metà nel buio dato l'utilizzo del solo flash integrato della macchina

Ora io mi chiedo come possano certi individui farsi pagare per lavorare in totale assenza di professionalità come in questo caso. Non ho visto i risultati di quegli scatti, ma date le premesse credo che non li avrebbe salvati neanche un miracolo.
Altra riflessione: il fatto di essere gli unici fotografi accreditati per un evento come la laurea giustifica la superficialità con cui viene eseguito il lavoro e la mancanza di attrezzatura adeguata, forti dell'esclusività degli scatti e certi quindi che il cliente si dovrà accontentare per forza pur di avere un ricordo di quel momento?

Non credo di compiere peccato di superbia se quando ho visto la signora all'opera ho pensato "Per fortuna che ci sono io...", tanto più che anche lei stessa, appena mi ha visto entrare nell'aula armato fino ai denti biggrin.gif si è dileguata senza dire una parola.

Scusate lo sfogo anche un po' off-topic, ma ogni volta che mi viene in mente quell'episodio mi innervosisco mad.gif
ciro207
Io ho fatto un mezzo tentativo...
puoi farlo per gli amici, ma farlo seriamente è durissima. Il territorio è quasi tutto coperto, quindi dovresti avere la benedizione dell'Università

Per quanto riguarda la professionalità/professione... siamo alle solite. Non mi stupisce affatto ciò che dite wink.gif
biga1
QUOTE(dagmenico @ May 17 2006, 09:59 PM)
Riporto la mia esperienza:

Fino ad ora ho avuto occasione di scattare a due lauree, una a Pisa e una a Bologna.

A Pisa c'era il fotografo ufficiale che nell'atrio fuori dall'Aula Magna chiedeva ai laureandi se volessero il servizio. Quando l'ha chiesto al mio amico lui gli ha risposto di no perchè ci sarebbe stato un amico (io ) che gli avrebbe fatto le foto. Lui ha insistito dicendo che il risultato non sarebbe stato garantito nel caso si fosse affidato ad un non professionista, ma dopo diversi rifiuti ha mollato la presa. Per dovere di cronaca vi dico che il fotografo aveva una 20D, flash esterno  montato sulla slitta e zoomone tuttofare (di cui non ricordo l'estensione). Quando siamo entrati in aula, vedendomi con la fotocamera al collo mi ha chiesto se ero io l'amico "fotografo" e mi ha suggerito di sistemarci l'uno difronte all'altro, per non intralciarci a vicenda. Alla fine ho fatto il servizio e ne sono stato molto soddisfatto, ma la cosa più importante e che è rimasto soddisfatto anche il mio amico, che ha avuto molte più foto delle solite 3 e in momenti diversi, prima e dopo la laurea (e acnhe durante il ricevimento).

A Bologna invece erano in due i fotografi, marito e moglie, entrambi muniti di cartellino con il simbolo dell'Università, ed erano così organizzati: il marito stava fuori a fare le foto di gruppo con una compattona digitale + flash esterno e prendeva gli ordini delle foto; la moglie era dentro l'aula della discussione ed era attrezzata con una 350D + 18-55 del kit. E qui scatta la tragedia:
prima di rendermi conto che fossero una coppia di fotografi, avendo visto questa signora che faceva le foto dentro così equipaggiata mi ero convinto che fosse parente del laureando, ma quando ho visto che faceva foto per tutti, ho cominciato ad avere qualche sospetto...  ph34r.gif
A parte il fatto che secondo me chi fa questo tipo di foto e ci guadagna fior di soldoni non può lavorare senza un flash esterno e con un obiettivo di plastica, ma la cosa che mi ha lasciato veramente ben più sconcertato è stata un'altra...
COME TENEVA LA FOTOCAMERA!!!!

fate uno sforzo estremo d'immaginazione e seguitemi nella descrizione:

dopo aver scelto l'inquadratura e regolato in maniera abbastanza normale lo zoom, inforcava l'obiettivo tra indice e medio della mano sinistra, sostenendo quindi il complesso corpo macchina+obiettivo SOLO con queste due dita, e con l'indice della mano destra premeva il pulsante di scatto  ohmy.gif

Lo so che è difficile sia da crederci che da pensare, ma vi assicuro che faceva così!
Posso solo immaginare la qualità finale di queste foto derivata da questi 3 fattori:
- mosso assicurato dall'instabilità della presa
- scarsa nitidezza data dalla bassissima qualità dell'obiettivo utilizzato (oltretutto usato per forza a tutta apertura vista la scarsità di luce)
- immagini che annegano per metà nel buio dato l'utilizzo del solo flash integrato  della macchina

Ora io mi chiedo come possano certi individui farsi pagare per lavorare in totale assenza di professionalità come in questo caso. Non ho visto i risultati di quegli scatti, ma date le premesse credo che non li avrebbe salvati neanche un miracolo.
Altra riflessione: il fatto di essere gli unici fotografi accreditati per un evento come la laurea giustifica la superficialità con cui viene eseguito il lavoro e la mancanza di attrezzatura adeguata, forti dell'esclusività degli scatti e certi quindi che il cliente si dovrà accontentare per forza pur di avere un ricordo di quel momento?

Non credo di compiere peccato di superbia se quando ho visto la signora all'opera ho pensato "Per fortuna che ci sono io...", tanto più che anche lei stessa, appena mi ha visto entrare nell'aula armato fino ai denti  biggrin.gif  si è dileguata senza dire una parola.

Scusate lo sfogo anche un po' off-topic, ma ogni volta che mi viene in mente quell'episodio mi innervosisco  mad.gif
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Salve Domenico o visto le tue foto e affermerei che non sono male, purtroppo come dice cirio207 il mercato in quel campo e abbastanza lobistico e difficile entrarci. wink.gif

ciao
miz
Io ricordo ai tempi della mia laurea che c'era un accordo tacito tra i bidelli e i fotografi. Oltretutto, dato che i nostri lavori di tesi avevano bisogno di essere disposti su dei tavoloni, gli stessi bidelli si prodigavano a sistemare le tavole, per poi chiedere una cifra fissa ai genitori del laureando...
Studio-La-Rosa
QUOTE(nikomiz @ May 17 2006, 09:24 PM)
Io ricordo ai tempi della mia laurea che c'era un accordo tacito tra i bidelli e i fotografi. Oltretutto, dato che i nostri lavori di tesi avevano bisogno di essere disposti su dei tavoloni, gli stessi bidelli si prodigavano a sistemare le tavole, per poi chiedere una cifra fissa ai genitori del laureando...
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Hai ragione, sono loro a comandare!! Sganciagli la mazzetta......
Alessandro.
sergioebasta
Hei non pensavo che avrei ricevuto così tante risposte!
Effettivamente ci ho già provato, due lauree, un mio amico e la mia ragazza (che allora non era ancora tale...). Tutte e due alla Bicocca, che ha un regolamento visibile anche sul sito per quanto riguarda i fotografi delle sedute di laurea, nel quale è scritto che se il candidato ha il suo fotografo ha diritto di non essere disturbato; ciononostante mi sono dovuto sentire dire che "rubavo il lavoro ai profesionisti" da uno dei fotografi sedicenti tali.
Ora, dato che ho visto che risultati si rischia di ottenere affidandosi a questi "professionisti", che la partita iva ce l'ho, un'attrezzatura passabile anche... allora perchè no? Perchè non provarc?.
E' che loro non ci mettono il cuore! Forse mi sbaglio, però io ce l'ho una vaga idea di cosa vuol dire farsi anni e anni a preparare esami, scrivere una tesi e ritrovarti lì davanti ad una commissione esaminatrice, ohmy.gif fa paura solo a sentirlo..
Io so che ce lo metterei il cuore e che non starei soloH a contare quattrini e a smadonnare contro quelli che si fanno fare le foto dall'amico.
Insomma ho provato a dare un'occhiata, il regolamento della Bicocca è relativamente chiaro, bisogna fare un po' carte per ottenere il "tesserino" dopodichè a turno ed in base alle disponibilità i fotografi che hanno ottenuto 'sto tesserino vengono accreditati alle singole sessioni. Solo che è l'unica università ad avere un regolamento a riguardo. Così mi sono chiesto se ci fosse una prassi più o meno comune per le altre università ed ho pensato che sul nostro forum qualcuno che poteva darmi una dritta poteva esserci... magari uno di Roma o Urbino che di sicuro non avrebbe da temere concorrenza...
Cmq grazie, quanto meno avete confermato anche voi la mia impressione sulla scarsa professionalità di buona parte dei fotografi da laurea...
buzz
Come detto prima, è un po' il bussiness del caro estinto.
Ovviamente dipende anche da ateneo ad ateneo, ma di regola essendo una seduta aperta al pubblico chiunque potreebbe andare a fotografare.

Per quanto riguarda la profesionalità di chi ha preso "l'appalto" non sarei troppo severo. Intanto un fotografo che si riduce a fotografare le lauree vuol dire che non ha numeri per fare altro (generalizzo, non si offenda nessuno) però di contro lo si dovrebbe gudicare dalle foto e non dalla fotocamera o da come la tiene. Con il flash il rischio del micromosso è ridottissimo, e la fotocamera la si può tenere benissimo con la mano destra mentre della sinistra bastano 2 dita per lo zoom. Poi la 300 canon è più leggera della D50!
dagmenico
QUOTE(buzz @ May 18 2006, 01:26 AM)
Per quanto riguarda la profesionalità di chi ha preso "l'appalto" non sarei troppo severo. Intanto un fotografo che si riduce a fotografare le lauree vuol dire che non ha numeri per fare altro (generalizzo, non si offenda nessuno) però di contro lo si dovrebbe gudicare dalle foto e non dalla fotocamera o da come la tiene. Con il flash il rischio del micromosso è ridottissimo, e la fotocamera la si può tenere benissimo con la mano destra mentre della sinistra bastano 2 dita per lo zoom. Poi la 300 canon è più leggera della D50!
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Non sono d'accordo con te, in quanto se pago profumatamente un professionista per fare le foto della mia laurea esigo ed ho diritto ad un risultato professionale, non mi basta avere le stesse foto che avrebbe fatto lo zio di turno con la sua compattina.

In secondo luogo credo di non essermi spiegato bene:
quella signora usava ESCLUSIVAMENTE indice e medio della mano sinistra aperti a mò di forbice con le punte verso l'alto, ed in mezzo ci inforcava l'obiettivo! E come se non bastasse al momento dello scatto premeva il pulsante con l'indice della mano destra (che era l'unica parte della sua mano destra che veniva in contatto con la fotocamera), contribuendo ulteriormente a minare il già esiguo equilibrio del corpo macchina.

Spero di essermi spiegato bene ora, ed avervi fatto capire il perchè di tanto stupore.

Inoltre concordo che col flash il rischio del micromosso è ridotto (anche se in quella strana posizione non ne sarei tanto sicuro... ph34r.gif ), ma usando il flash integrato della macchina qual è il rischio di avere il soggetto bene esposto e tutto il resto dell'aula nelle tenebre? Secondo me pari al 100% considerando che lei si metteva anche abbastanza vicino alla commissione e al candidato.

dagmenico
QUOTE(a.ronchini @ May 17 2006, 09:21 PM)
Salve Domenico o visto le tue foto e affermerei che non sono male
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grazie biggrin.gif
studioraffaello
pensa che alla mia laurea........si e nonche hanno fatto fare le foto a mio padre
....per chi invoca la benedizione dell'universita'.......cari miei
sono benedizioni costose e superaccaparrate.....del resto provate a fare le foto ad un giuramento.......e delle scuole che ne dite------
se si pensa solo che spesso anche a comunioni e cresine e' o il parroco o le catechiste che organizzano le riprese..........ehehehehehe
posso solo dire mai fatto foto del genere......
ringrazio zeus che non faccio il fotoprostituto.........
_Led_
QUOTE(dagmenico @ May 18 2006, 09:33 AM)
...
In secondo luogo credo di non essermi spiegato bene:
quella signora usava ESCLUSIVAMENTE indice e medio della mano sinistra aperti a mò di forbice con le punte verso l'alto, ed in mezzo ci inforcava l'obiettivo! E come se non bastasse al momento dello scatto premeva il pulsante con l'indice della mano destra (che era l'unica parte della sua mano destra che veniva in contatto con la fotocamera), contribuendo ulteriormente a minare il già esiguo equilibrio del corpo macchina.

Spero di essermi spiegato bene ora, ed avervi fatto capire il perchè di tanto stupore.
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C'é poco da stupirsi, per quella macchina è la tecnica corretta...me lo dici tu dov'é lo spazio per le dita della mano destra? tongue.gif
dagmenico
QUOTE(studioraffaello @ May 18 2006, 08:57 AM)
se si pensa solo che spesso anche a comunioni e cresine e' o il parroco o le catechiste che organizzano le riprese..........ehehehehehe 
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non tocchiamo questo argomento, è proprio il motivo per cui domenica non ho potuto fare le foto a mia sorella in chiesa che faceva la Prima Comunione ph34r.gif
Ora per mandare in stampa il fotolibro che sto preparando sono constretto ad aspettare che il fotografo ufficiale mi conceda i files, oppure se non vuole dovrò digitalizzare le foto di carta mad.gif mad.gif
dagmenico
QUOTE(Led566 @ May 18 2006, 09:15 AM)
C'é poco da stupirsi, per quella macchina è la tecnica corretta...me lo dici tu dov'é lo spazio per le dita della mano destra? tongue.gif
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effettivamente... biggrin.gif biggrin.gif biggrin.gif
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