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Coccocis
Ciao a tutti !

Premetto che ho voluto "semplificare" l'argomento, che vorrei approfondire con il vostro aiuto, intitolando la discussione: PROFILO COLORE MIGLIORE.

Iniziamo con gradi...limitamoci alla fase della gestione dell'immagine...quindi nella fase che va dallo Scatto all'importazione del file (Jpeg o Raw) su computer e successiva lavorazione.

Qual'è il profilo colore piu ampio con cui posso lavorare ?

E' sufficiente impostare il profilo come "spazio lavoro" in photoshop ( selezionando il profilo all'apertura del file ) oppure devo settare anche il monitor del mac da preferenze di sistema ?




buzz
l'argomento è stato trattato numerose volte e ci sono diversi tutorial che piegano approfonditamente tutto.
Riproporlo mi sembra una inutile ridondanza.

Il profilo più ampio che photoshop consente è il Prophoto-RGB, ma studiando l'argomento capirai come e perché risulta ostico adoperarlo.
Non esiste un profilo "migliore" altrimenti ne esisterebbe solo uno.
Per settarlo su photoshop devi impostarlo come spazio di lavoro. Quello del monitor è un discorso a parte, e va settato in base al profilo ottenuto tramite sonda colorimetrica di taratura.
Coccocis
In una relazione che avevo presentato all'esame di gestione del colore e tecniche di stampa avevo sostenuto che i 3 profili maggiormente utilizzati "erano" ( uso "erano" perchè il mio studio si è limitato al superamento dell'esame e solo successivamente mi sono appassionato alla fotografia ) 3:
sRGB IEC61966 2.1
Adobe RGB (1998)
ProPhoto RGB

Avevo anche sostenuto che l'opzione generalmente migliore "era" quella di mantenere il profilo nativo per evitare di operare una conversione nel caso in cui la visualizzazione dell'immagine fosse limitata al monitor.

Nel caso fosse prevista la riproduzione per mezzo stampa, utilizzerei Adobe RGB (1998).


[ N.B. La relazione che ho presentato, affidandomi anche alle dispense ricevute nel corso, non era incentrata solo sulla fotografia ma anche sulla "cattura dell'immagine" da riprodurre su diversi supporti...come potrebbe essere un brand riprodotto a video, imballaggi, stampa...ecc. ]

Per quanto riguarda il settaggio del monitor, tra quello che dici e tra le cose che ricordo....non devo settarlo "a piacere", giusto ?


Grazie



buzz
Tutto giusto.
i profili più usati ancora adesso sono quelli, ma considera che quando vai a sviluppare un raw, devo anche avere la possibilità di vedere cosa fai, quindi se non hai un monitor che possa risolvere il prophoto, la vedo dura usarlo!
inoltre per la stampa dipende da chi fai stampare o se fai in casa.
se la stampante supporta lo spazio ampio, solitamente Adobe1998 allora conviene usare quello. io per il lab, che supporta solo lo standard uso srgb. se devo fare elaborazioni pesanti, converto inizialmente il raw in adobergb e tif a 16 bit. una volta terminati i ritocchi lo devo convertire in srgb jpg conseguentemente a 8 bit
Coccocis
Non ho mai messo le mani su un raw...purtroppo ho risolto il problema software ( installando oggi photoshop cc14 ) e hardware ( disco esterno ) in questi giorni.

Se è gia stata creata una discussione in merito al prophoto-raw credo che sarebbe ora iniziare a leggere e studiare smile.gif per imparare a maneggiare veri files e non più i jpeg !


Per quanto riguarda la stampa casalinga (stampa di foto ricordo ecc... ) vorrei poter avere il massimo della "qualità" che può offrirmi la mia stampante, ormai superata.... Se non ricordo male per vedere se i colori sono riproducibili devo simulare la riproduzione dell'immagine con il profilo della stampante... Qua iniziano a sorgere i problemi...dove trovo il profilo icc della mia stampante ?? Non sono riuscito a trovarlo online ne dal software della stampante...


Grazie mille per l'attenzione e sopportazione guru.gif grazie.gif
mario bollani
QUOTE(buzz @ May 11 2014, 05:29 PM) *
Tutto giusto.
i profili più usati ancora adesso sono quelli, ma considera che quando vai a sviluppare un raw, devo anche avere la possibilità di vedere cosa fai, quindi se non hai un monitor che possa risolvere il prophoto, la vedo dura usarlo!
inoltre per la stampa dipende da chi fai stampare o se fai in casa.
se la stampante supporta lo spazio ampio, solitamente Adobe1998 allora conviene usare quello. io per il lab, che supporta solo lo standard uso srgb. se devo fare elaborazioni pesanti, converto inizialmente il raw in adobergb e tif a 16 bit. una volta terminati i ritocchi lo devo convertire in srgb jpg conseguentemente a 8 bit

concordo con te su tutto ma ti devo fare una correzione, Pro Photo ti trovi, volente o nolente, ad essere obbligato ad utilizzarlo se lavori con Lightroom. Questo software non accetta altre impostazioni oltre a Pro Photo (in realtà il profilo si chiama Rosetta) ed è un Pro Photo con il valore gamma diverso.
A questo punto, per non perdere alcuna tonalità ti trovi costretto, se passi a PS, a settare anche quello in Pro Photo, naturalmente il tutto a 16 bit.
ciao
buzz
Non uso lightroom, ma in una discussione proprio recente è stato detto che il profilo si può cambiare dalle impostazioni.
Non è così?
MarcoD5
QUOTE(mario bollani @ May 11 2014, 11:21 PM) *
concordo con te su tutto ma ti devo fare una correzione, Pro Photo ti trovi, volente o nolente, ad essere obbligato ad utilizzarlo se lavori con Lightroom. Questo software non accetta altre impostazioni oltre a Pro Photo (in realtà il profilo si chiama Rosetta) ed è un Pro Photo con il valore gamma diverso.
A questo punto, per non perdere alcuna tonalità ti trovi costretto, se passi a PS, a settare anche quello in Pro Photo, naturalmente il tutto a 16 bit.
ciao


Guarda che stai sbagliando alla grande, LR usa un profilo melissargb con gamma alterato, solo per la visualizzazione anteprima basta si ferma li, al momento dell'esportazione converte la foto con profilo assegnato dall'utente (Prophoto RGB ADOBE, sRGB).


Dalle preferenze di LR come default è inserito Prophoto 16 bit Tiff, puoi modificarlo come vuoi in Adobe rgb sRGB A 8 bit.
SuperPanda
QUOTE(buzz @ May 11 2014, 01:07 PM) *
l'argomento è stato trattato numerose volte e ci sono diversi tutorial che piegano approfonditamente tutto.
Riproporlo mi sembra una inutile ridondanza.

Il profilo più ampio che photoshop consente è il Prophoto-RGB, ma studiando l'argomento capirai come e perché risulta ostico adoperarlo.
Non esiste un profilo "migliore" altrimenti ne esisterebbe solo uno.
Per settarlo su photoshop devi impostarlo come spazio di lavoro. Quello
del monitor è un discorso a parte, e va settato in base al profilo ottenuto tramite sonda colorimetrica di taratura.


Mi sai indicare qualcuno di questi tutorial? Grazie!
gabrieledanesi
QUOTE(buzz @ May 12 2014, 01:32 AM) *
Non uso lightroom, ma in una discussione proprio recente è stato detto che il profilo si può cambiare dalle impostazioni.
Non è così?

Lightroom, dopo aver caratterizzato la fotocamera, esegue una conversione colore verso profili standard (svincolandosi in tal modo dal profilo periferica)... e lavora in spazi colore che hanno gamut più ampio possibile: RIMM RGB (gamma=1) per tutte le operazioni di sviluppo, MelissaRGB (gamma=2.2) per la visualizzazione in anteprima su monitor di immagine ed istogramma. Entrambi questi spazi colore hanno stesso gamut del ProPhotoRGB (gamma=1.8).

Ed aggiungerei meno male che per lo meno programmi come LR gestiscono e funzionano di default (senza permetterne la modifica) su spazi così ampi ! Questi gamut sono OBBLIGATORI nel caso in cui si voglia conservare le caratteristiche originali dell'immagine che il sensore ha generato. Un AdobeRGB è molto più ristretto rispetto a ciò che un sensore è in grado di produrre, senza parlare dell'sRGB. Usare uno di questi due significherebbe dunque buttar via gran parte delle informazioni che le nostre fotocamere riescono a produrre.

La soluzione ottimale (nel caso di Lightroom) è dunque quella di esportare il RAW sviluppato in formato TIFF a 16bit per canale e con spazio colore ProPhoto RGB. Poi, a seconda dell'utilizzo che si deve fare della fotografia, si può sempre eseguire una conversione colore su Photoshop verso spazi colore più ristretti, usando l'intento di rendering più opportuno al caso.
buzz
Gabriele, il discorso tuo non fa una grinza, ed è quello che suggerisco a tutti in caso di elaborazioni di un certo peso.

Ma considera la semplicità del flusso di lavoro. Se per sbaglio dimentichi di effettuare la conversione per la stampa, dal lab riceverai foto inguardabili (già capitato).
Inoltre è come sforzarsi di avere automobili che viaggiano a 300 orari quando il limite imposto è di 100.

Nella teoria, lo spazio più ampio è e meglio è, ma i riscontri negativi, superiori ai vantaggi, almeno per chi con le foto ci lavora tanto e non deve farne dei capolavori da esposizione, mi hanno spinto a lavorare direttamente in Srgb, dalla partenza.
ovvio che le mie foto più di una piccola correzione di luminosità e wb non subiscono, e dopo l'apertura in LR o CR, nei quali la visualizzazione può usare lo spaio che "vuole lei", salvo ipotesi di ulteriori elaborazioni, il mio file viene convertito direttamente in Standard perchè pronto ad essere inviato al lab.

Del resto perchè fare una doppia conversione? Secondo i canoni teorici dovrei convertire il file in tif 16 bit prophoto, e poi? per mandarlo in stampa lo riconverto in srgb? e del tiff che ne faccio? Ingombro superfluo nei dischi, nei quali invece conservo sempre il RAW per successive elaborazioni.
buzz
QUOTE(SuperPanda @ May 12 2014, 09:13 AM) *
Mi sai indicare qualcuno di questi tutorial? Grazie!


http://www.nikonschool.it/experience/profili-cameraraw8.php
Coccocis
Come volevasi dimostrare l'argomento è andato oltre la mia sapienza hmmm.gif

Chiedo conferma e/o spiegazioni di quello che sto per affermare/chiedere..

Nel caso in cui mi trovo a lavorare con file Jpeg (Fine) in photoshop (gestione livelli, luci e ombre contrasti..."NO fotoritocco" ) uso l'sRGBIEC1966-2.1. Questo perchè vorrei mantenere i colori riproducibili su più monitor (ad esempio pubblicando foto su flickr).
Questo è quello che credevo, avendo ricevuto nozioni sulla gestione del colore e mancando di pratica.
Ho notato che se apro un file in PS con il suo profilo incorporato, i colori che "vedo" variano in funzione del profilo del monitor. (Ho provato che mantenendo lo stesso file e cambiando i profilo del monitor, varia sia la percezione del colore, sia la colorimetria infatti misurando con colorsync ottengo valori di rgb differenti).

Tutte le foto che ho condiviso sono aberrate in partenza ? mad.gif
Devo settare monitor in funzione del profilo in cui intendo lavorare ? blink.gif
Voi come fareste se decideste di lavorare in sRGBIEC1966-2.1 ? dry.gif


Sono molto, molto, troppo principiante...chiedo l'aiuto del pubblico telefono.gif

Anticipatamente vi ringrazio



P.S. seguiranno poi i quesiti per file raw (non ho mai messo mano..pardon..cursore su un pixel)
gabrieledanesi
QUOTE(buzz @ May 12 2014, 11:03 AM) *
Gabriele, il discorso tuo non fa una grinza, ed è quello che suggerisco a tutti in caso di elaborazioni di un certo peso.

Ma considera la semplicità del flusso di lavoro. Se per sbaglio dimentichi di effettuare la conversione per la stampa, dal lab riceverai foto inguardabili (già capitato).
Inoltre è come sforzarsi di avere automobili che viaggiano a 300 orari quando il limite imposto è di 100.

Nella teoria, lo spazio più ampio è e meglio è, ma i riscontri negativi, superiori ai vantaggi, almeno per chi con le foto ci lavora tanto e non deve farne dei capolavori da esposizione, mi hanno spinto a lavorare direttamente in Srgb, dalla partenza.
ovvio che le mie foto più di una piccola correzione di luminosità e wb non subiscono, e dopo l'apertura in LR o CR, nei quali la visualizzazione può usare lo spaio che "vuole lei", salvo ipotesi di ulteriori elaborazioni, il mio file viene convertito direttamente in Standard perchè pronto ad essere inviato al lab.

Del resto perchè fare una doppia conversione? Secondo i canoni teorici dovrei convertire il file in tif 16 bit prophoto, e poi? per mandarlo in stampa lo riconverto in srgb? e del tiff che ne faccio? Ingombro superfluo nei dischi, nei quali invece conservo sempre il RAW per successive elaborazioni.

Anche il tuo discorso non fa una grinza. Ma il problema è che se usi Lightroom è pericoloso effettuare uno sviluppo RAW, magari ben fatto e curato, e poi esportare in spazi molto ristretti come l'sRGB. Questo perchè Lightroom quando esporta l'immagine esegue conversioni colore in colorimetrico relativo, quindi se ci sono molti colori fuori gamma taglia tutto ed approssima al bordo dell'sRGB... e il risultato sarà quello di avere un'immagine con informazioni tagliate, ossia con presenza di aree bruciate e posterizzate. Per questo motivo dicevo che è meglio effettuare un export in ProPhoto (in tal modo l'istogramma non subisce modifiche rispetto a ciò che vedevi su LR, a parte il gamma) e poi magari fare in un secondo momento una conversione a sRGB usando un intento percettivo.

Se invece usi CameraRAW allora puoi impostare come spazio colore di visualizzazione di immagine ed istogramma anche AdobeRGB e sRGB. In tal caso effettui sviluppi che già ti forniscono un'anteprima nello spazio colore che ti interessa e non avrai i problemi relativi ad aree tagliate e bruciate. La pecca di quest'ultimo aspetto, ovviamente, sarà che se fai uno sviluppo RAW con anteprima in sRGB, inevitabilmente effettui operazioni che fanno rientrare le informazioni dell'immagine nell'sRGB e quindi avrai un'immagine valida per la stampa amatoriale o per il web, ma non corretta per stampe di qualità migliore (per questo scopo dovresti infatti rifare lo sviluppo RAW da capo).
cesare forni
un po' di ordine:

il profilo del del monitor è un file che contiene i dati di come il monitor visualizza i colori ed è specifico di ciascuno schermo ( 2 display dello stesso modello hanno due profili diversi )
questo dovrebbe ( rolleyes.gif ) fare corrispondere i colori su periferiche diverse

gli spazi colore (srgb, adobergb,....) sono la gamma dei colori "contenuti" in un file.
quando genero un file tiff o jpg dal raw in prophotorgb questo conterrà più "colori" di quello in srgb indipendemente dal monitor che userò

che poi quest'ultimo ed il programma che sto usando siano in grado di farmeli vedere è un'altra storia

ciao
buzz
QUOTE(gabrieledanesi @ May 12 2014, 12:38 PM) *
Anche il tuo discorso non fa una grinza. Ma il problema è che se usi Lightroom è pericoloso effettuare uno sviluppo RAW, magari ben fatto e curato, e poi esportare in spazi molto ristretti come l'sRGB. Questo perchè Lightroom quando esporta l'immagine esegue conversioni colore in colorimetrico relativo, quindi se ci sono molti colori fuori gamma taglia tutto ed approssima al bordo dell'sRGB... e il risultato sarà quello di avere un'immagine con informazioni tagliate, ossia con presenza di aree bruciate e posterizzate. Per questo motivo dicevo che è meglio effettuare un export in ProPhoto (in tal modo l'istogramma non subisce modifiche rispetto a ciò che vedevi su LR, a parte il gamma) e poi magari fare in un secondo momento una conversione a sRGB usando un intento percettivo.

Se invece usi CameraRAW allora puoi impostare come spazio colore di visualizzazione di immagine ed istogramma anche AdobeRGB e sRGB. In tal caso effettui sviluppi che già ti forniscono un'anteprima nello spazio colore che ti interessa e non avrai i problemi relativi ad aree tagliate e bruciate. La pecca di quest'ultimo aspetto, ovviamente, sarà che se fai uno sviluppo RAW con anteprima in sRGB, inevitabilmente effettui operazioni che fanno rientrare le informazioni dell'immagine nell'sRGB e quindi avrai un'immagine valida per la stampa amatoriale o per il web, ma non corretta per stampe di qualità migliore (per questo scopo dovresti infatti rifare lo sviluppo RAW da capo).


Un motivo in più per non usare lightroom! smile.gif
In effetti uso camera raw e non mi ero mai posto il problema prima, perché non ero incappato in tagli di colore, ai quali nonostante tutto, sto molto attento.
Sarebbe una "carenza" da colmare, ovvero permettere la conversione in profili più stretti ma con l'intento quantomeno percettivo.
Coccocis
QUOTE(cesare forni @ May 12 2014, 12:46 PM) *
un po' di ordine:

il profilo del del monitor è un file che contiene i dati di come il monitor visualizza i colori ed è specifico di ciascuno schermo ( 2 display dello stesso modello hanno due profili diversi )
questo dovrebbe ( rolleyes.gif ) fare corrispondere i colori su periferiche diverse

gli spazi colore (srgb, adobergb,....) sono la gamma dei colori "contenuti" in un file.
quando genero un file tiff o jpg dal raw in prophotorgb questo conterrà più "colori" di quello in srgb indipendemente dal monitor che userò

che poi quest'ultimo ed il programma che sto usando siano in grado di farmeli vedere è un'altra storia

ciao



Fin qui ci siamo e se non ricordo male dalle lezioni dell'uni, il fatto che il file contenga "più colori" di quelli riproducibili è perchè il limite è nella riproduzione dei colori dagli elementi fotosensibili del monitor... i colori non riproducibili vengono "riprodotti" attraverso una simulazione che mi permette di vedere il colore "piu vero".

(Proseguo il discorso dando per vero ciò che ho appena detto)

Per ora mi limito al jpeg, in quanto non ho mai messo le mani su un raw prodotto dalla mia macchina..

Trasferisco il file jpeg sul mac, apro il file con PS e sistemo la foto regolando i livelli rgb, luci/ombre e se necessario maschera di contrasto....

SE le foto che elaboro le visualizzo sul mio monitor e solo su esso escludendo la stampa, allora non ho molti problemi per cercare i settaggi migliori per vedere le mie foto, deciderò sulla base delle sensazioni soggettive..


SE INVECE volessi elaborare un file jpeg prevedendo poi l'esportazione del file su altri dispositivi...come dovrei comportarmi ??

Il profilo del mio monitor è importante ? (il mio docente mi aveva detto di mettere l'sRGB)

Non so come mai ma mi è venuto questo tarlo di settare il monitor in sRGB, e di aprire i file in PS con il profilo incorporato che è sRGB...
Infatti a seconda del profilo monitor che utilizzo ottengo diverse terne di colore aprendo lo stesso file in sRGB...come conseguenza potrei produrre un file che sul mio monitor è stupendo...su un altro monitor vederei un'immagine totalmente irreale....


Voi come fareste o come fate ???


gabrieledanesi
QUOTE(Coccocis @ May 14 2014, 12:19 PM) *
Fin qui ci siamo e se non ricordo male dalle lezioni dell'uni, il fatto che il file contenga "più colori" di quelli riproducibili è perchè il limite è nella riproduzione dei colori dagli elementi fotosensibili del monitor... i colori non riproducibili vengono "riprodotti" attraverso una simulazione che mi permette di vedere il colore "piu vero".

(Proseguo il discorso dando per vero ciò che ho appena detto)

Per ora mi limito al jpeg, in quanto non ho mai messo le mani su un raw prodotto dalla mia macchina..

Trasferisco il file jpeg sul mac, apro il file con PS e sistemo la foto regolando i livelli rgb, luci/ombre e se necessario maschera di contrasto....

SE le foto che elaboro le visualizzo sul mio monitor e solo su esso escludendo la stampa, allora non ho molti problemi per cercare i settaggi migliori per vedere le mie foto, deciderò sulla base delle sensazioni soggettive..
SE INVECE volessi elaborare un file jpeg prevedendo poi l'esportazione del file su altri dispositivi...come dovrei comportarmi ??

Il profilo del mio monitor è importante ? (il mio docente mi aveva detto di mettere l'sRGB)

Non so come mai ma mi è venuto questo tarlo di settare il monitor in sRGB, e di aprire i file in PS con il profilo incorporato che è sRGB...
Infatti a seconda del profilo monitor che utilizzo ottengo diverse terne di colore aprendo lo stesso file in sRGB...come conseguenza potrei produrre un file che sul mio monitor è stupendo...su un altro monitor vederei un'immagine totalmente irreale....
Voi come fareste o come fate ???

Ma il tuo docente si chiamava per caso Elio ? laugh.gif

Il monitor va calibrato e profilato con gli appositi strumenti. In seguito all'operazione, il corretto profilo che descrive il tuo monitor viene caricato e salvato nel sistema operativo. Se non profili il monitor in questo modo non potrai mai sperare di avere una visione corretta su schermo. Quindi mettere sRGB come profilo che descrive il tuo monitor non ha alcun senso.

L'immagine potrà poi avere associato qualsiasi profilo colore standard desideri, in base alle tue esigenze ed in base a cosa vuoi fare di quell'immagine. Che poi il monitor riesca a riprodurre ogni colore contenuto nell'immagine è un problema relativo e non di così fondamentale importanza... l'importante è che per lo meno i colori non fuori gamma, insieme alle informazioni di luminosità e contrasto, vengano rappresentati correttamente.
mario bollani
Purtroppo non ho potuto partecipare nuovamente alla discussione se non oggi.
Effettivamente in LT non è possibile variare il profilo colore e necessariamente occorre lavorare in Melissa, per quanto riguarda il salvataggio non occorre dimenticare però che oltre che con il classico ESPORTA che non consente di impostare l’intento colorimetrico ne verificare il gamut. È possibile passare dal pannello stampa e salvare come file sfruttando quello che manca nel pannello salva.
Detto questo se con u poco di pazienza si legge il sito di Mauro Boscarol http://www.boscarol.com/blog/ e u paio di articoli sul sito Nital, è possibile verificare che viene consigliato di usare il profilo colore più esteso in raw per non perdere molte tinte
http://www.nikonschool.it/experience/captu...azi-colore8.php leggi pero tutto l’articolo e no solo le conclusioni
http://www.nikonschool.it/experience/sviluppo-nef.php
Il discorso è molto simile a quello del salvataggio dei Jpeg, se tu salvi un Jpeg comprimi e perdi un sacco di dati, modificando in Jpeg e risalvandolo comprimi nuovamente e perdi ulteriormente dati. Allo stesso modo se apri uno scatto in sRGB e poi, metti pure per la stampa, lo modifichi in AdobeRGB non recupererai mai tutte le tinte perse scegliendo di partenza sRGB.
Ecco per quale motivo io lavoro sempre in Pro Photo e solo alla fine passo al profilo colore più opportuno per quella che devo fare.
ciao
Coccocis
Dunque se mi volessi limitare alla elaborazione di una foto secondo il mio gusto estetico, conservarla su un disco rigido e rivederla solo sul mio mac, che profilo dovrei usare nel caso abbia a che fare con un file jpeg FINE ???



(Per ora ho solo foto scattate e archiviate con qesto formato. Fin ora ho fatto pratica solo con i settaggi della macchina fotografica e la successiva elaborazione a Photoshop).
mario bollani
se non l'hai toccato, il profilo di default delle fotocamere per il Jpeg è sRGB
Coccocis
QUOTE(mario bollani @ May 19 2014, 05:10 PM) *
se non l'hai toccato, il profilo di default delle fotocamere per il Jpeg è sRGB



Se invece volessi destinare la visione delle foto a più dispositivi ( per esempio sono iscritto a flickr, e vorrei che l'aberrazione cromatica dovuta alla inevitabile riproduzione dei monitor fosse contenuta ) l'sRGB può essere il profilo migliore ?
mario bollani
in genere tutto quello che va sul web o fai stampare in laboratorio deve essere in Jpeg, AdobeRGB io lo uso solo per stampare le foto in casa avendo una stampante che può lavorare in Adobe ed evendo la Canon un profilo Adobe per la mia stampante.
ciao
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