buonasera a tutti, scusate il ritardo ma ero fuori a cena.
dico solo una cosa rapida rapida a proposito degli exif e poi torno su quanto promesso.
personalmente, e senza voler entrare in polemica con nessuno, penso che gli exif li debba chiedere un "allievo" al maestro per cercare di "carpirne" i segreti ed imparare come scattare.
non il contrario, chi giudica non deve per forza sapere come una foto è stata scattata, ma deve giudicarne l'esito finale, e deve lui spiegare "all'allievo" cosa va e cosa non va nel suo scatto.
opinone personale, e tale resta, non ho la pretesa di conoscere la verità, tantomeno di insegnarla agli altri.
ma torniamo a bomba all'origine della foto in questione.
qualche tempo fa ho aperto un 3d in sushi bar, nel 3d in questione chiedevo agli utenti più esperti una "consulenza".
avendo intenzione di iscrivermi ad una scuola di fotografia per imparare e migliorare la tecnica e la comunicazione, chiedevo se ci fosse un modo per capire durante il colloquio conoscitivo con l'insegnante se la scuola in questione fosse valida oppure no.
tra vari suggerimenti che ho avuto, mi è anche stato suggerito, invece di spendere i soldi in una scuola, di farmi consigliare in "Primi passi", perché qui si ricevono critiche e consigli costruttivi, che fanno crescere.
ho voluto dar credito a questo consiglio, allora ho postato una "cosa" che avevo in mente ricevendo invero molto pochi suggerimenti utili alla mia crescita ed al mio progresso.
colpa mia, mi son detto, riprova diversamente, e così ho fatto.
ho voluto postare uno scatto completamente diverso, come quello di cui stiamo parlando, e del quale vi racconterò, come promesso, la "genesi".
il fondatore/responsabile/insegnante di punta della scuola che avevo individuato per il corso che volevo fare (ed al quale ovviamente mi sono già iscritto per le ragioni già espresse prima) è considerato un artista del bianco e nero, dopo aver visto i suoi lavori, e dopo aver avuto il colloquio preparatorio con lui, ho impostato la macchina in bw perché mi ha fatto venire voglia di esplorare qualcosa che in passato avevo soltanto saltuariamente toccato.
ero seduto al tavolo, leggevo e chiacchieravo in questo forum, quando mi sono accorto che alle mie spalle mia figlia e la sua babysitter avevano instaurato una dinamica insolita.
ho deciso di prendere la macchina (ed ora sto seriamente maledicendo quel momento) e cominciare a scattare.
quando ho riguardato le foto sullo schermo (per la cronaca erano dritte e perfettamente a fuoco) mi sono accorto che la babysitter di mia figlia era triste e pensierosa, mentre mia figlia giocava lei sembrava completamente assente.
dato che si tratta di una donna che potrebbe essere mia madre, che è una di famiglia da anni e che ero consapevole essere preoccupata per il figlio non in buona salute, mi sono sentito un bastardo che stava violando la sua intimità (sono ancora più bastardo perché alcuni di quegli scatti li ho conservati)
mi è tornato in mente allora che il mio futuro insegnante, scatta il 100% delle sue foto in bianco e nero, ma la stragrande maggioranza di queste sono scattate con tecniche particolari di sfocato, mosso e scatti multipli, ed ho deciso di provare, sono quelle cose che vengono istintive, i famosi attimi fuggenti che ora sto rimpiangendo.
mi sono messo di spalle a loro per non farmi notare e non interrompere la dinamica che si era venuta a creare (nel frattempo mia figlia deve essersi istintivamente accorta che qualcosa nella sua tata non andava come al solito).
Essendo di spalle avevo bisogno di un "punto di calcolo" (di fuoco ed esposizione) che fosse a distanza diversa da quella del "gruppo" che volevo fotografare per poter ottenere lo sfocato, ma che avesse delle caratteristiche simili in quanto ad "esposizione".
Ho pensato che potesse essere a terra vicino al bracciolo del divano, in modo tale che l'esposimetro potesse prendere un pò di marrone del parquet ed un pò di bianco del divano per poter "simulare" il nero dei vestiti della tata con il chiaro dei vestiti di mia figlia.
Ho puntato e bloccato l'esposizione, girato il polso e scattato. L'ho dovuto fare più e più volte per poter avere la ragionevole certezza di avere una inquadratura utilizzabile.
Mentre scattavo mia figlia aveva cominciato ad arrampicarsi sulla sua tata, tirandola da un parte all'altra, facendola distrarre e facendole tornare il suo solito sorriso.
quando ho visionato gli scatti questo mi ha subito colpito perché conteneva e riassumeva tutto quello che avevo visto.
alla tata era tornato un sorriso, dolce e malinconico, mia figlia aveva l'espressione della birichina, aggrappata che per metà sta mordendo e metà sta baciando la sua amata compagna di giochi, aggrappata a tirarle la maglietta e quasi scoprirne il seno. la tata con il braccio la sostiene perché non cada, le gambe intrecciate.
mi era venuto storto pre puro caso, ma lavorando con il crop, senza raddrizzarlo, ho provato a ricomporlo geometricamente, per formare la diagonale principale ho utilizzato le gambe intrecciate e poi seguito la regola dei terzi per le linee più "scure" dettate dai vestiti e dalla gamba della babysitter.
più o meno penso di aver detto tutto, con questo torno ordinatamente nei ranghi, spero di non aver deluso od importunato nessuno.
P.S. dopo tutto quello che ho letto mi era venuta voglia di non raccontare nulla della genesi di questa foto, se l'ho fatto è stato unicamente per rispetto della mia dignità
P.P.S. ai primi di Maggio comincio il corso, tranquilli non vi importunerò nuovamente con le mie assurde richieste di aiuto e suggerimenti
P.P.P.S. gli exif continuerò a darli soltanto a quelli che sono interessati a capire se un obiettivo funziona bene o male in determinate condizioni
con sincero affetto
Simone
P.P.P.P.S. dimenticavo, molto istruttivo questo:
http://www.nikonclub.it/forum/index.php?showtopic=149299