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nikosimone
Voi vi sentite più

così o così???

Prima di iscrivermi a questo forum (pochissimo tempo fa) avevo una opinione abbastanza elastica e non chiaramente definita; poi frequentandolo e leggendo molti interventi mi sono chiarito le idee.

Io non mi sento né uno né l'altro però vorrei darmi dei limiti chiari ed "invalicabili".

Non sono un superpurista che sostiene la tesi che le foto non debbano assolutamente essere toccate, ma nemmeno un sostenitore del fotoritocco selvaggio; credo che però i puristi abbiano un vantaggio sui novelli dottor Frankenstein:
fanno FOTOGRAFIA, gli altri non so, secondo me una forma di espressione che parte da una foto ma poi diventa qualcosa di diverso, non da disprezzare, anzi, ma è qualcosa di diverso.

E quindi fino a dove si può dire che la foto rimanga una foto e non diventi una elaborazione elettronica?
Cosa si può e cosa non si può fare (senza tornare alla pellicola)?

Crop? Per me si, in fondo si faceva anche con la pellicola, stampavi più grande e ritagliavi il pezzo che volevi.

Poco dopo essermi iscritto al forum ho preso la mia prima Nikon, ed ho avuto per la prima volta tra le mani ViewNX2.
Secondo me è tollerabile perché in fondo ti consente di fare cose che avresti potuto già fare in macchina con dei settaggi diversi, e parte delle cose che si possono fare erano già possibili in camera oscura, corregge errori di scatto ma non stravolge la realtà, la fotografia rimane fotografia, non diventa qualcosa d'altro.

Ma poi?


Per quanti non conoscessero già questi due artisti vi invito a vedere un filmato ed un sito che potrebbero far riflettere sulla questione.

Il filmato mostra un artista giapponese che "dipinge" con l'ipad (in 5 minuti è compresso il lavoro di 5 ore)
http://www.youtube.com/watch?v=lOOyL_2zE7g


il link invece porta alle opere di DiegoKoi, un giovanissimo artista calabrese (in alto puntando sul menu "gallery" si evidenzierà anche "work in progress" tanto per vedere come realizza le sue "fotografie" in bianco e nero)

http://www.diegokoi.it/works.html


E voi come vi sentite???
Vi siete posti dei limiti???
albe72mila
QUOTE(nikosimone @ Apr 9 2014, 10:57 AM) *
Voi vi sentite più

così o così???

Prima di iscrivermi a questo forum (pochissimo tempo fa) avevo una opinione abbastanza elastica e non chiaramente definita; poi frequentandolo e leggendo molti interventi mi sono chiarito le idee.

Io non mi sento né uno né l'altro però vorrei darmi dei limiti chiari ed "invalicabili".

Non sono un superpurista che sostiene la tesi che le foto non debbano assolutamente essere toccate, ma nemmeno un sostenitore del fotoritocco selvaggio; credo che però i puristi abbiano un vantaggio sui novelli dottor Frankenstein:
fanno FOTOGRAFIA, gli altri non so, secondo me una forma di espressione che parte da una foto ma poi diventa qualcosa di diverso, non da disprezzare, anzi, ma è qualcosa di diverso.

E quindi fino a dove si può dire che la foto rimanga una foto e non diventi una elaborazione elettronica?
Cosa si può e cosa non si può fare (senza tornare alla pellicola)?

Crop? Per me si, in fondo si faceva anche con la pellicola, stampavi più grande e ritagliavi il pezzo che volevi.

Poco dopo essermi iscritto al forum ho preso la mia prima Nikon, ed ho avuto per la prima volta tra le mani ViewNX2.
Secondo me è tollerabile perché in fondo ti consente di fare cose che avresti potuto già fare in macchina con dei settaggi diversi, e parte delle cose che si possono fare erano già possibili in camera oscura, corregge errori di scatto ma non stravolge la realtà, la fotografia rimane fotografia, non diventa qualcosa d'altro.

Ma poi?
Per quanti non conoscessero già questi due artisti vi invito a vedere un filmato ed un sito che potrebbero far riflettere sulla questione.

Il filmato mostra un artista giapponese che "dipinge" con l'ipad (in 5 minuti è compresso il lavoro di 5 ore)
http://www.youtube.com/watch?v=lOOyL_2zE7g
il link invece porta alle opere di DiegoKoi, un giovanissimo artista calabrese (in alto puntando sul menu "gallery" si evidenzierà anche "work in progress" tanto per vedere come realizza le sue "fotografie" in bianco e nero)

http://www.diegokoi.it/works.html
E voi come vi sentite???
Vi siete posti dei limiti???


...Sulle foto decenti/belle, mi limito a poche correzioni: luci, livelli e rumore (solo se esagerato)...
Immagine ridimensionata: clicca sull'immagine per vederla con le dimensioni originali.

Visualizza sul GALLERY : 1.4 MB

...sulle foto bruttine (..quelle inguardabili le cestino quasi al volo... mi permetto di calcare un po' la mano per ottenere, magari, qualcosa di decente...
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...per divertimento o per sperimentare calco la mano sulla pp e, solo se, le ritengo decenti le pubblico, altrimenti il loro futuro è il cestino...

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... quello che non sopporto sono i paesaggi "sparati" in hdr, se non in casi eccezionali.... messicano.gif messicano.gif

[url='http://www.nikonclub.it/gallery/index.php?module=listGallery&method=detail&id=1480932']
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[/url]
Visualizza sul GALLERY : 1.5 MB


Buona luce a tutti
Felicione
messicano.gif

cinquanta e cinquanta?
nikosimone
naaaaaa, 50/50 non va bene smile.gif

almeno 51/49


ma dove finisce la fotografia e dove comincia qualcosa di "altro" (occhio, non più o meno bello, solo altro)?

stefp
QUOTE(nikosimone @ Apr 9 2014, 11:57 AM) *
Voi vi sentite più

così o così???

Prima di iscrivermi a questo forum (pochissimo tempo fa) avevo una opinione abbastanza elastica e non chiaramente definita; poi frequentandolo e leggendo molti interventi mi sono chiarito le idee.

Io non mi sento né uno né l'altro però vorrei darmi dei limiti chiari ed "invalicabili".

Non sono un superpurista che sostiene la tesi che le foto non debbano assolutamente essere toccate, ma nemmeno un sostenitore del fotoritocco selvaggio; credo che però i puristi abbiano un vantaggio sui novelli dottor Frankenstein:
fanno FOTOGRAFIA, gli altri non so, secondo me una forma di espressione che parte da una foto ma poi diventa qualcosa di diverso, non da disprezzare, anzi, ma è qualcosa di diverso.

E quindi fino a dove si può dire che la foto rimanga una foto e non diventi una elaborazione elettronica?
Cosa si può e cosa non si può fare (senza tornare alla pellicola)?

Crop? Per me si, in fondo si faceva anche con la pellicola, stampavi più grande e ritagliavi il pezzo che volevi.

Poco dopo essermi iscritto al forum ho preso la mia prima Nikon, ed ho avuto per la prima volta tra le mani ViewNX2.
Secondo me è tollerabile perché in fondo ti consente di fare cose che avresti potuto già fare in macchina con dei settaggi diversi, e parte delle cose che si possono fare erano già possibili in camera oscura, corregge errori di scatto ma non stravolge la realtà, la fotografia rimane fotografia, non diventa qualcosa d'altro.

Ma poi?
Per quanti non conoscessero già questi due artisti vi invito a vedere un filmato ed un sito che potrebbero far riflettere sulla questione.

Il filmato mostra un artista giapponese che "dipinge" con l'ipad (in 5 minuti è compresso il lavoro di 5 ore)
http://www.youtube.com/watch?v=lOOyL_2zE7g
il link invece porta alle opere di DiegoKoi, un giovanissimo artista calabrese (in alto puntando sul menu "gallery" si evidenzierà anche "work in progress" tanto per vedere come realizza le sue "fotografie" in bianco e nero)

http://www.diegokoi.it/works.html
E voi come vi sentite???
Vi siete posti dei limiti???


Non ho mai capito chi si ostina a voler distinguere i fotografi tra puristi e non, per me non ha propri senso!
Tolti alcuni settori specifici della fotografia, dove lo scatto ha valore documentaristico ed è indispensabile che la foto sia fedele a ciò che viene ripreso ( fotogiornalismo ad esempio), la fotografia è un mezzo di comunicazione con la quale il fotografo si esprime.
Cosa importa se il 90% del lavoro è fatto in PP? È sempre e comunque ciò che il fotografo voleva comunicare! Perché ripeto, la fotografia è una forma di comunicazione!

Un fotografo capace, sa bene quanto fare in camera e quanto in PP, in funzione di cosa vuole ottenere.

Poi è chiaro che se il risultato è brutto, è brutto a prescindere!

Buone foto
Stefano
Antonio Canetti
non c'è il confine, la stessa basilare esposizione è fonte d'effetti e creatività o di falsità dipende tutto dalla "sincerità" di comunicazione del fotografo.


Antonio
nikosimone
QUOTE(stefp @ Apr 9 2014, 02:02 PM) *
Cosa importa se il 90% del lavoro è fatto in PP? È sempre e comunque ciò che il fotografo voleva comunicare! Perché ripeto, la fotografia è una forma di comunicazione!


Cerco di spiegarmi meglio...
...non a caso avevo messo il link di Koi e del nippomitico.

Sono fotografie quelle di Koi?
No, è altro perché sono COME fotografie, ma sono fatte a matita.

Quello del giaponese è un dipinto?
No, è altro perché il dipinto lo fai con i pennelli, quello è fatto con l'ipad.

Se tu prendi una qualsiasi delle fotografie di questo forum e la dai in mano ad uno che sa il fatto suo con il computer o con un tablet in mano te la ricrea uguale uguale, pari pari che nemmeno tu riesci a riconoscere qual'è la tua foto e quale quella del grafico.
E' fotografia quella? NO!

I tre di cui sopra sono artisti con caxxi e controcaxxi?
SI!!!!!

La domanda è sottile ma non credo che sia astrusa o incomprensibile:

a che punto la postproduzione prende il sopravvento su quello che è avvenuto nel momento dello scatto?

Sei liberissimo di rispondere "non me ne frega niente di queste domande filosofiche", è una opzione praticabile e rispettabile però ciò non toglie che un momento in cui la fotografia smette di essere tale e diventa soltanto un punto d'appoggio per l'elaborazione grafica esiste.

Da una parte c'è un fotografo che scatta una foto e poi apporta delle piccole correzioni (il software in aiuto della foto),
dall'altra c'è un grafico che ha bisogno di una foto da cui partire e poi crea tramite il software.

...e meno male che avevo detto di non avere una posizione fissa e chiara, figuriamoci...



QUOTE(Antonio Canetti @ Apr 9 2014, 02:09 PM) *
non c'è il confine, la stessa basilare esposizione è fonte d'effetti e creatività o di falsità dipende tutto dalla "sincerità" di comunicazione del fotografo.
Antonio


beh, la regolazione dell'esposizione sulla macchina c'è ed è una scelta del fotografo...

... la clonazione di punti o far diventare un cielo viola o un palazzo fosforescente no...
...a meno che non si abbia la sfortuna di trovarsi sotto una bomba nucleare a fare un reportage
Francesco Martini
QUOTE(nikosimone @ Apr 9 2014, 11:57 AM) *
E voi come vi sentite???
Vi siete posti dei limiti???

..Fotoritocco...?????
NO LIMITS!!!!!!!!!
messicano.gif
http://francescomartini.vpsite.it/Galleria-Fotografica.html

Francesco Martini
nikosimone
QUOTE(Francesco Martini @ Apr 9 2014, 02:34 PM) *
..Fotoritocco...?????
NO LIMITS!!!!!!!!!
messicano.gif
http://francescomartini.vpsite.it/Galleria-Fotografica.html

Francesco Martini


Bellissime!!!!!

"window" io l'avrei chiamata "due" smile.gif

"auto" è un quadro, così come "magic wood" e tutta quella serie, "radici" la trovo esagerata

invece "stuzzicadenti" è meravigliosamente ipnotica

ma soprattutto:


Attenzione pero’, come per tutti i farmaci, la fotografia digitale ha anche
delle controindicazioni: si tende piu’ a “scattare” che a “fotografare”, cioe’
fare un sacco di foto o scattare a raffica (tanto non costano nulla e non
si spreca pellicola) sperando che prima o poi la bella foto ci scappi, invece
di concentrarci solo sull’inquadratura e sulla "luce", poi scattare solo se si
e’ sicuri di farlo, come si faceva con la pellicola, che aveva un costo per
lo sviluppo e stampa, e soprattutto bisognava stare attenti a non fare errori,
perche' il risultato dello scatto lo si vedeva sempre dopo parecchi giorni.
Ecco perche’ dico sempre che il buon digitale lo fa (salvo eccezioni) chi
viene da una poliennale esperienza di foto con la vecchia pellicola: rimane
in testa l'idea che dentro la propria reflex digitale ci sia sempre il vecchio
da 36 pose invece che la scheda di memoria da un sacco di Giga.....
Buone foto a tutti!!!!!
Method
Io mi ritrovo senza dubbio più nel Talebano.

La cosa curiosa è che alla fotografia mi ci sono avvicinato grazie alla grafica. laugh.gif

Ognuno si da i limiti che crede... quando esco per fare fotografia, la post produzione è piuttosto minimale nell'impatto visivo, spesso sono B/N tra l'altro.
Discorso diverso quando devo/voglio realizzare altri lavori e quindi non esco per fare fotografia ma esco per catturare un'immagine. Sui cui lavorerò per crearne un "manufatto digitale" che verrà poi stampato... come flyer, come copertina, come poster... insomma altri utilizzi.

Quando vedo paesaggi da guerra postatomica, anche ben fatti, sorrido e vado oltre se non sono una pubblicità...!

Sull'argomento vorrei comunque sottolineare come gli abusi maggiori della post produzione li ho visti nelle fotografie di paesaggio.
E purtroppo, sarà un limite mio, ma il piacere dell'apprezzare un panorama o uno scorcio in fotografia (non potendolo vedere dal vivo) sta anche nel fatto di sapere che esiste o è esistita una situazione simile... Altrimenti ci si puo' dedicare a fantasticare direttamente con Vue Infinite e si fa a meno di alzarsi alle 4 di mattina per fare centinaia di chilometri.
nikosimone
QUOTE(Method @ Apr 9 2014, 02:55 PM) *
Quando vedo paesaggi da guerra postatomica, anche ben fatti, sorrido e vado oltre se non sono una pubblicità...!


perché sei del settore?!?!

intendo nella pubblicità quindi ti soffermi per interesse lavorativo?

tongue.gif
emore
Condivido perfettamente le opinioni di stefp, e Antonio Canetti… piú chiari di cosí… wink.gif biggrin.gif
lexio
Se la fotografia è documentaristica, ad esempio fotogiornalismo, documentari, allora il ritocco deve essere limitato alle luci e alla sistemazione di contrasto e colori(un minimo) e basta; è una regola e dovrebbero rispettarla tutti.

Tutto il resto è Photo (luce) grafia (dipingere), quindi io con la luce posso dipingere cosa preferisco e elaborarlo come voglio. Il piacere o non piacere è soggettivo, il dire che "qualunque mago del computer può fare la stessa cosa direttamente dal pc" dimostra che:
1) non bisogna essere dei rosiconi
2) fare la stessa cosa copiandola da un altro non è più arte ma esercizio di copiatura, e c'è una bella differenza... smile.gif
nikosimone
non lo avevo letto prima ma gogglando ho trovato questo:

"L'ottimizzazione è una procedura che consente di rendere un sistema o un progetto il più efficace o funzionale possibile. Tradotto in termini fotografici, questo significa correggere l'immagine in modo da sfruttare al meglio il suo potenziale tecnico. [...] Modifiche più consistenti devono essere soppesate con attenzione ed implicano una riflessione sulla natura stessa della fotografia. Sia l'ottimizzazione che la risistemazione del contenuto dell'immagine, rientrano in quella che io definisco "scala di intervento" e ogni fotografo dovrebbe tentare di capire fino a dove è disposto a spingersi lungo questa scala. Al giorno d'oggi i problemi di ordine etico sono più che mai in primo piano. La manipolazione delle immagini, sia che uno se ne serva per ottenere un effetto particolare, come nella pubblicità, o per ingannare l'osservatore, è una pratica antica ma un tempo richiedeva sforzo maggiore. Oggi, Photoshop e gli altri software per l'elaborazione delle immagini vi permettono di modificare completamente le vostre foto e gli unici limiti sono quelli dettati dalle capacità di giudizio di chi le osserva. [...] Uno dei maggiori effetti della post produzione sul processo creativo è l'influenza che questa esercita sul modo di scattare. Sapere che alcune correzioni possono essere fatte in un secondo momento influisce sulle decisioni da prendere al momento dello scatto."

...scritto da uno che di fotografia non capisce nulla smile.gif
nikosimone
QUOTE(lexio @ Apr 9 2014, 03:44 PM) *
Se la fotografia è documentaristica, ad esempio fotogiornalismo, documentari, allora il ritocco deve essere limitato alle luci e alla sistemazione di contrasto e colori(un minimo) e basta; è una regola e dovrebbero rispettarla tutti.

Tutto il resto è Photo (luce) grafia (dipingere), quindi io con la luce posso dipingere cosa preferisco e elaborarlo come voglio. Il piacere o non piacere è soggettivo, il dire che "qualunque mago del computer può fare la stessa cosa direttamente dal pc" dimostra che:
1) non bisogna essere dei rosiconi
2) fare la stessa cosa copiandola da un altro non è più arte ma esercizio di copiatura, e c'è una bella differenza... smile.gif


scusa lexio, rispetto tutte le opinioni, volevo solo chiarire una cosa a proposito del "mago del computer".

non è questione di essere rosiconi, e nemmeno di copiare, forse non mi sono spiegato abbastanza bene.

la questione è diversa, la questione è che non c'è bisogno di avere una macchina fotografica per ottenere quel risultato, figurarsi se c'è bisogno di saperla usare...

...per ottenere lo stesso risultato basta partire da un foglio bianco su di un pc, non è un risultato unico ed irripetibile.


Vermeer ha dipinto "la ragazza con l'orecchino di perla" ed è un pittore
il tipo giapponese del video ha fatto esattamente la stessa cosa ma l'ha fatto con l'ipad:
vogliamo forse dire che è un pittore?

Non so più in che lingua dire che ritengo entrambi artisti ma con tecniche diverse e non posso certo dire che fanno lo stesso mestiere.


...a questo punto comincio a pensare che i veri rosiconi siano i maghi di photoshop che da riflessioni del genere si sentono sminuiti???

E se vuoi sapere perché faccio questa riflessione, è presto detto.
Fino ad oggi mi sono sempre limitato al minimo indispensabile come post produzione, sempre con software semplici ed in "dotazione" con le macchine fotografiche.

Ho installato un software più complicato e strutturato ed ho cominciato a leggermi il manuale e poi mi sono chiesto:

ma io voglio veramente fare questa roba qui????

e più ci penso più mi viene da rispondere NO


E perché tutta questa falegnameria mentale adesso? Perché come puoi leggere da un altro mio post in "sushi bar" tra circa due ore ho un appuntamento con un maestro di fotografia per decidere se e cosa fare per imparare a "scrivere con la luce"

Una delle opzioni era proprio la postproduzione e sto riflettendo sul da farsi.

e sarà la ventesima volta che lo ripeto, non ne faccio una questione morale o è più bravo uno, è più bravo l'altro.

le due cose sono semplicemente diverse, non è questione di rosicare o non rosicare, è questione di decidere come vuoi arrivare ad ottenere determinati risultati.
nikosimone
QUOTE(lexio @ Apr 9 2014, 03:44 PM) *
Tutto il resto è Photo (luce) grafia (dipingere), quindi io con la luce posso dipingere cosa preferisco e elaborarlo come voglio.


a proposito, visto che tiri fuori l'etimologia delle parole, sono andato a rispolverare la Treccani:


fotografìa s. f. [dal fr. photographie, che a sua volta è dall’ingl. photography, comp. di photo- «foto-2» e -graphy «-grafia»]. –

1.

a. Procedimento che, mediante processi chimico-fisici, permette di ottenere, servendosi di un apposito apparecchio (macchina fotografica), l’immagine di persone, oggetti, strutture, situazioni: una lastra o una pellicola trasparente rivestite di un’emulsione sensibile alla luce (o ad altra radiazione attinica, per es. i raggi X) sono impressionate dalla luce riflessa dal soggetto attraverso l’obiettivo della macchina, e sono sviluppate ed eventualmente riprodotte su altro supporto di materiale fotosensibile per stampa a contatto o per ingrandimento in quante copie si vogliono, di identico o differente formato; si distinguono, sotto l’aspetto tecnico e del risultato, una f. in bianco e nero e una f. a colori, secondo che si riproduca il soggetto rendendo con sfumature più o meno intense di grigio le differenze di colore e di luminosità, oppure che lo si riproduca, grazie a una tecnica più complessa, con i suoi colori naturali. Con riferimento all’atto e al modo di riprendere, e alle successive fasi del processo: scattare, e più genericam. fare una f.; fare una f. istantanea, una f. a posa (più comunem. fare una posa), una f. contro luce; sviluppare, stampare, ingrandire una fotografia. Per la f. nell’infrarosso, v. infrarosso.

b. F. digitale, quella in cui la pellicola è sostituita da una memoria magnetica.





Invece Etimo dice:

Fotografia comp. del gr. PHOS - genit. PHOTOS - luce, da connettersi a PHAINO (rad. sscr. BHA) rilucere (v. Fama e cfr. Fosforo) e GRAPHIA da GRAPHO disegno, dipingo, rappresento. -
Arte di fissare sopra la carta, il vetro, ecc. le immagini dei corpi posti dinanzi alla lente di una camera oscura: così detta, perché la luce esercitando un'azione chimica sopra un reagente, di cui sono rivestiti la carta, il vetro ecc. vi disegna sopra le immagini.
In modo concreto Immagine ottenuta con quest'arte.


di quello che tu chiami "elaborazione" non v'è traccia.
F.Giuffra
Qui ci sono molti fotografi della pellicola che aborrono la post produzione al computer, altri odiano la luce "artificiale" dei flash, ognuno ha la sua "religione".
Sicuramente per fare una foto che sembri naturale bisogna post produrre perché la fotocamera vede in maniera completamente diversa dall'occhio! Per esempio la luna nei paesaggi viene sempre bruciata se non si usano dei trucchi perché la latitudine di posa è diversa. E lo stesso era ai tempi della pellicola.

A me piace tutto, sia saper fare una foto al meglio che non deve essere ritoccata per esigenze documentaristiche sia poter creare, inventare mondi inesistenti, situazioni irreali, magari per poter esprimere idee che altrimenti, senza post produzione, richiederebbero investimenti da Cinecittà del secolo scorso.

Certamente è preferibile uno che sia in grado sia di fare una bella foto già senza pp sia pure migliorarla col pc. Saper usare il software o i flash quando servono non significa non essere capace a fare senza!

Ma a voi Frankeinstein non piace? Lo possiamo abbellire tutti con la Nikon e con il software, senza bisogno di ore di trucco e parrucco e attrezzature holliwoodiane... è male?

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nikosimone
QUOTE(F.Giuffra @ Apr 9 2014, 05:14 PM) *
Qui ci sono molti fotografi della pellicola che aborrono la post produzione al computer, altri odiano la luce "artificiale" dei flash, ognuno ha la sua "religione".
Sicuramente per fare una foto che sembri naturale bisogna post produrre perché la fotocamera vede in maniera completamente diversa dall'occhio! Per esempio la luna nei paesaggi viene sempre bruciata se non si usano dei trucchi perché la latitudine di posa è diversa. E lo stesso era ai tempi della pellicola.

A me piace tutto, sia saper fare una foto al meglio che non deve essere ritoccata per esigenze documentaristiche sia poter creare, inventare mondi inesistenti, situazioni irreali, magari per poter esprimere idee che altrimenti, senza post produzione, richiederebbero investimenti da Cinecittà del secolo scorso.

Certamente è preferibile uno che sia in grado sia di fare una bella foto già senza pp sia pure migliorarla col pc. Saper usare il software o i flash quando servono non significa non essere capace a fare senza!

Ma a voi Frankeinstein non piace? Lo possiamo abbellire tutti con la Nikon e con il software, senza bisogno di ore di trucco e parrucco e attrezzature holliwoodiane... è male?


a prescindere dalla foto che comunque aiuta molto a rendere il concetto rolleyes.gif ...

... grazie.gif

grazie per il contributo equilibrato e circostanziato
nikosimone
QUOTE(F.Giuffra @ Apr 9 2014, 05:14 PM) *
Ma a voi Frankeinstein non piace? Lo possiamo abbellire tutti con la Nikon e con il software, senza bisogno di ore di trucco e parrucco e attrezzature holliwoodiane... è male?


Scusa F.

non so se era voluto ma mi pare che ti sia scappato qualcosa che non va sullo smalto del pollice della signorina Frankenstein...

...oppure aveva su un cerotto?

laugh.gif
Antonio Canetti
QUOTE(nikosimone @ Apr 9 2014, 03:20 PM) *
di quello che tu chiami "elaborazione" non v'è traccia.





non v'è traccia perché è intrinseca la elaborazione, proprio nella pellicola per tirarla fuori bisogna per forza elaborarla, nella pellicola dopo il click non c'è proprio niente se non un "immagine latente" che non si vede, per vederla bisogna svilupparla già in questa fase si può stravolgere l'immagine in modo creativo oppure cercarla di renderla più verosimile alla realtà, tra scelta d'esposizione scelta del tipo di rilevatore e sovra/sottosviluppo hai già la possibilità d'intrepretare la realtà, la fotografia "scientifica" non esiste.

recentemente ho dovuto fotografare un tetto che ha subito un incendio e per mostrare tutti particolari la stessa foto lo stampata in diversi modi chiarezza per notare meglio i particolari, ed era una semplice foto documento.




antonio




simonegiuntoli
QUOTE(lexio @ Apr 9 2014, 03:44 PM) *
Se la fotografia è documentaristica, ad esempio fotogiornalismo, documentari, allora il ritocco deve essere limitato alle luci e alla sistemazione di contrasto e colori(un minimo) e basta; è una regola e dovrebbero rispettarla tutti.

Tutto il resto è Photo (luce) grafia (dipingere) , quindi io con la luce posso dipingere cosa preferisco e elaborarlo come voglio. Il piacere o non piacere è soggettivo, il dire che "qualunque mago del computer può fare la stessa cosa direttamente dal pc" dimostra che:
1) non bisogna essere dei rosiconi
2) fare la stessa cosa copiandola da un altro non è più arte ma esercizio di copiatura, e c'è una bella differenza... smile.gif

blink.gif
Ho sempre pensato che grafia significasse scrivere, non dipingere... texano.gif
simonegiuntoli
La fotografia è una cosa totalmente falsa, sempre, lo è sempre stato.
Questa foto scattata nel 1938 da Daguerre è la prima in assoluto a ritrarre una persona, ma è proprio quella la scena originale vista dal fotografo o è una messa in scena?
Come tutti noi sappiamo bene, no.
http://www.tecnocino.it/2010/10/articolo/l...a-storia/24081/

La fotografia è stata inventata per essere falsa, l'osservatore vede quello che il fotografo gli vuol far vedere.
E' vera solo se chi la guarda è disposto a crederci. Altro che manipolazioni, è una manipolazione essa stessa... Pensate alle foto in bianco e nero... Più false di così.. Sicuramente più false di quelle con i colori alterati in pp...
Francesco Martini
QUOTE(simonegiuntoli @ Apr 9 2014, 07:10 PM) *
La fotografia è stata inventata per essere falsa, l'osservatore vede quello che il fotografo gli vuol far vedere.

Diciamo piuttosto che il buon fotografo "interpreta", secondo la sua fantasia, la realta' che ha davanti;
come un buon direttore d'orchestra "interpreta", secondo il suo orecchio, uno spartito musicale...
rolleyes.gif
Francesco Martini
simonegiuntoli
QUOTE(Francesco Martini @ Apr 9 2014, 08:56 PM) *
Diciamo piuttosto che il buon fotografo "interpreta", secondo la sua fantasia, la realta' che ha davanti;
come un buon direttore d'orchestra "interpreta", secondo il suo orecchio, uno spartito musicale...
rolleyes.gif
Francesco Martini

Pollice.gif
Esattamente...
Si dice che “interpreta bene“ riferendosi ad un attore, ad un cantante... e in generale a tutti coloro che con la realtà hanno poco a che fare per lo meno quando interpretano.
Non si dice mai che uno scienziato interpreta bene... messicano.gif A volte qualche medico lo fa... ma non sono buoni medici. biggrin.gif
Francesco Martini
QUOTE(simonegiuntoli @ Apr 9 2014, 09:08 PM) *
Pollice.gif
Esattamente...
Si dice che “interpreta bene“ riferendosi ad un attore, ad un cantante... e in generale a tutti coloro che con la realtà hanno poco a che fare per lo meno quando interpretano.
Non si dice mai che uno scienziato interpreta bene... messicano.gif A volte qualche medico lo fa... ma non sono buoni medici. biggrin.gif

Insomma...c'era qui , tempo fa, una discussione su : "la foto rispecchia la realta'?? "...Io dico . NO!!
Tu hai davati una certa situazione...Gia' la scelta della focale e' gia' una "interpetazione" perche si puo' usare una focale normale, che rispecchia meglio la percezione del nostro occhio, o un grandangolo o un tele...a seconda se si vuole inquadrare tutto o solo una parte ben definita della scena, Poi si puo' usare un diaframma aperto, per evidenziare un particolare, o un volto, o un albero, e sfuocare il resto, oppure un diaframma chiuso per rendere tutto a fuoco (come daltronde vediamo con i nostri occhi) Poi si puo' utilizzate un tempo veloce per "fermare" la scena, o un tempo lento per dare un senso di mosso o di movimento...Inoltre , a posteriori, si puo' usare il fotoritocco, per migliorare la foto che abbiamo fatto...e qui la vostra fantasia non ha limiti, a patto di dare un senso piu' artistico alla foto , ma MAI sfociare nel Pacchiano!!!!
Ecco quante "interpretazioni", secondo me, deve fare un buon fotografo!!!!! messicano.gif
Francesco Martini
Freeway
io mi ricordo di una discussione dove si faceva il verso ai "Grandi Fotografi" del passato dove il margine di manovra era limitato alla sola camera oscura....


questo il link... biggrin.gif


http://www.nikonclub.it/forum/index.php?showtopic=149299


nei concorsi fotografici mi pare che uno dei requisiti richiesti sia postproduzione zero o ammesso solo un filo di contrasto o WB.
poi se la tua stampa va in classifica vogliono vedere il NEF...
nikosimone
ma in realtà la mia domanda iniziale intendeva essere:

esiste un limite "oggettivo" oltre il quale la fotografia smette di essere tale e diventa un'altra forma di espressione?

se questo limite oggettivo non esiste, diventa un limite soggettivo e quindi ognuno ha il suo.
Freeway
e' tutto soggettivo.

ce' il quadro di Raffaello Sanzio come ce' il quadro di Salvador Dali'.... a ognuno il suo. smile.gif
simonegiuntoli
QUOTE(Freeway @ Apr 9 2014, 09:22 PM) *
io mi ricordo di una discussione dove si faceva il verso ai "Grandi Fotografi" del passato dove il margine di manovra era limitato alla sola camera oscura....
questo il link... biggrin.gif
http://www.nikonclub.it/forum/index.php?showtopic=149299
nei concorsi fotografici mi pare che uno dei requisiti richiesti sia postproduzione zero o ammesso solo un filo di contrasto o WB.
poi se la tua stampa va in classifica vogliono vedere il NEF..
.

Ormai quasi più nessuno chiede questo... E' rimasto il National Geographic e pochi altri. Le fotografie del N.G. vi sembrano vere? Sono vere le fotografie dove tutto il mondo sembra un bel luogo di vacanza con solo nature splendide animali bellissimi? Secondo me no. E poi non vogliono la pp,,, Ipocrisia allo stato dell'arte.
Danilo Bruzzone
QUOTE(stefp @ Apr 9 2014, 02:02 PM) *
Non ho mai capito chi si ostina a voler distinguere i fotografi tra puristi e non, per me non ha propri senso!
Tolti alcuni settori specifici della fotografia, dove lo scatto ha valore documentaristico ed è indispensabile che la foto sia fedele a ciò che viene ripreso ( fotogiornalismo ad esempio), la fotografia è un mezzo di comunicazione con la quale il fotografo si esprime.
Cosa importa se il 90% del lavoro è fatto in PP? È sempre e comunque ciò che il fotografo voleva comunicare! Perché ripeto, la fotografia è una forma di comunicazione!

Un fotografo capace, sa bene quanto fare in camera e quanto in PP, in funzione di cosa vuole ottenere.

Poi è chiaro che se il risultato è brutto, è brutto a prescindere!

Buone foto
Stefano


Ok finalmente una replica come si deve, infatti la quantità di pp è direttamente proporzionale al fine che si intende raggiungere e non prescinde da esso. Le discussioni che si basano su assunti e regolamenti sono tipiche di chi non fa fotografia, ma confonde il fine col mezzo.
nikosimone
QUOTE(simonegiuntoli @ Apr 9 2014, 09:34 PM) *
Ormai quasi più nessuno chiede questo... E' rimasto il National Geographic e pochi altri. Le fotografie del N.G. vi sembrano vere? Sono vere le fotografie dove tutto il mondo sembra un bel luogo di vacanza con solo nature splendide animali bellissimi? Secondo me no. E poi non vogliono la pp,,, Ipocrisia allo stato dell'arte.



Caro omonimo wink.gif

temo che tu stia confondendo la manipolazione dell'immagine con la composizione e l'organizzazione della scena.

Un conto è avere un modello o una modella che posa (come il soldato morente di Capa), oppure scegliere di inquadrare uno scorcio del tutto; altro conto è manipolare l'immagine DOPO lo scatto creando cose in quel caso "false" (anche se non mi piace il termine "falso", non è giusto utilizzarlo in questo modo).




P.S.
E comunque bellissima la discussione sui grandi fotografi, è esattamente quello che mi è venuto in mente qualche giorno fa, credo che troppa gente si soffermi sul pixel, sulla iperdefinizione dei dettagli, sulla messa a fuoco maniacale e che invece non sia affatto interessata alla comunicazione.

Francesco Martini
QUOTE(nikosimone @ Apr 9 2014, 09:23 PM) *
ma in realtà la mia domanda iniziale intendeva essere:

esiste un limite "oggettivo" oltre il quale la fotografia smette di essere tale e diventa un'altra forma di espressione?

Certo che esiste: la fotografia, facilmente puo' sfociare in quella che
viene chiamata "Digital Art"...e sottile e' il confine tra le due...
Pero' , quendo il fine e' il "bello"...ben venga anche la Digital Art!!!

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Francesco Martini
nikosimone
QUOTE(Danilo Bruzzone @ Apr 9 2014, 09:35 PM) *
Ok finalmente una replica come si deve, infatti la quantità di pp è direttamente proporzionale al fine che si intende raggiungere e non prescinde da esso. Le discussioni che si basano su assunti e regolamenti sono tipiche di chi non fa fotografia, ma confonde il fine col mezzo.


scusa Danilo ma il mezzo in questo caso E' sostanza.

il fine lo puoi raggiungere anche con la pittura, con la scultura o con qualsiasi altra arte figurativa.

se non lo hai fatto, ti invito a guardare le opere di Koi, l'url lo trovi nel primo post e dimmi, è forse fotografia quella?
eppure il fine è lo stesso che si ripropone un qualsiasi fotografo "bianco e nero"...

...solo che lui usa un mezzo diverso: la matita.

QUOTE(Francesco Martini @ Apr 9 2014, 09:43 PM) *
Certo che esiste: la fotografia, facilmente puo' sfociare in quella che
viene chiamata "Digital Art"...e sottile e' il confine tra le due...
Pero' , quendo il fine e' il "bello"...ben venga anche la Digital Art!!!

Francesco Martini



non so se mi sono spiegato ma SONO COMPLETAMENTE D'ACCORDO.
Ben venga tutta la digital art del mondo, è SPLENDIDA.

e visto che tu mi sembri bravissimo e mi pare anche che tu abbia le idee chiare e soprattutto una visione aperta, io che non lo conosco ti chiedo: qual'è questo limite oggettivo?
Freeway
QUOTE("simonegiuntoli")
Ormai quasi più nessuno chiede questo...


molto dipende da chi organizza il concorso... cmq nel regolamento FIAF ce' questa clausola ( ce ne sono altre anche per il BN )

QUOTE("Regolameto FIAF")
per i concorsi Fotonaturalistici o per le sezioni a tema Natura e limitatamente alle opere premiate, gli
organizzatori devono richiedere agli autori la prova di veridicità dell’immagine premiata attraverso l’invio del
file RAW della stessa.


http://www.fiaf-net.it/regolamenti/concors...ORSI%202013.pdf


che poi certe foto su certe riviste blasonate sembrano pesantemente ritoccate concordo... wink.gif
Francesco Martini
QUOTE(nikosimone @ Apr 9 2014, 09:50 PM) *
e visto che tu mi sembri bravissimo e mi pare anche che tu abbia le idee chiare e soprattutto una visione aperta, io che non lo conosco ti chiedo: qual'è questo limite oggettivo?

Il limite e' solo dato dalla tua fantasia!!!
quella TUA "fantasia" con la quale intepreti le TUE foto!!!!!
rolleyes.gif
Francesco Martini
nikosimone
QUOTE(Francesco Martini @ Apr 9 2014, 10:05 PM) *
Il limite e' solo dato dalla tua fantasia!!!
quella TUA "fantasia" con la quale intepreti le TUE foto!!!!!
rolleyes.gif
Francesco Martini


e ma allora non mi dire "certo che esiste" quando chiedo se c'è un limite oggettivo...

...mannaggia, mi hai fatto illudere!!!!

messicano.gif
nikosimone

E' tutta fotografia questa?

https://www.flickr.com/photos/57078936@N05
luigi67
QUOTE(nikosimone @ Apr 9 2014, 09:50 PM) *
...solo che lui usa un mezzo diverso: la matita.


...e quindi non è una fotografia...


QUOTE(Francesco Martini @ Apr 9 2014, 10:05 PM) *
Il limite e' solo dato dalla tua fantasia!!!
quella TUA "fantasia" con la quale intepreti le TUE foto!!!!!
rolleyes.gif
Francesco Martini


Francesco,questo è un problema per me,peso di avere una bella fantasia,forse troppa,e questa cosa si traduce in foto del genere, e a volte mi chiedo anch'io...." ma che c....o" ho fotografato messicano.gif

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Saluti,Gigi
nikosimone
Ma sono spinaci quelli???

messicano.gif

QUOTE(luigi67 @ Apr 10 2014, 12:10 PM) *
...e quindi non è una fotografia


Appunto, e se lo stesso risultato lo ottenesse mettendo sotto una foto vera e ritoccandola pesantemente a matita diventerebbe fotografia?
Perché poi qualcuno mi dovrebbe spiegare che differenza c'è tra il foto ritocco digitale e quello manuale su carta...
_FeliX_
QUOTE(nikosimone @ Apr 10 2014, 09:56 AM) *



Tolte quelle surreali (per me inguardabili), le altre non sono male, ed alcune sono molto belle.
riccardoerre
io mi sento così quando qualcuno cerca di sezionare la fotografia, al giorno d'oggi, tra FOTOGRAFIA o fotografia amatoriale con massiccio uso di post o fotografia fine all'arte. la mia idea è uno deve fare quel che gli pare e piace. senza polemica, lo dico, lo sai.

QUOTE(nikosimone)
Voi vi sentite più

così o così???

Prima di iscrivermi a questo forum (pochissimo tempo fa) avevo una opinione abbastanza elastica e non chiaramente definita; poi frequentandolo e leggendo molti interventi mi sono chiarito le idee.

Io non mi sento né uno né l'altro però vorrei darmi dei limiti chiari ed "invalicabili".

Non sono un superpurista che sostiene la tesi che le foto non debbano assolutamente essere toccate, ma nemmeno un sostenitore del fotoritocco selvaggio; credo che però i puristi abbiano un vantaggio sui novelli dottor Frankenstein:
fanno FOTOGRAFIA, gli altri non so, secondo me una forma di espressione che parte da una foto ma poi diventa qualcosa di diverso, non da disprezzare, anzi, ma è qualcosa di diverso.


la foto, per chi l'ha scattata, rimarrà probabilmente sempre la sua foto. si dimenticherà presto di aver dipinto il cielo verde, aver aggiunto le luci dorate, le tettone alla findanzata e i marziani sul crop della luna :-)

QUOTE(nikosimone)
E quindi fino a dove si può dire che la foto rimanga una foto e non diventi una elaborazione elettronica?
Cosa si può e cosa non si può fare (senza tornare alla pellicola)?


leggi sopra per quanto riguarda i marziani :-D

QUOTE(nikosimone @ Apr 9 2014, 11:57 AM) *
Crop? Per me si, in fondo si faceva anche con la pellicola, stampavi più grande e ritagliavi il pezzo che volevi.


Poco dopo essermi iscritto al forum ho preso la mia prima Nikon, ed ho avuto per la prima volta tra le mani ViewNX2.
Secondo me è tollerabile perché in fondo ti consente di fare cose che avresti potuto già fare in macchina con dei settaggi diversi, e parte delle cose che si possono fare erano già possibili in camera oscura, corregge errori di scatto ma non stravolge la realtà, la fotografia rimane fotografia, non diventa qualcosa d'altro.

Ma poi?
Per quanti non conoscessero già questi due artisti vi invito a vedere un filmato ed un sito che potrebbero far riflettere sulla questione.


il fatto è che il signore, il quadro lo dipingerebbe anche coi gessetti colorati che usa il mio nipotino piuttosto che con un mozzicone di matita, in quanto lui ha quel dono. oggi il digitale ha allargato semplicemente gli strumenti, no?

QUOTE(nikosimone @ Apr 9 2014, 11:57 AM) *
Il filmato mostra un artista giapponese che "dipinge" con l'ipad (in 5 minuti è compresso il lavoro di 5 ore)
http://www.youtube.com/watch?v=lOOyL_2zE7g
il link invece porta alle opere di DiegoKoi, un giovanissimo artista calabrese (in alto puntando sul menu "gallery" si evidenzierà anche "work in progress" tanto per vedere come realizza le sue "fotografie" in bianco e nero)

http://www.diegokoi.it/works.html
E voi come vi sentite???
Vi siete posti dei limiti???


la fantasia non deve conoscere limiti :-)

this is my opinion :-)
ciao!
nikosimone
Riccardo, ti ringrazio per il contributo, ho molto apprezzato...

... però se hai gonfiato le tettone della fidanzata te lo ricordi smile.gif
Method
A calcetto si usano i piedi... nello stesso campo potrei fare lo stesso gioco con le mani, ma si chiama pallamano.
Ah sì, sono sport entrambi... uno però di professione fa il giocatore di calcetto, l'altro fa un ALTRO mestiere che è il giocatore di pallamano.
Così come il fotografo e il grafico...

Io invece continuo a non capire chi si ritiene colpito in negativo per una normalissima classificazione, dove non mi pare venga discriminato nulla. Semplicemente sono due arti diverse, che possono fondersi ma rimangono comunque divise da concetti di base a mio parere differenti.
Evidentemente c'è qualche grafico che non si sente abbastanza fotografo e viceversa... rolleyes.gif

Ben vengano molteplici forme di comunicazione, però bisogna fare distinzioni altrimenti non esisterebbe più nulla... c'è solo arte e non esiste più nessuna classificazione. Gli sposi chiamano l'artista e si presenta uno che fa decorazione d'interni, altro che le foto... eh ma è Arte...
nikosimone
QUOTE(Method @ Apr 10 2014, 03:03 PM) *
Io invece continuo a non capire chi si ritiene colpito in negativo per una normalissima classificazione, dove non mi pare venga discriminato nulla. Semplicemente sono due arti diverse, che possono fondersi ma rimangono comunque divise da concetti di base a mio parere differenti.
Evidentemente c'è qualche grafico che non si sente abbastanza fotografo e viceversa... rolleyes.gif


concordo pienamente, anzi, mi spingerei anche oltre per "confortare" chi si sente sminuito:

Botticelli era un pittore, così come Pinturicchio;
Michelangelo era un artista enorme perché oltre che essere pittore era anche scultore e architetto,
Leonardo era IL Genio perché oltre ad essere tutte quelle cose era anche ingegnere, inventore, scenografo, anatomista, ecc. ecc.

Il fatto di delimitare un confine tra una forma di espressione ed un'altra non significa farne una classificazione di "merito", anzi se uno è molto bravo in più d'una è doppiamente bravo.

Ma forse questa "ipersensibiltà" è dovuta al fatto che tante volte ci sono stati "fotografi" che hanno guardato con disprezzo all'elaborazione digitale ed al fotoritocco (secondo me sbagliando)

Danilo Bruzzone
QUOTE(nikosimone @ Apr 9 2014, 09:50 PM) *
scusa Danilo ma il mezzo in questo caso E' sostanza.

il fine lo puoi raggiungere anche con la pittura, con la scultura o con qualsiasi altra arte figurativa.

se non lo hai fatto, ti invito a guardare le opere di Koi, l'url lo trovi nel primo post e dimmi, è forse fotografia quella?
eppure il fine è lo stesso che si ripropone un qualsiasi fotografo "bianco e nero"...

...solo che lui usa un mezzo diverso: la matita.
non so se mi sono spiegato ma SONO COMPLETAMENTE D'ACCORDO.
Ben venga tutta la digital art del mondo, è SPLENDIDA.

e visto che tu mi sembri bravissimo e mi pare anche che tu abbia le idee chiare e soprattutto una visione aperta, io che non lo conosco ti chiedo: qual'è questo limite oggettivo?


.Umilmente devo dissentire. Il mezzo non è mai la sostanza, ma appunto il mezzo per produrre la sostanza! In una discussione di qualche tempo fa sul digitale e l'analogico, ebbi a capire che questo errore si propaga e persevera nel tempo (alcuni fotografi sono innamorati di un mezzo o di un processo, al punto di metterlo prima del risultato finale). Infatti un fotografo mi contestò che usare un mezzo più semplice non è fare fotografia (il mezzo più semplice sarebbe il digitale contro quello più difficile della pellicola) e per rafforzare il suo concetto aggiunse: sarebbe come se Messner si facesse portare in vetta con l'elicottero! Questo è un caso di confusione tra il fine e il mezzo! Il fotografo che ha come fine fotografare dalla cima di una montagna ci va con l'elicottero, perché il suo fine è la foto, Messner come fine ha il fatto di mettersi alla prova, per cui ci va a piedi. La fotografia è su una scala da uno a cento, ove 1 sia la realtà e cento la pittura, si situerebbe circa a 90, per cui per bidimensionalità, per staticità e per interventi del fotografo, essa è molto simile alla pittura e pochissimo alla realtà! Se invece si è convinti del contrario si può dire qualsiasi cosa, ma quello che conta è il fine, che per un fotografo è la sua sensibilità, il fatto di riuscire a realizzare un'immagine che gli somigli. Per far ciò qualsiasi mezzo e buono e nessuno deve sindacare se è o non è fotografia, in base al mezzo che ha usato (perché sarebbe un punto di vista personale, come tale accettabile, ma non la verità). In sostanza ogni mezzo e buono in fotografia (senza temere di uscire dal recinto della fotografia preconizzato da alcuni), occorre solo tener conto del perché si fa una foto, quali sono le finalità. Se scatto per me farò un opera perfetta, la modella la piallo e la modifico come mi pare per fare la mia modella ideale, se invece faccio un catalogo di moda mi atterrò alla visione comune, mi pare abbastanza semplice.
nikosimone
Danilo, temo che su questo punto non ci troveremo mai d'accordo,
Ma non è mica un problema né una cosa poi così importante, insomma si filosofeggia e si cazzeggia visto che siamo al bar. :-)

Solo una cosa volevo aggiungere per spiegare il mio punto di vista e rimanere nell'ambito del tuo esempio montanaro.

Se ti piace il fuoripista a venir giù dalle montagne candide ed immacolate c'è una specialità che si chiama Eliski, con l'elicottero ti portano su e ti mollano in cima e tu scendi con gli sci.
Ce n'è anche un'altra, sali con gli sci ai piedi, o in spalla, con o senza ciaspole e se è molto dura anche in cordata con scarponi e sci in spalla, quello si chiama Scialpinismo.

Non c'è una classifica di difficoltà perché tutti è due hanno le loro, semplicemente sono un pochino diversi.

Ma va bene uguale :-)
Danilo Bruzzone
Certo, nessuno vuol obbligare il prossimo a pensarla in un certo modo, ma anche io voglio chiarire ulteriormente il problema. Nella fotografia l’importante sono i risultati (e non solo in fotografia) perché le parole servono a poco. I risultati non sono imperscrutabili, ma devono essere ricondotti al progetto fotografico che li genera. Il fotografo realizza una progetto per fare ad esempio una foto di una modella in un castello, vestita da castellana e vicina al caminetto. Nel progetto è previsto che il fuoco sia perfetto in ogni punto dell’immagine e che vi sia una corretta illuminazione di tutte le parti, perché occorre reclamizzare sia l’abito che il locale. A questo punto posso valutare lo scatto se è giusto o meno, perché in base al progetto posso dare un giudizio, altrimenti è impossibile farlo! Eppure molti criticano le foto altrui senza sapere cosa il fotografo volesse ottenere: perché lo fanno in base alla propria visione, come se quest’ultima dovesse essere termine di paragone per la Fotografia! Ecco perché affermo che ciò che conta è il risultato, perché il come è stato ottenuto non importa. Se un fotografo preferisce farlo a pellicola, che lo faccia! Se preferisce scattare in digitale, così sia! Se vuol sviluppare con tecniche particolari o se è digitale, postprodurre in un cero modo: che così si faccia! L’importante resta sempre il risultato ed è in base al risultato, visto il progetto, che si dovrebbe valutare la qualità della foto e non in base a come è stata prodotta o se è stata o meno oggetto di elaborazioni o di fotomontaggi! Ci sono fotografi, e te li ritrovi anche nei concorsi, che valutano meglio una foto non postprodotta di una ritoccata, semplicemente perché loro la pensano così, in barba ai risultati. Ci sono fotografi che valutano di più una foto perché è fatta a pellicola, infischiandosene se è veramente la migliore! Questo è ciò che voglio dire, valutiamo le foto per il risultato e non per il processo che è stato usato, naturalmente tenendo conto di ciò che il fotografo volesse ottenere!!!
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