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michele cianciullo
Salve a tutti! mi capita spesso di visitare la gallery del Nikon club e di vedere foto bellissime. Tuttavia a causa dei colori spesso non convenzionali, che sono assimilabili a quelli utilizzati in pittura, mi attanaglia un dubbio: sono originali o frutto di post-produzione??? ebbene qualcuno sa se dirmi se esiste un metodo per risolvere questo mio dubbio? salutissimi a tutti!!!
Antonio Canetti
Benvenuto sul Forum




distinguere una foto post prodotta da una "naturale" dipende molto dall'esperienza dell'osservatore che conosce i trucchi e li nota, la miglior post produzione è quella che non si nota.

con i programmi a disposizione è ormai facilissimo "stravolgere" una foto anche in senso migliorativo.

forse il problema è quanto sia consapevole e progettato la modifica in post produzione, molto spesso senza cognizione di causa ci si mette li con i cursori si varia a piacere e quando a caso salta fuori qualcosa di bello ci sente dei maestri.


Antonio

d.kalle
La foto "naturale" non esiste...
michele cianciullo
QUOTE(Antonio Canetti @ Apr 8 2014, 11:57 AM) *
Benvenuto sul Forum
distinguere una foto post prodotta da una "naturale" dipende molto dall'esperienza dell'osservatore che conosce i trucchi e li nota, la miglior post produzione è quella che non si nota.

con i programmi a disposizione è ormai facilissimo "stravolgere" una foto anche in senso migliorativo.

forse il problema è quanto sia consapevole e progettato la modifica in post produzione, molto spesso senza cognizione di causa ci si mette li con i cursori si varia a piacere e quando a caso salta fuori qualcosa di bello ci sente dei maestri.
Antonio


Concordo perfettamente con te Antonio. Purtroppo con i moderni software è ormai troppo sottile la linea che divide una foto ben fatta da quella che in realtà è frutto del pc (e non di chi ne clicca i tasti, spesso a caso).
Ormai per la maggior parte delle foto che osservo a un certo punto sono costretto a chiedermi: saranno originali o post-prodotte?
La cosa in realtà mi logora, perché sono ben lieto di seguire un fotografo ''tradizionale'', ma restio nel fare altrettanto con un fotografo che magari scatta in modalità automatica e poi pensa di creare arte con Photoshop.

naturalmente non ho nemmeno le credenziali per parlare di certe cose perchè sono nuovo in questo mondo, ma la penso cosi.
Scusa se ti ho annoiato. Salutissimi!!! Michele
michele cianciullo
QUOTE(d.kalle @ Apr 8 2014, 12:26 PM) *
La foto "naturale" non esiste...



Ciao, cosa intendi? io penso che la foto naturale sia quella che si esprime al tempo t: l'istante in cui il sensore coglie l'immagine.

Salutissimi!
Antonio Canetti
QUOTE(michele cianciullo @ Apr 8 2014, 11:33 AM) *
La cosa in realtà mi logora, perché sono ben lieto di seguire un fotografo ''tradizionale'',





non ti devi logorare, perché...






QUOTE(d.kalle @ Apr 8 2014, 11:26 AM) *
La foto "naturale" non esiste...





anche nel vecchio analogico le variati di post produzione c'erano anche allora, sia per i capolavori che per le semplici foto ricordo, il solo variare i tempi di sviluppo della pellicola si creavano effetti diversi per non parlare proprio della stampa.




Antonio





ciao-ceo
Ciao Michele e benvenuto!

Sono nuovo anch'io del mondo della fotografia. Questo per dire che esprimo solo un piccolo parere personale.

Ai giorni nostri non penso si possa più dividere la parte pre-produzione dalla post-produzione. La fotografia è digitale e deve essere vissuta nei suoi 2 momenti creativi: lo scatto e la post-produzione.
Un fotografo moderno deve saper fare post-produzione come i nostri predecessori a pellicola dovevano avere il controllo completo e totale della camera oscura.

A parità di scatto, un fotografo che sa fare una post-produzione migliore è, nei fatti e a mio parere, un fotografo "migliore".

Il tutto passa però per il filtro del contenuto che sempre a mio parere ha ancora il peso maggiore nella valutazione di una immagine/fotografia.

Ciao!

Riccardo
Dr Fafnir
Che poi diciamolo, non esiste la foto non post-prodotta anche perché semplicemente la trasformazione del jpg on camera è una forma di post-produzione. E poi anche al tempo della pellicola si agiva per aumentare il contrasto e tutte le altre varianti possibili. Sarebbe come voler valutare l'arte ma solo quella fatta con i colori primari separati. Non si può, non esiste una cosa del genere.

Poi chiaramente la post può essere più leggera o più spinta ma lì diventa una questione di gusto personale
d.kalle
Intendevo proprio questo. smile.gif
michele cianciullo
QUOTE(Antonio Canetti @ Apr 8 2014, 12:43 PM) *
non ti devi logorare, perché...
anche nel vecchio analogico le variati di post produzione c'erano anche allora, sia per i capolavori che per le semplici foto ricordo, il solo variare i tempi di sviluppo della pellicola si creavano effetti diversi per non parlare proprio della stampa.
Antonio



Anche su questo sono d'accordo, ma oggi si esagera a mio parere...
boh, saranno i fumi dell'età, e forse con l'esperienza cambierò opinione smile.gif

Grazie della disponibilità Antonio!
Dr Fafnir
Si esagera perché ora anche un bambino di 5 anni può fare post quindi anche gente che magari avrebbe da imparare si lancia. Il problema è che pensano che basti mettere al massimo delle barrette in un programma per fare delle belle foto
michele cianciullo
Beh in realtà non sono proprio contro la post produzione, forse mi sono spiegato male. sono piuttosto contro il cattivo uso che se ne fa.
Mi spiego meglio: sono d'accordo per quanto riguarda il contrasto, ecc. cose normalissime in foto, ciò che mi rende perplesso sono quelle foto che a guardarle sembrano carine, ma a guardarle bene non capisci se determinati effetti di post produzione sono li perchè significano qualcosa oppure perchè la foto è uscita male e allora la si copre con tali strani effetti (ad esempio come fanno con gli smartphone le giovani fanciulle moderne: spendono 700 euri di telefonino con la super fotocamera e poi per non far vedere i brufoli rovinano le foto con istagram, che sembrano scattate con una vecchia fotocamera vga dei primi telefonini che scattavano foto).

Premetto che sono ancor meno di un dilettante e ancora ne capisco ben poco di fotografia. Ci tengo a dire poi che ho sviluppato questa opinione per esperienza personale, nel senso che alcuni miei scatti da buttare perchè mossi o sfocati o mal riusciti per qualche altro motivo, taluni anche fatti per sbaglio dal mio cuginetto piccolo, grazie alla mia superficiale conoscenza di photoshop erano diventati addirittura belli. Allora li mi è venuto naturale fare un distinguo: uno è bravo a usare la fotocamera oppure bravo ad utilizzare photoshop?

cmq grazie a tutti per le vostre risposte!! mi sembra stia diventando una conversazione molto costruttiva per me grazie alle vostre esperienze!
naturalmente io sono ancora un frutto acerbo con tanta voglia di maturare smile.gif
Dr Fafnir
Non penso che la bravura ad usare la macchina fotografica sia slegata da quella nell'usare i programmi di fotoritocco. Sarebbe come distinguere tra chi sa guidare e chi sa usare bene il cambio (ovviamente nelle macchine con il cambio manuale). Va da se che uno può guidare anche non sapendo usare bene il cambio, e basta sentire certe sfrizionate degli anziani per capirlo, ma se uno sa usare bene il cambio e ha la capacità di guida allora riuscirà molto meglio. Così nella fotografia, essere in grado di modificare la foto rende il risultato finale più apprezzabile. Se non usassimo per niente la post dovremmo buttare ogni foto che esce leggermente storta, sarebbe un massacro!
nikky73
Salve a tutti,

per enfatizzare il discorso della p.p. vi ricordo il fotografo proffessionista STEVE MC CURRY, per intenderci quello della foto "la ragazza afgana", bhe le sue foto sono formidabili sotto tutti i punti di vista, ma lui passava giorni e giorni su una foto a trovare il giusto compromesso contrasto / colori / taglio ecc.ecc. per rendere al meglio ciò che aveva fotografato.

Un altro fotografo altrettanto super è SCOTT KELBY.

Ciao ciao.
d.kalle
E c'e' anche chi stampava il bordo forato del fotogramma per dimostrare l'assoluta "autenticità" dell'immagine.
E' chiaro che tra puristi e currysti c'e tutto il mondo della fotografia...
Alblong86
QUOTE(michele cianciullo @ Apr 8 2014, 10:38 AM) *
Salve a tutti! mi capita spesso di visitare la gallery del Nikon club e di vedere foto bellissime. Tuttavia a causa dei colori spesso non convenzionali, che sono assimilabili a quelli utilizzati in pittura, mi attanaglia un dubbio: sono originali o frutto di post-produzione??? ebbene qualcuno sa se dirmi se esiste un metodo per risolvere questo mio dubbio? salutissimi a tutti!!!


Io stesso sono alle prime armi e mi imbatto di frequente in questo generi di foto... Cieli, laghi, etc dai colori più incantati!
Spesso durante la recensione di alcuni obbiettivi si fa riferimento ad immagini campione di cui ultimamente diffido...
Sicuramente belle da vedere ma, ahime, in grado di demoralizzarmi una volta paragonate a quelle da me scattate! dry.gif

Teorie, opinioni e giudizi a parte... Esiste un metodo oggettivo per verificare se l'immagine è stata modificata?
Ovvero se i valori del JPEG a disposizione siano diversi (anche se di poco) da quelli del NEF di origine? hmmm.gif 7

Tutto questo sicuramente non fa migliorare alcuna tecnica o autostima... Semplice curiosità! Grazie
lexio
Una foto scattata in Jpeg e non ritoccata non è una foto naturale, ma una foto i cui colori ed esposizione e bilanciamento bianco sono stati decisi da un ingegnere giapponese alla sua scrivania,e applicata a milioni di immagini. La fotografia scattata in Raw e poi postprodotta, simboleggia la sensibilità del fotografo.. il pittore esprime in un quadro il suo stile , perchè il fotografo non dovrebbe?

Un conto è l'invidia da parte di chi non riesce ad ottenere certi risultati e critica chi li riesce ad ottenere, un altro è parlare di generi specifici quali per esempio il fotogiornalismo, in cui si DEVONO ritrarre momenti di vita reale e riprodurli fedelmente alla realtà...
michele cianciullo
QUOTE(lexio @ Apr 8 2014, 06:20 PM) *
Una foto scattata in Jpeg e non ritoccata non è una foto naturale, ma una foto i cui colori ed esposizione e bilanciamento bianco sono stati decisi da un ingegnere giapponese alla sua scrivania,e applicata a milioni di immagini. La fotografia scattata in Raw e poi postprodotta, simboleggia la sensibilità del fotografo.. il pittore esprime in un quadro il suo stile , perchè il fotografo non dovrebbe?

Un conto è l'invidia da parte di chi non riesce ad ottenere certi risultati e critica chi li riesce ad ottenere, un altro è parlare di generi specifici quali per esempio il fotogiornalismo, in cui si DEVONO ritrarre momenti di vita reale e riprodurli fedelmente alla realtà...


io un pò di photoshop lo mastico, e farei un distinguo tra il ritocco e la modifica.
quando si parla di contrasto, vividezza ecc. , cose connaturate alla fotografia, tutto ok. ma quando parliamo di aggiungere o sottrarre elementi alla foto, oppure di cambiare i tratti dei soggetti, o ancora di sostituire i colori a singole parti, o peggio aggiungere filtri come increspatura, pennello, mosaico e chi più ne ha più ne metta, li mi pare che ci stiamo allontanando dalla foto.

anch'io spesso faccio varie modifiche alle mie foto, il punto è che dopo aver terminato il lavoro non sento più mia la foto, al contrario sento mio l'effetto ottenuto con photoshop.

naturalmente è un parere personale.

cmq sarebbe bello conoscere il grado di post produzione per sapere piuttosto come si ottengono certi effetti, non per decretare se sia giusto o sbagliato.

Il punto è che potrei passare una vita, come mi è successo, a cercare di imitare lo scatto di un fotografo e non riuscirci, per poi scoprire che l'effetto tanto amato è stato realizzato solo grazie alla postproduzione.

Salutissimi! Michele
Andy77MI
Beh è una cosa su cui ho riflettutto tante volte.

In genere mi trovo concorde con chi afferma che un pò di post produzione è ormai necessaria. Se scatti in raw lo fai proprio perchè ti permette in seguito di rendere la fotografia secondo il tuo desiderio, piuttosto che secondo le impostazioni della macchina.
Contrasto, gamma dinamica, resa del colore...secondo me sono tutti interventi abbastanza naturali. Viceversa non amo molto in genere, ma ci sono eccezioni, quelle foto "artistiche" che sono pensantemente manipolate in PS.

Cieli e tramonti coloratissimi si potevano ottenere, e si possono ottenere, anche con l'uso di filtri. Tant'è che sto per comprarmi un set di GND per i panorami.

Rimane che comunque sia l'esposizione giusta direttamente in scatto è fondamentale. Per quanto LR e simili permettano di recuperare alte luci, aprire ombre ecc. il risultato non sarà mai convincente se il primo passo non è stato calcolare attentamente quale esposizione usare. Studio sempre molto Ansel Adams e la sua teoria delle zone e più la comprendo più noto che poi, in post produzione, le foto dove hai perfettamente azzeccato l'esposizione per il risultato che volevi sono infinitamente più facili da lavorare, e devi intervenire molto , ma molto meno.


Insomma secondo me ci vorrà sempre equilibrio fra scatto e post. Ed un poco di postproduzione sapientemente dosata nel digitale è necessaria.
barracudasusini
QUOTE(lexio @ Apr 8 2014, 05:20 PM) *
Un conto è l'invidia da parte di chi non riesce ad ottenere certi risultati e critica chi li riesce ad ottenere, un altro è parlare di generi specifici quali per esempio il fotogiornalismo, in cui si DEVONO ritrarre momenti di vita reale e riprodurli fedelmente alla realtà...


Quoto
Non si puo' prescindere dalla post-produzione
Non e' navigare a vela o a motore....e' una parte intengrante della tecnica.
Se vuoi scattare in jpeg e stampare direttamente da Cf o Sd puoi farlo ma dov'e' la tua bravura?
Ci sono due cose imprescindibili...il soggetto e la maf per il resto tutto e' elaborazione anche l'inquadratura stessa...
Il concetto di diaframma e di sfuocato sono elaborazioni....
Oggi al posto della camera oscura c'e' la elaborazione del file raw che continua come se la sessione di scatto proseguisse a casa.
L'idea della post produzione e' salda nella mente gia quando scatti conoscendo le potenzialita' e le peculiarita' del dopo regoli lo scatto.
Mio parere.
Iso_R
Quella che manca, a mio avviso, è, più che altro, la "cultura fotografica" nel senso stretto del termine.
Una foto è bella se riesce immediatamente a comunicarti un'emozione, che il più delle volte è la stessa che ha provato il fotografo durante lo scatto. Che poi nella foto ci siano più o meno evidenti i segni di PP poco importa, non può essere questo un metro di giudizio, se così fosse non esisterebbe l'astrattismo, l'architettura o il fotomontaggio.

Impariamo a leggere la fotografia per i suoi contenuti, ricordiamoci che è una delle tante forme espressive (e secondo me la più potente!) che l'uomo usa per comunicare!

Stefano.
VinMac
QUOTE(michele cianciullo @ Apr 8 2014, 11:38 AM) *
Salve a tutti! mi capita spesso di visitare la gallery del Nikon club e di vedere foto bellissime. Tuttavia a causa dei colori spesso non convenzionali, che sono assimilabili a quelli utilizzati in pittura, mi attanaglia un dubbio: sono originali o frutto di post-produzione??? ebbene qualcuno sa se dirmi se esiste un metodo per risolvere questo mio dubbio? salutissimi a tutti!!!

Buonasera, Michele!
La risposta alla tua domanda è "no"; non esiste, per un osservatore, alcun modo per poter determinare se, ed in quale misura, i valori di luminosità, contrasto, temperatura e composizione del colore in un'immagine digitale sono stati modificati in post produzione.
Per poter determinare l'esistenza o meno e l'entità delle modifiche introdotte in camera chiara bisognerebbe infatti conoscere, quale parametro di riferimento, i valori "originali" delle varie parti che compongono la scena.
Esiste viceversa il modo per sapere se un determinato file (sia esso audio, video, di testo o di altro tipo) ha subito delle modifiche rispetto al suo "originale" ed è una tecnica utilizzata in informatica forense; tuttavia, tale tecnica rivela solo se modifica vi è stata, ma non in cosa.
Buona Nikon a te.
Vincenzo
thomasjj65
QUOTE(michele cianciullo @ Apr 8 2014, 11:38 AM) *
Salve a tutti! mi capita spesso di visitare la gallery del Nikon club e di vedere foto bellissime. Tuttavia a causa dei colori spesso non convenzionali, che sono assimilabili a quelli utilizzati in pittura, mi attanaglia un dubbio: sono originali o frutto di post-produzione??? ebbene qualcuno sa se dirmi se esiste un metodo per risolvere questo mio dubbio? salutissimi a tutti!!!


Salve ,a mio modesto ed inesperto parere ,penso che le foto sono come le donne... quando le guardi non sai mai dove arriva la natura o il chirurgo estetico!!!
Secondo me, nella fotografia , un po' di ritocco , se volto a migliorare l'immagine (senza snaturarla) non guasta , come un leggero trucco sul viso di una donna...
ma senza esagerare altrimenti si diventa "volgari" e finte !!! (riferito sia a foto e donne!!)
Capita spesso anche a me di restare deluso dalle mie foto se paragonate ad altre che si vedono sui vari forum...ma poi penso che la foto deve
fermare quell'istante così com'è senza trucchi né inganni.
Saluti
davis5
Essendo vicini a pasqua, il paragone direi che calza a pennello... Sviluppando un raw, e ovviamente non un jpg... Si riesce a vedere se é abbellita come un uovo di pasqua e se il soggetto femminile era effettivamente truccata come moira orfei?

Sviluppare un raw rimuovendo le aberrazioni cromatiche, correggere le ombre ed i colori non é che sia da ritenere post produzione...
mario bollani
personalmente, scattando in Nef, distinguo in due fasi la p.p. , lo "sviluppo" del Nef e, solo successivamente, la elaborazione vera e propria.
La prima fase, che viene comunemente chiamata "sviluppo del Nef" ed assimilabile al vecchio sviluppo dei negativi ( da questo il Raw viene definito "negativo digitale") si rende necessaria obbligatoriamente in quanto, non dimentichiamo, il Raw null'altro è che un file in cui sono registrati tutti i dati rilevati dal sensore e non un immagine. Quando apriamo con un raw converter (Capture, View, CR, Lightroom, ecc.) questi apre il file con una sua interpretazione di tutte le varie componenti (nitidezza, saturazione, ecc.) che non sempre sono quelli che ci si aspettava. Ecco allora che si rende necessario il nostro intervento per raggiungere il risultato naturale che ci eravamo proposti.
Diverso è il discorso della p.p. vera e propria (con un software tipo PS ad esempio) in cui stravolgiamo piu o meno la foto per ottenere un risultato che riteniamo "artistico" dei nostri scatti.
Certamente è facile che a qualcuno "scappi la mano" ma, per il mio modo di vedere, il solo "sviluppo" del raw è sufficiente, senza grossi stravolgimenti, ad ottenere uno scatto come lo vogliamo e che rispecchi ciò che abbiamo "visto e sentito" al momemto in cui abbiamo premuto il pulsante di scatto.
Ciao
barracudasusini
QUOTE(mario bollani @ Apr 21 2014, 09:09 AM) *
personalmente, scattando in Nef, distinguo in due fasi la p.p. , lo "sviluppo" del Nef e, solo successivamente, la elaborazione vera e propria.
La prima fase, che viene comunemente chiamata "sviluppo del Nef" ed assimilabile al vecchio sviluppo dei negativi ( da questo il Raw viene definito "negativo digitale") si rende necessaria obbligatoriamente in quanto, non dimentichiamo, il Raw null'altro è che un file in cui sono registrati tutti i dati rilevati dal sensore e non un immagine. Quando apriamo con un raw converter (Capture, View, CR, Lightroom, ecc.) questi apre il file con una sua interpretazione di tutte le varie componenti (nitidezza, saturazione, ecc.) che non sempre sono quelli che ci si aspettava. Ecco allora che si rende necessario il nostro intervento per raggiungere il risultato naturale che ci eravamo proposti.
Diverso è il discorso della p.p. vera e propria (con un software tipo PS ad esempio) in cui stravolgiamo piu o meno la foto per ottenere un risultato che riteniamo "artistico" dei nostri scatti.
Certamente è facile che a qualcuno "scappi la mano" ma, per il mio modo di vedere, il solo "sviluppo" del raw è sufficiente, senza grossi stravolgimenti, ad ottenere uno scatto come lo vogliamo e che rispecchi ciò che abbiamo "visto e sentito" al momemto in cui abbiamo premuto il pulsante di scatto.
Ciao

Spesso pero' e' bello rappresentare non tanto quello che si e' visto ma quello che ci sarebbe piaciuto vedere.
La fotografia ferma il tempo e di per se ci rende la realta' diversa da quella che i nostri occhi vedono a velocità normale...i colori le ombre le luci i riflessi sono tutti li per noi per farci vedere la realta' che vogliamo vedere e non solo per riprodurre quella che abbiamo visto.
Lutz!

Bella domanda. Siamo tutti daccordo che non si possa dalla foto dedurne l'autenticita' vs manipolazione.

Ci son settori come il fotogiornalismo / fotografia forense, dove e' fondamentale pero' avere una certa garanzia che cio che' e stato inquadrato non e' stato manipolato. Il negativo o il raw danno garanzie in piu ma Anche quelli posson esser manipolati. (il negativo si puo rifotografare).

Una prova di autenticita, per quello che interessa, non puo esser solo riferita al mezzo stesso, e secondo me se proprio c'e' esigenza di prova la foto va accompagnata da altri sistemi di autenticazione o fiducia.

Per fare un esempio, la foto sulla carta di identita' viene validata da un timbro a rilievo, non valida la foto, ma ne certifica che il contenuto sia fedele, per quello che interessa, il riconoscimento dell'individuo, all'originale.

Una firma delle persone presenti che posson testimoniare di aver visto una scena in un certo contesto puo esser altra prova simile... Ma qui certifichiamo il contenuto, non la foto. L'esistenza di piu foto provenienti da fonti e angoli di vista diversi sono altro elemento importante. (non a caso, le foto di fantasmi e ufo son sempre singole, provenienti da fonti mai certificabili e magari pure sfuocate).

Un fotografo National Geographics mi ha detto che loro per prassi devono mandare i RAW per l'archiviazione (e poi il post processing per stampa/web viene fatto dai vari esperti in sede).

Nelle foto storiche comunque, anche quelle piu importanti, abbiamo sempre visto per decenni, riproduzioni che son passate per diverse mani. Mai visto un negativo ne saprei come andarli a verificare delle 100 foto che hanno fatto la storia.... C'e' chi ha messo in dubbio le foto dello sbarco sulla luna quindi il problema non e' certo relativo al digitale.

Diciamo pero' che con una analisi forense di una immagine, si possono ricavare molte informazioni oggi e si possono individuare tante piccole cose che possono farci capire se l'immagine esce cosi dalla fotocamera o se e' passata sotto qualche altro software. La lente poi lascia una impronta caratteristica di una immagine, un raw contiene molte informazioni e manipolare un raw non e' poi cosi facile.

Di sistemi di certificazione crittografica immagine pero non ne conosco... ma magari esistono...
Alessandro Castagnini
FotoForensics biggrin.gif
MarcoD5
QUOTE(michele cianciullo @ Apr 8 2014, 11:38 AM) *
Salve a tutti! mi capita spesso di visitare la gallery del Nikon club e di vedere foto bellissime. Tuttavia a causa dei colori spesso non convenzionali, che sono assimilabili a quelli utilizzati in pittura, mi attanaglia un dubbio: sono originali o frutto di post-produzione??? ebbene qualcuno sa se dirmi se esiste un metodo per risolvere questo mio dubbio? salutissimi a tutti!!!


Ciao Michele, la PP è sempre esistita sin a dai tempi della pellicola, quando portavi il rullino dal tuo fotografo per lo sviluppo ritiravi le tue belle foto, di sicuro così belle come li vedevi non erano perché il buon sviluppatore ha corretto per lo meno l'esposizione,
Quindi nessuna foto bella o meno che sia è nata dalla macchina ma bensì da un negativo (raw) post-prodotto ad hoc (gusto della persona/autore)
Anche un banalissimo jpeg è frutto di PP fatta dalla fotocamera perché vieni applicato un PC deciso dal l'autore, possono essere neutro standard e paesaggio per colori più saturi.

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