salve a tutti, da un paio di settimane che ho delle strane idee per la testa, ovvero vi spiego meglio, sono sempre stato attirato da posti non proprio tranquilli, ultimamente non so spiegarmelo nemmeno io, fosse per me partirei e andrei a fotografare kabul... si avete capito bene kabul, non so perche, e onestamente parlando penso proprio che restera solo una idea, 1 non parlo inglese che presumo sia fondamentale, 2 non sono un professionista e non ho un nome da far valere, 3 presumo che mi fermerebbero nemmeno il tempo di arrivare all'aereoporto... come lo stesso al tempo della crisi al Cairo, o senza andare troppo lontano ai tragico terremoti in emilia, che ci sarei pure andato, che sono a un paio di ore, ma sono stato fermato da mia madre con la finezza del momento "ma dove c...o pensi di andare".
Pero e cosi, sono attirato da posti strani, il punto è,
capita solo a me di avere queste idee folli o a qualcuno di voi pure e successo???

Se è quello che senti fallo, datti al fotogiornalismo, contatta qualche testata e digli che sei dispossto ad andare in zone a rischio... magari diventa il tuo lavoro.
A me piace fotografare sott'acqua, soprattutto squali, e folle o meno che sia (o possa sembrare), lo faccio.

p.s. impara l'inglese.

Sulla tematica ricordo parecchie pellicole cinematografiche... L'ultima che mi viene in mente per foto in posti non proprio tranquilli è City Of God di Meirelles.
Seguirei il consiglio che ti hanno suggerito sopra, ci sono scuole di fotoreporter... E puo' diventare un lavoro.
Fondamentale in questi casi conoscere luoghi, culture e situazioni in cui vai. E appoggi locali possibilmente. Non puoi buttarti così random senza nessuna esperienza...

Se ti va di farlo perché no? E' una cosa come un altra e non sarai sicuramente. ne il primo, ne il solo.... Troverai i migliori professionisti del mondo che già lo fanno.
Può essere una grande esperienza di vita...

Pensaci bene, pensa ai rischi. Leggiti il materiale del fu Tim Hetherington, nonchè di Franco Pagetti, che come fotogiornalista non è secondo a nessuno. L'importante è ponderare bene le proprie decisioni. Solo che senza inglese...

Io adesso andrei i crimea, ma non a kabul!

C'è anche più fresco.

Ne' fotografia ne' pazzia.
Non è fotografia perché se la fotografia fosse il modo in cui ti guadagni da vivere, potrebbe essere una buona idea per riuscire a fare qualche buono scatto da vendere bene. Ma tu non ti guadagni da vivere con la fotografia.
Non è pazzia perché è una cosa che molti professionisti fanno con serietà, preparazione meticolosa, umiltà, rispetto per le culture e le persone con cui entreranno in contatto. E questo non mi sembra particolarmente pazzo.
Se non lo devi o lo vuoi fare perché quello è semplicemente il tuo mestiere, allora prova a chiederti perché. Forse perché senti fortissimo il desiderio di documentare e far conoscere al mondo le brutalità della violenza della guerra? O perché sei profondamente turbato dalla sorte di un popolo con una storia antica e ricchissima? O perché vuoi contribuire a chiarire con le tue immagini i meccanismi del mercato internazionale della droga che arricchisce anche tanti nostri connazionali e fare così del buon sano giornalismo d'inchiesta?
O magari sei semplicemente solo un ragazzino un po' annoiato che sogna di avere una vita alla Indiana Jones perché fa tanto tanto figo?
Per fare il fotogiornalista di reportage si deve studiare sodo come per stare dietro una scrivania da dirigente di banca. Con la differenza che, in banca no, ma là ogni tanto si muore davvero e magari se ti metti nei guai perché sei uno sprovveduto, altre persone dovranno inutilmente rischiare la loro vita per cercare di tirarti fuori dai guai.
Se le cose non stanno così, ti chiedo scusa e ti auguro un buon lavoro in Afghanistan, altrimenti credo che abbia ragione la tua mamma.

Prendi ferie e vai (bastaano pochi giorni)!
Io tra due mesi entro in Siria con un amico siriano (che ha ancora la famiglia ad Aleppo). La noia quotidiana mi sta(va) ammazzando lentamente.