QUOTE(giuliocirillo @ Oct 16 2013, 04:52 PM)
I pixel/pollice PPI (pixel per pollice) indicano la densità dei pixel......appunto quanti pixel ci sono in un pollice quadrato di una immagine digitale(FILE).
Diversamente i DPI (punti per pollice) si riferiscono ad una densità fisica (quindi relativa ad una periferica di output, stampante, monitor plotter.....), perchè le stampanti possono usare più punti per formare il singolo pixel......
Ora se devi stampare devi lasciare il file con la massima risoluzione......i DPI varieranno automaticamente in base alla grandezza della stampa, più è grande la stampa più i DPI scendono.
Se devi usare il file per la visione solo a monitor (quindi uso web) puoi abbassare la risoluzione fino a 1000 pixel per lato lungo, oppure portare i DPI a 72/95 risoluzione dei monitor............
ciao
Più semplicemente, i ppi dell'immagine dipendono dalla distanza di visione, insieme i pixel complessivi determinano l'angolo di osservazione. Un francobollo a 300 dpi visto da 30 cm copre circa 2° per lato e richiede circa 150 x 150 pixel.
L'occhio vede 1 lp/mm a 2 m (50 dpi, TV/schermo), 2 lp/mm a 1 m (100 dpi, monitor), 5 lp/mm a 40 cm (254 dpi), 6 lp/mm a 33 cm (300 dpi),....
Per stampare a 360 dpi effettivi, limite pratico per l'occhio da vicino, in halftone inkjet a 4x4 dots/pixel devo usare 1440 (360 x 4) dpi.
In campo professionale la distanza minima di visione nitida si estrime spesso in "altezze" dell'immagine. Per esempio, una foto 12 Mp (2200 pixel risoluzione verticale reale) può stampare a 300 dpi 7.3 pollici (187 mm) in altezza, apparendo assolutamente nitida da 33 cm, ovvero 187/330 H (altezze), circa 0.56 H. Più H è elevato, migliore è la qualità.
A presto
Elio